FS Italiane, con le società del Gruppo FS RFI, Italferr e Mercitalia, a valle del Memorandum of Understanding firmato lo scorso marzo, il 14 maggio ha ricevuto una delegazione delle Magyar Államvasutak (Ferrovie Ungheresi), guidata Mr. Róbert Homolya, Presidente e CEO di MÁV Co., accompagnato da Mr. József Kerékgyártó, CEO di MÁV-START Co., e da Ms. Bernadette Kukoda,Director of International Relations di MÁV Co.
La visita è stata strutturata con incontri finalizzati al passaggio alla fase attuativa della cooperazione e con visite tecniche utili a dare evidenza di alcune eccellenze sviluppate negli ultimi anni dal Gruppo.
In questo quadro, la delegazione ungherese ha potuto visitare la cabina di guida di un Frecciarossa 1000 in esercizio e il Centro di Comando e Controllo di Bologna per le tematiche afferenti la circolazione ferroviaria e l’Alta Velocità italiana, nonché l’Interporto bolognese per le tematiche relative al trasporto merci. Successivamente la delegazione è stata accompagnata anche nel Centro Manutenzione dei Treni AV di Napoli e la nuova Stazione AV di Napoli Afragola.
In occasione del meeting nella Sede Centrale di FS è stato concordato di concentrare questa fase della cooperazione nella formazione di famiglie professionali delle Ferrovie Ungheresi, nella valutazione della possibilità di coaching con distacco di personale del Gruppo FS per la ristrutturazione di specifici settori delle MÁV, nello sviluppo del traffico merci Italia-Ungheria con prosecuzioni sino in Russia e in Cina, nella collaborazione nello sviluppo commerciale di stazioni ferroviarie ungheresi (prime fra tutte le Stazioni della capitale Budapest) che hanno in comune con quelle italiane l’elevato valore storico-artistico, e nella ricerca di una possibile collaborazione con FS International per lo studio di fattibilità per l’importante progetto che prevede la realizzazione di una linea ad Alta Velocità tra Budapest e Varsavia.
Il progetto di collegamento ferroviario in AV tra la capitale ungherese e la capitale polacca, che prevede anche il passaggio in Repubblica Ceca (Brno) e Slovacchia (Bratislava), avrà un’estensione di circa 900 km per una velocità massima almeno pari a 250 km/h, riducendo i tempi di percorrenza dalle attuali 9h e 30’ a circa 4h. A questo riguardo, il Governo ungherese ha già stanziato circa € 4,6 mln per gli studi di fattibilità e altre analisi preliminari.