Una firma che consentirà di collegare via ferro il Porto di Livorno e l’Interporto Vespucci di Guasticce, trasformando definitivamente l’Interporto in retro-porto, con evidenti vantaggi per l’intero sistema logistico e per l’economia toscana. E’ quella posta il 23 mattina al Teatro Goldoni di Livorno dal presidente della Regione Toscana, dal Ministro delle infrastrutture, dall’amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana, dal commissario straordinario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale e dal presidente dell’Interporto Toscano Amerigo Vespucci, alla presenza dell’assessore regionale alle infrastrutture ed ai trasporti Vincenzo Ceccarelli. L’intervento, che renderà finalmente possibile la realizzazione dello scavalco ferroviario della linea Tirrenica a Livorno, ha un costo complessivo di 27 milioni di euro e sarà realizzato grazie ad un finanziamento regionale da 20,2 milioni. Un investimento addirittura maggiore rispetto al contributo di 17 milioni precedentemente annunciato dalla stessa Regione Toscana. Grazie all’incremento dei fondi regionali, ai contributi di 4,3 milioni da parte di RFI (Contratto di Programma 2017-2021) e di 2,5 milioni del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, a Livorno verrà realizzato un ulteriore tratto di binario, lungo circa 1,5 km (circa 360 metri del quale realizzati su un viadotto costituito da 15 campate), che sovrappasserà la linea ferroviaria Tirrenica Pisa-Roma nell’ambito della stazione di Livorno Calambrone.
In vista della realizzazione dello scavalco, con la firma dell’accordo l’Autorità di sistema portuale si impegna a favorire, nella misura più ampia possibile, l’integrazione tra il Porto di Livorno e l’Interporto Vespucci ed a contribuire all’aumento dei traffici via ferro da e per il porto (con lo scopo di raggiungere gli obiettivi fissati dalla Comunità Europea di trasferire su ferro entro il 2030 il 30% degi traffici merci con percorrenze superiori ai 300 km, ed il 50% entro il 2050). L’Interporto Toscano Vespucci si impegnerà, invece, a supportare RFI per la progettazione, le espropriazioni necessarie e la realizzazione dello scavalco ferroviario.
L’accordo sottoscritto, però, non tratta solo dello scavalco di Livorno, ma fissa azioni e competenze dei soggetti firmatari per la realizzazione di altre tre opere ferroviarie collegate tra loro dal progetto di spostare su ferro buona parte del traffico merci in arrivo in Toscana, potenziando l’attuale dotazione infrastrutturale i modo da collegare meglio il sistema dei porti toscani al corridoio ferroviario europeo scandinavo-mediterraneo.
Le altre opere previste dall’accordo sono:
– il collegamento ferroviario fra l’interporto Vespucci e le linee Collesalvetti-Vada e Pisa-Firenze (tramite bypass di Pisa): l’accordo riguarda il Progetto di fattibilità tecnica ed economica, che sarà redatto da RFI e condiviso tra le parti, valutando più alternative progettuali.
– l’adeguamento a sagoma PC/80 di tutte le gallerie dell’Appennino tosco-emiliano presenti lungo la linea ferroviaria Prato-Bologna: si tratta di un’opera che Rete Ferroviaria Italiana ha iniziato e portato avanti nel 2018, con adeguamento delle gallerie allo standard P/C-80 (un ampliamento delle dimensioni delle gallerie per rendere possibile il passaggio di carri merci più larghi e capienti oltre che dei tir trasportati su ferro). Il termine dei lavori è previsto nell’arco di tre anni. Questo intervento risulta necessario anche come upgrade del Corridoio merci europeo scandinavo-mediterraneo.
– la revisione dei collegamenti ferroviari per il porto di Piombino. L’Autorità di Sistema Portuale e RFI si sono impegnate a collaborare per definire la proposta di allaccio ferroviario più adatta a servire i volumi ferroviari del porto di Piombino.
Intervenendo alla firma per la realizzazione dello scavalco ferroviario del porto di Livorno, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha detto di auspicare un rapido avvio dei lavori, così da superare i precedenti ritardi. Ha quindi sottolineato come la sua amministrazione abbia creduto nella necessità di collegare porto ed interporto alla rete ferroviaria europea, tanto da investire in questo molto più di tutti gli altri, cioè 20,2 su 27 milioni di euro per aumentare enormemente le potenzialità de Lo scalo livornese.
Del resto Livorno, a differenza di tanti altri porti, ha alle spalle un grande spazio dove é possibile fare investimenti nella,logistica, nei magazzini e in altre infrastrutture. Ha quindi ricordato come la Regione sia intervenuta finanziariamente per salvare la società che gestisce l’interporto Amerigo Vespucci, che adesso è in pareggio, produce utili e negli ultimi anni ha dato lavoro ad altri 300 addetti: un risultato importante che non sarebbe stato possibile senza l’intervento della Regione.
Il presidente ha riconfermato l’intenzione di non recuperare i 2,5 milioni che la Regione aveva anticipato per sopperire ai ritardi nel finanziamento dell’opera da parte del Governo, ma di destinarlo a Rete ferroviaria per finanziare la progettazione esecutiva del raccordo con la rete europea. Si tratterà di un collegamento unico nella puntualità italiana capace di rendere Livorno ancora più competitivo.
Ciò è sempre più indispensabile ora che non è più sufficiente garantire i trasporti port to port, da Porto a porto, ma serve offrire il door to door, arrivando cioè alla consegna finale a destinazione delle merci.