“Nel quadro degli investimenti strategici sulle ferrovie marchigiane è evidente che ancora l’obiettivo di finanziare per intero il raddoppio dell’Orte-Falconara manca dell’impegno strategico del governo per circa 600milioni. Ma questo non toglie nulla al fatto che, nella Regione Marche, si sono attivati investimenti sul sistema del trasporto ferroviario marchigiano, e che in 4 anni, sono stati raggiunto risultati importanti”. Lo ha affermato il presidente della Regione Marche facendo un quadro di sintesi della situazione in una nota.
“Il risultato più significativo riguarda il trasporto merci, perché è stata completata, e resa funzionale, la stazione ferroviaria dell’interporto. Le Marche – si legge ancora nella nota – possono, dopo anni, finalmente contare sua una stazione merci (Iesi Interporto) che permette una piena, funzionale ed efficiente intermodalità del trasporto delle merci su gomma e ferro diventando un punto di riferimento per la logistica del medio adriatico, rafforzata dal fatto che sulla linea adriatica è stato eliminato il collo di bottiglia rappresentato dalle dimensioni della Galleria di Cattolica.
Infatti RFI, con oltre 40 Milioni di Euro d’investimenti, ha adeguato tale galleria al transito dei grandi container (HIG CUBE) permettendo il collegamento con il nord ed il sud e rispondendo così alle necessità delle imprese di trasporto. Inoltre stanno partendo i lavori del by-pass di Falconara che permetterà di immettersi direttamente dalla linea adriatica su quella per Roma, e viceversa, con notevoli vantaggi in termini di tempo e funzionalità. In tal modo questa struttura diventa un punto di riferimento per la logistica nel medio adriatico.
La stazione di Iesi Interporto è già stata attivata il 22 dicembre diventando un ulteriore tassello del trasporto merci su ferrovia nelle Marche, tanto che già arrivano e partono treni completi con modalità più veloci. Questo amplia le modalità logistiche aggiungendosi al porto ed all’aeroporto: una opportunità la cui portata non è stata ancora pienamente compresa, ma che crediamo lo sarà presto. Un secondo punto qualificante sono le iniziative per migliorare la qualità del trasporto passeggeri sulle linee regionali, puntando su una riqualificazione dei mezzi e delle fermate di trasporto pubblico locale (Tpl).
Continua a crescere e ad ammodernarsi la flotta dei treni per i pendolari. Dopo 50 anni sono stati sostituiti i treni che viaggiano sulle tratte regionali: l’attuale contratto di servizio con Trenitalia prevede entro il 2023 la consegna ed immissione in esercizio di 10 nuovi treni. Di questi 5 “Jazz” sono già in circolazione , altri due verranno messi in servizio quest’anno e i rimanenti due il prossimo anno, per una investimento complessivo di 63,8milioni ( di cui 10,2 a carico della Regione Marche). Oltre ai Jazz, dal 2015 ad oggi sono arrivati sulle linee regionali delle Marche anche 8 Swing, convogli diesel destinati alle linee non elettrificate. I Jazz sono mezzi dotati di un eccezionale livello di comfort, sicurezza, affidabilità e accessibilità per consentire una nuova esperienza di viaggio. Su guardiamo ai treni veloci ad oggi si fermano nelle Marche 16 coppie di frecce. Sempre nel corso di questi 4 anni RFI ha realizzato un ulteriore tratto del raddoppio della tratta ferroviaria Falconara-Orte che è arrivato a Castelplanio riducendo il tratto a semplice binario e coprendo con il doppio binario buona parte del tratto marchigiano. Inoltre la Regione ha cofinanziato il progetto “Lungomare Nord” di RFI con 2 milioni, per riqualificare la tratta che va da Torrette ad Ancona. Questo significa velocizzare tutto il traffico lungo questo tratto di linea Adriatica , ma è anche un intervento che modificherà significativamente il lungomare di Ancona. Il nostro impegno è quello di sostenere la veloce esecutività del progetto Da luglio inizieranno i lavori di adeguamento strutturale del tratto di interesse regionale Civitanova-Albacina per un importo di 40 milioni di euro che oltre a migliorare le caratteristiche del tracciato e di alcune stazioni saranno propedeutici all’elettrificazione della tratta in questione. Il progetto prevede la realizzazione delle opere necessarie per l’allestimento dei nuovi impianti, l’adeguamento di ponti, gallerie, fabbricati e apprestamenti, il rinnovo di tutti gli impianti di sicurezza e segnalamento delle stazioni con la sostituzione degli attuali apparati centrali elettrici ad itinerari con apparati computerizzati. Nell’ambito dello stesso progetto è previsto l’adeguamento dei marciapiedi di stazione ai nuovi standard e la realizzazione dei sottopassi di stazione.
Sono in corso i lavoro anche per le nuove fermate ferroviarie “Macerata Università” (investimento 1,6 milioni a carico della Regione) e “Tolentino Campus” (investimento 1,3 milioni a carico della Regione). Occorre tenere conto che con l’elettrificazione di questa linea si permette di realizzare un anello che unisce Civitanova e Ancona, passando per Albacina.
Come è comprensibile tali attività sono anche facilitate dal fatto che da tempo la Regione ha ripreso e sta sempre più consolidando , sempre nell’ambito delle proprie competenze , ottimi rapporti con RFI , sia con la Direzione Territoriale di Ancona che con la sede Centrale, per quanto riguarda le Infrastrutture Ferroviarie tanto che nel giro di breve ci si è incontrati due volte con l’A.D. e si stanno portando avanti congiuntamente operazioni nell’interesse di entrambi. Tutta questa attività ha portato ed indotto la Regione ad avanzare al Ministro delle Infrastrutture la richiesta di finanziare tre linee principali : 1. Raddoppio della linea Orte – Falconara per un importo di 573 milioni di Euro ; 2. Finanziamento della seconda fase della Civitanova- Albacina per 70 milioni di Euro 3. Progetto di soppressione , con piano pluriennale , di tutti i Passaggi a Livello (71 ) esistenti sulle linee presenti nella Regione per una cifra di 15 Milioni per cofinanziamento con RFI. E’ chiaro che mentre i punti 2 e 3 sono di più facile realizzazione , mentre il finanziamento del raddoppio della Orte – Falconara è una scelta che rientra esclusivamente nella strategia nazionale. E’ solo il Governo che può decidere se finanziarla o meno. La Regione Marche sta lavorando per questo ed il raddoppio diventa funzionale anche nell’ottica del collegamento dei mari Adriatico e Tirreno all’interno degli obiettivi europei che prevedono che entro il 2030 il 30% , per distanze superiori a 300 Km. , delle merci viaggino su ferrovia . Ed il 50% entro il 2050. L’ impegno è quello di continuare a cercare un confronto con il Governo affinché porti a termine quest’opera strategica proprio per i motivi addotti . Infine al Ministro è stato richiesto di poter effettuare due studi di fattibilità: uno per l’arretramento della Linea Adriatica e per la Ascoli – Roma”.