Lecce: finalmente al via la nuova linea filoviaria
Di Omar Cugini (del 16/01/2012 @ 11:12:02, in News, visualizzato 1387 volte)
Giovedì 12 Gennaio resterà una data storica per il TPL leccese. Dopo "soli" 1708 giorni di ritardo sulla data prefissata ed una lunga ed inesauribile coda di polemiche e inchieste giudiziarie su presunte tangenti, è finalmente partito il servizio filoviario. Partenza alle ore 06:52 (in realtà si è partiti alle ore 7),con a bordo, vista l'ora e la scarsa pubblicità data all'evento, solo il presidente di SGM, Giovanni Peyla, e la stampa. Un pò meglio è andata la seconda inaugurazione,avvenuta alle ore 9.30, che ha registrato la presenza anche di un discreto numero di cittadini, ai quali il Presidente Peyla ha offerto un buffet a base di dolci leccesi. Colpevolmente assenti in entrambe le inaugurazioni le autorità cittadine,ma si è trattato di un'assenza in certi versi annunicata annunciata: da molto tempo l'attuale sindaco di Lecce, Paolo Perrone, che era vicesindaco nella giunta Poli Bortone che approvò l'opera, da lungo tempo ha preso misteriosamente le distanze dell'opera,arrivando anche ad affermare,forse abbastanza avventatamente, che se l'inchiesta giudiziaria attualmente in corso accerterà irregolarità nella realizzazione dell'opera si impegnerà a smantellare l'opera. Proclami politici a parte la realtà è che per il momento la montagna ha partorito un topolino: delle tre linee previste dal progetto per ora il servizio sarà attivo su una sola linea, quella che sul progetto era identificata con il numero 3 e che è stata numerata 29, numero mancante tra quelli delle altre corse cittadine. Il percorso si snoda tra Porta Napoli e la Stazione, passando per Viale Calasso - Largo Bastioni - Viale De Pietro - Viale XXV Luglio e Viale Lo Re (all’andata) / Viale Otranto e Viale Cavallotti (al ritorno) – Viale Gallipoli - Viale Oronzo Quarta. Il percorso completo è di 6,4 km. Per i primi tre mesi, al fine di pubblicizzare il nuovo mezzo di trasporto e convincere i leccesi ad abbandonare l'automobile, il servizio sarà gratuito, con tre mezzi impiegati, più uno di riserva, per frequenza di circa 15 minuti. Nonostante l'impegno e gli sforzi di SGM, che più di tutti si è impegnata per arrivare all'attivazione della linea, il futuro della filovia leccese resta ancora non ben definito. Se per i 4 filobus ancora fermi in deposito l'entrata in servizio potrebbe essere imminente, dopo l'intervento dei tecnici della Van Hool previsto per la fine del mese, non ci sono tempistiche definite per l'arrivo dei restanti quattro filobus, attualmente fermi in Germania presso la Vossloh,ufficialmente per verifiche tecniche. Nessuna tempistica neanche per l'attivazione delle restanti due linee previste, la cui attivazione dipende dal comune, che,come già visto, non si è dimostrato molto entusiasta, così come molti cittadini, del nuovo mezzo. Altra incognita sul futuro della filovia sono i costi di gestione, in quanto attualmente la filovia leccese non è stata ancora inserita nel piano dei servizi minimi previsti della Regione Puglia e quindi non gode ancora di quote di finanziamento come TPL. Ora che il primo passo è stato fatto resta la speranza che il filobus possa giocare un importante ruolo nella mobilità leccese, facendo entrare la città salentina nella ristretta cerchia delle "città elettriche" . Aspettando, sempre in Puglia, il ritorno del filobus a Bari.
Massimo Di Giulio
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