A seguito della revisione dell’offerta da parte della Regione Piemonte, committente e finanziatrice del servizio regionale, con lo scopo di ottimizzare le risorse a disposizione, il servizio ferroviario su alcune linee sarà sospeso e contestualmente sostituito dal servizio su gomma. Sui servizi sostitutivi saranno validi i titoli di viaggio di Trenitalia. Le linee interessate sono: Pinerolo - Torre Pellice, Novi Ligure - Tortona, Cuneo - Mondoví, Alessandria - Ovada, Asti - Castagnole, Alessandria - Castagnole - Alba, Savigliano - Saluzzo, Saluzzo - Cuneo, Ceva - Ormea e Arona - Santhià oltre alle linee su cui è già attivo un servizio sostitutivo di bus quali la Chivasso - Asti, Asti - Casale Monferrato - Mortara e Bra - Ceva. Sarà inoltre rimodulato il servizio sulle linee Torino - Pinerolo, Torino - Alessandria, Torino - Novara, Torino - Fossano (Cuneo) - Savona, Torino - Bra, Chivasso- Casale - Alessandria, Asti - Acqui, Alessandria - San Giuseppe - Savona, Alessandria - Mortara - Novara, Novara - Borgomanero. Nessuna variazione é prevista sull'offerta della linea Bardonecchia - Torino. Con queste scarne e burocratiche parole Trenitalia (ma ormai andrebbe chiamata BusItalia) ha annunciato l'assurda decisione della Regione Piemonte di potare drasticamente la rete ferroviaria regionale, in nome di un presunto risparmio. A detta dell'Assesore Regionale ai Trasporti, Barbara Bonino, tali tagli permetteranno alla regione di risparmiare 6,5 milioni di euro. Inoltre verranno cancellati quei treni festivi e pre-festivi scarsamente utilizzati. Questo consentirà alla regione, sempre secondo quanto dichiarato dalla Bonino, di risparmiare ulteriori 5 milioni di euro, raggiungendo così 11,5 milioni di euro, pari al 5% di tagli richiesto (ossia la quota semestrale di tagli al servizio ferroviario, che complessivamente è del 10% annuo). . Le soppressioni programmate sulle 12 linee, peraltro, vengono compensate dall’introduzione dei servizi sostitutivi automobilistici, dal costo, a detta della regione, notevolmente inferiore.
Sempre secondo la nota diffusa dalla Regione Piemonte, in risposta al coro di critche piovute a seguito di tale decisione, i treni soppressi erano treni che "viaggiano vuoti e il nostro intervento serve proprio a fermare questo spreco pazzesco di risorse pubbliche".
Di parere contrario il Partito Democratico secondo cui "siamo di fronte a tagli senza una logica che penalizzano intere zone del Piemonte, con questi tagli avremo anche un'intera provincia il Verbano-Cusio-Ossola, che non avrà più un collegamento ferroviario per Torino: sarà più facile da Verbania andare in treno a Parigi che nel capoluogo della regione".