Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Per rispondere alla sempre più importante domanda, da fine marzo a metà giugno le FFS mettono a disposizione circa 140 treni auto aggiuntivi che consentono di trasportare quasi 5000 veicoli in più attraverso la galleria del Sempione. Il sito Internet FFS permette di pianificare meglio il proprio itinerario. Nei periodi di traffico intenso, come in primavera con i suoi lunghi ponti festivi, le FFS adattano l’offerta dei treni auto tra Iselle di Trasquera (I) e Briga. Da fine marzo a metà giugno, le FFS mettono a disposizione circa 140 treni aggiuntivi che possono accogliere quasi 5000 veicoli in più. La pagina Internet del treno auto http://www.ffs.ch/trenoauto consente di pianificare meglio il proprio itinerario. L’indicazione dell’occupazione media di ogni treno auto (media calcolata su base annuale e non in tempo reale) permette di scegliere il collegamento più idoneo al proprio piano di viaggio. Il treno auto è un’offerta apprezzata dagli automobilisti che desiderano risparmiare tempo o benzina. Sono sufficienti 20 minuti per attraversare la galleria. L’offerta di base prevede un treno auto ogni due ore in entrambe le direzioni. Tutte le informazioni relative agli orari regolari, alle corse speciali e ai prezzi sono disponibili all’indirizzo Internet www.ffs.ch/trenoauto, agli sportelli o 24 ore su 24 al numero 0900 300 300 (CHF 1.19/min. dalla rete fissa svizzera).
Da dicembre 2013 e in assenza della sovvenzione italiana, le FFS si sono assunte temporaneamente il rischio finanziario di mantenere il collegamento diretto tra Briga e Domodossola. Questa eccezionale situazione avrebbe dovuto terminare il 7 aprile prossimo, con la probabile conseguenza di un collegamento regionale solo parziale della linea transfrontaliera. Questo scenario che avrebbe complicato la vita di quasi 800 frontalieri attivi nell’economia vallesana, ha potuto essere evitata grazie ai negoziati condotti in modo intensivo da una parte e dall’altra della frontiera, sia da parte delle autorità committenti del traffico regionale, italiane e svizzere (Canton Vallese e Ufficio federale dei trasporti UFT) che da parte degli operatori, le FFS e Trenitalia. Il Canton Vallese e le FFS si rallegrano della soluzione, proficua per l’economia sia italiana che svizzera. Continueranno a intraprendere tutti gli sforzi possibili affinché questa soluzione, che copre per ora solo l’esercizio del 2014 Briga-Domodossola, si trasformi in una soluzione di finanziamento durevole, negli anni a venire. Il capo del Dipartimento dei trasporti, delle infrastrutture e dell’ambiente, signor Jacques Melly, conclude: «Il canton Vallese ci tiene a ringraziare per il lavoro svolto da tutti i partner coinvolti, in particolare quello delle FFS. Non dobbiamo tuttavia perdere di vista che la soluzione transitoria arriva solo fino a dicembre 2014. Si devono quindi intraprendere tutti gli sforzi possibili affinché, entro quel termine, si trovi una soluzione duratura.»
Sono tre le aziende nazionali che hanno presentato una offerta ufficiale per la riqualificazione della stazione ferroviaria di Prokop a Belgrado. Secondo quanto ha dichiarato il presidente delle ferrovie statali serbe, Dragoljub Simonovic, si tratta di Bauwesen, City Mont e un consorzio formato dalle unità di Energoprojekt Niskogradnja S.A.( EP Visokogradnja, EP Niskogradnja e EP Oprema ). Il costo complessivo del progetto è di 26 milioni di euro. La stazione Prokop di Belgrado oggi fa servizio alla ferrovia periferica “Beovoz” e a quella civica “Bg voz”, mentre il traffico intercity ed internazionale parte dalla Stazione ferroviaria centrale.
Prosegue senza intoppi il progetto di costruzione della linea transnazionale Baku-Tbilisi-Kars.
” La Georgia ha acquistato i territori lungo il percorso della linea. Il progetto sarà quindi completato entro il 2015, nei tempi previsti”, ha affermato il Vice Primo Ministro, Giorgi Kvirikashvili
La ferrovia Baku-Tbilisi-Kars è di importanza strategica per l’intera regione transcaucasica e per i paesi coinvolti nello sviluppo del progetto, Georgia, Azerbaigian e Armenia . Secondo quanto riporta il sito di informazione today.az, la Georgia ha ricevuto finanziamenti da parte del governo azero per attuare il progetto
Sono iniziati ufficialmente questa mattina i lavori per la realizzazione del nuovo atrio centrale presso la Stazione FFS di Lugano. L’evento si è svolto con la partecipazione dei rappresentanti della Città di Lugano, del Cantone e delle FFS. Nel corso del 2016 le FFS consegneranno alla città, agli abitanti e alla clientela del trasporto pubblico un moderno centro di servizi dotato di zone di transito prive di barriere architettoniche, lift e spazi commerciali. Sono pure parte del complesso progetto la nuova fermata della funicolare TPL, il collegamento pedonale sotterraneo atrio stazione–Parco Bertaccio–Stazione FLP, rispettivamente il centro-città. Questo intervento segue a ruota il rinnovo completo dell’edificio, iniziato nella primavera del 2012, che terminerà nell’estate 2014. «Con l’apertura delle due Gallerie di base, il Ticino approfitterà di un miglioramento epocale nei trasporti», ha sottolineato Stefano Ardò, Delegato di FFS Infrastruttura in Ticino. L’apertura della Galleria di base del Monte Ceneri permetterà inoltre tempi di percorrenza inferiori ai 30 minuti tra Locarno e Lugano. «Per questo motivo è molto importante disporre di una stazione dotata di migliori accessi e più servizi alla clientela», ha proseguito Ardò. «Gestire un cantiere di questo tipo è come operare a cuore aperto», ha sottolineato il Delegato di FFS Infrastruttura. «Il paragone con la chirurgia non è casuale: le FFS interverranno in modo incisivo con importanti scavi nella parte centrale della stazione per costruire lift, spazi commerciali, nuovi accessi e una nuova fermata della funicolare. Ciò avviene mantenendo in funzione tutti i servizi». Quest’ultimo aspetto comporta notevoli sfide per le FFS: «Stiamo facendo e faremo del nostro meglio, insieme ai nostri partner. Chiediamo però alla clientela comprensione per le misure temporanee in attesa del 2016, quando insieme festeggeremo la seconda giovinezza della stazione FFS e la nuova era ferroviaria», ha concluso Ardò. Il Sindaco di Lugano Marco Borradori ha spiegato che «quella di oggi è una tappa fondamentale per Lugano e per il Ticino, poiché la stazione è una porta aperta sul futuro. L’accessibilità alla città e la messa in rete con il resto del cantone, con la Svizzera e con la vicina Italia sono fattori di consolidamento per la nostra economia e di arricchimento per gli scambi culturali e turistici. Lugano sarà, infatti, un nodo intermodale per la rete ferroviaria di collegamento tra gli agglomerati elvetici ed europei, ruolo che potrà svolgere appieno con la messa in esercizio di AlpTransit nel 2016». Il Sindaco ha poi aggiunto: «Lugano desidera contribuire in collaborazione con le FFS e il cantone a offrire una struttura adeguata ai tempi e all’evoluzione della mobilità, che possa rispondere allo sviluppo della città e rafforzarne la funzione centrale tra Zurigo e Milano». Da parte sua il Consigliere di Stato Claudio Zali ha sottolineato che «Lugano è la stazione della principale città del Cantone ed è dunque giustamente al centro della nostra attenzione e degli interventi di ammodernamento. Le stazioni servite dai treni nazionali ed internazionali, come pure quelle del traffico regionale, diventeranno sempre più luoghi privilegiati dal punto di vista dell’accessibilità. Saranno quindi più attrattive e più competitive dal profilo economico. Sappiamo che attorno alle stazioni esistono potenzialità insediative ancora inespresse e che possono essere promosse attraverso progetti urbanistici ben calibrati e di qualità». «Il comparto territoriale della stazione di Lugano dispone in questo senso di notevoli risorse. Lo hanno capito la Città, il Comune di Massagno e le FFS, che da diversi anni collaborano intensamente per sviluppare una pianificazione intercomunale coordinata e innovativa, sorretta dalla concreta prospettiva di un importante insediamento di una sede della SUPSI. L’ammodernamento in corso della stazione di Lugano diventa quindi anche catalizzatore di sviluppo, di un disegno urbanistico e della “ricucitura” di una cesura territoriale, quella della trincea di Massagno, di sicuro interesse e beneficio per l’intera regione», ha concluso il Consigliere di Stato. Durante i lavori per il nuovo atrio i viaggiatori saranno inevitabilmente confrontati con diversi disagi. Le FFS, scusandosi in anticipo, faranno il possibile per contenerli e ringraziano la popolazione per la comprensione. Per limitare i disturbi alla clientela saranno introdotte diverse misure, in particolare sarà creata una segnaletica ad hoc per guidare gli utenti durante i lavori e in stazione sarà presente anche del personale per consigliare e aiutare la clientela.
A causa dell'intensificarsi delle manifestazioni sia nella zona di Kiev che in altre città, con possibili blocchi alla circolazione ferroviaria, i collegamenti tra le città Occidentali e quelle Orientali, subiranno ritardi da 3 ad 8 ore. per maggiori informazioni consultare il link: http://www.uz.gov.ua/press_center / up_to_date_topic/373850 /
PKP Cargo, l’operatore polacco del trasporto ferroviario merci sta valutando la possibilità di lanciare un collegamento tra la Polonia e il Lussemburgo. Il nuovo collegamento dovrebbe connettere il terminal di carico di Bettembourg, nel Lussemburgo meridionale ad una rotta già esistente esistente che conduce fino al confine franco-spagnolo. La realizzazione del progetto, permetterebbe il dimezzamento dei tempi di percorrenza lungo la tratta.
Yerevan Metro intende utilizzare i proventi di un prestito della BERS e della BEI e una sovvenzione del Fondo per gli investimenti di vicinato dell’Unione europea (NIF UE) per sostenere i costi di realizzazione della seconda fase del Progetto di ristrutturazione e modernizzazione della metropolitana di Yerevan. Il progetto ha un costo totale stimato di 15 milioni di euro. La gara d’appalto dovrebbe essere lanciata nel secondo trimestre del 2014.
Migros prosegue con il trasferimento dei propri trasporti dalla strada al più ecologico sistema ferroviario. Con la recente stipulazione di un contratto quadro triennale valido dal 2014 al 2016, FFS Cargo resta il partner strategico privilegiato di Migros sia nel traffico a carri completi che nel traffico combinato. Già oggi Migros è il principale cliente di FFS Cargo in Svizzera. Nello scorso anno FFS Cargo ha trasportato per conto di Migros oltre 1 milione di tonnellate nette e 75'500 carri nel traffico interno e in quello import/export. In questo modo è stato possibile alleggerire il traffico stradale di circa 87'000 corse di camion e ridurre complessivamente l'impatto ambientale di 11'000 tonnellate di CO2. «In alcuni campi Migros intrattiene già un ottimo rapporto di collaborazione con FFS Cargo da oltre 50 anni. Con la partnership strategica potenziamo il nostro impegno a favore di soluzioni di trasporto eco-compatibili e sostenibili. Il nostro obiettivo è di aumentare ulteriormente la quota dei trasporti merci su rotaia nei prossimi anni», sottolinea Bernhard Metzger, responsabile per la logistica dei trasporti da Migros. FFS Cargo è l'azienda leader nel traffico merci su rotaia in Svizzera. La partnership con Migros rafforza il vettore di trasporto ferroviario e comprende sia i trasporti nel traffico a carri completi sia delle soluzioni di trasporto comuni nel traffico combinato (TC). «Il contratto quadro lo dimostra: la ferrovia è competitiva e propone al settore delle offerte idonee alle esigenze del mercato. Per il commercio al dettaglio la qualità elevata e l'affidabilità dei trasporti rappresentano un importante fattore per il successo. E noi siamo in grado di offrire entrambe», spiega Nicolas Perrin, CEO di FFS Cargo.
Cargo Wagons e ZSSK Cargo Intermodal, filiali di ZSSK Cargo, operatore ferroviario statale della Repubblica Slovacca, hanno ricevuto, nella prima fase di gara, 15 offerte di interesse da potenziali investitori. Lo riferisce il quotidiano slovacco Pravda. A gennaio si è aperta la seconda fase della gara per la privatizzazione. I potenziali offerenti dovranno presentare le loro offerte entro il 21 marzo. Il Governo prevede di vendere una quota pari al 66 per cento di Cargo Wagons per un ricavo di circa 40 milioni di euro ed il 50 per cento di ZSSK Cargo Intermodal per 17,5 milioni di euro
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