Linee Ferroviarie


La Ferrovia Bricherasio - Barge

Veduta d'epoca della stazione di Barge ai tempi in cui la linea era ancora in esercizio

La storia di questa ferrovia inizia quando, un apposito consorzio privato, nel 1877, incaricò l'Ing. Soldati di elaborare un progetto di massima per realizzare un collegamento ferroviario tra Bricherasio e Barge quale diramazione della linea Pinerolo-Torre Pellice. Lo scopo principale della sua costruzione era costituito, a quel tempo, dalla necessità del trasporto dei materiali litici (gneiss e quarzo a Bagnolo, quarzite a Barge) estratti nell'area tra Barge e Bagnolo Piemonte al fine di promuoverne uno sfruttamento più intensivo dei giacimenti e incrementarne l'esportazione nei vari paesi dell'Europa. Il Ministero dei Lavori Pubblici, nell'accogliere la richiesta del consorzio di far intraprendere gli studi della ferrovia, ne affidò l'incarico all'ufficio tecnico già preposto alla costruzione della linea Airasca-Cavallermaggiore (giugno 1881). Il suddetto progetto di massima dell'Ing. Soldati servì per elaborare il progetto esecutivo, presentato nel mese di febbraio 1882 ed approvato e messo al bando il 15 maggio successivo. Nei progetti iniziali si prevedeva che, da Barge, la ferrovia potesse poi proseguire su Saluzzo e Cuneo, probabilmente anche per Ventimiglia; all'epoca era infatti attribuita molta importanza, sia dal punto di vista economico che militare, alle  ferrovie colleganti i centri situati all'imbocco delle varie vallate. Nel frattempo, era stata anche presentata una soluzione alternativa dall'Ing. Mondino consistente nella costruzione di una linea a scartamento ridotto da Barge a Torino passante per Bagnolo, Cavour, Vigone, Vinovo e Stupinigi. Si scelse però di sostenere la linea Bricherasio - Barge per la maggiore comodità del trasporto delle merci, evitando il trasbordo dai carri dalla linea locale a quelli del sistema nazionale. La forte volontà di Barge di collegarsi a Pinerolo e, quindi, a Torino era nota ancor prima della costruzione della ferrovia Pinerolo-Torre Pellice, tanto che era già stata ipotizzata una relazione principale Pinerolo - Barge con l'eventualità di una semplice diramazione per Torre Pellice da Bricherasio. La consegna dei lavori, aggiudicati all'impresa "Morosetti" di Voghera, avvenne il 25 febbraio 1883 e furono portati a compimento nel mese di settembre 1885 con il ritardo di un anno a causa delle laboriose pratiche di espropriazione e delle difficoltà incontrate nell'esecuzione delle fondazioni del ponte sul torrente Pellice. L'inaugurazione ebbe luogo il 6 settembre 1885 con l'invito, da parte del sindaco di Barge e presidente del consorzio Perotti, di numerose personalità del mondo politico. L'importo dei lavori ammontò a lire 1.900.000. La linea fu inizialmente gestita dal Genio Ferrovieri che la utilizzavano per l'addestramento del personale militare. Nonostante i proclami ed i buoni propositi, già all'inizio del '900, il traffico sulla Bricherasio - Barge risultò essere appena discreto: al di fuori del traffico merci,il traffico viaggiatori era di interesse prettamente locale. Già si manifestavano le avvisaglie di quella "carestia di utenza" che ne sancirà la fine. Dal 20 settembre 1921, nell'ambito del programma di elettrificazione delle linee piemontesi,  la linea fu elettrificata alla tensione  3600 V 16,7 Hz trifase con i servizi affidati principalmente ai locomotori del gruppo E 550. Nonostante l'avvenuta elettrificazione il traffico non aumentò e si mantenne sempre modesto, a carattere prevalentemente locale. Con l'avvento della corrente continua in data 28 maggio 1961 la situazione non cambia e si fanno sempre più insistenti le voci di una chiusura della linea, che non riesce a sostenere il confronto con la concorrenza dei vari servizi automobilistici.   La soppressione e nel'aria ed inizia una vera a propria "battaglia" tra i comitati locali ed il ministero: stando alle cronache nel 1961 numerosi operai avevano bloccato i binari chiedendo più treni. La guerra è anche di cifre, con il Ministero che parla, dati alla mano, di pochissimi biglietti acquistati per la tratta ferroviaria, mentre a detta dei comitati i dati sono volutamente falsati per giustificare la chiusura della ferrovia e che in realtà sono "numerosi i viaggiatori che utilizzano la ferrovia per recarsi fino a Pinerolo o Torino" Gli ultimi anni vedono il servizio sulla linea, che vede in orario 10 coppie di treni, affidato alle ALe 840. A salvare la ferrovia arriva la politica: il deputato socialista  Antonio Giolitti, che aveva un occhio di riguardo per il Pinerolese (in quanto eletto deputato nella circoscrizione Cuneo-Alessandria-Asti), il 15 gennaio 1962 avvisò i sindaci della zona che Il provvedimento di soppressione della linea ferroviaria Bricherasio - Barge era stato sospeso. La chiamata di Giolitti anticipò la comunicazione ufficiale ai sindaci di Campiglione Fenile, Bagnolo Piemonte e Barge: quelli che più si erano impegnati per contrastare la decisione, assunta dal ministro dei Trasporti Giuseppe Spataro (Dc), di chiudere la ferrovia  a partire dal 1º febbraio dello stesso anno. A voler pensare male,il salvataggio della ferrovia potrebbe essere stato dettato più da interessi elettorali che da una reale utilità della linea stessa. Occorre infatti pensare che,il governo in carico all'epoca, il "Fanfani III" era un monocolore DC con l’appoggio esterno del PSDI, PLI, PRI e con l’astensione del PSI e dei monarchici. La linea è comunque salva ma la  fine è semplicemente rimandata. Il 10 ottobre 1966, a seguito del  decreto ministeriale 10 maggio 1966 n. 3376 , nonostante le proteste delle popolazioni servite dalla linea, viene decisa la cessazione del servizio viaggiatori, che viene sostituito da autobus, alcuni dei quali raggiungono direttamente Pinerolo, mentre viene mantenuto il servizio merci in regime di raccordo. Questa volta non ci fu nessun intervento della politica, nemmeno dello stesso Giolitti,ma, del resto, nel 1963 si era andati ad elezioni anticipate ed il PSI era la terza forza politica dell'epoca. Dopo la breve parentesi "istituzionale" del governo Leone, allora presidente della Camera dei Deputati, il PSI era entrato nella compagine governativa del governo Moro,formato da DC, PSI, PSDI, PRI: al ministero dei Trasporti troviamo ancora un esponente della DC,  Oscar Luigi Scalfaro, ma, ai due dicasteri del bilancio e dei lavori pubblici troviamo due esponenti PSI: Giovanni Pieraccini e Giacomo Mancini. Comprensibile che non vi fosse alcun spazio per battaglie a difesa della ferrovia, i cui costi sembravano assolutamente insostenibili: nel 1977, rispondendo ad una interrogazione parlamentare presentata dai deputati Amarante, Bocchi e Pani del PCI e Forte del PSI, il Ministro dei Trasporti Attilio Ruffini (DC) dichiarò che nel 1965 le spese per l'esercizio ferroviario ammontavano a 170,46 milioni di lire mentre il costo annuo dell'autolinee sostitutiva FS erano di soli 41,97 milioni di lire.  Rapidamente smantellati gli impianti TE, sulla linea resiste ancora uno sporadico traffico merci, destinato a sparire del tutto agli inizi degli anni '70 per venire ufficialmente soppresso con D.M. 7 ottobre 1981, n. 2008.  La linea resta ancora armata fino al 1984, quando con D.P.R. 140 del 18 aprile 1984, ne viene sancita la soppressione ufficiale e ne viene autorizzato lo smantellamento. Nel 2011, sul parte del tracciato ex ferroviario, è stata realizzata una pista ciclabile,mentre l'area dei binari della ex stazione di Barge è ora occupata dall'Istituto Alberghiero G. Paire.

Esercizio e dati Tecnici:

Data di apertura:  06/09/1885
Data di chiusura: 1966 traffico viaggiatori, fine anni '70 traffico merci
Lunghezza:  Km 11+538
Binario: singolo elettrificato
Pendenza: 4 X 1000
Stazioni/Fermate: 3 / 1
Esercizio:  *
Note:  Il servizio ferroviario viaggiatori e merci è stato soppresso con DPR 140/84

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