(Sud)
La ferrovia Ofantino - Margherita di Savoia
Questa breve linea ferroviaria, lunga poco più
di 4 km, fu aperta nel 1884, come diramazione della linea Foggia - Lecce. Venne
costruita da privati essenzialmente per il trasporto del sale prodotto nelle
saline di Margherita di Savoia (ancora oggi in attività) e si staccava
dalla linea adriatica nei pressi di Ofantino, un posto di movimento realizzato
appositamente al km 581+554 della linea adriatica per permettere la diramazione
e le eventuali operazioni di trasbordo. Curiosamente l'ingresso nella stazione
di Ofantino per il servizio urbano avveniva dopo manovra di regresso in quanto
la diramazione arrivava davanti al Fabbricato Viaggiatori una V che si congiungeva
soltanto alla fine della stazione con l'Adriatica. La linea venne interessata
da subito da un discreto traffico merci, in quanto nella stazione capolinea
di Margherita di Savoia esisteva un raccordo con le locali saline, lungo circa
1,5 km che terminava nei pressi dell'impianto di caricamento del sale, dove
terminava anche la ferrovia decauville posta all'interno della salina. Tra
il 1905 ed il 1907 la linea venne data concessione dallo stato alla SAFRE(Società
Anonima ferrovie di Reggio Emilia), che ne curò l' esercizio impiegando
una piccola locomotiva a tre assi accoppiati di tipo tranviario (rodiggio 0-3-0,
ex FNM), una carrozza mista 2°/3° classe(di costruzione SIG Neuhausen
1888 , proveniente dal parco della SAFRE) e di numerosi carri merce (tutti sempre
della SAFRE e tutti ricoverati presso la stazione di Ofantino).
Furono, in un certo senso, anni di splendore per la linea.La SAFRE, infatti,
aveva molto a cuore la gestione(e l'eventuale espansione dei servizi) di tale
breve linea in quanto interessata in prima persona al commercio di generi alimentari
e di vini della Puglia tramite una propria società (cioè afferente alla SAFRE
stessa) appositamente costituitasi: la Società Esportazioni Agricole.
La convenzione per la gestione della linea da parte della SAFRE venne firmata
a Firenze il 12 marzo 1905. Ma dopo soli 2 anni di proficua attività, la convenzione
venne disdettata a sorpresa dalle FS e mai più rinnovata. Tornata sotto la gestione
statale la linea torna alla vita di sempre
Panoramica del piazzale
della Stazione di Margherita di Savoia. Siamo nel 1982 e i numerosi carri
merci in sosta testimoniano un servizio merci ancora fiorente |
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Altra veduta della stazione
di Margherita di Savoia con un complesso di ALe 792 pronto a partire. |
Ma se il traffico merci raggiunse sin da subito livelli discreti, non si può dire altrettanto per quello passeggeri, penalizzato dalle operazioni di manovra e dalla mancanza di molti servizi diretti, senza contare che la stazione di Ofantino era ed è posta lontano da qualsiasi centro abitato. Dopo un primo periodo di servizi a vapore, il traffico viaggiatori venne affidato alle automotrici, tra cui le ALn 556. Passate le distruzioni della Seconda Guerra Mondiale la ferrovia riprende la vita di sempre, mentre si assiste ad un ulteriore calo del servizio passeggeri e alla dieselizzazione delle manovre in stazione che ora vengono affidate ad un automotore del Gruppo 216. Il boom della motorizzazione avvenuto negli anni '60 e di conseguenza la forte concorrenza del trasporto su gomma fece diminuire sempre più il traffico passeggeri e merci sulla linea. Per arginare ciò, alla fine degli anni'70, si decise l'elettrificazione della linea, con conseguente affidamento dei servizi passeggeri alle ALe 792 e 883. Vennero istituiti anche collegamenti diretti con Bari e Barletta, ma ormai il destino della linea era ormai segnato. La scarsa volontà di rilancio della linea, nonostante la presenza delle saline (industria molto importante in zona) e della vocazione turistica della città di Margherita di Savoia, fece sì che venne inserita nel (voluminoso) elenco di "rami secchi" da potare al più presto. Di conseguenza, il decreto Signorile stabilì la soppressione dei servizi passeggeri e merci su questa linea a partire dal giorno 1/01/1986, sebbene in effetti il servizio passeggeri era già cessato il 17/12/85, in occasione dell'entrata in vigore dell'orario invernale. Da allora il trasporto passeggeri e merci avviene solo ed esclusivamente su gomma.
La stazione di Margherita di Savoia così come appare oggi vista dall'ex piazzale interno. |
Con la chiusura della diramazione perde sempre più importanza la stazione di Ofantino, che, a partire dal 1998, viene disabilitata al servizio viaggiatori. La chiusura non fa altro che stabilizzare una situazione già nota, visto che nella stazione da anni non fermavano più treni. Possibilità di riapertura al momento, purtroppo, non ce ne sono, anche se il binario e la palificazione sono ancora oggi parzialmente visibili fuori città. In teoria, vista la soppressione delle fermata di Ofantino, la riapertura della ferrovia potrebbe servire sia per il servizio passeggeri (per Margherita di Savoia), sia per rilanciare le locali saline. Di certo ci sono solo gli autobus, gestiti dalle Ferrovie del Gargano,che collegano Margherita di Savoia alle altre città della Puglia,e che partono dal piazzale interno della ex stazione,ancora esistente, ormai asfaltato e privo di binari. Lungo via Maggiore Galliano, una striscia di terreno,dove sorge anche la ex Rimessa Locomotive ormai abbandonata, lascia ancora oggi immaginare quale fosse il tracciato della ferrovia dentro l'abitato di Margherita di Savoia
Esercizio e Dati tecnici
Data di apertura: | 1884 |
Data di chiusura: | 17/12/1985 |
Lunghezza: | 4,6 km |
Pendenza: | |
Binario: | Singolo elettrificato |
Stazioni: | 1 |
Esercizio: | a spola |
Compartimento RFI: | Bari |
Sempre nel 1982 della ALe 792 sono qui riprese in piena linea, tra le stazioni di Margherita di Savoia ed Ofantino |
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Altra veduta di un complesso di "ocarine" ALe 792 sempre in piena linea |