Linee Ferroviarie
(Centro)
La Ferrovia Fano - Fermignano - Urbino
ALn56.2022 ripresa nei pressi del segnale (ad ala semaforica) di protezione della stazione di Urbino in una classica foto FS degli anni '50. |
La storia della ferrovia Fano - Urbino è strettamente legata alla storia della linea Fabriano - Pergola - Fermignano. Questo perchè un tempo esistevano due distinte linee ferroviarie: la Fabriano - Pergola - Fermignano - Urbino e la Fano - Fermignano - Urbino. Di questo collegamento ferroviario ora rimane in vita il solo tratto Fabriano - Pergola, a perenne rischio di chiusura. Fin dal lontano 1877 si era avvertita la necessità, nellentroterra pesarese, di una ferrovia che collegasse Fabriano, posta sulla trasversale appenninica Ancona - Orte - Roma, con Urbino, passando per i centri di Pergola, Cagli e Fermignano. Dopo alcuni anni di progetti, i vari comuni si riunirono in un consorzio che in poco tempo riuscì a raggiungere il proprio scopo, tanto che già nel 1895 fu aperto un primo tratto di linea fino a Pergola. Seguirono altri tre anni di lavori, e finalmente, tra il plauso generale, il 20 settembre 1898 la linea fu completata fino ad Urbino con grandi manifestazioni e concorso di popolo ed Autorità. La linea fu gestita in concessione dalle Ferrovie Padane, che già gestiva diverse linee secondarie in Italia. Era previsto che le rotaie non avrebbero dovuto arrestarsi nel Capoluogo montefeltresco, bensì proseguire fino a San Leo per arrivare infine a S. Arcangelo di Romagna attraverso il difficile e tormentato ambiente montano urbinate; tale progetto era dettato soprattutto da motivi militari, per sottrarre un obbiettivo strategico come la ferrovia ai bombardamenti navali austriaci lungo la costa adriatica. Molte opere darte come ponti, viadotti, gallerie e stazioni furono completate ma, terminata la Prima Guerra Mondiale, non si intravvide più la necessità di terminare la linea, obiettivamente di difficile percorso e manutenzione,e le opere furono abbandonate. Per quanto riguarda la Fano - Urbino la storia è un poco diversa: le Ferrovie Padane, ottenuto per Regio Decreto la concessione alla costruzione e lutilizzo della linea, posero mano nel 1912 ai lavori e, malgrado la guerra, completarono la tratta fino a Fossombrone nel 1915 e fino a Fermignano nel 1916. Qui la linea si allacciava alla preesistente ferrovia per Urbino; sempre a Fermignano, ormai assurto alla dignità di nodo ferroviario, venne edificato il Deposito Locomotive. Purtroppo, a dispetto della buona frequentazione dellutenza, nel 1933 le Ferrovie Padane, concessionaria della linea, si videro costrette a cessare lattività passeggeri e merci per motivi finanziari con linstaurazione di un autoservizio. Per fortuna la situazione è di breve durata: infatti nel 1941 le Ferrovie dello Stato, scaduta la concessione delle Ferrovie Padane, ripristinarono il servizio tra Fano e Fermignano ma nel breve volgere di quattro anni la furia devastatrice del secondo conflitto mondiale si abbatté sulla disgraziata linea che venne completamente distrutta. Eguale sorte toccò alla consorella Fabriano - Urbino. Entrambe le linee subiscono danni gravissimi ed il servizio viene interrotto. Terminata la guerra di fece il conto dei danni e si iniziò a progettare la ricostruzione, che fu inizialmente limitata ai tratti Fabriano - Pergola (riaperta nel 1948) e Fano - Urbino (riaperta nel 1955). Purtroppo i gravi danni, il difficile territorio attraversato e la scarsa frequentazione fecero soprassedere sulla ricostruzione del tronco Fermigano - Pergola, che nel 1966 venne definitivamente soppresso. Questa situazione creò di fatto due linee tronche destinate in pochi anni a divenire un ramo secco, specialmente la Fabriano - Pergola, che, privata del collegamento per Urbino, diventò rapidamente una linea di interesse strettamente locale. Certamente più vitale era il tronco Fano - Urbino, che divenne negli anni '50 regno incontrastato delle ALn56, seguite dopo pochi anni poi ALn556 e negli anni '70 dalle ALn668. Spesso in composizione con le ALn56 e ALn668 viaggiavano anche i rimorchi LDn24 per trasporto collettame, a testimonianza di un traffico merci ancora vitale. Inoltre era anche prevista in orario una coppia di treni merci raccoglitori, affidati alle locomotive a vapore del Gr.740, sempre del DL di Fabriano. Su questa linea fecero anche servizio per alcuni anni le famose "pulcinaie", ovvero le ALDn 32 2026 e ALDn32 2026 del DL di Fabriano: automotrici adattate a trasporto bagagli e collettame, Il boom della motorizzazione di massa, unito ad uno stato di abbandono della linea, fece migrare sempre più passeggeri verso il mezzo a motore. Tale migrazione fu incoraggiata anche dalle FS che fecero poco o nulla per migliorare l'offerta di servizio, con orari che ormai erano sempre più inadeguati. Il sistema d'esercizio mediante Dirigenza Unica, del resto, era ormai divenuto antieconomico, e tutta la linea in generale necessitava di interventi urgenti per un suo pronto rilancio. Intanto, scomparsa del tutto la trazione a vapore, furono le D343.2000 ad occuparsi della coppia di treni merci raccoglitori, che si occupavano dell'inoltro del traffico merci generato dalle stazioni di Fermignano, Fossombrone e Cartoceto/Lucrezia cui era raccordata una cartiera . Esisteva anche un raccordo al km 5+ 082 (raccordo CODMA) presso Fano. Ma eccetto la ristrutturazione della Stazione di Urbino non si fece praticamente nulla. Anzi, di anno in anno le FS si disinteressarono sempre più alla gestione della linea, per cui non fu minimamente previsto alcun intervento di ammodernamento. Scampata per miracolo alla massiccia potatura di rami secchi decisa nel 1985 dall'allora Ministro dei Trasporti Claudio Signorile, la linea ebbe però vita molto breve, disertata da un numero sempre maggiore di passeggeri e abbandonata anche dagli enti locali che ormai vedevano il mezzo su gomma come valido servizio. A scoraggiare l'utenza c'era anche l'eccessiva distanza (oltre 3 Km) della stazione di Urbino dal centro abitato ed una certa scarsità di collegamenti tra la stazione e il centro, mentre esistevano ovviamente autobus che raggiungevano direttamente il centro abitato. Anche le velocità massime ammesse negli ultimi anni (60 Km/h da Fano a Fossombrone, 80 Km/h da Fossombrone a Fermignano e 75 Km/h da Fermignano a Urbino) contribuivano ad un aumento dei tempi di percorrenza e a scoraggiare l'utenza. Brevi segnali di ripresa si registrano nel 1985, con l'effettuazione di alcuni treni speciali a vapore da Fano ad Urbino per le scuole, affidati alla locomotiva Gr. 740.160. Sempre nello stesso anno vengono intrapresi dei lavori di rinnovo dell'armamento nella stazione di Fermignano.Ma la crisi è sempre più profonda ed il 31 Gennaio 1987, le FS, dietro forti pressioni della Regione Marche, che avevano avviato un servizio di autobus sostitutivo sulla parallela superstrada, decisero la chiusura della linea Fano - Fermignano - Urbino. Resta invece attiva, ma a perenne rischio di chiusura e con una scarsissima offerto di treni la linea Fabriano - Pergola.
Negli ultimi anni di esercizio il residuo traffico merci era affidate alle locomotive del gruppo D143. Nella foto vediamo appunto una D 143 in manovra a Fermignano (foto FVM - Ferrovia Val Metauro) |
Dimenticata da tutti, la Fano - Urbino sembra destinata a finire nell'oblio, come tante altre linee chiuse, utilizzata esclusivamente come ricovero di materiale demolendo poi spostato nel 1994 per le proteste della gente perché i veicoli erano diventati rifugio di barboni e disadattati. Ma la tenacia degli abitanti di alcune zone attraversate dalla ormai ex ferrovia, unita alla grande passione di alcune persone, ha portato alla fondazione dell'Associazione Ferrovia Val Metauro, e al varo di iniziative per il recupero della linea. Dopo anni di abbandono parte della sede ferroviaria è stata ripulita e un carrello autocostruito ha percorso di nuovo i binari. Si parla anche di un rilancio della ferrovia per scopi turistici, data la bellezza dei luoghi attraversati. Altre buone speranze vengono dagli enti locali, e sono sempre più insistenti le voci a favore di una riapertura della linea...addirittura c'è che ipotizza una ricostruzione della linea per Pergola:l'infrastruttura c'è ancora tutta, per ora manca la concreta volontà politica di fare qualcosa, di passare dalle parole ai fatti, ma tutto può accadere e non è poi molto remota la possibilità di vedere di nuovo i treni correre lungo i binari della valle del Metuaro, soprattutto ora che si fanno sempre più insistenti le voci che vogliono il Genio Ferrovieri dell'Esercito, interessato alla gestione e all'esercizio della linea. Non resta che attendere per vedere se dalle (tante) parole di passerà finalmente a fatti concreti.
Dati tecnici:
Apertura: | 20-09-1898 (linea Fano - Urbino) |
Chiusura: | 01-02-1987 |
Lunghezza: | Km 43+164 tratta Fano - Fermignano;Km 5+586 tratta Fermignano - Urbino |
Binario: | singolo non elettrificato |
Stazioni: | 6 |
Fermate: | 6 |
Pendenza: | 25%o |
Compartimento RFI: | Ancona |
Esercizio: | L'esercizio è attualmente sospeso, la linea non figura nel Prospetto Informativo Rete di RFI |
Note: | Fermignano stazione di regresso. La progressiva della stazione di Urbino è riferita da Pergola |