La Ferrovia Trento - Malé - Marilleva
Buon compleanno "Vaca Nonesa" ! Con la partenza dalla Stazione di Trento della B.51 ex FEVF entrano nel vivo i festeggiamenti per i 100 anni della Trento - Malè |
La storia della ferrovia Trento - Malé
inizia alla fine del 1800, più precisamente il 17 ottobre del 1891
quando il Consiglio Comunale di Trento autorizza la Giunta a studiare una
rete di tranvie elettriche congiungenti il capoluogo con le principali vallate
(Giudicarie, Anaunia e Fiemme). Già nella primavera del 1895 i comuni
nonesi e solandri stanziarono 300.000 fiorini in azioni di fondazione per
la Trento - Malé. Fu il primo concreto intervento a favore della progettata
ferrovia, ma a questo punto sorsero i primi contrasti con la Dieta (l'allora
consiglio provinciale) di Innsbruck. Tenace oppositore della tranvia fu la
città di Bolzano, che con essa vedeva minacciati i suoi interessi economici
in Val di Fiemme. Passano 10 anni di progetti e proposte e, finalmente, il
1°luglio del 1901 l'Imperatore Francesco Giuseppe promulga la legge "concernente
le ferrovie di ordine inferiore da assicurarsi nell'anno 1901". Questa
legge, fissa, tra l'altro i piani finanziari per la realizzazione di varie
ferrovie e tranvie, tra cui la Trento - Malé , per la quale lo Stato
garantisce un interesse annuo del 4% alle obbligazioni emesse per 4.390.000
corone. Il 19 dicembre del 1905 viene rilasciato, al Comune di Trento, il
documento di concessione "per la ferrovia locale a scartamento ridotto
e a trazione elettrica da Trento a Malé assieme ad una linea di allacciamento
a scartamento normale da Mezzolombardo a San Michele, da esercitarsi al principio
con trazione a vapore". Il 5 agosto del 1906 avviene la solenne inaugurazione
del tronco a scartamento normale, denominato "Retta", dalla stazione
di San Michele (oggi Mezzocorona) a Mezzolombardo con servizio passeggeri
e merci.
L'esercizio è affidato alla Südbahn, la stessa società
esercente la linea per il Brennero (ricordiamo che all'epoca tutto il Trentino-Alto
Adige era territorio dell'Impero Austriaco). Il 5 settembre dello stesso anno
a Vienna viene costituita la S.p.A. "Ferrovia Locale Trento-Malé"
con capitale sociale di 1.500.000 corone. Primo presidente viene nominato
l'ing. Carlo Depretis. Il 1° aprile del 1907 iniziano ufficialmente i
lavori per la costruzione della tranvia: il lotto Trento - Mezzolombardo é
affidato all'Impresa Francesco Tomasi & C. di Trento, mentre i lotti Mezzolombardo
- Santa Giustina e Santa Giustina - Malé vengono affidati alla Unionbaugesellschaft
di Vienna.
I lavori procedono molto celermente e già due anni dopo, il 15 luglio
del 1909 viene immessa per la prima volta la corrente nella linea di contatto
tra Mezzolombardo e Trento e viene effettuata una prima corsa di prova tra
queste due stazioni, seguita dopo poco da una corsa di prova Mezzolombardo
- Cles e Cles - Malé, il giorno 13 settembre, riservata alle autorità
ed ai rappresentanti degli azionisti. La solenne inaugurazione della linea tranviaria
avvenne il giorno 11 ottobre 1909. Il giorno successivo iniziò il regolare
servizio con 10 coppie di corse. La Trento - Malé, esercitata dalle
Imperial Regie Ferrovie Austriache dello Stato era all'epoca la più
lunga linea a trazione elettrica di tutto l'Impero, con tempi di percorrenza
di circa 4 ore.
Il parco rotabili, all'attivazione del servizio, era costituito da 10 elettromotrici
viaggiatori a carrelli (serie 41/s 001-010), 12 carrozze rimorchiate a due
assi (serie AC/s 21-32), 3 vagoni postali (serie F/s 51-53) e 35 carri merci.
Tutti i rotabili vennero forniti dalla Grazer Waggon- und Maschinen-Fabriks
AG di Graz; gli equipaggiamenti elettrici delle motrici erano della A.E.G.-Union-Elektrizitätsgesellschaft
di Vienna.
Allo scoppio della Prima guerra mondiale, nel 1914, il parco rotabili risultò
incrementato di 2 elettromotrici viaggiatori (41/s 011 e 012), di 2 elettromotrici
per servizio merci (detti "locomotori", serie 42/s 001 e 002), di
4 rimorchiate viaggiatori (serie C/s 33-36) e di diversi carri merci. Il parco
era comunque insufficiente rispetto alle esigenze del momento, considerando
infatti che la Trento - Malé risultava di fondamentale importanza per
i rifornimenti del fronte del Tonale (nel 1915, si ricorda, era entrata in
guerra anche l'Italia contro l'Impero austro-ungarico). Furono poste così
in servizio diverse locomotive a vapore, di provenienza varia, e altri carri
merci.
Alla fine del conflitto erano presenti 8 locomotive a vapore, allo scopo di
sopperire alla penuria di materiale rotabile (del resto non era agevole in
quegli anni trovare mezzi alimentati con tensione di 800 V e scartamento 1000
mm); alcune di loro furono in seguito utilizzate anche durante la seconda
guerra mondiale. Tra queste locomotive pervenute sulla Trento - Malé
possono essere ricordate quelle di costruzione S.L.M. con rodiggio 0-3-0 della
ferrovia svizzera del Brünig tipo G 3/3 e la Krauss n°3, con rodiggio
0-3-1 (con tender incernierato sotto la cabina di guida) della Innsbrucker
- Mittelgebirgsbahn (linea Innsbruck - Igls). Sono anni gloriosi per questa
ferrovia, che con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale si troverà
proprio sulla linea del fronte e verrà impiegata per il rifornimento
delle truppe stanziate sul fronte del Tonale.
Sempre per esigenze belliche il 5 gennaio 1918 entra in funzione una decauville
(scartamento 700 mm, lunghezza 16 Km) tra Malé e Fucine a trazione
termica (Motorfeldbahn) che rimarrà in servizio fino al 30 ottobre
dello stesso anno.
Nel novembre del 1918, con l'annessione del Trentino all'Italia, l'esercizio
della Trento - Malé passò dalle ferrovie dello Stato austriache
(kkStB) a quelle italiane (FS), dopo una breve parentesi di gestione da parte
del Genio Ferrovieri. Il 28 giugno 1929 la sede della "Società
Ferrovia Locale Trento - Malé" venne trasferita da Vienna a Trento.
Negli anni compresi tra le due guerre mondiali
si sollecitò inizialmente un potenziamento della tranvia, ma, causa il
forte impegno finanziario richiesto, non si fece nulla, ed anzi, all'inizio
degli anni Trenta, si minacciò di sopprimerla semplicemente, sostituendola
con un autoservizio. Nel 1936 la gestione della ferrovia viene affidata ad una
società privata appositamente costituita dall'ing. Giacomo Sutter, la
"S.A. Trasporti Pubblici" che si trova a dover fare i conti con la
nascente concorrenza del trasporto su gomma e con le caratteristiche plano-altimetriche
che rendono particolarmente difficile la gestione della tranvia. Sutter adotta
sin da subito drastiche misure per contenere al massimo i costi: il
personale viene ridotto allo stesso indispensabile, utilizzando anche
addetti provenienti dalla ferrovia Arezzo - Sinalunga diretta sempre dallo
stesso Sutter; viene introdotto un nuovo regolamento di servizio più snello
del precedente per agevolare la composizione dei treni aumentandone anche la
velocità e vengono studiati nuovi biglietti a tariffa agevolata per
incentivarne l'acquisto. Nonostante gli sforzi di Sutter vengano premiati
con un complessivo miglioramento del servizio, la situazione politica ed
economica che interessa l'Italia in quel periodo mette nuovamente a
repentaglio la sopravvivenza della tranvia, e da più parti si torna a
parlare di una sua sostituzione con autoservizio. Ma i sostenitori della
Trento - Malè, insieme allo stesso Sutter, si dimostrano più attivi che mai
nel trovare motivazioni che convincano tutti a scommettere ancora
sulla tranvia. Vengono messe in atto anche strategie di comunicazione del
tutto innovative per l'epoca con le quali si evidenzia quanto il treno sia
più concorrenziale in termini di tempo di percorrenza e nell'uso di
combustibile rispetto all'automobile. Ancora una volta gli sforzi vengono
premiati e nel 1938 vengono trasportate circa 73mila tonnellate di merci ed
quasi 900mila passeggeri. É il punto di massimo splendore per la linea:con
la morte di Sutter inizia la parabola discendente, causata dalla mancanza di
interventi di ammodernamento e successivamente dagli eventi bellici. Nel
1943 il bilancio di esercizio,per la prima volta, registra un passivo e
torna la paura che la SATP sopprima il trasporto tranviario e lo sostituisca
con un'autolinea. Le successive vicende belliche
coinvolgono in pieno la linea che, il 26 Gennaio del 1944, a seguito
dell'armistizio e della costituzione della Zona d'Operazione nelle Prealpi (Alpen Vorland),
viene affidata ad un Commissario nominato dal Comando germanico. Come se non
bastasse tutto ciò i violenti bombardamenti
angloamericani che colpiscono tutta la zona tra il 1944 ed il 1945 radono al
suolo gli impianti di Trento Scalo danneggiando gravemente
gran parte del materiale rotabile, tanto a provocare una riduzione del
servizio a due sole coppie di treni al giorno. Alla fine della Seconda guerra mondiale la
situazione della Trento - Malé era decisamente drammatica: è vero
che, in tutto il Trentino, era stato l'unico mezzo di trasporto che praticamente
aveva sempre funzionato durante gli anni del conflitto, però l'inesistente
manutenzione, i mitragliamenti ed i bombardamenti avevano reso inderogabile
la ricostruzione integrale dell'intera linea. Nel settembre del 1945, le autorità competenti autorizzano la gestione
diretta della tranvia da parte della Società concessionaria "Ferrovia
Locale Trento - Malé" (costituita nel 1906 dal Comune di Trento
e dagli altri comuni azionisti, in seguito al documento di concessione del 1905):
obbiettivo principale della Società era la trasformazione della tranvia
in ferrovia, con la costruzione quindi di un tracciato completamente nuovo,
pur mantenendo lo scartamento ridotto. A questo progetto si opponeva però
quello della Provincia che sosteneva la costruzione di una ferrovia a scartamento
normale limitata al tronco Mezzocorona - Malé (utilizzando la linea FS
Verona-Brennero, da Trento a Mezzocorona). Altri "esperti" sostenevano
infine l'inutilità di costruire una ferrovia nuova (sia a scartamento
normale, sia ridotto) e la sostituzione della tranvia con un autoservizio. Prevalse,
per fortuna, la tesi della ricostruzione ferroviaria a scartamento ridotto,
sostenuta anche da un grosso partito politico ben rappresentato nella regione.
Nel 1951 un'apposita legge dello Stato stanziò 2,3 miliardi di lire per
il potenziamento della Trento-Malé e nel 1953 iniziarono i lavori di
ricostruzione.
Dopo poco tempo i lavori furono interrotti per insufficienza di fondi e per
la necessità di rivedere i progetti di alcune tratte. Intanto il 10 aprile
del 1954, a causa del pessimo stato degli impianti, la F.E.T.M. decide di sopprimere
il servizio tranviario tra Cles e Malé sostituendolo con autoservizi
gestiti dalla stessa società, in attesa del completamento dei lavori
di costruzione della ferrovia. Ma non sono solo chiusure, il 14 aprile 1957
viene aperto il nuovo tratto ferroviario Lamar - Pressano, portando a 24 i Km
in esercizio della nuova ferrovia.
Il 29 maggio del 1960 viene aperta all'esercizio la tratta Trento Scalo - Lamar
della nuova ferrovia Trento - Cles. Circa un anno dopo i lavori si concludono,
e l'intera (nuova) ferrovia Trento - Malé è aperta al pubblico,
anche se si continuano ad utilizzare le vecchie motrici tranviarie (soprannominate
"vaca nonesa" anche a causa del caratteristico suono delle loro trombe,
simile ad un muggito). Tali motrici continueranno a prestare servizio fino al
dicembre del 1964.
A Trento, è bene ricordare, non essendo stato deciso dove ubicare la
nuova stazione, ci si attestava ancora alla vecchia stazione tranviaria di Trento
Torre Verde che si trovava nell'odierna Piazza Silvio Pellico. Malgrado fosse
ad una certa distanza da quella ferroviaria di Piazza Dante, era però
adiacente al centro storico della città.
Lunga 56 km, la nuova ferrovia presenta una pendenza massima del 50 per mille
ed un raggio minimo di curvatura di 80 m; il binario è armato con rotaie
di recupero da 30 kg/m da Trento a Mezzolombardo e con rotaie nuove da 27,6
kg/m da Mezzolombardo a Malé.
Insorsero nel frattempo altri problemi riguardanti l'acquisizione di nuovo materiale
rotabile (il finanziamento dello Stato riguardava inizialmente solo il potenziamento
degli impianti fissi) e la costruzione della nuova stazione di Trento che si
auspicava nell'ambito di quella delle Ferrovie dello Stato.
Per quest'ultimo problema non fu raggiunto un accordo e così si decise
di costruire un "fabbricato viaggiatori" provvisorio presso il deposito-officina
di Piazza Centa. Per il materiale rotabile si riuscì invece ad ottenere
un parziale finanziamento da parte dello Stato e, nel 1964, le Officine Meccaniche
della Stanga fornirono 5 elettromotrici (EL 01 - EL 05) e 3 elettromotrici articolate
a tre casse (ET 11 - ET 13, detti "elettrotreni"), con carrelli ed
equipaggiamenti elettrici TIBB; terminata anche la stazione provvisoria di Piazza
Centa, il 13 dicembre 1964 venne solennemente inaugurata la nuova Trento - Malé.
Il vecchio materiale rotabile fu accantonato (ad esclusione di alcuni carri
merci, utilizzati per esigenze di servizio), in quanto incompatibile con il
nuovo sistema di alimentazione a 3000 Volt corrente continua. I tempi di percorrenza,
già sensibilmente ridotti con l'attivazione del tracciato ferroviario,
furono ulteriormente ridotti con l'introduzione dei nuovi rotabili, in grado
di raggiungere una velocità massima di 90 km/h: 80 minuti per un percorso
di 56 km, con 28 fermate intermedie.
É in sosta nella stazione terminale di Marilleva treno con l'elettromotrice Eti 410 |
Il movimento viaggiatori raggiunse negli anni
seguenti due milioni di unità, cioè circa 5000/6000 viaggiatori
al giorno. Questo notevole traffico, non previsto all'origine, rese inderogabile
l'acquisizione di nuovi rotabili. Così negli anni successivi (1967 e
1969) vennero posti in servizio i due "elettrotreni" ET 007 ed ET
008 provenienti dalla soppressa Ferrovia delle Dolomiti (Calalzo - Cortina -
Dobbiaco), previo alcuni adattamenti, tra cui la trasformazione dello scartamento
da 950 mm a 1000 mm. Nel 1974 e 1977 iniziarono a circolare le due rimorchiate
"semi-pilota" CP 1 e CP 2, recuperate dalla soppressa Ferrovia Mantova
- Peschiera; in questo caso le officine sociali dovettero effettuare una ricostruzione
completa dei due veicoli, per adattarli allo scartamento (da 1435 mm a 1000
mm) ed alle necessità della Trento - Malé Per il trasporto merci,
da effettuarsi in "corrispondenza" con le FS per mezzo di carri a
scartamento normale, furono acquistati una locomotiva elettrica (LC 21, costruita
dalle Officine Meccaniche della Stanga con parte elettrica TIBB) ed una serie
di carri trasportatori (costruiti dalle Officine Moncenisio) e di carrelli trasportatori
tipo Langbein (costruiti dalle Officine di Casaralta). Il servizio di inoltro
di carri a scartamento normale venne attivato nel 1968 e nel 1974 fu raggiunta,
con oltre 400 vagoni trasportati, la punta massima per questo genere di traffico.
Da allora il traffico merci sulla Trento-Malé é andato rapidamente
declinando ed oggi, purtroppo, è pressoché nullo. Si può
ricordare che nel 1975 fu attivato un raccordo a scartamento ridotto collegante
la stazione di Mollaro con un vicino magazzino frutta consorziale per il carico
diretto dei vagoni. Nel 1972 fu messo in esercizio un raccordo a scartamento
normale tra lo Scalo Filzi FS a Trento ed uno stabilimento di elettrodomestici
nel vicino sobborgo di Gardolo. Tale raccordo utilizza in gran parte il binario
della Trento-Malé, a cui è stata aggiunta una terza rotaia per
ottenere lo scartamento normale.
Negli anni Ottanta furono poste le basi per studiare e risolvere definitivamente
il problema del capolinea di Trento e per portare a compimento il progetto di
prolungamento della ferrovia da Malé a Fucine, ai piedi del Passo del
Tonale (già previsto al tempo della costruzione della tranvia!). Il 13
Ottobre del 1984 vengono festeggiati in grande stile i 75 anni della Trento
- Malé, e in tale occasione tutte le autorità presenti sottolineano
e confermano l'insostituibile ruolo della ferrovia nei trasporti del quadrante
Nord - Ovest della Provincia di Trento e ne auspicano un suo potenziamento.
La legge finanziaria dello Stato per il 1987 autorizzò le ferrovie in
concessione ed in gestione commissariale governativa ad effettuare investimenti
di ammodernamento e potenziamento per un totale di 5000 miliardi di lire. Alla
Trento-Malé furono concessi 60 miliardi per la costruzione della nuova
stazione di Trento e di un primo lotto del prolungamento fino a Fucine (tratta
Malé-Mezzana) e l'acquisto di un nuovo elettrotreno. Però solo
nel 1992 potette essere aperto il cantiere per il nuovo capolinea di Trento;
la nuova stazione, finalmente all'altezza delle effettive necessità della
città, è stata inaugurata il 26 ottobre del 1995. Realizzata accanto
alla stazione delle Ferrovie dello Stato, prospiciente la centrale Piazza Dante,
permette un comodo interscambio con i treni FS e con gli autobus provinciali
della vicina autostazione, oltre a rendere il centro cittadino molto più
facilmente accessibile.
La sistemazione dell'area non è però definitiva, in quanto deve
ancora essere realizzato un passaggio pedonale coperto (probabilmente dotato
di tapis roulant) di collegamento con il "fabbricato viaggiatori"
FS; inoltre, nel vasto piazzale a est del "fabbricato viaggiatori"
FTM sarà, con probabilità, trasferita la stazione delle autolinee
provinciali, oggi ubicata a sud della stazione FS. Sarà realizzato infine
un grande parcheggio sotterraneo riservato ai viaggiatori.
La stazione FTM è dotata di tre binari tronchi lunghi oltre 120 m, in
grado cioè di accogliere, in futuro, convogli costituiti da tre "elettrotreni"
(la composizione massima attuale è di due "elettrotreni").
Parallelamente veniva preso in considerazione il potenziamento dell'attuale
linea mediante un rinnovo integrale degli impianti fissi e l'acquisto di nuovo
materiale rotabile. Tali opere di potenziamento hanno potuto essere avviate
grazie ad un sostanzioso intervento finanziario della Provincia Autonoma di
Trento che, dal gennaio 1989, ha ottenuto dallo Stato la competenza amministrativa
sulle ferrovie di interesse locale. In questo modo, si è provveduto ad
un rinnovo degli impianti di elettrificazione (sottostazioni e linea aerea di
alimentazione), delle telecomunicazioni (impianto radio e linee telefoniche
di servizio) e del binario. Quest'ultimo è stato rinnovato con rotaie
da 50 kg/m, posate su traverse biblocco Systéme Vagneaux ed attacchi
Nabla, dalla stazione di Grumo a quella di Terzolas (circa 38 km); nell'autunno
1999 è iniziato il rinnovo della tratta Gardolo - Grumo (sostituendo
le rotaie da 36 Kg/m con altre nuove da 50 Kg/m).
Nel 1994 e nel 1995 sono entrate in funzione quattro nuove elettromotrici articolate
a tre casse tipo E86 (ET 15 - ET18), con alimentazione chopper, fornite dalle
Officine di Casaralta (Gruppo Firema), per la parte meccanica, e dall'Ansaldo
Trasporti, per la parte elettrica; i carrelli sono invece di costruzione ABB
Tecnomasio.
Questi elettrotreni, finanziati dalla Provincia di Trento (tre unità)
e dallo Stato (una unità, con i fondi previsti dalla Legge Finanziaria
del 1987), sono stati battezzati con i nomi delle principali località
servite dalla ferrovia: Trento (ET 18), Mezzolombardo (ET 17), Cles (ET 15)
e Malé (ET 16). I nuovi rotabili hanno permesso di accantonare le due
rimorchiate CP 1 e CP 2, che comunque sono sempre atte a rientrare in funzione
in caso di emergenza, dopo opportuna messa a punto. Altro grande progetto che
finalmente è prossimo a concretizzarsi è quello del prolungamento
oltre Malé,
verso Fucine (circa 15 km). Per il momento con il finanziamento dello Stato
sopraccennato (e con un contributo della Provincia) è stato possibile realizzare
una prima tratta di 10 km fino all'importante centro sciistico di Marilleva,
presso il paese di Mezzana. I lavori sono iniziati nella primavera del 1997,
e, sempre nello stesso anno, è stata aperta la nuova fermata di Cles Polo
Scolastico.
La Trento - Malé ha in esercizio anche un'estesa rete di autolinee, integrativa
e complementare del servizio ferroviario, che copre tutto il territorio nord
- ovest della provincia di Trento (un bacino di circa 65000-70000 abitanti,
esclusa la città di Trento). Il primo autoservizio assunto dalla società
è stato quello sostitutivo della ferrovia Dermulo - Mendola (attivata
nel 1909 e soppressa nel 1934), in alta Val di Non: il passaggio di gestione
avvenne nel 1947. Oggi la rete di autolinee ha un'estensione di 558 km con un
parco di 103 autobus (oltre a 20 mezzi utilizzati specificatamente per i servizi
di noleggio "gran turismo").
La LC 21 manovra sui binari della stazione di Cles per riportarsi in testa al treno storico effettuato in occasione dei festeggiamenti per i 100 anni della Trento - Malè |
All'inizio del nuovo millennio proseguono i lavori di prolungamento e potenziamento della linea: nel 2001 viene aperta la nuova fermata di Trento Nord Zona Commerciale, l'11 marzo 2002 iniziano i lavori, a cura di Ansaldo, per l'attivazione del segnalamento di tipo FS e l'installazione di ACS in tutte le stazioni. Il 28 novembre del 2002, con la fusione delle due società di Trasporto Pubblico operanti nella Provincia di Trento, ovvero la Atesina e la Ferrovia Trento - Malè, nasce Trentino trasporti, che ingloba sia la gestione della autolinee che quella ferroviaria, La nuova tratta, da Malé a Marilleva, di 10 Km, è stata aperta all'esercizio il 5 Maggio 2003, con conseguente abbandono della vecchia stazione terminale di Malé. Oltre alla nuova stazione di Malé (la vecchia continuerà ad essere utilizzata per la sosta notturna dei treni) sono state attivate 6 fermate ed una sola stazione (Dimaro - Presson). Più lunghi si prospettano i lavori nella tratta Marilleva - Mezzana per cui solo di recente è stata attivata una variante al PRG che prevede una galleria sulla destra del Noce, seguita da un ponte sul medesimo fiume e la stazione terminale sulla sinistra. Per il futuro si prevede di realizzare un ulteriore prolungamento di 6 Km da Mezzana a Fucine, mentre a partire dalla primavera del 2005 sono iniziate le consegne di 14 nuovi treni di tipo "Coradia" realizzati dalla Alstom che han permesso un rinnovamento del parco rotabili. Nel frattempo,conclusi i lavori di installazione degli impianti ACS in tutte le stazioni e soppressa la DU (con il personale dei treni che interviene nel controllo degli incroci) tutta la linea viene esercitata mediante DCO con sede nella stazione di Trento Dopo oltre 40 anni di onorato servizio sono andati così in pensione i vecchi apparati elettrici Siemens tipo EDr-2u. Nata come semplice tranvia, la Trento - Malé è diventata parte integrante della mobilità delle zone attraversate, e raro esempio di perfetta integrazione tra mezzo ferroviario e linee su gomma. Sempre al fine del miglioramento del servizio nel 2007 è stata realizzata una variante a doppio binario in galleria lunga 1800 metri tra Lavis e Zambana, con la trasformazione di quest'ultimo impianto da fermata in stazione, mentre una rettifica di tracciato ha interessato la tratta nei pressi della stazione di Mezzolombardo Borgata che è stata ricostruita. Il 23 febbraio 2008 viene aperta all'esercizio la nuova fermata di Daolasa, posta nella tratta Malè - Marilleva. La nuova stazione permette un facile interscambio con il nuovo impianto di risalita che permette di raggiungere la cima del Monte Vigo e gli impianti e le piste di Folgarida e Marilleva. Con circa 2.500.000 passeggeri l'anno trasportati, la Ferrovia Trento - Malè - Marilleva gioca un ruolo fondamentale nella mobilità locale. Ai servizi per studenti, pendolari e turisti si sono affiancate offerte pensate per gli sportivi, come la possibilità di trasportare su molti treni le biciclette. In questo modo appassionati e sportivi possono comodamente raggiungere in treno le piste ciclabili della Val di Non e della Val di Peio. L'azienda ha inoltre dimostrato un forte interesse sul fronte dei treni storici. Restaurata l'unica carrozza rimasta della tranvia,l'azienda ha provveduto all'acquisto ed al restauro di una delle elettromotrici del 1929 che ha prestato servizio sulla dismessa Ferrovia Ora - Predazzo, in Val di Fiemme. La B 51 ex FEVF ha fatto il suo debutto in pubblico l'11 ottobre, in occasione dei festeggiamenti per i 100 anni della Trento - Malè.La folla intervenuta ai festeggiamenti, grazie anche un orario studiato ad hoc per l'occasione ed alla possibilità di viaggiare gratuitamente per tutta la giornata lungo la linea ha dimostrato, se mai ce ne fosse ancora bisogno, l'attaccamento della popolazione verso la "sua" ferrovia. Entro la fine del 2009 verrà predisposto l'appalto per il prolungamento della linea da Marilleva a Mezzano, primo passo per realizzare quel collegamento con il passo del Tonale atteso con ansia da decenni.
Esercizio e Dati Tecnici
Apertura: | 11 Ottobre 1909 come tranvia, ricostruita come ferrovia il 29 Maggio 1961 |
Lunghezza: | Km 65+299 |
Binario: | Unico, elettrificato a 3000 V CC e a sr 1000 mm |
Pendenza Massima: | 50 %o |
Stazioni: | 22 |
Fermate: | 17 |
Passaggi a Livello: | 65 |
Esercizio: | DCO (sede Trento) |
Società Concessionaria: | Trentino Trasporti S. p.A - Trento |
Note: | Presente tratta a 3 binari (doppio scartamento) tra Bivio ex Scalo Filzi e Gardolo |
Si ringrazia la società Trentino Trasporti SpA, nella persona del Sig. Carlo Peretti per la preziosa collaborazione e le informazioni fornite
Ultima Revisione 12/10/09