C O N T R O L L A D I S C U S S I O N E |
n/a |
Inviato - 16/02/2006 : 22:33:07 Gemini posso inaugurare questa nuova sezione parlando della quarta linea della metro di Roma?
Il nuovo Piano regolatore generale di Roma (se ne discute molto in questi giorni!), prevede a fianco della linea C (asse est-ovest) e della diramazione B1 (nord) una quarta linea lungo l'asse nord-sud, che dovrebbe collegare la città storica con i quartieri Talenti, Montesacro e Salario a nord, e Trastevere, S.Paolo, Marconi, Magliana e E.U.R. a sud.
Il tracciato della Linea D ha origine a piazzale dell'Agricoltura, nel cuore dell'EUR e si sviluppa per 22 Km con 22 stazioni.
Dopo una corrispondenza con l'attuale stazione EUR-Magliana della Linea B e della ferrovia Roma-Lido, la Linea D supera il Tevere in galleria profonda e si dirige verso nord per attraversare il quartiere Magliana Nuova.
Successivamente sottopassa di nuovo, per due volte, il Tevere all'altezza di lungotevere Dante e prosegue lungo la direttrice di viale Marconi, tra ponte Marconi e piazzale della Radio, fino alla stazione Trastevere.
Dopo aver attraversato il quartiere Trastevere, la Linea sottopassa ancora il fiume all'altezza dell'isola Tiberina, per poi proseguire verso nord-est, all'interno delle mura Aureliane, dove incrocia la Linea C (nella stazione Venezia O Argentina) e la Linea A (nella stazione Spagna o Barberini) e serve l'area centrale con la nuova stazione San Silvestro.
Superate le mura Aureliane, la Linea attraversa il quartiere Trieste-Salario e serve il territorio con le stazioni Fiume, Buenos Aires e Verbano, per poi predisporsi, in direzione nord-est, per l'attraversamento dell'Aniene.
Dopo la realizzazione di un importante nodo all'altezza di Nuovo Salario, la Linea devia verso est su via dei Prati Fiscali, viale Jonio e via U. Ojetti.
In questa tratta, all'altezza di piazzale Jonio, è fissata la corrispondenza con la stazione Jonio della Linea B1.
La Linea D termina nel quartiere Talenti, presso l'incrocio tra via U. Ojetti e via di Casal Boccone.
--- Ciao, Antonello (ho tratto le info dal riso romametropolitane.it) |
15 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
emipaco |
Inviato - 20/11/2023 : 11:31:54 io penso che sia una opera eccezionalmente utile, in particolare la tratta da via Ojetti al centro |
zug |
Inviato - 17/11/2023 : 18:10:22 Continua l'iter di riesumazione https://roma.repubblica.it/cronaca/2023/11/17/news/metro_d_talenti_eur-420584563/ Rispunta la Metro D: ora il Campidoglio tratta con Sorgente di Lorenzo D'Albergo Rispunta la Metro D: ora il Campidoglio tratta con Sorgente Il Comune tira dritto sulla cura del ferro e prova a riaprire il dossier. Ma prima il progetto della linea che va da Ojetti ad Agricoltura va rivisto
17 NOVEMBRE 2023 ALLE 13:03 2 MINUTI DI LETTURA
Mentre i romani circumnavigano i cantieri della metro C al centro di piazza Venezia, il Campidoglio si porta avanti. Cura del ferro. Sotterranea, perché dai vecchi dossier di palazzo Senatorio rispunta la linea D dell’underground capitolino.
La grande paralisi di Roma: i cantieri mandano in tilt il traffico, 10 minuti per fare 70 metri di Riccardo Caponetti, Viola Giannoli 27 Ottobre 2023
Il progetto — 22 fermate per un totale di 20,4 chilometri tra i capolinea di via Ugo Ojetti a Talenti e piazzale dell’Agricoltura all’Eur — è di quelli invecchiati ( male) nei cassetti del dipartimento Trasporti di Roma Capitale. Nato nei primi anni del millennio, quando in Campidoglio c’era Walter Veltroni, era stato prima accantonato in era Alemanno sull’onda della crisi del Comune e poi reinserito nel Piano della mobilità dall’amministrazione Raggi. Adesso la giunta Gualtieri sembra essersi messa in testa di correre sugli stessi binari pentastellati.
Così suggerisce l’incontro andato in scena lo scorso lunedì tra il Campidoglio e Sorgente, holding che si occupa di immobiliare, finanza, infrastrutture ed editoria e che ha ereditato il progetto dopo il concordato affrontato da Condotte Spa. Seduti per la prima volta allo stesso tavolo, gli attori di questo remake hanno preso una decisione: si andrà avanti. Come, precisamente, si deciderà nei prossimi incontri tra l’assessore alla Mobilità, Eugenio Patanè, e Sorgente.
Quel che è certo è che ci sarà bisogno di una revisione del progetto. Come da delibera comunale datata 2006, la tratta gialla del metrò sarebbe dovuta costare 3,4 miliardi di euro per un totale di almeno 10 anni di cantieri. Il 49% a carico dei privati e il restante 51% a spese dell’amministrazione. Lo stop spinse Condotte a fare causa al Comune e chiedere un maxi- risarcimento da 462 milioni di euro. A tanto sarebbero ammontati i danni per l’accantonamento della linea che avrebbe dovuto attraversare il quartiere Trieste, il centro storico e piazza Venezia, Trastevere e la Magliana.
E ora? Si riparte, ma il Campidoglio procederà con tutte le cautele del caso per non ricadere in nuovi contenziosi. Prima di tutto va rivisto l’importo dell’opera, che ora si dovrebbe aggirare sui 4 miliardi di euro. Via con i riconteggi. E con un nuovo accordo che non dovrebbe contemplare le modalità del project financing, considerato poco conveniente. Come dimostrato dagli ultimi interventi sulle grandi infrastrutture, non è impossibile ottenere finanziamenti da centinaia di milioni di euro dal ministero delle Infrastrutture per nuove opere. Più difficile sostenere un meccanismo che imporrebbe di riversare ogni anno — per circa 30 anni — un gigantesco obolo al costruttore in cambio della realizzazione della nuova metropolitana. Si tratta di decine di milioni di euro da inserire nella spesa corrente del Comune, la fetta storicamente meno corposa del bilancio capitolino.
Da qui, dal probabile abbandono del project financing, si ripartirà per verificare la possibilità di realizzare la quarta linea della metro di Roma, che dopo la tratta C diventerebbe la seconda opera più importante della Capitale. Se non d’Italia.
Altro nodo da sciogliere nelle prossime riunioni è quello che riguarda il partner che dovrebbe affiancare Sorgente nell’eventuale realizzazione dell’opera. Il Campidoglio, considerando anche i tempi lunghi per la realizzazione della metro C, vuole certezze. Se metro D sarà e se sarà con Sorgente, serve da subito un’azienda esperta in grandi infrastrutture dei trasporti.
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Fab 1224 |
Inviato - 21/02/2020 : 14:39:32 Rispolverare vecchi progetti che resteranno nel cassetto come le future metropolitane dalla D in poi, serve a fare esclusivamente propaganda. Il M5S è più che collaudato nella rimandite, pertanto saranno e resteranno chiacchiere nel prossimo futuro. |
alejandro.roma |
Inviato - 21/02/2020 : 14:31:10 http://metrocspa.it/blog/viaggio-in-tbm-oltre-il-colosseo/
Se avessero proseguito lo scavo in direzione Clodio, si, allo stato attuale delle cose, temo che resteranno nel sottosuolo, in una posizione che non intralci futuri prolungamenti della metro. Per la metro D è ancora prematuro parlarne.
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kainash1 |
Inviato - 21/02/2020 : 13:56:36 Ma le talpe della C non dovevano farle riemergere proprio a Piazza Venezia? Tanto prima che si decida, deliberi, indaghi, progetti sul proseguimento della C passeranno anni... nel frattempo la D potrebbe diventare il proseguimento della C dopo Venezia e viceversa, chi puo' dirlo? |
smiley1081 |
Inviato - 20/02/2020 : 16:11:46 Meraviglioso...
Per citare nuovamente il mio amico, "dove passano i 5s non cresce piu' l'erba". |
emipaco |
Inviato - 20/02/2020 : 16:04:26 quote: Messaggio di Br1
ma la linea D come e dove passa a piazza Venezia? si troveranno davanti le talpe abbandonate della C o oggi potrebbero prevedere di far uscire le talpe della C dalla futura costruzione della linea D?
le talpe una volta fermate vengono non solo murate ma, per evitare cedimenti del terreno sovrastante, cementate cioè affogate nel cemento.
una volta fatta questa operazione sono non solo inservibili, ma anche inamovibili se non con costi faraonici.
si poteva decidere per tempo SIA la prosecuzione della C SIA lo spostamento sulla D delle stesse.
io credo che non si farà nulla di tutto questo e le si lascerà morire li, per poi comprarne di nuove... ma tanto paghiamo noi, che gli frega a loro M5S |
smiley1081 |
Inviato - 19/02/2020 : 10:29:41 Perche' improvvisamente mi immagino la Linea D come People Mover soprelevato? |
Br1 |
Inviato - 19/02/2020 : 08:47:42 ma la linea D come e dove passa a piazza Venezia? si troveranno davanti le talpe abbandonate della C o oggi potrebbero prevedere di far uscire le talpe della C dalla futura costruzione della linea D?
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zug |
Inviato - 18/02/2020 : 16:06:03 Riesumata la linea D, ma tanto sono solo parole
https://www.nextquotidiano.it/virginia-raggi-la-metro-d-per-ricandidarsi-a-roma/
Nonostante sia al secondo mandato nel MoVimento 5 Stelle – il primo lo ha svolto da consigliera comunale – Virginia Raggi pensa a ricandidarsi come sindaca di Roma. E per farlo, spiega oggi Vincenzo Bisbiglia sul Fatto, vuole giocarsi una carta a sorpresa: la Metro D.
Virginia Raggi: la Metro D per ricandidarsi a Roma Piccola digressione temporale: per anni, quando era all’opposizione, il M5S Roma ha sempre detto che il problema della mobilità non si risolveva scavando per le metropolitane. Insieme all’assessore Paolo Berdini, quando ancora lui non si dedicava a diffamare la sindaca, i grillini studiavano il modo di fermare i lavori per la Metro C al Colosseo. Da registrare anche il tentativo in campagna elettorale del M5S e della ex Presidente del III Municipio Roberta Capoccioni di far passare l’idea che il People Mover (soprannominato Brucomela) fosse una soluzione migliore del prolungamento della Metro B1. Alle elezioni municipali di giugno però il MoVimento 5 Stelle è uscito brutalmente ridimensionato. Poi è arrivato il PUMS, ovvero il Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile, e lì hanno vinto le proposte dei cittadini che riguardavano l’ampliamento, l’ammodernamento e la costruzione di nuove linee della metropolitana. Quando la Raggi ha lanciato il Pums era stato chiarito che le proposte che avessero raggiunto il maggior numero di preferenze saranno prese in considerazione dall’Amministrazione, approfondite da un gruppo di lavoro dedicato, e potranno diventare parte integrante del Pums».
Insomma, in breve la storia è stata questa: il M5S era contrario alle metro, i cittadini gli hanno fatto un… mazzo così e adesso il M5S è a favore delle metro. In perfetto accordo con lo stile di amministrazione dei grillini a qualunque livello: abbiamo delle idee, ma se non vi piacciono ne abbiamo delle altre.
Una metro D da tre miliardi per Virginia Raggi Ciò detto per rispetto della verità, il Fatto racconta che il dipartimento alla Mobilità sta predisponendo la deliberache arriveràin consiglio comunale nelle prossime settimane, entro il mese di aprile, e darà il via libera ai tecnici per effettuare sondaggi archeologici e geologici, primo atto per la realizzazione dell’opera. Seguirà poi la redazione del progetto preliminare, da presentare a cavallo delle elezioni amministrative 2021, alle quali è probabile che l’attuale sindaca si ripresenterà.
La bozza del provvedimento, a quanto apprende Il Fatto Quotidiano , è in fase di revisione, dopo che la Ragioneria generale di Palazzo Senatorio lo ha rinviato agli uffici, pretendendo alcuni correttivi. Il tracciato di 20,4 km sarà grossomodo quello immaginato proprio da Veltroni, che avviò l’iter nel 2007. L’opera fu poi messa da parte da Gianni Alemanno dopo i rilievi dell’Autorità per la vigilanza dei contratti pubblici (poi divenuta Anac).
metro c piazza venezia raggi - 1
La linea, che a oggi conterebbe 22 stazioni, collegherà i quartieri di Roma nord Talenti e Africano con quelli a sud, Magliana ed Eur, attraversando il Centro storico e raggiungendo, con tre fermate, anche il rione Trastevere, finora poco collegato; fra i dubbi dei progettisti, la possibilità di un lieve prolungamento fino al quartiere Portuense, prima di virare su Roma Tre e, poi, sull’Eur. La futura linea D incrocerebbe le altre tre metropolitane in più punti: la A a Spagna, la B/B1 a Jonio, Colosseo e Magliana e la C a Venezia, per la quale in questi giorni sono partiti i lavoriper la realizzazione della nuova stazione, il cui progetto contemplerà anche l’intersezione con la D.
C’è però un problema. A differenza del M5S che sul punto ha cambiato idea, anche gli altri eventuali candidati alla poltrona di primo cittadino saranno a favore della metropolitana D, e potranno dire (sia il centrosinistra che il centrodestra) di averlo detto da subito mentre i grillini hanno cambiato idea (e quindi non è escluso che la ricambino). Perché i cittadini dovrebbero votare per un secondo mandato di Raggi? Forse perché la città è più pulita o i trasporti funzionano meglio di prima (no, non è così)? |
ROMULUS31 |
Inviato - 24/04/2019 : 16:33:03 quote: Messaggio di alejandro.roma
In passato avevo letto cosi, se qualcosa e’ cambiato. Solo Smistamento offre spazi ampi per costruire il deposito.
Un raccordo per Sm.to dalla linea principale che va a Fidene? |
emipaco |
Inviato - 24/04/2019 : 13:49:01 anche io sapevo così; però in cambio FS vogliono qualcosa (che non ricordo) altrimenti non concedono l'area... |
alejandro.roma |
Inviato - 23/04/2019 : 23:05:43 In passato avevo letto cosi, se qualcosa e’ cambiato. Solo Smistamento offre spazi ampi per costruire il deposito.
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iencenelli |
Inviato - 23/04/2019 : 22:50:52 LA D a smistamento e non a Fidene è una bestemmia
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alejandro.roma |
Inviato - 23/04/2019 : 13:31:48 Io darei la priorita’ al completamento della C fino a piazza Venezia, benche’non rappresenti un nodo di interscambio con altre metropolitane come Colosseo. La D e’ un ambiziosa prospettiva futura per migliorare la mobilita’, prima che apriranno i cantieri. Avra’ inizio da Smistamento al Nuovo Salario, sito prescelto per ospitare il deposito e allestire il campo base.
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