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 Trasporto Pubblico Locale Roma
 TPL a Roma e nel Lazio
 Studio regionale sulle Unità di Rete

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C O N T R O L L A    D I S C U S S I O N E
Hammill Inviato - 09/02/2020 : 02:36:20
Sono venuto in possesso di un INTERESSANTISSIMO studio a cura del Dipartimento di ingegneria informatica automatica e gestionale dell'Università di Roma La Sapienza e della Direzione infrastrutture e mobilità della Regione Lazio.
Lo studio, intitolato "Il nuovo riparto delle risorse per i servizi minimi di TPL urbano: prospettive di maggiore equità ed efficienza" si occupa in realtà di ripensare RADICALMENTE i servizi urbani dei comuni del Lazio, attualmente parcellizzati e scoordinati in modo irrazionale e caotico, per giungere a una loro integrazione, anche tariffaria.
Lo studio evidenzia gli squilibri attuali nella distribuzione "storica"
dei servizi comunali:
• Il servizio non è effettuato in tutti i Comuni.
• L’erogazione dei servizi è molto differenziata sia in termini di Km erogati che di spesa.
• Il servizio è talvolta erogato nell’ambito delle linee esercite da Cotral.
• C'è una varianza elevata nella distribuzione delle risorse regionali per il TPL urbano.
Il lavoro si prefigge di conseguire una maggiore equità nella distribuzione delle risorse e incentivi ad un miglioramento nell’efficienza del loro utilizzo.
Il nuovo modello regionale per il riparto delle risorse da destinare ai servizi di TPL urbani ed interurbani nella prospettiva delle cosiddette Unità di Rete si propone di definire una stima del fabbisogno trasportistico dei Comuni sulla base della domanda di mobilità e superando la spesa storica.
Tra gli obiettivi perseguiti, ci sono i seguenti:
1) assegnazione delle risorse a tutti i Comuni del Lazio per i servizi minimi di
TPL (e non solo ai Comuni “storicamente” serviti), al fine di massimizzare il
benessere sociale garantendo a tutti i cittadini il diritto alla mobilità.
2) Distribuzione delle risorse attualmente disponibili per i servizi minimi di TPL
urbano sulla base di criteri trasportistici che stimino il fabbisogno dei
Comuni in funzione della domanda di mobilità, in attuazione del D.lgs. n.
422/97 e della L.R. n. 30/98.
3) Distribuzione delle risorse regionali disponibili per i servizi minimi di TPL sulla base di criteri che tengano conto dell’efficienza nell’erogazione del servizio, in attuazione del D.L. 50/2017.
4) Definizione di Unità di Rete che, a partire dalle aggregazioni già in corso di
realizzazione, perseguano criteri di sostenibilità economica ed efficacia trasportistica. Secondo me è questa la vera NOVITÀ fondamentale: aver diviso la regione Lazio in 18 unità di rete: il comune di Roma Capitale, i quattro comuni capiluogo di provincia e 11 unità omogenee che accorpano decine di comuni e che fungeranno da stazione appaltante per il trasporto urbano di TUTTI i comuni in esse ricompresi. Ponza e Ventotene sono a parte.
Il modello definito calcola il fabbisogno trasportistico in funzione della popolazione residente e di opportuni indicatori di fabbisogno, stimando per ciascun Comune un ammontare di unità di servizio (risparmio qui i particolari tecnici).
La definizione delle Unità di Rete si basa sull'idea che la Regione organizzi lo svolgimento dei servizi pubblici locali in ambiti o bacini territoriali ottimali e omogenei che consentono di massimizzare l’efficienza del servizio e la tutela
dell’ambiente e della concorrenza.
La dimensione degli ambiti o bacini di norma deve essere non inferiore al territorio provinciale. Una dimensione diversa da quella provinciale va motivata in base a criteri di differenziazione territoriale/socio-economica e principi di proporzionalità, adeguatezza ed efficienza rispetto alle caratteristiche del servizio (quadro normativo: D.lgs.138/2011: Ambiti territoriali e criteri di organizzazione; Delibera ART 48/2017: Metodologia per l’individuazione degli ambiti di servizio pubblico).
I Bacini di Mobilità comprendono un'utenza minima di 350.000 abitanti ovvero inferiore solo se coincidenti con il territorio di enti di area vasta o di città metropolitane. Essi possono essere articolati in più lotti, oggetto di procedure di gara e di contratto di servizio, al fine di incrementare l’efficienza economica e promuovere la più ampia partecipazione alle procedure di scelta del contraente per i servizi di trasporto locale.
La rete del trasporto pubblico locale è suddivisa in bacini di traffico coincidenti con i territori delle province e del Comune di Roma.
I bacini di traffico sono articolati in unità di rete, intese come insieme di linee tra loro funzionalmente connesse e che possono ricomprendere uno o più comuni, in base a criteri di economicità, efficienza e produttività, al fine di conseguire un’equilibrata offerta di servizi e l’obiettivo del più alto grado di intermodalità.
Questo permetterà di superare l’attuale situazione di frammentazione di erogazione del servizio (circa 180 contratti spesso di valore molto
ridotto).
A livello gestionale e trasportistico sarà possibile un utilizzo più efficiente di depositi, vetture di scorta e km fuori servizio, oltre che delle risorse e strutture legate all’amministrazione dei servizi (gestione azienda, procedure per affidamenti, etc.). Sarà possibile un Servizio unico su direttrici anziché servizi in sovrapposizione (possibilità utilizzo vetture più grandi o crescita servizi, etc.)
Ci sarà un migliore impiego delle risorse (conducenti e vetture) se utilizzate su più territori comunali, con conseguente maggiore efficienza delle Unità di Rete rispetto al servizio per i singoli Comuni. È vero che sono già state avviate oltre 30 forme associative sul territorio, ma sono disomogenee e in molti casi di peso ancora troppo ridotto.
Le 11 Unità di Rete (+ 4 Capoluoghi di Provincia, Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo) dovrebbero essere le seguenti:
Unità di Rete
1 Tirreno Nord (da Fiumicino a Montalto).
2 Valli del Tevere (da Campagnano a Monterotondo).
3 Valle del Sacco (da Fiuggi a Zagarolo).
4 Castelli Romani (da Ciampino a Velletri).
5 Valle dell’Aniene (da Guidonia a Subiaco).
6 Tuscia (da Capranica ad Acquapendente).
7 Reatino (da Amatrice a Borgorose).
8 Terra di Lavoro (da Cassino a Pontecorvo).
9 Ciociaria (da Alatri a Veroli).
10 Litorale Sud (da Pomezia a Nettuno).
11 Sud Pontino (da Sabaudia a Formia).
La programmazione dei servizi sarà competenza dell’Unità di Rete, la quale definirà il livello dei servizi minimi di TPL in funzione delle risorse di cui dispone.
L’Unità di Rete provvederà quindi all’affidamento dei servizi TPL mediante procedure ad evidenza pubblica, utilizzando i costi standard come elemento di riferimento per la quantificazione delle compensazioni economiche e dei corrispettivi da porre a base d’asta (in attuazione del D.M. 157/2018).
La pianificazione regionale, ai sensi dell’Art. 4-bis del D.L. 78/2009, prevede l’esternalizzazione del 10% dei servizi eserciti da Cotral. La gestione di tali servizi sarà affidata alle Unità di Rete, in relazione ai singoli territori di riferimento.

Fin qui il documento.
La proposta che ne emerge mi sembra estremamente interessante e spero davvero che la regione si adoperi in modo intenso ed energico affinché venga attuata al più presto. Infatti, se la proposta venisse attuata, non si raggiungerebbe soltanto una "maggiore equità nella distribuzione delle risorse e incentivi ad un miglioramento nell’efficienza del loro utilizzo", grazie alla stima "del fabbisogno trasportistico dei Comuni sulla base della domanda di mobilità e superando la spesa storica", ma si raggiungerebbero anche i seguenti obiettivi:
1) Verrebbe evitata l'assurda parcellizzazione dei servizi, per cui oggi ogni singolo comune si sente autorizzato a istituire il suo microtrasporto pubblico, senza minimamente interfacciarsi con i comuni limitrofi: abbiamo così Frascati che ha una microrete distinta da quella di Grottaferrata, Anzio da quella di Nettuno, Albano da quella di Ariccia, ecc. Tutte palesi assurdità che confliggono non solo con una moderna ottica sistemica, ma con il più banale buonsenso. Purtroppo non c'è altra via che quella dell'esautoramento sostanziale dei piccoli comuni, spesso guidati da sindaci mentecatti che si sentono, come nel Medioevo, in concorrenza con il comune vicino e vogliono sempre misurare "chi ce l'ha più lungo".
2) Grazie all’esternalizzazione del 10% dei servizi eserciti da Cotral (la pianificazione regionale, ai sensi dell’Art. 4-bis del D.L. 78/2009, prevede che la gestione di tali servizi sarà affidata alle Unità di Rete), l'azienda regionale potrà liberare molte risorse per potenziare collegamenti oggi un po' carenti: ad es., se il servizio Genzano-Nemi sarà affidato a un'altra azienda, la Cotral potrà reimpiegare le risorse per potenziare l'essenziale linea Velletri-Genzano-Albano-Roma Anagnina.
3) Potenzialmente quasi tutti i comuni godrebbero di un servizio di tpl in aggiunta a quello Cotral: verrebbe così garantito a tutti i cittadini il diritto alla mobilità.
4) In prospettiva futura: Roma stessa, se dovesse venire articolata in più comuni ai sensi della riforma della città metropolitana, o se alcuni municipi periferici dovessero acquisire lo status di comuni, non perderebbe comunque un'azienda unica e con l'integrazione di tutti i servizi, perché il suo territorio attuale continuerebbe comunque a formare una Unità di Rete.
Ci sono comunque alcune potenziali criticità che inviterei a valutare bene prima di dare esecuzione alla proposta:
1) È assolutamente necessario che le aziende locali che serviranno le nuove Unità di Rete vengano integrate nel sistema tariffario metrebus. Secondo me, il sistema tariffario metrebus, concepito all'epoca di Walter Tocci, è validissimo così com'è, ma potrebbe anche subire delle rimodulazioni perché possa meglio adattarsi al nuovo quadro. Penso ad esempio che chi acquista un metrebus da sette zone e risiede a San Felice Circeo possa viaggiare anche sui mezzi urbani del suo comune o dell'Unità di Rete Sud Pontino senza sovrapprezzo (per non creare però problemi al riparto degli introiti, si potrebbe prevedere che non possa usare i mezzi urbani di Tarquinia, circostanza in effetti molto improbabile).
2) I confini di alcune Unità di Rete potrebbero essere rivisti, perché mi sembrano in certi casi troppo ampi o incongrui. Ad esempio, comuni come Montalto di Castro, Tarquinia e Piansano mi sembrerebbero più adatti a essere ricompresi nell'Unità di Rete Tuscia, anziché in quella Tirreno Nord (hanno ben poco a che fare con Fiumicino o Ladispoli, ad es.).
3) Si dovrebbe dare anche la possibilità di sconfinare oltre le Unità di Rete. Questo permetterebbe anche all'Atac di sconfinare oltre il comune di Roma, ad esempio permettendo al 509 di raggiungere Frascati o al 505 Grottaferrata o allo 061, che già sconfina nel comune di Pomezia, di "allungare" fino a Tor Vajanica. Ma anche a bus dell'Unità di Rete Litorale Sud di sconfinare nell'Unità di Rete Sud Pontino (ad esempio da Nettuno a Sabaudia). O a bus dell'Unità di Rete Castelli Romani di sconfinare nell'Unità di Rete Valle del Sacco (ad es. da Rocca Priora a San Cesareo). O a bus dell'Unità di Rete Tirreno Nord di sconfinare nell'Unità di Rete Valle del Tevere (ad es. da Anguillara a Campagnano Romano).
15   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
Solitairwolf Inviato - 20/03/2025 : 16:18:41
https://www.odisseaquotidiana.com/2025/03/autobus-metano-cotral-astral-udr.html
MS1 Inviato - 12/03/2025 : 16:20:41
Sul sito di Cilia, sezione "Lavora con noi", è comparso un annuncio di lavoro dal titolo abbastanza autoesplicativo:

Conducente di Autobus Servizio Urbano LOTTO 3 Valle del Sacco

... con tanto di elenco dei comuni della UdR nella descrizione. Non c'è l'ufficialità sul sito della gara, ma a questo punto, visto che l'annuncio è pubblico, è ipotizzabile che Cilia possa essersi aggiudicata (da sola? In consorzio/RTI con altri? Unica partecipante o in attesa di ricorsi?) la UdR n. 3 "Valle del Sacco".

(Fonte: https://www.cilia-italia.com/conducente-di-autobus-servizio-urbano-lotto-3-valle-del-sacco/)
Solitairwolf Inviato - 07/03/2025 : 16:05:29
https://www.odisseaquotidiana.com/2025/03/slittamento-udr-astral-lazio.html
MS1 Inviato - 03/03/2025 : 19:26:24
Qualche novità sull'avvio delle UdR, con anche un focus particolare su Tivoli e la UdR n. 5 "Valle dell'Aniene"

Fonte: https://www.notizialocale.it/trasporto-locale-ancora-un-rinvio/

quote:
Trasporto locale: ancora un rinvio
La Regione Lazio aveva affidato alla Agenzia Regionale per la Mobilità l’incarico di acquisire le informazioni dai Comuni del Lazio e successivamente studiare la riforma dei servizi di Trasporto pubblico locale per i singoli territori. Trasferito alla Azienda Strade Lazio (ASTRAL) l’incarico progettuale, sono stati avviati i colloqui e le riunioni con i Comuni, sono state presentate le linee guida e successivamente, nel 2024, le proposte della Regione alle quali gli enti locali hanno presentato le osservazioni ritenute indispensabili.

Per Tivoli, il servizio gestito dalla CAT, aveva visto un vero e proprio dimezzamento, sarebbero state eliminate del tutto la linea che saliva al Medicus di Monte Ripoli e quelle che servono i quartieri Campolimpido, Villa Braschi e Colle. Successivamente, le osservazioni presentate dall’Assessorato alla mobilità dell’amministrazione Proietti sono state accolte ed i servizi ripristinati nel progetto. Permangono comunque nel nuovo schema di trasporto pubblico locale, incongruenze sui percorsi previsti che dovranno essere discusse ed aggiornate nella fase iniziale. E’ stata respinta, per esempio, l’osservazione relativa ad un collegamento diretto tra i siti monumentali di Tivoli. L’interlocuzione, tra Amministrazioni comunali e società di trasporto che riceverà l’incarico della gestione era già prevista in una comunicazione regionale del 21.10.22. La gestione avrà durata di nove anni con possibilità di proroga per ulteriori quattro anni e mezzo.
La riforma

Punto base della riforma del trasporto pubblico regionale è la diminuzione di circa otto milioni di chilometri annui, attualmente a gestione Cotral, che dovranno essere trasferiti ai TPL dei singoli Comuni. L’obbligo deriva dalla Legge 102/2009 sulla concorrenza che, recependo il regolamento 1370/2007 approvato dal Parlamento europeo, prescrive di mettere a gara, “tramite contestuale procedura ad evidenza pubblica, almeno il 10 per cento dei servizi oggetto dell’affidamento, a soggetti diversi da quelli sui quali viene esercitato il controllo analogo”, a privati quindi.

Attualmente l’onere per il trasporto locale è a carico della Regione Lazio mentre a carico dei Comuni resta il versamento dell’IVA. Dall’entrata in funzione della riforma Tpl l’intera spesa sarà a carico della Regione ed i Comuni non avranno l’onere dell’iva il cui importo potrebbe essere inserito in bilancio per eventuali servizi integrativi laddove non fosse sufficiente il contributo della Regione.

Per Tivoli il costo complessivo del servizio attuale, la cui percorrenza annuale è di 651.941 chilometri, si avvicina al milione e mezzo di euro. Le unità’ di rete Sul territorio regionale la riforma prevede 11 Unità di rete, la cui gestione è stata messa a bando. Quella del territorio tiburtino, la numero 5-Valle dell’Aniene, è molto vasta, comprende 43 Comuni ed i suoi confini sono delimitati dai territori di Guidonia, Tivoli, San Polo dei cavalieri, Comuni della Valle Ustica e della Valle Empolitana, Comuni al confine con l’Abruzzo ed il Sublacense. E’ suddivisa in cinque sub-unità, una delle quali comprende Guidonia, Tivoli, San Polo e Marcellina. La popolazione servita dal servizio, prevista nella sub unità Tivoli-Guidonia al 85%, è stata stimata in 144.242 persone con la presenza di 14 scuole e 8 presidi sanitari. Valutati in 1.264.344 i chilometri/anno percorsi dai bus in servizio effettivo. La dotazione finanziaria regionale, dovrebbe essere di 3.944.231 euro ma si tratta di cifre necessarie di aggiornamento.
Il punto

Visti i rinvii e l’assenza di comunicazioni ufficiali certe relative all’avvio definitivo del nuovo TPL regionale, un incontro con i vertici ASTRAL è stato chiesto dal Gruppo di lavoro specifico istituito a livello regionale da Legambiente Lazio nell’ambito della iniziativa annuale Pendolaria. La manifestazione si occupa del trasporto pendolare e del traffico urbano connesso con l’inquinamento da gas di scarico e rumore. Nella riunione con la dirigenza ASTRAL di settore, è stato comunicato lo stato di avanzamento della riforma. Sono già conclusi i bandi di gestione per le 11 unità di rete con l’apertura delle proposte di offerta. Per quattro Unità, che hanno ricevuto una sola offerta, è probabile l’avvio del servizio all’inizio dell’estate, per le altre i tempi saranno più lunghi poiché, come spesso accade, potrebbero essere avanzati ricorsi dopo le assegnazioni. Saranno a breve convocati i Sindaci di ogni Unità di rete per la definizione definitiva dei particolari delle linee e degli orari. Ad essi, o ai loro delegati, dovranno anche essere comunicati i nuovi servizi Cotral, elemento fondamentale per valutare complessivamente la funzionalità del nuovo Tpl nei confronti dell’utenza.

Per i Comuni, è confermata la possibilità, nel primo anno del nuovo servizio, di concordare con i gestori le modifiche ai percorsi ed agli orari mantenendo i limiti chilometrici ed i costi stabiliti. E’ prevista la tutela dei lavoratori impiegati nelle società che attualmente gestiscono i servizi TPL in tutta la regione. Nel frattempo la Regione Lazio ha già acquistato duecentoquindici nuovi bus, alimentati a metano, che saranno assegnati alle società che gestiranno i servizi. (Gianni Innocenti)
alex1976 Inviato - 23/01/2025 : 12:12:12
Io so che seatour dovrebbe lasciare il Tpl perlomeno sul litorale e fratarcangeli Cocco è interessata a rilevare le sue linee.fonti chiacchiere tra colleghi
MS1 Inviato - 22/01/2025 : 22:43:07
Qualche aggiornamento:

  • Comuni (tutti?) aventi servizi di TPL al 31 dicembre scorso hanno rinnovato il servizio in proroga fino al 1 luglio prossimo, in vista dell'entrata in vigore delle UdR

  • Cercando in rete c'è poco su documentazione sulle società partecipanti, dal sito di (***) si legge che parteciperanno (***) per i lotti nn. 8 "Terra di Lavoro" e 11 "Sud Pontino", (***) per il lotto n. 9 "Ciociaria". Tra l'altro il governatore della Campania De Luca, in una intervista, ha detto che (***) ha vinto la gara, però non essendoci niente di pubblico prenderei la notizia con le dovute cautele.

  • Comunicazione di ieri sul sito della gara:
    quote:
    prossima seduta - Si rende noto, che le operazioni di gara, proseguiranno in seduta pubblica, il prossimo 24.01.2025 ore 10:30, per l'attribuzione dei punteggi delle offerte economiche relative ai lotti: 2, 3, 5 e 10.
    ... quindi qualcosa si sta muovendo, anche se "fuori" non si sa ancora nulla.



(***) Perdonate l'ingenuità, si possono pubblicare i nomi che ho omesso prima della pubblicazione dei verbali ufficiali? Li ho trovati cercando su Google, e assumo quindi che siano pubblici, ma non vorrei fare qualcosa di sbagliato
alex1976 Inviato - 17/11/2024 : 16:26:53
In verità le assunzioni di autisti sono a tempo determinato perché in base alla nascita delle udr potrebbe servire meno personale in Cotral...quindi hanno paura che da giugno vi siano esuberi in Cotral e paventano la possibilità che tale personale potrebbe essere dirottato in seguito al gestore privato con retribuzione diversa da quella Cotral/ in peggio
MS1 Inviato - 16/11/2024 : 17:55:25
Approfitto di un avvistamento di cui ho già riportato sul thread "Gestori TPL Lazio":

quote:
Comunque avvistati qualche pomeriggio fa un bus pellicolato Calabresi seguito immediatamente da un minibus pellicolato BeeBus a Zagarolo sulla via Fiuggina in direzione Roma... prove tecniche di UdR? Magari no, ma fatemi sognare un pochino, visto che i verbali delle sedute non sono ancora stati pubblicati :)


... si sa qualcosa dei vincitori? È passato più di un mese dall'ultima seduta pubblica ma non è effettivamente stato pubblicato nulla.

In ogni caso qualche informazione in tema è uscita negli ultimi periodi:
  • assunzioni di autisti in Cotral "a tempo determinato ma con possibilità di stabilizzazione in base agli scenari di avvio delle UdR"
  • l'acquisto degli Indcar Mobi per le UdR


... che è comunque segno che qualcosa si sta muovendo, cosa per niente scontata.
emipaco Inviato - 29/10/2024 : 15:41:33
si, hai ragione ma tante persone abitano lungo l'aurelia e non sono collegate se non con il Cotral
iencenelli Inviato - 29/10/2024 : 14:35:50
però ladispoli ha anche le fs
emipaco Inviato - 29/10/2024 : 14:09:25
quote:
Messaggio di Hammill

quote:
Messaggio di padALE Z

Pare che i 115 bus banditi da ASTRAL saranno tutti Indcar Mobi, compresi i 93 CNG di lunghezza compresa tra 8 e 10.8 metri, che verosimilmente saranno in versione da 8.5 metri. Lo conferma la rivista AUTOBUS...
https://www.autobusweb.com/indcar-il-mercato-principale-e-litalia-58-e-al-fiaa-mette-sul-piedistallo-il-minibus-bluebus-e-b6/



Segno che saranno utilizzati su linee a bassa affluenza, come del resto sono tutti i servizi urbani dei comuni esterni a Roma. Con due significative eccezioni: i servizi operanti in orario scolastico; i bus di collegamento tra la stazione e una località balneare d'estate. Come faranno?


faranno bis o tris in caso di necessità, ma forse se ne fregheranno come fa Cotral coi collegamenti per Ladispoli che d'estate scoppiano e non vengono potenziati
Gemini76 Inviato - 23/10/2024 : 22:16:16
quote:
Messaggio di Hammill

quote:
Messaggio di padALE Z

Pare che i 115 bus banditi da ASTRAL saranno tutti Indcar Mobi, compresi i 93 CNG di lunghezza compresa tra 8 e 10.8 metri, che verosimilmente saranno in versione da 8.5 metri. Lo conferma la rivista AUTOBUS...
https://www.autobusweb.com/indcar-il-mercato-principale-e-litalia-58-e-al-fiaa-mette-sul-piedistallo-il-minibus-bluebus-e-b6/



Segno che saranno utilizzati su linee a bassa affluenza, come del resto sono tutti i servizi urbani dei comuni esterni a Roma. Con due significative eccezioni: i servizi operanti in orario scolastico; i bus di collegamento tra la stazione e una località balneare d'estate. Come faranno?


In molte città i bus girano semivuoti a cuasa di orari fatti ad czzm e percorsi cervellotici, tanto la regione eroga soldi a pioggia, ai comuni frega poco e niente
alex1976 Inviato - 22/10/2024 : 21:46:37
Autostop e passaggi.sulle politiche in favore del Tpl ormai non credo più. Il Tpl gli interessa solo in funzione dei cantieri,del farsi belli alle inaugurazioni e per portare a scuola i figli..ormai manca proprio la visione del" pubblico".
Hammill Inviato - 22/10/2024 : 20:52:23
quote:
Messaggio di padALE Z

Pare che i 115 bus banditi da ASTRAL saranno tutti Indcar Mobi, compresi i 93 CNG di lunghezza compresa tra 8 e 10.8 metri, che verosimilmente saranno in versione da 8.5 metri. Lo conferma la rivista AUTOBUS...
https://www.autobusweb.com/indcar-il-mercato-principale-e-litalia-58-e-al-fiaa-mette-sul-piedistallo-il-minibus-bluebus-e-b6/



Segno che saranno utilizzati su linee a bassa affluenza, come del resto sono tutti i servizi urbani dei comuni esterni a Roma. Con due significative eccezioni: i servizi operanti in orario scolastico; i bus di collegamento tra la stazione e una località balneare d'estate. Come faranno?
padALE Z Inviato - 22/10/2024 : 17:43:36
Pare che i 115 bus banditi da ASTRAL saranno tutti Indcar Mobi, compresi i 93 CNG di lunghezza compresa tra 8 e 10.8 metri, che verosimilmente saranno in versione da 8.5 metri. Lo conferma la rivista AUTOBUS...
https://www.autobusweb.com/indcar-il-mercato-principale-e-litalia-58-e-al-fiaa-mette-sul-piedistallo-il-minibus-bluebus-e-b6/

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