Autore |
Discussione |
n/a
deleted
43 Messaggi |
|
n/a
deleted
43 Messaggi |
Inviato il 24/10/2007 : 17:17:49
|
IL MESSAGGERO 24 OTTOBRE 2007
Sarà la rivoluzione che cambierà il volto della mobilità: minimetrò, biglietto unico e Pum. Sarà una rivoluzione, ma a piccoli sorsi. Il biglietto unico viene annunciato (manifesti 6x3) in partenza anche senza il minimetrò (oggi sopralluogo del sindaco Locchi). E anche senza il Pum, che slitta slitta dovrebbe muoversi a giugno. Insomma, avanti in ordine sparso. Prima il ticket da un euro, poi il minimetrò (a dicembre, toccando ferro) e poi la rivoluzione dei bus. Con un dubbio: ci sarà il pendolo, cioè il collegamento col treno tra la zona dei ponti e la stazione di Ellera? E’ il nodo più tosto, i tecnici a Palazzo dei Priori stanno studiando una soluzione bis cioè il pendolo fatto con i bus perché l’accordo con Trenitalia e Fcu non si trova. Ecco il motivo vero del rinvio del Pum. Un rinvio che, conti alla mano (più chilometri dei bus), dovrebbe costare 750 mila euro. Soldi che potevano esser risparmiati se ci fosse stata la prima corsa della rivoluzione senza spezzatini. Invece, i tempi supplementari spostano tutto e allungano la spesa. |
|
|
n/a
deleted
43 Messaggi |
Inviato il 29/10/2007 : 14:35:58
|
NOTIZIE DALLA RETE
Il Minimetrò riesce sui giornali dopo l'incontro di venerdì tra il comitato dei cittadini (co.da.mi.), il numero uno della Minimetrò S.p.A. Spinelli e gli ingegneri dell'Università che stanno cercando la "cura". L'ingegnere Paparelli, portavoce del comitato, ha smorzato le notizie apparse nelle scorse settimane su alcuni quotidiani locali, che davano il rumore ormai vinto. Tutte balle o quasi... lo hanno ammesso anche i tecnici. In alcuni punti, in effetti il rumore è calato, in altri bsogna rimetterci le mani perchè la soglia è ancora alta. Ha anche annunciato che i legali del comitato, daranno filo da torcere finchè il rumore non sarà calato in tutta la linea. I due punti che rimangono molto critici sono il viadotto prima della stazione di Fontivegge e a Madonna Alta, nel tratto dopo il parco, vicino alla scuola elementare Comparozzi. Sembra che qui i tecnici devono progettare delle strutture supplementari per ancorare i rulli. Per le misurazioni, il Co.da.mi., che si muove con propri mezzi, ha effettuato nuove misurazioni e ha proposto alla controparte di farne alcune insieme in dei punti "critici" per poi confrontarle e affrontare il problema. Davanti alla scuola "Comparozzi" si arriva a 56,5 decibel, se si aggiunge anche la componente tonale, si arriva a 59,5 db. Poco più sopra, dove c'è il viadotto, in un palazzo anche un pò distante si è arrivati a 58,5 db, sempre al netto della componente tonale. Tra gli interventi in cantiere anche quelli dell'eliminazione del rumore prodotto dalla carrozza quando si avvicina alla stazione e la copertura dei tetti delle stazioni, sia per evitare il forte riverbero della luce quando c'è il sole, sia per evitare il forte rumore provocato dalle lamiere quando piove o grandina. Nelle prossime settimane sono previsti anche degli incontri tra gli avvocati del comitato e della Minimetrò S.p.A. L'ultima notizia, è la voce, che dopo questi ulteriori problemi ci sia un nuovo slittamento dell'apertura che è ora previsto per il 16 Dicembre. C'è chi dice a fine anno, c'è chi dice addirittura a Giugno 2008 |
|
|
n/a
deleted
43 Messaggi |
Inviato il 30/10/2007 : 13:55:24
|
Dalla LA VOCE DI PERUGIA di oggi sembra che a metà novembre sia previsto l'arrivo della commissione ministeriale per l'avvio del preesercizio, della durata di un mese; al termine il minimetrò potrebbe entrare in funzione. Dalla società Minimetro confermano la prima corsa entro la fine dell'anno. Altre indiscrezioni riportano che l'avvio avverrà non con le 25 carrozze ma solo con 16, c'è chi dice perchè il software che controlla il sistema di trasporto non sarebbe in grado attualmente di gestirne di più (??!!), c'è chi dice pechè potrebbe essere una richiesta dello stesso ministero dei trasporti, come avviene di solito per le funivie.
|
|
|
n/a
deleted
2945 Messaggi |
Inviato il 30/10/2007 : 14:47:13
|
quote: Messaggio di 60gandalf
Dalla LA VOCE DI PERUGIA di oggi sembra che a metà novembre sia previsto l'arrivo della commissione ministeriale per l'avvio del preesercizio, della durata di un mese; al termine il minimetrò potrebbe entrare in funzione. Dalla società Minimetro confermano la prima corsa entro la fine dell'anno. Altre indiscrezioni riportano che l'avvio avverrà non con le 25 carrozze ma solo con 16, c'è chi dice perchè il software che controlla il sistema di trasporto non sarebbe in grado attualmente di gestirne di più (??!!), c'è chi dice pechè potrebbe essere una richiesta dello stesso ministero dei trasporti, come avviene di solito per le funivie.
che abbia problemi di rumorosità ci credo ma il software non ci credo, tanto quando lo progettano ne tengono conto del numero di carrozze non saranno tanto stupidi e poi non credo che serva un gran computer per gestire 25 vagoni. magari è solo una precauzione iniziale.
www.ferroviafvm.it |
|
|
n/a
deleted
43 Messaggi |
Inviato il 30/10/2007 : 15:42:22
|
concordo in pieno, i ??!! tra parentesi esprimevano tutti i miei dubbi su tale posizione |
|
|
n/a
deleted
43 Messaggi |
Inviato il 31/10/2007 : 21:29:34
|
da IL MESSAGGERO di oggi
Stavolta il rumore del minimetrò non è quello delle carrozze che corrono sulla mega fune sopra i binari arancioni. Stavolta il rumore del minimetrò è un’inchiesta che arriva alla fine con l’avviso di conclusione delle indagini firmata dal sostituto procuratore Sergio Sottani. Nei guai (cioè indagati) sono 18 tra tecnici e imprenditori(quasi tutti perugini) delle società che fanno parte della Umbria Domani Scral (ma non solo), cioè la componente privata della Metro Perugia Scral che detiene il trenta per cento del pacchetto della Minimetrò Spa. L’accusa è quella di truffa perché in diciotto, nel 2004 e dintorni, avrebbero conquistato i fondi per la realizzazione delle opere civili del minimetrò, sub appaltando alle stesse ditte lavori per circa 40 milioni di euro. Spiega Sottani nell’avviso di conclusioni delle indagini: «...con artifizi e raggiri consistiti nel rappresentare di avere reale capacità e intenzione di eseguire le opere civili per la realizzazione del minimetrò, costituendo solo a tal fine una società a responsabilità limitata, inducevano in errore il ministero dei lavori pubblici e il ministero dell’Economia, ente finanziatore tramite il Comune di Perugia dell’opera stessa, per un importo di circa 40 milioni di euro, sub-appaltando od affidando le medesime ad altre ditte, anche con lo svolgimento di gare ”informali” al ribasso, eludendo in tal modo i limiti consentiti dalla normativa vigente. Così facendo si assicuravano un ingiusto profitto derivante dalla aggiudicazione degli appalti delle opere civili, per la cui realizzazione in realtà non utilizzavano le proprie capacità tecnico-professionali, come previsto dal bando di gara e dal contratto di affidamento per l’esecuzione delle opere vicili, stipulato tra la Minimetrò Spa e Umbria Domani Scarl...». Tra l’altro, sempre secondo l’accusa del pm Sottani che nell’indagine si è avvalso del lavoro di Finanza e Forestale, in un caso sarebbero stati contabilizzati stati di avanzamento dei lavori per 253 mila euro non ancora eseguiti che avrebbero permesso, tramite i pagamenti del Ministero, di coprire i debiti bancari di una società beneficiaria. Nell’inchiesta emergerebbe anche un danno nei confronti della società Leitner (che fornisce la tecnologia e le cabine per il minimetrò)per la fornitura dei materiali dell’anello di media tensione (si trattava di una licitazione privata per conto della pubblica amministrazione), aggiudicato da altre imprese concorrenti. Ad alcuni indagati è contestato il reato di truffa in quanto «si accordavano al fine di far aggiudicare alla Umbria Domani Scarl i lavori relativi alla realizzazione dell’anello di media tensione, pur essendo a conoscenza che Umbria Domani Scarl non aveva le competenze per la realizzazione dell’opera e che sarebbe stata completamente subappaltata in violazione alle norme di legge che regolano tali procedure». L’inchiesta sul buco. Il rumore dell’indagine sul minimetrò accelera nel giorno in cui batte un altro colpo l’inchiesta sul buco di bilancio. Ieri lo stesso pm, Sergio Sottani, ha ascoltato uno dei due indagati per truffa, l’ex direttore Sorit, Pietro Lo Noce. Che ha respinto le accuse, parlando di una convenzione che giustificava il pagamento dei 700 mila euro fatti dal Comune. Ma sembra che, almeno una fattura, fosse stata emessa prima della convenzione relativa al 2004, quando c’è stata la seconda anticipazione di cassa dalla Sorit al Comune. A proposito delle convenzioni l’ex direttore avrebbe spiegato che normalmente intervenivano altri livelli (non solo tecnici) nel confronto tra la società e il Comune.
|
|
|
n/a
deleted
43 Messaggi |
Inviato il 01/11/2007 : 21:56:53
|
IN FONDO ALL'ARTICOLO ORA SI PARLA DI PARTENZA AL 5 DICEMBRE (ma nn vorrei che intendesse il rispetto del 16 dicembre), COMUNQUE SONO GIA' ARRIVATI GLI ISPETTORI MINISTERIALI.
Il giorno dopo è quello dello stupore. Nessuno dei diciotto indagati avrebbe mai immaginato come sarebbe finita quell’inchiesta cominciata tre anni fa con una perquisizione in casa del presidente della Mnimetrò Spa, Nello Spinelli. E nessuno avrebbe immaginato di essere inquadrato come un truffatore nei confronti dello Stato. Così, all’indomani dell’avviso di conclusione delle indagini per l’inchiesta che vuole diciotto tra imprenditori, tecnici e il presidente Spinelli accusati di non avere indetto una gara d’appalto per i lavori del Minimetrò, ma di avere semplicemente assegnato lavori in subappalto per 40 milioni di euro, è un coro a respingere le accuse formulate dal magistrato Sergio Sottani. Comincia Luciano Ghirga, difensore dell’imprenditore edile Carlo Carini: «Il minimetrò è un progetto della città la cui genesi, quanto il compleamento dei lavori sono avvenute sotto gli occhi di tutti. I cittadini - prosegue l’avvocato Ghirga - hanno potuto assistere ogni minuto alla realizzazione dell’opera che sta per essere consegnata alla città. In questo senso mi rifiuto di credere che l’intera operazione possa fondarsi su atti illegittimi o, peggio, illeciti. Comunque ci riserviamo a dopo la lettura degli atti una più approfondita valutazione giuridica della vicenda». L'inchiesta era cominciata nel 2005 anche in base alla denuncia di un imprenditore che sarebbe stato escluso dagli appalti per i lavori. I reati ipotizzati di truffa ai danni dello stato e di turbativa d'asta - in sintesi - si riferirebbero al fatto che le ditte cui sono stati assegnati i lavori, attraverso la componente privata della Minimetrò (la consociata Umbria Domani) Scarl avrebbero indotto in errore il ministero dei Lavori Pubblici che tramite il Comune hanno erogato i finanziamenti facendo figurare di avere le capacità tecniche e professionali per l'esecuzione dei lavori stessi che invece sarebbero stati poi subappaltati ad altre ditte per prezzi inferiori. E proprio la società «Umbria Domani scarl», presieduta da Gianni Marinelli e difesa dagli avvocati Francesco Falcinelli e Lietta Calzoni, ha spiegato: «Teniamo a ribadire di aver sempre operato secondo modalità di assoluta trasparenza, nel pieno rispetto della normativa vigente e di tutte le previsioni sia di natura convenzionale che contrattuali concernenti l'intera opera. Umbria Domani - continuano - non ha nessuna difficoltà a fornire ogni chiarimento utile in ordine ai fatti contestati al suo presidente, ricordando come il minimetrò sia stato realizzato da imprese di notoria serietà e capacità tecnico-organizzativa, secondo standard di assoluta qualità, unanimemente riconosciuti ed apprezzati». La notizia ha alzato anche il tiro della politica. Tra i primi a segnalare possibili illeciti nell’ambito della Minimetrò era stato il consigliere comunale Giorgio Corrado (An). A lui fa eco Pietro Laffranco, capogruppo della Casa delle Libertà: «La notizia è di quelle che possono certamente provocare imbarazzo all'amministrazione Locchi. Una circostanza scomoda questa - sottolinea l'esponente del centrodestra - che si va ad aggiungere alle recentissime e controverse vicende relative al buco di bilancio ed ai T-red». Di minimetrò si è parlato anche in giunta comunale. Il dibattito tra gli amministratori è durato circa un’ora e il finale è stato un documento a sostegno del presidente (indagato) della Minimetrò Spa Nello Spinelli. Intanto sono arrivati gli ispettori del Ministero che devono testare la funzionalità dei mezzi. Un arrivo che potrebbe annunciare il rispetto della data d’inaugurazione del minimetrò fissata per il 5 dicembre.
|
|
|
Emanuele
Oper. Spec. Circolazione (Guardablocco)
Lazio
189 Messaggi |
Inviato il 01/11/2007 : 23:33:30
|
Ti seguiamo, 60gandalf... grazie ancora per la solerzia! |
|
|
n/a
deleted
43 Messaggi |
Inviato il 02/11/2007 : 12:28:44
|
Le inchieste raddoppiano, si è aperto infatti un altro fronte alla Procura della Corte dei Conti in merito alla decisione della Giunta comunale (atto 125 del 7 giugno 2007) di coprire integralmente gli ulteriori costi (15 milioni di euro) facendosi così carico, in modo improprio, anche della quota del 30% di spettanza del socio privato. Dubbi anche riguardo alla compensazione annuale assunta dal comune che va a coprire, sempre per intero, il costo medio annuo previsto dal conto economico dell'opera e pari a 7,5 milioni di euro. Anche oggi continuano le prove, infatti le navicelle stanno viaggiando lungo i binari.
|
|
|
n/a
deleted
43 Messaggi |
Inviato il 02/11/2007 : 12:33:27
|
Ecco le ultime notizie a proposito della prima inchiesta sul Minimetrò. Intanto vediamo chi sono le 18 persone che hanno ricevuto l'avviso di garanzia: - Gianni Marinelli (presidente Umbria Domani Scarl) - Massimo Calzoni (legale rapprersentante della Lamberto Calzoni sas) - Anna Maria Fagotti (amministratore delegato dell' Impresa Costruzioni ing. Alberto Fagotti) - Giancarlo Tinarelli (amministratore delegato della Tinarelli S.p.A.) - Carlo Carini (direttore tecnico e presidente della CDA della Tecnostrade srl) - Valentino Simoncelli (procuratore speciale, consigliere e direttore della Garboni Conicos S.p.A.) - Giorgio Vinai (presidente del CDA della Garboni Conicos S.p.A.) - Stefano Tini Brunozzi (direttore tecnico del CDA della Mantelli Estero Costruzioni S.p.A.) Queste persone sono indagate per aver indotto in errore il Ministero dei Lavori Pubblici e dell'Economia, ente finanziatore, insieme al Comune di Perugia dell'opera stessa. Gli indagati, secondo l'accusa, avrebbero formato una srl che ha concorso all'assegnazione dei lavori, ottenendo finanziamenti per 40.000.000 di €. Queste ditte però poi avrebbero subappaltato i lavori ad altre ditte con lo svolgimento di gare informali al ribasso. - Nello Spinelli (presidente Umbria Domani Scarl) - Giancarlo Giorgi (direttore lavori Umbria Domani Scarl) - Fedora Sfodera (responsabile servizio prevenzione e protezione nei luoghi di lavoro) - Marco Nucciarelli (amministratore unico Monteca Costruzioni srl) - Mariano Nucciarelli (procuratore generale Monteca Costruzioni srl) A queste viene addebitato di aver addebitato alla Minimetrò S.p.A. l'affidamento di lavori diversi da quelli che in realtà dovevano essere effettuati , così da non ricorrere al subappalto. - Paolo Gori (progettista Umbria Domani Scarl) - Vanni Bagatella (consigliere delegato della Maeg CostruzioniS.p.A.) A queste persone, con ancora Giorgi, direttore dei lavori della Umbria Domani Scarl, vengon accusati, oltre di truffa ai ministeri, anche di aver contabilizzato lavori per 253.900€ nello stato di avanzamento delle opere nel 2004, quando i stessi ancora non erano stati eseguiti. In questo modo avrebbero assicurato alla Maeg i soldi in questione, che sempre secondo l'accusa sarebbero serviti per coprire debiti bancari. - Giovanni Luna (presidente del CDA della Ceu srl) - Roberto d'Annibale (procuratore speciale della Schneider elettric S.p.A.) - Gianni Drisaldi (progettista e direttore dei lavori) Queste ultime persone sono le indagate per la turbativa d'asta. Per la realizzazione dell'anello di media tensione, un meccanismo che permette al Minimetrò di ricevere energia anche in caso di black-out. L'assegnazione di questi lavori sarebbe stata "turbata" in modo che l'appalto finisse in mano alla ditta scelta dalle persone finite sotto inchiesta e nell'accordarsi per danneggiare la società Leitner, competitrice della Umbria Domani, al fine di escluderla dal mercato. Se questa ultima cosa, alla fine, risultasse vera, prenderebbero corpo le voci dell'uscita della Leitner dalla Minimetrò SpA, voci di cui ne avevo parlato anche io in un precedenti post. Il presunto raggiro sarebbe stato messo in atto facendo fornire alla società Ceu un preventivo maggiore di quello presentato dalla Umbria Domani Scarl e facendo fornire i pezzi alla ditta Schneider prezzi maggiorati sui materiali necessari all'opera. L'anello di media tensione ritorna per un'altra accusa a Nello Spinelli e Gianni Marinelli. Si sarebbero accordati per far aggiudicare il progetto alla Umbria Domani Scarl, pur non avendo le competenze necessarie. Il progetto infatti, sarebbe stato poi interamente subappaltato, in violazione delle norme di legge. L'inchesta era partita nel 2005 anche in base alla denuncia di un imprenditore che sarebbe stato escluso dagli appalti per i lavori. Ora i 18 indagati hanno 20 giorni di tempo per la replica alle accuse. L'Umbria Domani Scarl ha emesso un comunicato dove si dice che la società ha sempre agito nel rispetto delle normative vigenti e in piena trasparenza, la Giunta comunale esprime ufficialmente solidarietà agli indagati. MA CHE STRANO!! :-)) |
|
|
n/a
deleted
43 Messaggi |
Inviato il 06/11/2007 : 14:32:51
|
O si parte con 16 vetture, invece delle 25, o deve slittare ancora l'apertura, questo il titolo odierno del Corriere dell'Umbria. Il tutto per problemi di sicurezza. Non ho avuto modo per ora di avere l'articolo completo. Il Messaggero non riporta tale notizia ma parla solo del comitato antimetro:
Il comitato anti-minimetrò torna a parlare e lo fa, dice, dopo che «le recenti inchieste della magistratura aggravano le difficoltà del progetto, che oltre agli aspetti ora contestati, riguardano soprattutto questioni amministrative, urbanistiche e trasportistiche, compresa sicurezza e rumorosità». E torna all’attacco su tutta la questione, ribadendo la propria perplessità sull’efficacia del nuovo sistema di trasporto urbano «al fine di risolvere i problemi del traffico perugino». Secondo lo stesso gruppo che costituisce il comitato, «il minimetrò si basa sulla previsione di 25.000 utenti al giorno del tutto irrealistica, con pesanti costi a carico dei cittadini. Un sistema che risulterà inefficace poiché si sovrappone agli altri sistemi di trasporto senza integrarsi». Insomma, la parte contraria al progetto che si contrappone a chi invece ritiene che il minimetrò sarà la soluzione per risolvere il problema viabilità cittadina e che tutto è stato svolto a dovere (in testa c’è l’amministrazione comunale) insiste nel dire che «il minimetrò paradossalmente farà aumentare l’uso dell’automobile per raggiungere Pian di Massiano, con aggravio dell’inquinamento. Un progetto che ha inoltre impedito studi già fattibili e previsti dalle stesse amministrazioni, come il collegamento ferroviario fra le stazioni di Sant’Anna (Fcu) e Fontivegge (Fs). Comunque sia il Comitato continuerà ad informare correttamente la cittadinanza ed a sostenere l’uso urbano delle ferrovie con il metrotram».
|
|
|
leonard
Capo Stazione
Lazio
1315 Messaggi |
Inviato il 06/11/2007 : 20:07:34
|
ah esiste un comitato contro??pensavo ke perugia fosse un'isola felice...
www.stazionidelmondo.it |
|
|
n/a
deleted
43 Messaggi |
Inviato il 06/11/2007 : 22:52:35
|
Corriere Umbria 6 novembre
Le 25 navette a regime creerebbero problemi di sicurezza, due strade: nuovo slittamento o meno cabine.
25 navette tutte insieme per ora non ci stanno. O meglio: ci sono questioni legate alla sicurezza che impediscono il preesercizio a regime, come da contratto, del minimetro. Sarebbe dovuto partire il 1 novembre e invece niente. Oggi società e Leitner si incontreranno per decidere il da farsi: o far slittare ancora una volta la data dell'inaugurazione (16 dicembre) , oppure partire con 16 navette - sono quelle attualmente in corsa - al posto di 25. Un minimetro praticamente azzoppato, in deroga al contratto, che non potrebbe trasportare gli utenti previsti nel piano finanziario. Di contro un ulteriore slittamento farebbe perdere soldi su soldi, considerando che l'inaugurazione era originariamente prevista per l'estate scorsa. (e inoltre l'ormai programmato ed ufficiale slittamento di 6 mesi nell'avvio del PUM - modifiche linee e corse autobus in funzione minimetro - è stato valutato in un maggior costo non preventivato di 1 milione di euro)- Il minimetro dopo il rumore e inchieste varie deve affrontare anche il problema "certificazioni". E tutti coloro che avevano criticato il progetto sin dall'inizio adesso rialzano la testa. Il portavoce del comitato per la mobilità alterrnativa, Ferdinando Benedetti, va giù duro e sembra preconizzare quello che effettivamente sta accadendo: problemi non previsti che si assommano. Soprattutto alle voci autorizzazioni.
|
|
|
n/a
deleted
43 Messaggi |
Inviato il 07/11/2007 : 11:42:20
|
--------------------------------------------------------------------------------
L'impressione è quella di una grande confusione. Il sindaco Locchi ci fa la grazia di comunicarci che una conferenza stampa annuncerà l'avvio del minimetro ma non conferma più la data del 15/16 dicembre e quindi vuol dire che non lo sa più neanche lui!! Si da la colpa a carenze del software per la gestione che garantirebbe sicurezza solo per 16 vagoni e non per i 25 da sempre previsti; ma penso di non essere il solo a trovarla una scusa venuta assai male. Il rumore sembra essere sotto i 60dB ma restano alcune zone ben al di sopra, ciò confermato anche in data 30 ottobre durante le prove da un residente. |
|
|
Discussione |
|
|
|