LITTORINA
Ausiliario
Friuli-Venezia Giulia
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Inviato il il 15/02/2013 : 09:25:28
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ciao forse una brutta notizia ma con il nuovo orario 15-12-2012 addio al servizio delle locomotive Ansaldo sulla linea Fiume-Zagabria dopo 50 anni di servizio,si spera di salvare quualche unita' forse andra' al museo di zagabria al loro posto le asea hz 1141 0 le hz 1142 sulla tratta fiume-sapjane confine craoazia-slovenja dovrebbe rimanere per adesso solo diesel le notizie sno gia' state riportate anche su varie riviste dedicate ai treni-qui la storia sulla ferrovia di fiume ciao ormai si avvicina il fatidico momento della rincoversione ai 25kv sulla linea di fiume le ultime novita' - storia della linea fatta dall'dott.paolo petronio famoso per aver scritto tra gli altri scritti ferroviari il libro ''transalpina''- LA LINEA PIVKA-RIJEKA L’anno 1873 vide la città di Fiume raggiunta da due linee ferroviarie. La prima, Zagabria-Fiume, realizzata dalle MAV, le ferrovie ungheresi (Fiume era il porto dell’ Ungheria). L’altra ad opera della Compagnia privata Suedbahn S.B. si staccò dalla Vienna-Trieste a Sankt Peter im Krain scendendo fino a Fiume. Era il 25 giugno 1873, per una lunghezza di 55,4 km. Quiesta linea dopo il 1918 passò alle FS del Regno d’Italia; nel 1936 fu elettrificata; nel 1946 passò alle JŽ jugoslave, e dal 1991 risulta divisa fra le SŽ slovene e le HŽ croate. La linea presenta paesaggi variegati e notevoli punti di interesse. Comincia alla stazione che dal 1946 porta il nome di Pivka, il nuovo nome di S.Peter, a 579 m.slm. Comincia in modo strano, praticamente davanti all’edificio della stazione, e non all’uscita del piazzale come è normale. Con una pendenza media del 12 per mille comincia a scendere sul fianco del monte in uno scenario abbastanza “alpino” in vista della parte terminale della “Košanska dolina” dove si trova il paese di Narin. La vista è qui molto ampia, consente di vedere lontano fino alla Cicceria. Dopo la fermata di Narin si passa subito il tunnek "Narin" di 189 m. e da qui bisogna scendere nella valle del fiume Reka e nella conca di Ilirska Bistrica. Questo tratto è decisamente tortuoso, si viaggia fra fitti boschi e ci si sente un poco fuori dal mondo. Sono qui presenti due tunnel "Jaksi#269;" di 250 m. e "Prem" di 313 m. Al termine di questo vi è Kilov#269;e, stazione di incrocio sperduta fra i boschi, dove però alcuni anni fa sono stati tolti i binari d'incrocio causa la politica del risparmio. Oggi quindi abbiamo una semplice fermata. Dopo Kilov#269;e si continua a scendere: siamo sempre in una zona ricca di boschi, ma il paesaggio si fa più ampio, stiamo infatti scendendo nella valle del fiume Reka. Giunti sul fondovalle si arriva alla città di Ilirska Bistrica, la maggiore di questa parte della Slovenia, proprio sotto l’imponente monte Snežnik (1796 m.slm.), mentre la città è alla quota di 406 m.slm. La stazione è abbastanza grande proprio per via della città, ed è questo il motivo per cui nel 1991 divenne la stazione di frontiera fra Slovenia e Croazia. Cessa qui l’esercizio SŽ, che passa a quello HŽ. Poiché la linea venne elettrificata quando non vi erano frontiere, non è necessario cambiare la locomotiva. Se lo si fa si tratta sempre dello stesso tipo di macchina, non più con la sigla JŽ ma ora divise fra SŽ e HŽ. Le ferrovie croate stanno procedendo a lavori per unificare questa linea alla tensione in uso sulle altre linee croate, e perciò un giorno questa stazione vedrà anche il cambio di tensione. Ma questo avverrà fra parecchi anni. Dopo Ilirska Bistrica la linea continua in salita del 7 per mille, e si avvia verso dei rilievi, abbandonando la valle del fiume Reka. Ad un inizio in una zona ampia e abitata segue la stretta vallata del torrente Veliki Jarek. Ricominciano ampi boschi e il paesaggio si fa selvaggio. Si trova qui la fermata (un tempo stazione) Mala Bukovica, lontana dal paese, nata come posto d’incrocio e oggi abbandonata, anche se l’edificio esiste ancora. Il valico si supera in tunnel, “Malo brdo” di 628 m. Il punto culminante è a 455 m. slm. Poco prima della fine del tunnel vi era la frontiera fra Slovenia e Croazia nella Jugoslavia, dal 1991 in questo punto vi è il nuovo confine di stato. Si percorre ora una stretta valle, e alla sua fine si sbocca nella conca di Šapjane. Qui si trova la stazione Šapjane, la prima stazione croata, a 427 m.slm. E qui si ritrovano i vecchi segnali meccanici non più in uso sul tratto sloveno, mentre sul tratto croato lo sono ancora. Da qui in poi il paesaggio muta completamente. Siamo qui nella parte finale del Carso. Quindi d’ora in poi avremo terra arida, roccia, scarsa vegetazione più mediterranea anche perché comincia a farsi sentire l’influsso del mare, e quindi il paesaggio alpino non c’è più. La linea scende all’11 per mille serpeggiando in questo ambiente arido. Si passa Brgud (ma il paese è molto lontano), e si arriva a Permani. Non molto distante vi è la stazione Jurdani. Da qui in poi inizia una forte discesa, 25 per mille, per arrivare al mare. La linea compie qui una lunga “U”. Al suo inizio vi sono le fermate Juši#263;i e Rukavac, poste a breve distanza. La “U” si completa nel tunnel “Rukavac” di 312 m. Al suo sbocco si ha grande visione del golfo di Fiume. Si vedono a destra la riviera di Opatija con sopra l’imponente U#269;ka, a sinistra la grande città di Rijeka e in fondo le isole di Krk e di Cres. La linea entra nell’abitato di Matulji, e qui a 212 m. slm. vi è la stazione d’incrocio Opatija-Matulji. Il primo nome è riferito alla celebre città balneare, che però è lontana. Un tempo da qui partiva una tramvia elettrica fino alla riva del mare. Funzionò dal 1908 al 1935. L’ultimo tratto mantiene la forte pendenza; l’ambiente è sempre carsico, ma ormai le abitazioni cominciano a circondare il binario. Poco a poco la linea entra nella città, vi è qui la fermata Krnjevo a servizio della zona periferica, e finalmente si arriva al capolinea finale della stazione di Rijeka, 3 m.slm. grande ed importante stazione al servizio del porto, uno dei più importanti di tutto l’Adriatico. Da qui in poi un’altra bellissima linea risalirà il Gorski Kotar e arriverà a Zagabria. La linea Pivka-Rijeka proprio per via del porto era molto importante sia per il traffico merci che per quello passeggeri. Il nuovo confine l’ha fatta alquanto decadere, i treni oggi sono pochi proprio per questo motivo. Percorrerla però dà sempre delle emozioni molto forti, un viaggio che si consiglia di fare.
- locandina scritta in lingua croata esposta nelle varie stazioni per avvertire l'utenza anche per ragioni di sicurezza della rinconversione- -nuove foto con i gli ultimi viaggi delle 362-1061 croate.... per ultimo il nuovo parco macchine dovrebbe risultare diviso tra cargo e passeggeri con il seguente parco trazione con possibili cambiamenti... 8 locomotive elettriche asea classe hz 1141 tutta la serie completa diesel hz 2063 2 diesel della serie hz 2062 2 locomotive elettriche serie 1142 2 ellettrotreni serie hz 6111
le foto con un po' di nostalgia delle 362 i lavori di riconversione dai 3000 ai 25 kv... tabella con la scritta 50 anni [URL=http://nimga.de/v/1VwtB][/URL] la 362 con le cabine modificate
[URL=http://nimga.de/v/didXV][/URL] i lavori di riconversione dai 3000 ai 25 kv...
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saluti in questo link troverete sulla ferrovia di Fiume http://trainpagesofluca.net/stavek/proga.html
il mio sito dedicato alle ferrovie dell'est europa e balcani
http://trainpagesofluca.net/ |
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