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l_pisani_54
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Inviato il 15/05/2016 : 17:17:52
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Le cabinovie non devono necessariamente essere in pendenza e collegare il monte con la valle. E' evidente che a fini sciistici gli impianti servono per portare in alto gli sciatori, che poi riscendono con i loro mezzi, ma esistono impianti "in orizzontale", per portare gli sciatori da una parte all'altra. Per esempio ad Arabba hanno realizzato di recente una seggiovia che collega i due versanti degli impianti sciistici, sorvolando l'intero abitato, che non sono proprio quattro case. Voglio dire che una cabinovia cittadina non deve necessariamente collegare una zona collinare con una di pianura, è sufficiente che sia possibile reperire gli spazi per realizzare i manufatti a terra (stazioni e piloni) e che ci sia naturalmente il bacino d'utenza che la giustifichi. Per quanto riguarda la sicurezza ci sono tante di quelle normative, di sicuro più puntuali e precise di quelle esistenti nell'ambito del TPL tradizionale, che credo sia l'ultimo dei problemi. Gli impianti a fune di tipo turistico sono previsti per "persone normali", inclusi i bambini, quindi il livello di sicurezza deve essere massimo. Insomma fare o non fare una cabinovia a Roma dipende solo dalla effettiva fattibilità e dalla convenienza economica. |
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Br1
Capo Stazione
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Inviato il 16/05/2016 : 10:43:08
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non so se da' più timore una cabinovia che ti passa sul tetto di casa ogni 3 minuti oppure una metropolitana che ti passa sotto la cantina e che ti fa vibrare casa ogni 3 minuti anche essa. Io però lo dico come chiacchiera e non come rinuncia a costruire tali cose. Anzi. Magari ce ne fossero... |
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l_pisani_54
Capo Stazione
1168 Messaggi |
Inviato il 16/05/2016 : 14:09:31
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Gli impianti a fune sono silenziosissimi, perché l'unico motore, per altro elettrico, è installato in genere nella stazione a monte. L'unico rumore che puoi sentire, per altro leggero, quando il gancio delle cabine incontra le pulegge posizionate sui piloni. Vibrazioni proprio non ce ne sono, te lo assicuro, il funzionamento è fluido e dolce, molto più che sui mezzi pubblici tradizionali. Comunque, nel caso ipotetico di Roma, per piccoli impianti di collegamento con la metropolitana, penso si tratterebbe di cabine più o meno da 8 posti, roba piccola e leggera, non una funivia con cabine da 150 persone.
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Fab 1224
Professional Senior(1° Aggiunto di Reparto)
25402 Messaggi |
Inviato il 16/05/2016 : 23:59:34
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Tali cabine,con questo carico ridotto basterebbero a sopportare il flusso passeggeri nelle ore di punta fra Battistini e Casalotti come previsto?.. Ogni quanto dovrebbero passare?. |
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l_pisani_54
Capo Stazione
1168 Messaggi |
Inviato il 17/05/2016 : 08:00:49
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L'impianto funziona in continuo, le cabine sono distanziate di qualche decina di metri e la velocità è nell'ordine di 6 8 m/s, quindi i passaggi sono uno dietro l'altro. Naturalmente in stazione le cabine si sganciano dal cavo e passano davanti ai passeggeri a velocità bassissima, per facilitare salita e discesa. Nei link che ho pubblicato ci sono dei filmati che chiariscono il funzionamento anche ai ... non sciatori. Comunque si parla di portate orarie dell'ordine di diverse migliaia di persone. |
Modificato da - l_pisani_54 il 17/05/2016 08:01:50 |
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Fab 1224
Professional Senior(1° Aggiunto di Reparto)
25402 Messaggi |
Inviato il 17/05/2016 : 10:17:06
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Grazie per la delucidazione l pisani 54. |
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iencenelli
Amministratore(Capo Reparto Movimento)
9190 Messaggi |
Inviato il 17/05/2016 : 10:27:30
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Infatti mi fa incazzare quando parlano che la cabinovia sia fruibile anche a chi ha problemi deambulatori... non è cosi , o per lo meno non è cosi oro come lo intendono loro |
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l_pisani_54
Capo Stazione
1168 Messaggi |
Inviato il 17/05/2016 : 10:53:08
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quote: Messaggio di iencenelli
Infatti mi fa incazzare quando parlano che la cabinovia sia fruibile anche a chi ha problemi deambulatori... non è cosi , o per lo meno non è cosi oro come lo intendono loro
Perché dici questo? Il trasbordo dalla banchina alle cabine è praticamente senza dislivelli, pari pari alla metropolitana. All'occorrenza l'addetto alla stazione, spingendo un tasto, può momentaneamente fermare il lento movimento delle cabine che transitano, per agevolare un handicappato non deambulante. Non si tratta di roba tipo la bidonvia che collegava Castel Gandolfo con il lago, tanti anni fa. La presi diverse volte da bambino ed era un trabiccolo scomodo e difficile da prendere, perché dovevi corrergli dietro, e la discesa era ancora più complicata, perché dovevi scendere di spalle e prendere subito a camminare per contrastare il movimento della cabina rispetto al terreno. Qui si parla di mezzi comodi e confortevoli, con velocità commerciale sufficientemente elevata, perché comunque l'attesa è quasi sempre zero: arrivi e sali. Solo in particolari condizioni si può creare un po' di coda, che comunque si smaltisce in pochi minuti, in pratica il tempo che aspetti un autobus, anzi, direi di meno. Guardatevi bene le gallerie di foto ed i filmati sui siti delle case produttrici. Ripeto i problemi sono principalmente di due ordini: 1) l'effettiva fattibilità nelle varie situazioni urbane di Roma 2) i costi Per costi non penso tanto a quelli di costruzione, paragonabili ad una linea tranviaria, ma quelli di gestione. Il consumo di corrente è sicuramente basso, nell'ordine di qualche centinaio di kilowatt, l'impianto è autonomo e può risolvere situazioni localizzate anche in mancanza di una rete, i tempi di realizzazione sono molto rapidi ed anche l'impatto dei cantieri limitato. Quello che non sono in grado di valutare è quanto costerebbe di manutenzione, sia quella di routine, che quella importante, tipo la sostituzione dei cavi, che comporterebbe anche il fermo dell'impianto, ma così, a braccio, mi sa che che è più onerosa la sostituzione delle rotaie. |
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iencenelli
Amministratore(Capo Reparto Movimento)
9190 Messaggi |
Inviato il 17/05/2016 : 13:31:24
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l'ho presa a londra insieme a persone in carrozzina e suppur vero quello che tu dici , non mi è sembrato cosi handicap friendly. Il costo è si più basso , ma questo in tutta sincerità a me frega poco , per averne un guadagno devi avere un flusso quasi costante di persone. Sta cosa nel tpl italiano non viene quasi mai vista...
Personalmente preferisco per casalotti e torrevecchia e montespaccato e parte di ottavia e selva nera il prolungamento della metro A.
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aequicolo
Oper. Spec. Circolazione (Guardablocco)
Lazio
229 Messaggi |
Inviato il 17/05/2016 : 13:42:20
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Andando un pò OT,ma per rispondere all'ultimo commento,non sono mai riuscito a capire per quale motivo fu attestao il capoline a Mattia Battistini,dove non c'è posto neanche per i pedoni,figuriamoci l'interscambio con i bus....
mau |
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iencenelli
Amministratore(Capo Reparto Movimento)
9190 Messaggi |
Inviato il 17/05/2016 : 14:12:59
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è attestato li proprio in previsione del prolungamento verso torrevecchia e casalotti. Poi si sono magnato tutto :) |
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l_pisani_54
Capo Stazione
1168 Messaggi |
Inviato il 17/05/2016 : 14:30:01
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@iencenelli Il problema principale dell'handicappato "tipico", cioè su sedia a ruote, sono i gradini. Gli autobus sono sempre problematici, perché bisogna ricorrere a pedane che, in caso di malfunzionamento, rendono la vettura inaccessibile. Il tram può andare discretamente bene se a pianale ribassato e se il marciapiede della fermata è fatto a regola d'arte. la metro è OK se ci sono gli ascensori e magari funzionano pure. Da quanto ho letto sulla documentazione, le cabinovie moderne sono accessibili e non potrebbe essere altrimenti, vista la facilità con cui si può salire e scendere da questi impianti. Concordo con te che la metropolitana è meglio, meglio ancora, se fosse disponibile, sarebbe il teletrasporto di Star Trek . Però, se dobbiamo fare i conti con la situazione spaventosa di Roma, con i tempi lunghissimi di un cantiere della metro e con i soldi (che mancano sempre), forse è meglio accontentarsi e optare per soluzioni più economiche. La più economica di tutte è l'autobus, perché si spende solo per le vetture e non per gli impianti fissi, ma è anche quella meno efficiente. Siccome i costi di costruzione tra tranvia e cabinovia sono simili, quest'ultima, per tratti brevi di collegamento alla rete pesante (metro), potrebbe essere un'alternativa al tram, che in quelle zone periferiche sarebbe anche scollegato dal resto delle rete, costringendo alla costruzione di un deposito ad hoc, e confinando le vetture a quell'unica linea. Il problema dei flussi esiste anche con i tipi tradizionali di mezzi di trasporto, certo, nella fasce "morbide" puoi rimandare in rimessa alcune vetture, avendo dei tempi morti di mezzi che circolano fuori servizio, ma meno di tanto non puoi diradare le corse. La cabinovia è quasi come una metro driverless, perché le vetture non hanno conducente, resta solo il consumo di energia elettrica, che con le cabine scariche diminuisce ma solo in parte. Comunque parliamo di poche centinaia di kilowatt.
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iencenelli
Amministratore(Capo Reparto Movimento)
9190 Messaggi |
Inviato il 17/05/2016 : 15:07:07
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Il teletrasporto risolverebbe tutto :)
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l_pisani_54
Capo Stazione
1168 Messaggi |
Inviato il 17/05/2016 : 15:23:12
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Però ci sarebbe il rischio, in caso di uno sciopero improvviso di qualche piccolo sindacato, di ritrovarsi con tutte le molecole sparse in giro. |
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Fab 1224
Professional Senior(1° Aggiunto di Reparto)
25402 Messaggi |
Inviato il 17/05/2016 : 23:41:03
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Insomma, di per se queste cabinovie sono buone, bisognerebbe vedere qui a Roma...
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