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Marco Carbonelli
Tecnico Circolazione (Capo Squadra Deviatori)
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Inviato il 10/06/2008 : 11:06:27
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Ottimo servizio!Complimenti! |
Faceva quel mestiere forse per l'amore, di viaggiare.... su un locomotore! |
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BiagPal
Capo Stazione
Campania
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Inviato il 10/06/2008 : 11:28:17
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quote: Messaggio di Alesh
E' bellissima, ma le Scalette Paradiso a cosa servono ??? Hanno per caso soppresso una stazione intermedia della funicolare ???
Assolutamente no. Sono esattamente dall'altro lato della stazione. Collegano la parte basa di Montesanto con la parte alta e più precisamente con il complesso di Trinità delle Monache (negli ultimi anni era stato l'ex Ospedale Militare di Napoli). Le scale sono sempre esistite ed intelligentemente hanno deciso di installarvi anche delle scale mobili, visto il dislivello. Il complesso di Trinità delle Monache è in fase di recupero in base ad un progetto realizzato proprio dall'architetto napoletano Silvio D'Ascia (che ha realizzato il progetto della stazione) e svolgerà un ruolo importantissimo per l'intero quartiere. |
Le mie foto. |
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n/a
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68 Messaggi |
Inviato il 14/06/2008 : 20:40:13
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sei grande biagio!ma dimmi, ci sono novità sulla stazione Cilea?Ne parlano da sempre ma che io sappia non sono ancora iniziati lavori e non si sa quando inizieranno... |
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BiagPal
Capo Stazione
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Inviato il 15/06/2008 : 15:03:24
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I lavori della Stazione Cilea sono iniziati già da diversi mesi. Attualmente si sta lavorando nella vecchia galleria della Collina del Vomero. Non so se ne sei a conoscenza, ma attualmente i treni della Circumflegrea nel tratto tra le Stazioni di Montesanto e Piave circolano nella nuova galleria (aperta da circa 6 o 7 anni), mentre la vecchia è stata chiusa per rifarla totalmente. Attualmente si sta proprio lavorando in questa vecchia galleria e secondo quanto dettomi da un amico che lavora per l'impresa che sta effettuando i lavori, si sta allargando la galleria in corrispondenza della stazione per poi realizzarvi la banchina di attesa e gli accessi. Inoltre, e questo è un lavoro ancora più complesso, la galleria è in pendenza ed in corrispondenza della stazione si sta lavorando per correggere questa pendenza, in modo da renderla dritta, senza pendenza (altrimenti sarebbe impossibile per il treno fermare). Finiti i lavori in questa galleria sarà interrotta la circolazione in quelle nuova per eseguire gli stessi lavori. Solo dopo aver finito i lavori alle gallerie saranno aperti i cantieri per la realizzazione del profondo pozzo di stazione. |
Le mie foto. |
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n/a
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Inviato il 18/06/2008 : 00:34:48
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grazie...sai dov'e' il punto preciso dove stanno lavorando?E da dove entrano nel cantiere gli operai? |
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BiagPal
Capo Stazione
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Inviato il 18/06/2008 : 10:20:59
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Il punto preciso si trova in corrispondenza del pozzo di stazione, ma è impossibile poterlo vedere dall'esterno. Gli operai entrano dal cantiere posto alla Stazione Piave della Circumflegrea. |
Le mie foto. |
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BiagPal
Capo Stazione
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Inviato il 03/07/2008 : 21:30:36
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Visita dell'AIAT-Mondotram al Deposito ed al DCO della Linea 1
Giovedì scorso alcuni di noi dell'AIAT-Mondotram, a dire il vero molto pochi visto che molti hanno dato forfait, e con la presenza anche di alcuni amici del CLAMFER, abbiamo partecipato ad una visita al Deposito ed al DCO della Linea 1. Permettetemi prima di tutto di ringraziare il personale Metronapoli che ha dimostrato una disponibilità davvero unica (il Dottor Mezzacapo l'abbiamo veramente martellato) esaudendo tutte le nostre richieste ed anzi mostrandosi felice di poterci mostrare (scusate il gioco di parole) quello che è il loro lavoro, mostrando una passione nel proprio lavoro, che non sempre si riscontra nelle aziende pubbliche (magari fosse sempre così). Si sono poi meravigliati della presenza di associazioni di appassionati dei trasporti pubblici delle quali non ne immaginavano l'esistenza. Adesso veniamo a noi ed alla visita. L'appuntamento era alla Stazione di Chiaiano dalla quale ci siamo mossi per raggiungere il Deposito. Iniziamo con una foto dell'ingresso.
Ed ecco la stradina che ci porta ai capannoni che ospitano officina e deposito.
Lungo il percorso incontriamo un piccolo capannone che Metronapoli ha concesso momentaneamente alla Sovrintendenza all'interno del quale sono custoditi i reperti archeologici rinvenuti durante gli scavi, tra cui anche le famose barche di epoca romana rinvenute a Piazza Municipio. I reperti sono in un numero talmente elevato che ormai i depositi sono pieni ed alcuni vengono depositati all'esterno.
Questi blocchi, che io inizialmente pensavo fossero parte dell'antico tempio di Età Augustea rinvenuto alla Stazione Duomo, sono in realtà blocchi in tufo di un muraglione di Epoca Greca rinvenuto sempre alla Stazione Duomo.
Nel continuare il percorso incrociamo poi sulla nostra destra questi due binari di cui uno dei due entra all'interno della galleria che vedete nella seconda e terza foto e che termina esattamente sotto la guardiola di ingresso. Tali binari sono i terminali di un triangolo impiegato per girare i treni.
Arriviamo finalmente al primo capannone che ospita l'Officina. Come potete vedere da questa foto satellitare è il capannone posto a sinistra indicato con la freccetta.
Ed ecco il capannone impiegato come officina. Sul lato di sinistra del capannone (quello della foto) si svolgono le lavorazioni di manutenzione straordinaria. Manutenzione straordinaria programmata, ma anche conseguente a guasti.
Iniziamo ad esaminare alcuni carrelli in lavorazione. Questo è il telaio di un carrello privato di tutte le componenti elettromeccaniche. I carrelli impiegati dei treni della Linea 1 sono i migliori in circolazione!
Due dischi freno pronti per essere rimontati. Ci è stato spiegato il funzionamento del sistema frenante del treno. In pratica quando il macchinista frena per fermare il treno in stazione nel primo istante della frenata intervengono i freni a disco, poi interviene il sistema di frenata elettrodinamica a recupero di energia che si stacca quando la velocità scende al di sotto dei 10 Km/h (la frenata elettrodinamica è in pratica quel rumore simile ad una scalata di cambio di un auto che si sente quando il treno rallenta), quando intervengono di nuovo i freni a disco fino a quando il treno non si ferma.
Uno dei tanti scaffali pieno di piccole componenti meccaniche.
Ed ecco un carrello il cui montaggio è appena terminato.
Un targa apposta sul carrello ci ricorda che è stato prodotto presso lo stabilimento di Caserta della Firema.
Un primo piano del secondo motore, della seconda sala del carrello ci indica anche che tale carrello appartiene al vagone numero 18 della UDT numero 9.
Una serie di telai di carrelli smontati.
Un primo piano di un motore. Ricordo che quelli dei treni della Linea 1 sono motori trifase asincroni con azionamento mediante inverter a GTO.
Un altro carrello appena revisionato.
Il grosso perno centrale con il quale il carrello viene agganciato al treno.
Continua...
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BiagPal
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Inviato il 03/07/2008 : 21:33:59
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Ed ecco l'UDT dalla quale sono stati smontati i carrelli, che poggia su carrelli provvisori da officina. Ci diceva giustamente il tecnico Metronapoli che ci ha accompagnati che il vantaggio di avere UDT totalmente indipendenti l'una dalle altre è enorme. Offrono, infatti, una grossa modularità. Se si guasta una UDT, oppure viene sottoposta ad uno dei numerosi controlli dell'USTIF, non è necessario dover fermare tutto il treno, ma si può staccare la singola UDT dal treno ed agganciarne un'altra.
Un primo piano dei carrelli provvisori.
Un primo piano degli attacchi del carrello provvisorio.
Questo, invece, è l'attacco circolare del carrello (definitivo) alla cassa.
Ed ecco l'altro lato, l'attacco visto dall'interno del vagone.
Andiamo oltre. Una UDT da poco riverniciata.
Una UDT nuova di zecca. Sì, avete capito bene, si tratta di una UDT nuova, per la precisione la UDT 22, vagoni 42 e 43, consegnata dalla Firema appena due settimane fa. Un ritardo enorme causato da uno stupido cavillo burocratico che ne impediva il collaudo.
Altre due UDT in lavorazione.
Ci soffermiamo alla lettura, tutt'altro che facile per noi che non siamo tecnici, di un circuito pneumatico dell'impianto frenante.
Prendiamo adesso in esame una parte dei macchinari, tutti a controllo numerico, impiegati per le lavorazioni. La grossa pressa impiegata per smontate e rimontare gli assi dai carrelli.
La camera insonorizzata per la prova dei carrelli.
Il tornio per gli assi (se ho ben capito).
In un locale separato dell'officina è invece presente il tornio in fossa, impiegato per la tornitura delle ruote. Il locale è dotato di un binario passante elettrificato. Così facendo il treno entra, viene effettuata la tornitura ed esce, in modo da rendere l'operazione molto rapida.
Ed ecco il tornio della Hegenscheidt.
I trucioli prodotti dalla tornitura.
Una sala presente accanto al tornio ed impiegata come calibro.
Ed ecco il binario che esce dal locale del tornio...
... e che si collega al triangolo di cui parlavo all'inizio.
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BiagPal
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Inviato il 03/07/2008 : 21:37:21
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Passiamo adesso al lato destro del capannone dell'officina, dove si esegue la manutenzione ordinaria. L'officina è quindi virtualmente divisa in due parti: il lato sinistro dove si effettua la manutenzione straordinaria ed il lato destro dove si effettua la manutenzione ordinaria. Sono presenti 6 binari tronchi con fossa di visita, tutti dotati di linea di alimentazione aerea.
Ed ecco un bel po' di UDT ferme in manutenzione.
Passiamo al capannone adiacente che viene utilizzato come deposito. Come potete vedere da questa foto satellitare è il capannone posto a destra, indicato con la freccia.
Il capannone del deposito è questo che si vede in questa foto. Per raggiungerlo bisogna attraversare alcuni binari.
Alcuni binari presenti tra il capannone dell'officina e quello del deposito.
Ed ecco il grande piazzale antistante il deposito dove confluiscono tutti i binari che escono da esso.
Mentre ci incamminiamo verso il deposito ecco passare un treno, in composizione da 2 UDT, in direzione Stazione Piscinola.
Ed ecco il deposito.
Due foto di qualche treno fermo.
L'impianto per il lavaggio dei treni. Purtroppo la foto non è un granché a causa del sole che disturbava.
Un degli orologi e delle marmotte presenti davanti ad ogni binario del deposito.
Proseguiamo oltre, verso il piccolo piazzale presente accanto al deposito.
Un distributore di carburante impiegato per rifornire i tanti mezzi di servizio.
Ecco il nuovo mezzo acquistato da Metronapoli, impiegato per il lavaggio delle gallerie.
Questo, invece è il mezzo impiegato per la molatura dei binari. Negli ultimi giorni, infatti, è stata ultimata la molatura dei binari. Ve ne potete accorgere dal fatto che prendendo il treno noterete che il rumore prodotto è quasi scomparso. Peccato che l'effetto duri poco e dopo circa 20 giorni il rumore ritorni come prima. Purtroppo la molatura dei binari non può essere effettuata con molta frequenza altrimenti bisognerebbe sostituire i binari dopo poco. Per ovviare al problema del rumore saranno sostituiti nei tratti in curva gli attacchi della rotaia alla traversina o platea, con alcuni di nuova concezione realizzati dalla Pandrol. Oltre a ciò saranno fatti alcuni interventi ai carrelli sostituendo alcune componenti, tra cui anche le ruote e saranno sostituiti i dischi e le pinze dei freni con nuove molto più silenziose.
Ancora un altro mezzo che purtroppo non ricordo a cosa serva.
Per terminare la nostra visita al deposito/officina veniamo condotti presso la sala controllo. La movimentazione dei treni viene gestita con un semplice banco Acei. Sul quadro si distinguono i 16 binari passanti del deposito. In alto è possibile distinguere un lungo binario che misura circa 1,4 Km, dove i treni lanciati ad una velocità di circa 60 km/h effettuano la prova freni.
Un primo piano del triangolo che viene impiegato per girare i treni.
Per finire il banco controllo.
Durante la visita si è discusso di varie cose. Tra le tante ci è stato confermato che i nuovi treni saranno composti da 3 UDT (e non da 2 come gli attuali) tutti comunicanti, in modo da comporre un treno interamente intercomunicante. Rendere, invece, le attuali UDT intercomunicanti è quasi impossibile. Nell'officina era anche presente una MA100 acquistata da Metrocampania Nordest, che ha chiesto aiuto a Metronapoli in quanto essendo la loro officina di dimensioni troppo piccole non riescono ad effettuare alcune lavorazioni. I tecnici Metronapoli ci hanno chiesto di non scattare foto, non essendo il treno di loro proprietà.
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Modificato da - BiagPal il 03/07/2008 22:09:27 |
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BiagPal
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Inviato il 03/07/2008 : 21:40:00
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La visita prosegue al DCO. Il fatto di essere in pochi ci da la possibilità di parlare un po' di tutto. Finalmente riesco a capire con precisione il sistema di gestione e segnalamento della Linea 1, che è totalmente automatico (semafori e soprattutto scambi si attivano in automatico), infatti l'operatore del DCO interviene soltanto in pochissimi casi. Iniziamo col dire che la Linea è dotata di "ATP (Automatic Train Protection) continuo" ed "ATP discontinuo". Il tipo di segnalamento non è come quello ferroviario a "sezioni di blocco", ma a "circuito di binario" (un circuito di binario ha una lunghezza di circa 250 metri). Tre due semafori (i semafori ci sono soltanto in corrispondenza delle stazioni, ma non lungo la linea. Soltanto nel tratto in superficie ci sono i semafori intermedi lungo la linea) possiamo avere più circuiti di binario. Per poter avere il via libera è necessario che almeno 2 circuiti di binario siano liberi. Quindi tra due semafori potrebbero esserci anche 2 treni. Il segnale di semaforo giallo, ad esempio, ha un significato di "via libera condizionato", condizionato al funzionamento o meno dell'ATP Continuo. Con il giallo, se l'ATP continuo è funzionante il treno avanza ad una velocità massima ridotta di 45 Km/h. Se i circuiti di binario liberi a valle scendono ad uno soltanto, il treno si blocca. Nel caso in cui, a semaforo giallo, l'ATP continuo è disattivato, allora interviene l'ATP discontinuo che legge il semaforo giallo come segnale a via impedita ed arresta il treno. Ecco perché il giallo è un segnale a "via libera condizionato". Finita la lunga spiegazione iniziamo con una foto del grande quadro sinottico del DCO, quadro che nei prossimi anni (quando bisognerà inserire la tratta con le nuove stazioni) sarà sostituito con uno di nuova generazione "retroilluminato".
Sugli schermi, poi vengono riprodotti gli "schemi esplosi" delle singole stazioni con tutti i particolari (peccato che la foto non sia un granché).
I monitor di controllo delle varie telecamere a circuito chiuso. Ormai quasi tutte le telecamere sono in registrazione, il sistema di registrazione dovrebbe essere ultimato a breve.
Ed ecco il sistema "Videositram" degli annunci sonori e video, a bordo treno e nelle stazioni. Il sistema è ancora in fase sperimentale. Quando sarà ultimato il sistema, gli annunci saranno effettuati tutti in automatico o mediante la pressione di un solo tasto da parte dell'operatore. Saranno, inoltre, annunciati anche i tempi di attesa del treno e le eventuali interruzioni del servizio.
L'attuale sistema per gli annunci sonori nelle stazioni.
La tastiera tramite la quale si gestiscono segnali e deviatoi (scambi).
Da un'immagine ravvicinata noterete come la tastiera contempli già le stazioni di prossima apertura. Sulla sinistra, partendo dall'alto si possono, infatti, leggere le stazioni Garibaldi, Duomo, ecc...
Sul lato opposto c'è invece, la postazione DOTE che gestisce gli impianti di alimentazione elettrica della linea. Anche tale quadro sarà sostituito. Noterete che la rete di alimentazione è suddivisa in tre colori a seconda della tensione presente: verde alta tensione, giallo media tensione, rosso tensione di trazione (1500V in corrente continua).
Il Dottor Mezzacapo ci porta in una stanza dove è vietato l'accesso a tutti tranne che al responsabile ed al vice-responsabile del DCO. Si tratta della stanza all'interno della quale si trova l'ATIS (se ricordo bene il suo nome), ossia il grosso calcolatore che gestisce l'intera linea. Peccato che anche queste foto non siano un granché.
Ed ecco i terminali dell'ATIS dal quale è possibile intervenire. Soltanto due tecnici di Metronapoli hanno la capacità di intervenire su questi computer. Essi possono farlo soltanto sotto il controllo del responsabile o vice-responsabile del DCO. Gli interventi possibili sono in realtà pochi, come quelli relativi al cambio dei limiti di velocità nelle varie tratte. Per altre operazioni intervengono i tecnici dell'Ansaldo, che ha realizzato tutti gli apparati elettronici della Linea 1.
Da un primo piano di uno dei monitor possiamo capire ciò che avevo detto nella spiegazione iniziale in merito al segnalamento. Iniziamo col dire che quelle che potete leggere in bianco al di sotto delle righe sono le velocità di ingresso/uscita. Prendiamo in esame il treno che è in ingresso nella stazione di Materdei che è rappresentato dalla prima delle due lineette (ogni linea rappresenta un circuito di binario) rosse della prima riga (la quinta lineetta partendo dall'estrema sinistra). Notate come le due lineette successive (guardando verso sinistra), ossia la prima rossa e la seconda in verde scuro, abbiano la velocità in ingresso ed uscita pari a zero. In pratica sono i 2 circuiti di binario che devono essere liberi tra un treno e l'altro. Noterete che quello successivo, in verde chiaro è un circuito di binario "cuscinetto" in cui il treno inizia a decelerare, infatti la velocità in ingresso è pari a 45 Km/h, mentre quella in uscita è pari a zero. Tutto ciò ricordo che può avvenire solo a patto che l'ATP Continuo sia funzionante, altrimenti, in presenza di segnale giallo interviene l'ATP discontinuo che legge il segnale come via impedita. Spero che la mia spiegazione sia stata chiara.
La Linea 1 di Napoli è stato a lungo tempo una linea all'avanguardia tanto che, ci dicevano i tecnici, fino a fine anni '90 hanno ricevuto numerose delegazioni da vari Paesi che ne venivano a studiare il funzionamento e la gestione.
Finita la visita al DCO ci viene concessa la possibilità di fare un giro a bordo dei treni con alcuni macchinisti. Facciamo una corsa Colli Aminei-Dante, una corsa Dante-Piscinola e per finire una Piscinola-Dante. Durante il percorso ho scattato qualche foto. Iniziamo da una foto scattata in corsa, che, anche se mossa ha un suo fascino.
La stessa foto di prima schiarita.
Altra foto in galleria.
La stessa foto schiarita.
Ancora un'altra foto in galleria.
Ed ancora la stessa foto schiarita.
Arrivati a Piscinola scattiamo una foto al tronchino di manovra presente dopo la stazione.
Come potete notare il binario di sinistra è ancora occupato dal cantiere per la realizzazione della seconda rampa di collegamento con Metrocampania Nordest, i cui lavori procedono lentamente.
E per finire il treno impiegato durante il percorso fermo alla Stazione Piscinola.
Durante la lunga chiacchierata abbiamo saputo anche che non sarà effettuata la copertura del segnale dei telefonini se non con un sistema wi-fi, per motivi di sicurezza, visto che le frequenze della rete GSM dei telefonini può essere impiegata per innescare ordigni a distanza. Attualmente è in fase di sperimentazione un sistema wi-fi sulla Linea 6, che funge anche come sistema per il funzionamento di un nuovo sistema di rilevamento biometrico delle immagini, identico a quello installato alla Stazione di Montesanto. L'unica differenza è che i microfoni sulla Linea 6 non sono visibili. In pratica il sistema, nel caso rilevi una voce superiore ad un certo livello di decibel, orienta subito le telecamere in direzione della persona ed effettua una zoommata. Le telecamere seguono poi la persona finchè non scende dal treno o abbandona la stazione. Il tutto è gestito in automatico.
Fine
P.S. Anche se si tratta di una visita di un'associazione che non fa capo a questo forum, spero che il tutto sia stato di vostro gradimento.
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Le mie foto. |
Modificato da - BiagPal il 03/07/2008 22:14:53 |
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BiagPal
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Inviato il 10/07/2008 : 00:29:14
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Lo sapevate che...
...la galleria tra le Stazioni Medaglie D'Oro e Vanvitelli per un breve tratto in realtà non è una galleria? E bene sì, nel breve tratto in cui la Linea 1 passa sopra Via S. Gennaro ad Antignano non è in galleria, come sembra, ma su un ponte.
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Le mie foto. |
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Inviato il 10/07/2008 : 02:23:57
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vuoi che passa sotto il ponte di via Cilea? |
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BiagPal
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Inviato il 10/07/2008 : 10:41:24
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Non è il ponte di Via Cilea. La metropolitana non passa sul ponte di Via Cilea. |
Le mie foto. |
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68 Messaggi |
Inviato il 10/07/2008 : 14:21:32
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no sembrava il ponte dalla foto...dove si trova quel punto invece? |
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