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BiagPal
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Inviato il 23/05/2008 :  10:15:34  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
quote:
Messaggio di packy

Grazie Biagio. Ho visto i disegni delle nuove stazioni solo oggi. Devo dire che mi sembrano due scelte molto sensate. Sai se la stazione di Pozzuoli sarà collegata alla parte alta (Via domitiana) tramite qualche scala?

In merito non saprei risponderti.
quote:
Messaggio di packy
E poi, non pensi che con lo spostamento della stazione Pozzuoli, la stazione Cantiere sia un po inutile?


No. La stazione sarebbe molto importante per la futura area del nuovo Waterfront di Pozzuoli da realizzare sulle aree ex Sofer. Tra le altre cose, in quel luogo, sarà spostato il terminal dei traghetti per le isole, liberando finalmente il centro dall'enorme mole di auto e camion che si imbarcano.

Le mie foto.
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Inviato il 04/07/2008 :  20:13:19  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
Pozzo Piazza 7 Settembre

Dopo la visita a deposito e DCO abbiamo anche fatto un giro per i cantieri della Linea 1.
Iniziamo da Piazza 7 Settembre dove abbiamo avuto modo di fare una chiacchierata con un operaio il quale ci ha riferito che lo scavo della galleria in direzione Dante è terminato e resta da abbattere soltanto l'ultimo diaframma, che altro non è che la parete che si vede in fondo alla galleria della Stazione Dante. L'ultimo diaframma sarà, però, abbattuto non prima dell'ultimazione del rivestimento della galleria attualmente in corso, cosa che lo si capisce anche dalla presenza dei pannelli impiegati per il rivestimento che si possono vedere dalla foto.



La prima talpa si trova già nel pozzo. Le operazioni per lo smontaggio inizieranno a settembre.

Le mie foto.
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Inviato il 04/07/2008 :  20:15:25  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
Pozzo di ventilazione Piazza Carità

A Piazza Carità è arrivata l'innovativa talpa che scavando in verticale (mentre quelle usuali scavano in orizzontale) sarà impiegata per lo scavo dei pozzi di ventilazione (è una delle prime volte al mondo che viene impiegata).
Eccola in attesa che venga montata.



E' quasi terminata, invece, la costruzione del grosso impianto di betonaggio che fungerà da supporto per la talpa per la realizzazione del rivestimento dei pozzi.




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Inviato il 04/07/2008 :  20:17:01  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
Seconda Uscita Stazione Toledo

Mentre prosegue la realizzazione della seconda galleria di stazione della Stazione Toledo (scusate il gioco di parole), al cantiere della seconda uscita della Stazione Toledo, a Piazzetta Montecalvario, proseguono gli scavi archeologici.





In questa foto è visibile la stratificazione del suolo.


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Inviato il 04/07/2008 :  20:19:19  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
Cantiere Stazione Municipio

Per quanto riguarda i lavori di Piazza Municipio iniziamo con due foto generali del cantiere.





Prosegue lo scavo per la realizzazione del pozzo della stazione della Linea 6 non senza difficoltà dovuta alla presenza di reperti archeologici: al centro dello scavo è spuntata parte di un muro.





Dall'altro lato, nei pressi dei giardinetti antistanti il Maschio Angioino si ha l'impressione che gli scavi archeologici stiano per terminare visto anche il fatto che si sta smontando la copertura.



Anche qui si ha l'impressione che gli scavi stiano per terminare.



Il vecchio sottopasso che fino a qualche settimana veniva impiegato come piccolo deposito degli attrezzi è stato completamente liberato, evidentemente si apprestano ad abbatterlo.



Nel frattempo le sagome impiegate per la realizzazione del rivestimento delle gallerie di stazione hanno terminato il loro compito e sono state poggiate nel piazzale. Abbiamo inoltre notato che si stavano smontando le tubazioni del sistema di congelamento con azoto liquido, segno che forse è terminato lo scavo delle varie gallerie e discenderie.



Per finire il punto da me preferito per scattare foto, che mostra tutto il potenziale e l'importanza di questa stazione, con la Stazione Marittima e le navi da crociera sullo sfondo.



Dall'altro lato della Piazza, nei pressi di Palazzo San Giacomo, proseguono i lavori per lo spostamento dei sottoservizi. Anche se la foto non è molto chiara era in fase di realizzazione il gettito di calcestruzzo per la realizzazione della copertura di un grosso cunicolo per i sottoservizi.


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Inviato il 04/07/2008 :  20:20:23  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
Pozzi di ventilazione via Depretis

In via Depretis prosegue lo spostamento dei sottoservizi per la realizzazione del secondo pozzo di ventilazione. Si dovrebbe trattare di un collettore fognario.



Dall'altro lato della strada, invece, è stata ultimata la realizzazione dei pali di fondazione del pozzo. Un primo piano della grossa fresa impiegata.


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Inviato il 04/07/2008 :  20:22:06  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
Cantiere Stazione Università

Al cantiere per la realizzazione della Stazione Università proseguono i lavori di scavo per la realizzazione delle discenderie.
Si è stati obbligati ad installare un cartello per rassicurare i cittadini della non tossicità dell'azoto. Evidentemente quasi nessuno sa che l'area che respiriamo è composta al 70% di azoto.



Dall'altro alto della piazza, nell'area antistante la Camera di Commercio dove si lavora alla realizzazione delle scale di ingresso, si ha l'impressione che i lavori siano fermi da un bel po'.

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Inviato il 04/07/2008 :  20:23:35  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
Pozzo di Ventilazione Corso Umberto

All'incrocio tra il Corso Umberto e Via Denza sono ormai terminati i lavori per lo spostamento dei sottoservi propedeutici alla realizzazione di un pozzo di ventilazione. Attualmente si sta ripristinando la pavimentazione in basoli.


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Inviato il 04/07/2008 :  20:24:35  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
Cantiere Stazione Duomo

Per finire, al cantiere della Stazione Duomo prosegue speditamente lo scavo della stazione. Attualmente si è raggiunti una profondità abbastanza notevole, all'incirca 25 metri. Notate la notevole presenza d'acqua.




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Inviato il 10/07/2008 :  00:13:21  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
Un interessantissima sintesi di un articolo tratto dal rivista "Le Strade – Aeroporti, Autostrade, Ferrovie" del n. 9 settembre 2007 pag. 118, relativo alla tecnica costruttiva della tratta Dante-Garibaldi della Linea 1, che spiega molto bene la tecnica di congelamento e soprattutto la particolarità della Stazione Toledo che la rende diversa dalle altre.

La metropolitana di Napoli: la tratta Dante-Garibaldi

Il tracciato della tratta in costruzione della Linea 1 attraversa prevalentemente l’area del centro storico densamente urbanizzata. Per limitare il risentimento dei lavori in superficie, si è scelto di attraversare il substrato tufaceo in presenza di carichi idrostatici molto elevati il cui contenimento ha costituito una sfida dal punto di vista progettuale e tecnologica.
La linea è realizzata con due tunnel a singolo binario scavati “a piena sezione” attraverso l’impiego di due TBM con diametro esterno di 6,74 m del tipo a pressione di terra bilanciata (EPB). Il livello massimo di pressione idrostatica previsto nel progetto raggiunge i 3,5 bar al centro della sezione.


Le stazioni sono state realizzate con un pozzo centrale di sezione pari a circa 40 x 18 m, scavato a cielo aperto fino a profondità superiori ai 40 m, dalle quali sono state realizzate a foro cieco 4 gallerie di banchina e 4 gallerie di discenderia adottando la tecnica del congelamento del terreno circostante lo scavo.
La linea passa sotto un’area urbanizzata fin dal periodo greco-romano e a una profondità di 10 m sono stati repertate testimonianze di origine antropica; infatti si ricorda come entro il pozzo di Piazza Municipio sia stato rinvenuto l’antico porto romano con il recupero in ottimo stato di due chiglie romane di notevoli dimensioni; e come nel cantiere della stazione Duomo sia stato rinvenuto un complesso monumentale romano del IV secolo.
Sotto i primi 10 m troviamo una sovrapposizione di depositi vulcanici dalla struttura incoerente nei livelli più alti (pozzolana), mentre a profondità maggiori troviamo una roccia tenera, il tufo giallo napoletano, caratterizzata da molte fratturazioni, nella quale si verificano livelli di permeabilità molto maggiori che nel tufo integro.
Le pareti dei pozzi sono protette da paratie di spessore pari a un metro, realizzate mediante idrofresa fino alla profondità di 50 m (si è escluso l’uso dello scavo a benna mordente per le caratteristiche idrauliche del tufo). Le spinte idrostatiche sono state contenute mediante la realizzazione di impalcati intermedi man mano che lo scavo veniva approfondito. Nelle parti più profonde comunque si sono realizzati tiranti attivi disposti su più ordini, perforati sotto falda tramite preventer. Prevedendo, in fase di progetto, una filtrazione dal fondo modesta e non in grado di perturbare la falda al di fuori dello scavo, si è scelto di non realizzare il tampone di tenuta sul fondo scavo.
I pozzi di stazione sono posizionati con l’asse maggiore in direzione trasversale al tracciato della linea. In corrispondenza delle due facce principali dei pozzi si sono scavate le gallerie che, con una sezione trasversale di scavo di circa 100 mq, consentiranno la realizzazione delle banchine. Le gallerie di banchina sono ovunque sottoposte ad un carico idrostatico tra i 20 e i 30 m; il problema del contenimento dell’acqua in fase di scavo è stato risolto con il congelamento lungo la superficie dello scavo, mediante la circolazione di un fluido refrigerante immesso da sonde. Le temperature sono state misurate per ogni galleria da 12 catene termometriche lunghe 50 m, posizionate nel terreno all’esterno delle sonde e costituite da 1 sensore ogni 5 m; per ciascuno dei 130 punti di misura sono state quindi registrate le temperature con frequenza di 30 minuti, in modo da consentire l’analisi puntuale delle temperature per la determinazione degli spessori di ghiaccio raggiunti.
Completato lo scavo, realizzata l’impermeabilizzazione ed il rivestimento definitivo in cemento armato, è stato possibile l’attraversamento da parte delle TBM e quindi il collegamento con le gallerie di uscita. Il transito “a vuoto” delle frese è stato realizzato sopra una “sella” in c.a. appositamente realizzata sopra l’arco rovescio.
Anche nel caso delle gallerie di discenderia si è proceduto utilizzando la tecnica del congelamento mediante sonde per consolidare e impermeabilizzare l’ammasso roccioso.
La stazione Toledo, situata al margine dei quartieri spagnoli, si distingue dalle altre della tratta in quanto la matrice urbanistica particolarmente serrata in superficie ha reso impossibile lo scavo del pozzo di stazione a cielo aperto. La posizione di quest’ultimo è stata traslata lateralmente, imponendo lo scavo delle gallerie di banchina a partire da un manufatto di raccordo, denominato “camerone di scavalco” realizzato a foro cieco. L’opera è significativa per le sue dimensioni: la sezione raggiunge un’altezza, tra calotta e arco rovescio, di 18,5 m, ed una luce trasversale di circa 13 m; la galleria si estende, a partire dalle paratie del pozzo, per 38 m di lunghezza, sottoponendosi all’impronta di un edificio del XVI secolo posto nei quartieri spagnoli. Lo scavo è stato previsto quasi interamente in tufo, ad esclusione della calotta che emerge nello strato di pozzolana per circa 3 m. Anche qui lo scavo del camerone è stato impermeabilizzato tramite congelamento fino a spessori, attorno alla calotta, maggiori di 2 m. I piedritti e l’arco rovescio sono stati trattati con iniezioni cementizie e chimiche mediante la tecnica MPSP (multi packer sleeved pipe).
Lo scavo del camerone è stato eseguito per fasi successive. Nella prima è stato aperto lo scavo della calotta, immediatamente rivestita per campi con un guscio di c.a. dello spessore di 0,75 m; nelle fasi successive il cavo è stato progressivamente ribassato, sempre realizzando il rivestimento in calcestruzzo armato a fasce e per sottomurazioni. I piedritti sono stati chiodati con barre dywidag ancorate entro la zona di tufo iniettato, per sostenere le spinte trasmesse dall’ammasso circostante.
Dall’interno del camerone di scavalco è in fase di completamento il lancio delle perforazioni che ospiteranno le sonde congelatici da utilizzare nella realizzazione delle 4 gallerie di banchina e delle 2 discenderie. Completate le gallerie e dopo la rimozione delle testate delle sonde congelatrici, sarà posato il pacchetto di impermeabilizzazione e gettato il rivestimento definitivo di c.a. dello spessore di 0,8 m.
Lo sviluppo totale di scavo delle gallerie di linea raggiunge i 4 km per ciascuna canna che si sommano alle traslazioni “a vuoto” previste entro le 5 stazioni di ulteriori 550 m per canna.
In fase di progetto è stata effettuata una verifica della sensitività dei fabbricati situati al di sopra del tracciato dei tunnel attraverso la valutazione dei cedimenti in superficie mediante l’applicazione di metodi semi-empirici (Peck, Attembroke, Potts) e, successivamente, nell’individuazione della “categoria di danno” (secondo Boscardin e Cording, 1989) sulla base del massimo valore delle deformazioni a trazione calcolate per ciascun edificio. Durante la costruzione, le misure acquisite dal sistema di monitoraggio hanno permesso di correggere i parametri assunti nelle valutazioni semiempiriche e di aggiornare le previsioni per i tratti successivi. I parametri operativi per l’avanzamento delle TBM sono stati definiti per sottotratte limitate a meno di 200 m ed aggiornati costantemente sulla base delle misurazioni acquisite dal sistema di monitoraggio e dalla frese stesse. Tale processo operativo ha conseguito un buon livello di produzione giornaliera (circa 12-15 m al giorno per macchina) con assestamenti trascurabili nel tratto in tufo e valori degli stessi comunque contenuti nel tratto scavato nelle sabbie (inferiori a 13 mm).

Alcune foto dell'articolo.








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Modificato da - BiagPal il 10/07/2008 00:14:07
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Inviato il 10/07/2008 :  02:56:15  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
l'articolo non dava news sui tempi di realizzazione?
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Inviato il 10/07/2008 :  10:39:01  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
Ma quale articolo? Quello sopra è un semplice articolo relativo alle "tecniche di costruzione".

Le mie foto.
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Inviato il 10/07/2008 :  10:42:58  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
Cantiere Stazione Arco Mirelli

Ecco le foto che ho scattato sabato scorso ai vari cantieri della Linea 6. Iniziamo dal cantiere della Stazione Arco Mirelli a Piazza della Repubblica.
Al di sotto della cortina dei palazzi alla Riviera di Chiaia dopo aver quasi ultimato lo spostamento di un collettore fognario sono in via di realizzazione dei nuovi marciapiedi.





Un primo piano della base di un palo. Che sia un nuovo palo per il sostegno della linea di alimentazione aerea della linea tranviaria?
Onestamente, poi, non capisco a cosa serva questo alto marciapiedi centrale...mah...



Resta da ultimare la copertura del collettore fognario negli ultimi metri (peccato per la presenza della recinzione che disturba).



Dall'altro lato, nel cantiere principale, è stata completamente spianata l'area e preparato il fondo su cui posare i binari della linea tranviaria e l'asfalto per la deviazione che aggirerà il futuro cantiere.



Due zoommate attraverso le quali si nota il tracciato su cui saranno posati i binari tranviari.





Un'inquadratura su Piazza della Repubblica, dove pure è stato spianato tutto, per potervi posare lo strato di asfalto.



Passiamo adesso a qualche foto scattata dalla Villa Comunale. In primo piano, in basso, si nota l'inizio della posa del classico strato di pietrisco su cui si stende lo strato di asfalto e su cui si realizza anche la massicciata per i binari tranviari.



Osservando meglio da questa inquadratura e facendo attenzione a quei piccoli paletti di legno fissati come traccianti per la futura deviazione della carreggiata stradale ho la sensazione che ci sarà una separazione tra la carreggiata percorsa dai veicoli e la corsia tranviaria. La circolazione in questo punto credo che sarà molto difficoltosa...



Uno sguardo all'indietro che ci permette di vedere il punto in cui termina il cantiere della Linea 6 ed inizia quello dei lavori per la linea tranviaria.



Due inquadrature del cantiere in Piazza della Repubblica.





Zoommando sul monumento di Piazza della Repubblica si può notare un'impalcatura che è stata montata al suo interno. Probabile che il monumento venga momentaneamente smantellato o spostato.



Osservando l'andamento dei lavori sembra ormai chiaro che nel tratto in cui la linea tranviaria attraverserà l'area interessata dai lavori per la realizzazione della Stazione Arco Mirelli sarà realizzata impiegando il ballast e non realizzando la classica platea in cemento armato.

Le mie foto.

Modificato da - BiagPal il 10/07/2008 10:44:15
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Inviato il 10/07/2008 :  10:45:23  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
Cantiere Stazione San Pasquale

Passiamo adesso al cantiere della Stazione San Pasquale. Iniziamo da una foto scattata dall'inizio del cantiere, lato Villa Pignatelli.



Una foto scattata dalla Villa Comunale, sempre all'altezza di Villa Pignatelli.



Dando uno sguardo all'interno del cantiere realizzato nella Villa Comunale si notano, come già avevamo annunciato precedentemente, i container impiegati come spogliatoi per gli operai e deposito di attrezzature e materiali.



Una base in cemento realizzata, forse, per posarvi su un gruppo elettrogeno.



Il cantiere all'interno della Villa Comunale, però, è stato ingrandito di molto, tanto da arrivare oltre la Cassa Armonica.



Ed ecco spiegato il motivo del notevole ingrandimento del cantiere all'interno della Villa Comunale. E' stato abbattuto il muro di recinzione ed è stata sbancata parte della Villa.
E' evidente, a questo punto, che si provvederà a realizzare come prima cosa le scale di ingresso alla stazione lato Villa Comunale, per poi potervi realizzare sopra la linea tranviaria senza problemi e senza essere poi costretti a dover sospendere il servizio tranviario successivamente.





Passiamo adesso alla deviazione della carreggiata della Riviera di Chiaia realizzata all'incrocio con Piazza San Pasquale.





E' stata anche abbellita l'aiuola con la piantumazione di nuove essenze arboree.





Ed è stato anche realizzato questo piccolo spartitraffico.



A protezione del passaggio pedonale sul marciapiedi sono state apposte queste barriere.



Ritorniamo al cantiere con alcune foto scattate all'inizio del cantiere all'incrocio con Piazza San Pasquale. C'è da dire che esso è davvero di notevole dimensione.
Nelle prime due foto è anche visibile parte del vecchio binario tranviario superstite.







Da queste due foto si nota meglio il lavoro di sbancamento della Villa Comunale, con la Cassa Armonica sullo sfondo. Oltre a questi lavori sono anche stati spostati alcuni sottoservizi che ancora intralciavano la realizzazione del pozzo di stazione.





Du primi piani di ciò che resto del muro di recinzione, opportunamente sezionato e numerato per rendere più facile il suo ricomponimento.





L'ultima parte del muro di recinzione superstite, comprensivo di uno dei varchi di ingresso, che dovrà essere abbattuta.



La deviazione che riporta le auto di nuovo sulla Riviera di Chiaia, realizzata davanti all'ingresso della Villa Pignatelli.



Per finire la stessa deviazione, fotografata dalla Villa Comunale.



Osservando i lavori in questo cantiere mi viene da pensare che bisognerà attendere alcuni mesi per vedere in questo tratto la linea tranviaria completata (forse fine anno). In compenso, però, penso che in questo tratto, a differenza del tratto in cui la linea tranviaria si incrocia con il cantiere per la Stazione Arco Mirelli, si realizzerà la platea in cemento armato definitiva.

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Inviato il 10/07/2008 :  10:46:31  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
Cantiere Stazione Chiaia

Per finire la rassegna sui lavori per la realizzazione delle nuove stazioni della Linea 6 passiamo al cantiere di Piazza Santa Maria degli Angeli per la costruzione della Stazione Chiaia.
La situazione al 31 Maggio con l'obelisco ingabbiato dalle impalcature.

31/05/2008


La situazione aggiornata a sabato scorso con l'obelisco ormai rimosso. Resta solo parte del basamento.




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