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yogurt_new
Capo Stazione

1420 Messaggi

Inviato il 27/09/2007 :  07:05:18  Guarda il profilo di
Se non dai fastidio a nessuno ok, ma se la togli ad altri??? E sicuramente la togli ad altri, quelli che in graduatoria sono aventi a te... Toghe più che rosse, sconnesse dalla realtà... Quando il diritto supera il buon senso.


Meditate gente, meditate!!!
SOS VITA 800813000
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n/a
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Inviato il 27/09/2007 :  09:07:24  Guarda il profilo di
Senza contare i finti "rossi" e finti "poveri" che subaffitano le case popolari in nome del profitto in barba alle regole!!

Che la Forza sia con Te!
(May the Force be with You!)
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Gemini76
Amministratore (Owner)

Lazio
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Inviato il 27/09/2007 :  09:19:07  Guarda il profilo di  Visita il Sito di Gemini76
La Cassazione non è nuova a queste bizzarre intepretazioni del diritto...bah

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Emanuele
Oper. Spec. Circolazione (Guardablocco)

Lazio
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Inviato il 27/09/2007 :  10:13:14  Guarda il profilo di  Visita il Sito di Emanuele
Sì, però mi permetto di farvi notare che la Cassazione non è né il legislatore, né la Corte Costituzionale. La Cassazione dà un'interpretazione della norma che è sì vincolante per i tribunali di merito, ma non modifica la lettera della legge.
Ergo, se si presentasse un altro caso analogo e questo finisse in Cassazione, magari di fronte ad un'altra sezione della stessa, potremme ben presto trovarci di fronte ad un nuovo e diverso orientamento.
Mi spiego: non è che con siò sia diventato di per sé legale occupare abusivamente una casa popolare se si vers ain stato di necessità; è l'attuale interpretazione a fissare questa linea ma, poiché la norma che punisce l'occupazione abusiva non è in realtà stata modificata (perché questo non rientra nelle prerogative della Cassazione), presto potremmo trovarci di fronte ad una nuova linea...
Fine della digressione OT in punta di diritto...
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Gemini76
Amministratore (Owner)

Lazio
35941 Messaggi

Inviato il 27/09/2007 :  10:24:44  Guarda il profilo di  Visita il Sito di Gemini76
mode ot on Beh, il verme di action in un'intervista su metro già gongola mode ot off


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Giancarlo Giacobbo
Professional Senior(1° Aggiunto di Reparto)

Lazio
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Inviato il 27/09/2007 :  11:26:34  Guarda il profilo di
quote:
Messaggio di Emanuele

Sì, però mi permetto di farvi notare che la Cassazione non è né il legislatore, né la Corte Costituzionale. La Cassazione dà un'interpretazione della norma che è sì vincolante per i tribunali di merito, ma non modifica la lettera della legge.
Ergo, se si presentasse un altro caso analogo e questo finisse in Cassazione, magari di fronte ad un'altra sezione della stessa, potremme ben presto trovarci di fronte ad un nuovo e diverso orientamento.
Mi spiego: non è che con siò sia diventato di per sé legale occupare abusivamente una casa popolare se si vers ain stato di necessità; è l'attuale interpretazione a fissare questa linea ma, poiché la norma che punisce l'occupazione abusiva non è in realtà stata modificata (perché questo non rientra nelle prerogative della Cassazione), presto potremmo trovarci di fronte ad una nuova linea...
Fine della digressione OT in punta di diritto...



Quello che tu dici è vero, però le sentenze della Cassazione fanno giurisprudenza, pertanto tutte le sentenze che i giudici sparsi per la penisola prenderanno da oggi in avanti, si atterranno ad essa. Salvo, poi, una successiva sentenza contraria.

Giancarlo
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Emanuele
Oper. Spec. Circolazione (Guardablocco)

Lazio
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Inviato il 27/09/2007 :  11:51:17  Guarda il profilo di  Visita il Sito di Emanuele
Appunto, però la storia delle giurisprudenza è disseminata di 'révirements', come li chiamano i giuristi .
Tra un cambio di orientamento e l'altro possono trascorrere anni o decenni, come anche solo poche settimane.
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Emanuele
Oper. Spec. Circolazione (Guardablocco)

Lazio
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Inviato il 27/09/2007 :  11:52:41  Guarda il profilo di  Visita il Sito di Emanuele
[quote]Messaggio di Gemini76

mode ot on Beh, il verme di action in un'intervista su metro già gongola mode ot off

--------------------------

Eh?
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Inviato il 27/09/2007 :  12:20:02  Guarda il profilo di
Action = diritti in movimento. Movimento che tende sostanzialmente all'autogoverno (mia congettura!). Cmq appresso c'è lo statuto dell'associazione.

TITOLO I: DENOMINAZIONE E SEDE

Art.1
Il presente statuto regola la struttura organizzativa, le funzioni e gli obiettivi dell’associazione di promozione sociale denominata “Action-diritti in movimento” ( da ora Action), esperimento di cittadinanza responsabile realizzato dal movimento di lotta per la casa “Action – agenzia comunitaria diritti” e dai centri sociali Spartaco, 32, Sans Papiers, La strada, Corto Circuito, dall’associazione “abitare in Action”, comitati di inquilini e di cittadini, comunità migranti e singoli fondato sui principi della solidarietà sociale, dell’antifascismo, antirazzismo e consumo consapevole;


Art.2

L’associazione ha sede legale in via Marco Dino Rossi n. 9; la durata dell’associazione è illimitata e funzionale al raggiungimento dello scopo sociale;


TITOLO II: DEFINIZIONE E FINALITA’

Art.3

1. Action-diritti in movimento ( da ora Action) è un’associazione di promozione sociale che affronta la crisi in cui versano le attuali forme della rappresentanza politica, rilanciando la partecipazione alle scelte pubbliche e l’autorganizzazione dei cittadini con problemi comuni, per giungere alla conquista di nuovi diritti sociali e alla creazione di un nuovo modello di Welfare;
2. Action promuove percorsi di autogoverno delle comunità locali e forme di sindacalismo metropolitano. Muovendo dall’esperienza degli sportelli autogestiti nelle occupazioni di Action – agenzia comunitaria diritti, dalla lotta per la conquista del diritto all’abitare nei municipi e nel comune di Roma e dalla costruzione di forme di socialità e di solidarietà da parte dei centri sociali, Action intende rilanciare un nuovo modello di cittadinanza, fondato sulla difesa dei beni comuni e dei diritti sociali contro l’aggressione dei poteri forti;
3. Action, attraverso i suoi sportelli municipali, svolge forme di assistenza sociale, di tutela dei diritti civili e sociali dei soggetti svantaggiati appartenenti a classi sociali deboli, con particolare riferimento alle persone in emergenza abitative e agli immigrati;
4. Action si sente parte del movimento altermondialista che a partire dalla grande mobilitazione contro il WTO a Seattle nel 1999, si batte contro il modello di società individualista proposto dalla globalizzazione neoliberista e contro la guerra. IL primato dei diritti e della persona umana sul libero mercato e la grande proprietà e la difesa della pace rappresentano la griglia di valori a cui riferirsi costantemente;
5. Action non persegue fini di lucro e non è pertanto consentita la distribuzione anche indiretta di proventi, di utili o di avanzi di gestione;

Art. 4

Le priorità di Action sono:

1. la creazione di comunità territoriali impegnate nella promozione di un nuovo Welfare locale;
2. lo sviluppo di nessi tra la società civile e le istituzioni di prossimità, in modo da creare delle “istituzioni sociali” aperte al contributo determinante dei cittadini;
3. la difesa del diritto all’abitare, promuovendo l’applicazione della delibera del comune di Roma 110/05, il decentramento di competenze ai municipi, il blocco degli sfratti, il passaggio da casa a casa e una nuova legislazione in materia di diritto all’abitare;
4. il contrasto alla discriminazione razziale, attraverso l’inclusione e l’accoglienza effettiva dei migranti nel tessuto metropolitano e la promozione di una società aperta e multiculturale;
5. la difesa dei beni comuni e degli spazi utili alla realizzazione di socialità, in particolare promuovendo la partecipazione effettiva dei cittadini nell’attuazione del prg;
6. la promozione di momenti e percorsi ludici e creativi e la valorizzazione dell’arte e della cultura come aspetto fondamentale per sviluppare legami solidaristici;
7. la promozione e la creazione di spazi pubblici e autogestiti dalla comunità locale per lo sviluppo di socialità e solidarietà e la fruizione di cultura e arte;
8. la promozione dello sport popolare, inteso come modo per diffondere la cultura della cura del benessere e della tutela della salute e come forma di aggregazione e di lotta all’esclusione sociale;
9. l’impegno per l’ottenimento di un reddito universale di cittadinanza;
10. lo sviluppo di un lavoro in rete con le altre associazioni e movimenti, nella città, nel Lazio e a livello nazionale per produrre una nuova legalità dal basso in grado di ricomporre la frattura tra la legislazione ordinaria e il quadro dei valori Costituzionali in cui Action si riconosce;
11. lo sviluppo di relazioni internazionali con movimenti e le associazioni che in Europa e nel mondo s’impegnano contro le politiche liberiste per la costruzione di una società solidale, fondata sulla pace e sul rispetto tra le diverse culture e tradizioni;


TITOLO III: LA FORMA ASSOCIATIVA

Art. 5

1. l’adesione ad Action è aperta alle realtà collettive e ai singoli cittadini che ne condividono gli scopi e manifestano l’intenzione all’adesione mediante il pagamento della quota sociale e l’accettazione della tessera;
2. Lo status di associato, una volta acquisito, ha carattere permanente e, salvo il diritto di recesso, può venir meno solo nei seguenti casi:
1. in caso di decesso del socio o di scioglimento dell'associazione;
2. per rifiuto del rinnovo dell’adesione o per il mancato pagamento della quota associativa;
3. per dichiarazione di espulsione presa dall’assemblea degli associati;
3. l’adesione ad action è immediata, salvo che entro trenta giorni la segreteria valuti l’incompatibilità dell’associato a partecipare all’associazione;
4. in questo ultimo caso, l’assemblea deciderà in ordine alla partecipazione all’assemblea;


Art.6

1. Gli associati hanno diritto a:
1. promuovere e partecipare alle attività e alle mobilitazioni di Action;
2. approvare il Bilancio preventivo ed il Rendiconto economico e finanziario, o il bilancio consuntivo;
3. eleggere i partecipanti ai luoghi di direzione e di garanzia ed essere eletti negli stessi;
2. Gli associati sono tenuti a:
1. osservare lo statuto e le decisioni prese collettivamente nei luoghi all’uopo deputati;
2. versare alle scadenze stabilite le quote sociali necessarie alla sopravvivenza di Action e all’implemento delle sue attività;
3. E’ facoltà degli associati versare un contributo superiore alla quota associativa rispetto ai minimi richiesti.
4. le realtà collettive che aderiscono ad action devono rispecchiare nella loro organizzazione interna e nel loro statuto i principi di partecipazione democratica e trasparenza delle decisioni collettive che action fa propri;


TITOLO IV: L’ORGANIZZAZIONE DEMOCRATICA

Art. 7
La struttura organizzativa di Action è predisposta in modo da valorizzare i contributi provenienti da tutti i municipi e dalle diverse aree tematiche, facendo in modo che sia i singoli che le realtà collettive possano partecipare, con pari dignità, alla elaborazione del progetto comune. A tal fine le decisioni collettive vengono prese con il metodo della condivisione, giungendo attraverso la discussione per approssimazione alla costruzione di un punto di vista comune. La decisione a maggioranza, oltre che per occasioni elettive, potrà essere presa solo in caso di fallimento del metodo della condivisione attraverso dall’assemblea di tutti gli associati, debitamente convocati.
Tutti i luoghi decisionali sono aperti alla partecipazione di ogni associato, assicurando la conduzione regolare della discussione.

Art. 8
In ogni municipio in cui è presente, Action si dota di un’assemblea territoriale deputata ad attuare il progetto comune a livello municipale.

Art. 9
Il consiglio direttivo di action è denominato segreteria;

Art.10
I luoghi decisionali di Action a livello cittadino sono:
a) il congresso cittadino;
b) l’assemblea degli associati;
c) il laboratorio delle idee e delle azioni;
d) La segreteria;
Art. 10

Il congresso cittadino è il più importante momento della vita democratica di Action in cui si elabora il progetto comune, individuando i campi di azione prioritari, le alleanze politiche e sociali, le strategie e le modalità di attuazione.

Il congresso cittadino si convoca regolarmente ogni due anni e in momenti straordinari su richiesta di un terzo degli associati o della maggioranza dei membri del laboratorio delle idee e delle azioni;

Il congresso elabora ed approva lo statuto.

Vi partecipano tutti gli associati che, sia come singoli che come realtà collettive, hanno diritto di esprimere il proprio pensiero e proporre ordini del giorno.


Art. 11

Il laboratorio delle idee e delle azioni ( da ora laboratorio ) è deputato ad attuare il progetto comune e ad affrontare i passaggi politici e sociali tra un congresso e l’altro, realizzando una sintesi tra le varie sensibilità attive dentro Action. In particolare:


a) applica le decisioni congressuali;

b) convoca il congresso ordinario e straordinario;

c) decide la stipula di accordi, protocolli d’intesa, partecipazione a organizzazioni più grandi ovvero aggregati politici;

d) ratifica la creazione dei soggetti federati , gruppi di lavoro o di ricerca impegnandosi nel loro sostegno e sviluppo;

Il laboratorio è eletto dall’assemblea congressuale ed è composto da una rappresentanza di tutti i Municipi e i soggetti tematici attivi in Action.

La segreteria convoca il laboratorio almeno una volta al mese.


Art.12
La segreteria è organo con funzioni operative, attua le decisioni collettive e coordina l’attività dei diversi soggetti federati.

La segreteria garantisce una conduzione della vita democratica che valorizzi in pari maniera il contributo dei singoli e delle diverse realtà collettive ( centri sociali, aree tematiche, gruppi di lavoro) che compongono Action.

A tale fine

a) convoca e presiede il laboratorio formando, sentite la varie sensibilità, l’ordine del giorno;

b) convoca l’assemblea degli associati nei momenti in cui il cattivo funzionamento del laboratorio non garantisce la corretta conduzione della vita democratica e comunque almeno una volta l’anno;

c) assicura la trasparenza nella conduzione della vita democratica e la circolazione omogenea delle informazioni tra gli associati;

d)redige il documento economico di previsione e il bilancio consuntivo;
e)Fanno parte della segreteria un portavoce, un Presidente e uno o più Vicepresidenti, un tesoriere ed uno o più componenti per territorio o area tematica o realtà collettiva

Il portavoce è garante dell’unità dell’associazione e ne esprime il punto di vista all’esterno.

Il Presidente ha potere di firma, la rappresentanza legale e negoziale verso terzi dell’associazione che rappresenta in giudizio. Tali poteri sono esercitati anche dai Vicepresidenti.

La segreteria, il Presidente, i vicepresidenti e il tesoriere sono nominati dall’assemblea generale o dal congresso e rimangono in carica un anno.

L’esercizio di Bilancio va dal 1° gennaio al 31 dicembre. IL primo esercizio si chiude il 31.12.07;


Art. 13

L’assemblea degli associati è il garante della corretta conduzione della vita democratica.

E’ convocata dalla segreteria, per e-mail o tramite affissione nella sede legale almeno 15 giorni prima:

a) per approvare il progetto comune annuale nel periodo in cui non sia previsto un congresso;

b) per ratificare il bilancio economico e il consuntivo;

c) per analizzare passaggi politici centrali per i quali non occorra indire un congresso straordinario;

L’assemblea è convocata almeno una volta l’anno e entro 4 mesi dalla chiusura dell’esercizio.

In prima convocazione l’assemblea è valida con la presenza della maggioranza degli associati. In seconda convocazione è valida quale che sia la partecipazione.

L’assemblea determina ogni anno la quota associativa, prevedendo una quota diversa a seconda delle diverse categorie di associati.



TITOLO V: AREE TEMATICHE


Art. 14

Singoli o realtà collettive aderenti ad Action possono organizzarsi per affrontare particolari tematiche attinenti alla conquista dei diritti e alla partecipazione dei cittadini. Tali organizzazioni hanno spazio nel laboratorio e nella segreteria.


Art. 15

Il consiglio delle occupazioni e dei residence ( da ora consiglio) si occupa della costruzione della vita comunitaria dentro le occupazioni e i residence e dell’elaborazione delle questioni politiche e sociali connesse all’affermazione del diritto all’abitare nei municipi e nel comune.

IL consiglio è il luogo decisionale di Action- agenzia comunitaria diritti, che vive quale area tematica di Action, occupandosi della questione del diritto all’abitare.

E’ rappresentato nel laboratorio e nella segreteria.


Art. 16

Il Network diritti coordina l’attività delle agenzie municipali e degli sportelli autogestiti al fine di sviluppare nei territori pratiche di autogoverno, partecipazione e tutela dei diritti.

IL Network nomina un coordinatore che ha il compito di:

a) convocare e presiedere il coordinamento;

b) garantire la comunicazione e la circolazione delle informazioni tra le diverse agenzie;

c) rappresentare il coordinamento nelle trattative con le istituzioni di prossimità;

E' rappresentato nel laboratorio e nella segreteria.


TITOLO VI: SCIOGLIMENTO


Art. 17

Lo scioglimento dell’associazione è deliberata dall’assemblea generale o dal congresso. In tale caso, il patrimonio, dedotte le passività, verrà devoluto ad associazioni di volontariato o associazioni onlus, salva diversa destinazione stabilità dalla legge.



Che la Forza sia con Te!
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Modificato da - n/a il 27/09/2007 12:20:48
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Gemini76
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Inviato il 27/09/2007 :  13:46:47  Guarda il profilo di  Visita il Sito di Gemini76
Ehm si, ma non era il caso di postare lo statuto de sta gente.

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Inviato il 27/09/2007 :  14:16:45  Guarda il profilo di
Sorry!

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Inviato il 27/09/2007 :  14:23:58  Guarda il profilo di  Visita il Sito di Gemini76
quote:
Messaggio di Fabio

Sorry!

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Inviato il 28/09/2007 :  12:45:05  Guarda il profilo di  Visita il Sito di Gemini76
Vedi Giuliano, è tutto un gioco di rimpalli tra RFI e Comune. Intanto dovevano priam finire i lavori di Italferr di adeguamento della galleria Cassia/Monte Mario. Comeptenza RFI
Lo sgombero degli abusivi è un problema di ordine pubblico...il ponte lo deve fare RFI

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Inviato il 28/09/2007 :  12:55:04  Guarda il profilo di
Io Odio i Rimpalli !!!



STEFER MR 100 FOREVER
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Inviato il 28/09/2007 :  16:03:38  Guarda il profilo di
Alcune domande:
1. E' mai esistita una bretella di collegamento tra Roma Prenestina e Roma Tuscolana (cioè tra la linea RM-Pescara e la RM-Genova e le RM-Napoli)?
2. Sono previsti interventi in tal senso?
Con la nuova TAV RM-Napoli, che entra nel nodo urbano di Roma sfruttando il corridoio preesistente della RM-Pescara, non ci sono raccordi diretti con la linea per Genova. Mi sembra un "peccato"...
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