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mazinga-80
Tecnico Circolazione (Capo Squadra Deviatori)
Umbria
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Inviato il il 06/03/2013 : 20:12:50
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la notizia è di ieri, eccola nel dettaglio: Bus e metro, caccia agli evasori: 500 controllori contro i "portoghesi"
ROMA - È ora di smetterla di fare i portoghesi e cioè imbucarsi in ogni dove, persino sugli autobus, senza pagare il costo del biglietto. I romani ora rischiano multe salate. Quella che fino a poco tempo fa era una regola che si riusciva a infrangere senza destare troppo nell’occhio, oggi ritrova la sua importanza, ma non perché si sia ristabilito il senso del dovere, quanto più per i controlli a tappeto che l’Atac, l’azienda del trasporto della Capitale, ha messo in campo. Per i furbetti, impegnati a scavalcare i tornelli della metropolitana o salire su un autobus senza timbrare il biglietto, si preannunciano tempi difficili.
BUONGIORNO BIGLIETTO È partita, infatti, ieri la nuova iniziativa dell’Atac, “Buongiorno, biglietto”, che prevede un rafforzamento dei controlli antievasione, l’80% a Roma centro, il restante 20% in periferia. Ecco allora che da qui ai prossimi tre mesi, con cicli di due settimane, agli abituali controllori giornalieri – oggi 235, mentre a settembre 2012 erano solo 75 – se ne aggiungeranno altri 285 con lo scopo di controllare, all’entrata e all’uscita della metropolitana, sugli autobus e sui tram, il biglietto, possibilmente obliterato, in mano al cittadino. Tra loro anche manager e dirigenti dell’azienda. «Stiamo cercando - dice l’amministratore delegato dell’Atac, Roberto Diacetti, impegnato in prima persona, ieri, nel controllo a tappeto sugli autobus - di migliorare il trasporto a Roma, ma a fianco di questo processo, che prevede comunque dei tempi non brevi, dobbiamo anche ristabilire il rispetto delle regole». Le multe restano le stesse. Cinquanta euro per chi decide di pagare subito e cento per chi, invece, si fa mandare il verbale a casa. Quello che cambia è la metodicità delle verifiche. Colletti bianchi e verificatori presiederanno i tornelli di uscita e non solo di entrata della metropolitana. Ieri a Termini, tra le 8 e le 13, sono stati controllati 16mila viaggiatori e redatti 183 verbali. I controllori potranno salire a bordo degli autobus anche ai semafori, e non più solo alle fermate: chi è dentro non potrà scappare, visto che ad aprirsi sarà solo una porta.
VERBALI SUL 64 «Fino a oggi i controlli sono triplicati, passando dal 3,5% al 10,4%, con un incremento del 40% sulle sanzioni effettuate», spiega Diacetti. A trasgredire sono «cittadini italiani e residenti, i turisti abitualmente sanno che il biglietto va pagato». Anche se non mancano le eccezioni. Ieri, solo sulla linea 64, dalle 8 alle 12 sono stati redatti 35 verbali, tra questi due a turiste irlandesi beccate senza biglietto.
ARRIVANO 337 MEZZI Ma l’Atac oltre ai controlli promette altro. L’incremento della flotta degli autobus in circolazione, oggi pari a 1.750 unità, che sarà aumentata, a fine aprile, di altri 337 mezzi. Un’attenzione, poi, anche per i portatori di handicap, secondo quanto stabilito dal piano tra Roma Capitale e associazioni disabili, firmato lo scorso gennaio: a fine marzo sarà presentato il prototipo per 9mila paline in codice Braille. Sarà intensificato anche il servizio di pulizia dei mezzi: tre turni, dislocati nell’arco dell’intera giornata e non più solo uno al mattino. «Stiamo mettendo in campo – conclude l’amministratore delegato di Atac – azioni costanti di controllo e manutenzione per migliorare il servizio pubblico, ottimizzando le risorse presenti e diminuendo i costi di gestione».
tratto dal messaggero: http://www.ilmessaggero.it/roma/cronaca/bus_controllori_portoghesi_multe/notizie/256036.shtml
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mazinga-80
Tecnico Circolazione (Capo Squadra Deviatori)
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Gemini76
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Inviato il 06/03/2013 : 21:12:33
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ogni tanto spediscono un pò di dirigenti a fare scena....però me farebbe paicere se Diacetti in persona me controllasse l'abbonamento...anzi, se facesse vivo a Re di Roma la mattina :-) |
************************ Putin,Lavorv,Medvedev (e pacifinti sinistroidi italiani lettori della pravda quotidiana): dovete andare all'inferno!FUCK RUSSIA!!Bombardare Mosca sarà sempre cosa buona e giusta. Impiccare o fucilare putin e lavrov è un atto dovuto di assoluta giustizia,così come giustiziare i naziruzzi medvedev e peskov (compresa la gallina zakharova )ed il porcellino ceceno. L'ambasciatore della moscovia in Italia va rimandato a casa sua possibilmente a calci nel fondoschiena. Non è ospite gradito ************************ |
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iencenelli
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Inviato il 06/03/2013 : 21:46:56
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una vergogna |
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l_pisani_54
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Inviato il 07/03/2013 : 10:22:02
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Vorrei vedere qualche dirigente andare a controllare i biglietti a Tor Bella Monaca alle 10 di sera. Scommettiamo che al primo "cartone" in bocca che rimedia rivedono tutto il piano? |
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Luca -RM
Capo Stazione
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Inviato il 07/03/2013 : 18:13:41
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Non servono a nulla 100 controllori se poi la "procedura" del controllo rimane la stessa. Gli evasori continueranno ad evadere e i turisti che leggono i forum ... pure. |
Luca |
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mazinga-80
Tecnico Circolazione (Capo Squadra Deviatori)
Umbria
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Inviato il 07/03/2013 : 20:02:07
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Metro, non vogliono pagare il biglietto: pugni e sputi all'addetto Atac Le violenze da parte di una coppia che aveva provato a passare i tornelli con il metodo del trenino
ROMA - «Il pugno l'ho sentito ma mi ha fatto più male quello sputo». Quando indossava la divisa da autista non ha mai avuto paura, neanche quando veniva inghiottito dal buio del «lato oscuro di Roma», i vialoni di Tor Bella Monaca: a bordo dello 058 “c'erano ragazzini che tiravano il freno d'emergenza perché volevano che il bus si fermasse davanti il portone di casa, spacciatori alle fermate e spesso dovevi aspettare quindici minuti per far salire un tossicodipendente barcollante». Marco (lo chiameremo così) non ha mai avuto paura nei 15 anni vissuti da autista Atac, e soprattutto non si è mai sentito umiliato. Fino a mercoledì, quando, mentre indossava la felpa dell'assistenza clienti dell'Atac, è stato minacciato e aggredito da una coppia. La sua colpa? Aver invitato i passeggeri a timbrare il biglietto.
LA VIDEOINTERVISTA: LA DONNA ERA UNA FURIA
Ore 16, banchina della stazione Termini, linea B, direzione Laurentina. Marco osserva: un uomo timbra il biglietto e fa passare ai tornelli anche la compagna con il metodo del trenino, facendola accodare dietro di lui. Marco interviene: «Mi scusi signora – dice gentilmente – dovrebbe timbrare anche lei il biglietto». La donna sbuffa, ma si convince: si dirige alle macchinette, inserisce un euro e cinquanta e prende il titolo di viaggio. «Con pazienza, dopo qualche minuto ho cercato di convincere la signora a fare il biglietto» dice.
La coppia passa di nuovo i tornelli ma non si è dimenticata del volto di Marco. «Si sono avvicinati, hanno iniziato a minacciarmi, a insultarmi, sono rimasto calmo, non ho reagito». Ma la furia non si spegne, quell'affronto, l'aver chiesto di timbrare il biglietto, deve essere vendicato. La coppia si avventa contro di lui: «L'uomo mi ha spintonato, la donna mi ha dato un pugno sulla gola, poi mi ha sputato sul volto, un gesto orribile». Intanto un carabiniere in borghese e alcuni colleghi intervengono. Ma la furia non si è ancora placata.
«La donna ha afferrato un secchione dell'immondizia, ha tentato di colpirmi» racconta. Sarà un ex carabiniere, in servizio come volontario, a strappare dalle mani quel secchione. Ma il caos non è ancora finito. «Mentre cercavamo di calmare la donna – racconta Marco - un uomo ha oltrepassato i tornelli senza biglietto, un poliziotto in borghese lo ha invitato a timbrare il titolo di viaggio ma proprio non voleva». Dalla discussione si è passati alle mani: spintoni e insulti contro l'agente che alla fine è riuscito a fermare l'uomo.
Marco da 14 mesi indossa la felpa dell'assistenza clienti. Ha lasciato la divisa da autista perché ritenuto inidoneo: ha subìto tempo fa un intervento a una caviglia. «Come addetto all'assistenza clienti non può fare multe – dice Vincenzo Saccà, responsabile Atac dell'assistenza clienti e presidio sul territorio – il suo compito è quello di dare informazioni ai viaggiatori e di scoraggiare con la sua presenza chi non timbra i biglietti. Marco ha svolto bene il suo compito invitando la coppia ad acquistare il titolo di viaggio. La coppia - ha aggiunge Saccà - è stata identificata dalla polizia ed è stata denunciata».
«Molte persone timbrano il biglietto – dice Marco – tante altre no e discutiamo spesso con chi non vuole pagare il biglietto». C'è chi vuole fare semplicemente il furbo, chi si rifiuta di timbrare criticando i notevoli disagi che ogni giorno si incontrano in metro, e chi, semplicemente, dice di aver perso il lavoro e di non avere soldi.
Anche oggi Marco è a lavoro. «Quello che mi ha fatto più male sono stati gli sputi, a 42 anni, essere umiliati così perché si prova a fare bene il proprio lavoro è deprimente». laura.bogliolo@ilmessaggero.it
fonte il messaggero del 7/3: http://www.ilmessaggero.it/roma/cronaca/aggressione_atac_biglietti_metro_termini_roma/notizie/256666.shtml |
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Gemini76
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Inviato il 07/03/2013 : 21:14:50
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Si, ma dite alla giornalista de Il Messaggero che gli autobus non hanno il freno d'emergenza. |
************************ Putin,Lavorv,Medvedev (e pacifinti sinistroidi italiani lettori della pravda quotidiana): dovete andare all'inferno!FUCK RUSSIA!!Bombardare Mosca sarà sempre cosa buona e giusta. Impiccare o fucilare putin e lavrov è un atto dovuto di assoluta giustizia,così come giustiziare i naziruzzi medvedev e peskov (compresa la gallina zakharova )ed il porcellino ceceno. L'ambasciatore della moscovia in Italia va rimandato a casa sua possibilmente a calci nel fondoschiena. Non è ospite gradito ************************ |
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mazinga-80
Tecnico Circolazione (Capo Squadra Deviatori)
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Inviato il 07/03/2013 : 22:23:24
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poi volevo fare due considerazioni relative a questo discorso: 1) vi sembra giusto che ci siano alcune stazioni della metro impresenziate ossia con il gabiotto con i monitor accesi senza alcuna persona? non è per essere pignoli ma un entrata di una metro deve sempre essere presenziata, sia essa una stazione poco frequentata oppure no. tempo fa sotto una stazione delle metro ho fatto un biglietto alla macchinetta automatica, stavo per entrare in metro ed il tornello non si apriva. per fortuna la persona che era nel gabiotto sentendo i bip continui del tornello è uscito, mi ha aperto il tornello e mi ha messo il timbro nel biglietto. e se invece come spesso capita non c'era nessun addetto?
2)un ulteriore modo per combattere l'evasione potrebbe essere quello di dover passare il biglietto nei tornelli anche quando si esce, come accade anche in altre città europee tipo londra, dove il biglietto lo devi inserire sia all'entrata che all'uscita dalla metro. tutto ciò sicuramente scoraggerebbe quei personaggi che con 1 biglietto passano in più persone (trenino) o coloro che si accodano dietro ed entrano furbescamente dietro ignare persone. sarebbe troppo? cosa ne pensate? |
Modificato da - mazinga-80 il 07/03/2013 22:26:47 |
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Gemini76
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Inviato il 07/03/2013 : 23:38:28
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Alcune stazioni sono "impresenziate" in quanto manca personale per coprire tutti i turni. La timbratura in uscita è stata adottata a Milano, e sembra abbia un discreto successo |
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emipaco
Amministratore(Capo Reparto Movimento)
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Inviato il 08/03/2013 : 13:54:59
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eur Palasport, direzione Laurentina, sarà stata presidiata in 10 anni forse 2 volte; era una giovane ragazza, credo neo assunta, che subito è stata trasferita ad altra stazione. da allora i monitor si, la persona no. però onestamente capisco pure che li sia un posto (relativamente) inutile. per la controlleria non so dirvi, ma sulla FL3 oggi l'hanno fatta (e a treno pieno è abbastanza raro) |
colui che sorride quando le cose vanno male ha già trovato qualcuno a cui dare la colpa (Arthur Bloch) |
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Gemini76
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Inviato il 08/03/2013 : 15:26:06
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Eur Palasport direzione Laurentina è perfettamente inutile presenziarla...chi ci sale?Se non erro la vicina sede di Poste Italiane ha un ingresso direttamente in stazione |
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mazinga-80
Tecnico Circolazione (Capo Squadra Deviatori)
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Inviato il 10/03/2013 : 15:27:02
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«Biglietto prego», viaggio in metro con i controllori dell'Atac.
A Vittorio Emanuele in 5 ore su 3mila controlli 65 multe. L'ad Diacetti nei vagoni con i passeggeri ROMA - «Devo testimoniare in un processo, non ho i soldi, può prestarmi lei un euro e cinquanta?», «il biglietto? L'ha strappato il bambino», «ho timbrato, ma l'inchiostro era finito», «sono in cassa integrazione non posso rinnovare la tessera». Poco imbarazzo nei volti, molta fantasia e un po' di verità nelle parole di chi viene fermato senza titolo di viaggio dai controllori dell'Atac ai tornelli della stazione Numidio Quadrato. La stessa stazione monitorata dal Messaggero.it giorni fa (videoreportage) presa d'assalto dall'esercito di chi non timbra i biglietti. Molti dicono di non aver rinnovato la tessera a marzo perché «mancano i soldi», altri semplicemente si sentono in dovere di beffare i controlli: «Il servizio è scadente, perché devo pagare?». Nel quotidiano controllo Atac a Vittorio Emanuele, venerdì su 3mila persone, sono state fatte 65 multe, un 2,2% di indice di evasione che, dice l'Atac, è superiore alla media che si attesta sull'1,1%. Un giorno insieme ai controllori dell'Atac, viaggiando da una stazione all'altra, insieme anche a Roberto Diacetti, amministratore delegato dell'azienda. «Scusi signora, ma perché non paga il biglietto? Lo sa che crea un danno a chi invece ogni giorno timbra il titolo di viaggio?» chiede Diacetti. A tu per tu con i viaggiatori che non mancano di ricordare al numero uno dell'Azienda per la Mobilità i disagi vissuti ogni giorno in metro. «Ne siamo consapevoli, non ci nascondiamo, ci scusiamo – risponde Diacetti – ma questo non può essere un alibi per timbrare». Non lo è e lo sa bene chi ogni giorno, invece, spende un euro e cinquanta per salire sui vagoni. VIDEO, INSIEME AI CONTROLLORI ATAC: http://video.ilmessaggero.it/index.jsp?videoId=4948&idSezione=13 Numidio Quadrato. Una donna si accoda a un viaggiatore che timbra. «Biglietto prego». La borsetta viene rovesciata, le tasche frugate all'infinito, poi la risposta: «Ho la tessera...ce l'avevo... non l'ho rinnovata...».. Uscita di sicurezza socchiusa, passa un ragazzo con lo zaino che non sfugge allo sguardo del verificatore. La giustificazione: «Ho un esame all'università, mi faccia passare...».. E ancora: «Eccola la tessera» dice un signore, ma è quella di febbraio.
A vigilare due controllori in borghese pronti a fermare i furbetti dei tornelli che provano il metodo del trenino o addirittura passano dall'uscita di sicurezza, altro punto debole degli accessi alle stazioni. Sulla banchina c'è anche Diacetti: «Ma lei la tessera ce l'ha?». L'ad si presenta e un gruppo di signore ne approfitta: «Ma è veramente il numero uno dell'Atac?». Inizia un colloquio informale quanto veritiero: «La linea B si ferma sempre, ma come mai?».
L'Ad risponde con chiarezza a tutti i viaggiatori, parla del progetto di installazione di pannelli di plexiglass sulle uscite di sicurezza per scoraggiarne l'apertura, di mettere in campo più uomini. Come? «I vigilantes armati costano molto – dice Diacetti - nel prossimo appalto sceglieremo di avere più guardie senza armi, così aumentiamo il numero di stazioni monitorate, dal centro alla periferia». L'ultimo scatto di Diacetti: si avvicina all'uscita di emergenza usata per saltare i tornelli e la chiude: «E non fate i furbetti...».
Vittorio Emanuele. «Controlli in uscita negli snodi fondamentali per verificare il più alto numero di persone possibili» dice Vincenzo Saccà direttore dell'assistenza clienti che scende in campo insieme a controllori in divisa. Insieme a loro ci sono anche dirigenti e quadri dell'Atac, la nuova strategia dell'Azienda. «Sul campo abbiamo 99 addetti all'assistenza clienti, 99 controllori, 40 con funzioni di polizia amministrativa e da poco 270 impiegati di alto livello, persone che affiancano il lavoro dei verificatori». In pratica, un piccolo esercito esce dagli uffici per stare in strada e creare anche un effetto deterrente. Ogni giorno 300mila persone prendono la metro, almeno 3mila evitano di pagare la corsa. Evadono soprattutto uomini (70%) dai 30 ai 50 anni (48%). Il 70% sono stranieri. E le verifiche fatte venerdì a Vittorio Emanuele rispecchiano le statistiche.
Sono soprattutto gli uomini a non pagare il biglietto. «Tanti scendono le scale mobili anche al contrario» dice una verificatrice, da dieci anni su strada per stanare i furbetti. E il suo compito non è facile, è stata aggredita due volte e ogni giorno deve respingere le proteste di chi il biglietto non vuole proprio pagarlo. Così come ha fatto due giorni fa un suo collega preso a pugni e sputi da una coppia (videointervista). A pochi passi c'è un signore che protesta: «La tessera l'ho sempre comprata, ma da marzo sono in cassa integrazione, un euro e cinquanta? E' tanto anche quello». Concetto espresso al meglio da una ragazza che scrive al Messaggero.it: «Sono laureata, ma guadagno 50 euro al mese, se mi dice bene: certi mesi non posso rinnovare nemmeno la tessera per disoccupati. Vogliono un euro e cinquanta per un servizio orribile. Mettetevi nei miei panni». laura.bogliolo@ilmessaggero.it
fonte il messaggero: http://www.ilmessaggero.it/roma/cronaca/controllori_atac_roma/notizie/257027.shtml |
Modificato da - mazinga-80 il 10/03/2013 15:28:51 |
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mazinga-80
Tecnico Circolazione (Capo Squadra Deviatori)
Umbria
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Inviato il 10/03/2013 : 15:43:47
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leggendo questo articolo e vedendo il video allegato devo dire che stavolta mi sembra che le cose si facciano sul serio e che questo piano anti-evasione è sicuramente il grande stile e non come pensava la maggior parte " è la sceneggiata di un giorno e poi torna tutto come prima". condivido l'idea di sostituire tutte le porte delle uscite di emergenza della metro con quelle in plexigas, secondo me bisogna combattere l'evasione alla fonte e non dando alcuna possibilità a facili tentazioni. d'accordo anche a diminuire il personale di vigilanza armato, aumentando il personale di stazione, molte volte mi sono chiesto a cosa servisse una massiccia presenza di queste persone quando ci sono stazioni della metropolitana importanti (e non solo quelle che sono all'eur) senza controllo in orari cruciali della giornata. infine ottima l'iniziativa di impiegare anche personale d'ufficio ad affiancare i controllori.
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l_pisani_54
Capo Stazione
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Inviato il 10/03/2013 : 16:45:21
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@mazinga-80 I dirigenti in strada a fare i controllori, funzionano un giorno, davanti alle telecamere, per fare scena, poi tornano in ufficio, come è giusto. Stesso discorso per il personale amministrativo. Le mille motivazioni, bada bene, ho detto motivazioni, non giustificazioni, per non pagare il biglietto,ci dicono che chiunque di noi fa qualcosa solo perché ha un motivo per farlo. Volendo arrivare al limite, lo stupratore violenta una donna perché "gli tirava", quello che correndo causa un incidente stradale aveva fretta, al rapinatore servivano soldi, ecc ... Se non hai soldi, vai a piedi, oppure rischi e se ti beccano, paghi la multa e pippa. Resta il fatto che a Roma c'è l'abitudine a non fare il biglietto e pretendere di aver ragione. Nei paesi normali, se ti beccano ti fanno la multa e te la fanno pagare al volo, se non hai i soldi e sei senza documenti, ti portano in commissariato e non ne esci finché non ti hanno identificato con certezza. E se pensano che potrebbero esserci le condizioni perché tu ti sottragga al pagamento, i soldi te li fanno cacciare. Provate a passare con il rosso in Francia, davanti alla Gendarmerie. Sono efficienti e gentili: ti presentano un bel verbale e, se sei un turista, vogliono che lo saldi sul posto. Se non hai i contanti, ti accompagnano gentilmente al bancomat. se non hai il tesserino, ti lasciano andare ... a piedi. |
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emipaco
Amministratore(Capo Reparto Movimento)
Lazio
15704 Messaggi |
Inviato il 11/03/2013 : 09:35:19
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quote: Messaggio di Gemini76
Eur Palasport direzione Laurentina è perfettamente inutile presenziarla...chi ci sale?Se non erro la vicina sede di Poste Italiane ha un ingresso direttamente in stazione
è un ingresso aperto dalle 7.30 alle 9.30 per i soli dipendenti con badge aziendale, confermo |
colui che sorride quando le cose vanno male ha già trovato qualcuno a cui dare la colpa (Arthur Bloch) |
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