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 <2> Crisi dell' ATAC : Siamo al Capolinea
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Fab 1224
Professional Senior(1° Aggiunto di Reparto)

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Inviato il 17/06/2023 :  11:58:20  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
Durante la presentazione dei nuovi bus, è stato precisato che nonostante l'acquisto di nuovi mezzi, ticket ed abbonamenti non aumenteranno.

Modificato da - Fab 1224 il 17/06/2023 12:01:35
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iencenelli
Amministratore(Capo Reparto Movimento)

9218 Messaggi

Inviato il 17/06/2023 :  14:27:49  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
anche perchè con il servizio che erogano li prenderebbero a pizze
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Gemini76
Amministratore (Owner)

Lazio
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Inviato il 17/06/2023 :  22:38:30  Guarda il profilo di  Visita il Sito di Gemini76  Rispondi Citando
Se aumentano i biglietti si trovano la gente sotto Via Prenestina. Ed un aumento esponenziale dell'evasione. Se mi fai pagare due euro per attendere 15/20 un bus ,spesso pure lercio, non ti pago. Ma Gualtieri piuttosto, non ha pensato all'idea di togliersi dalle scatole?tanto è inutile

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Fab 1224
Professional Senior(1° Aggiunto di Reparto)

25432 Messaggi

Inviato il 18/06/2023 :  10:35:11  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
E quanno se ne va.. sta troppo bene.
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emipaco
Amministratore(Capo Reparto Movimento)

Lazio
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Inviato il 19/06/2023 :  12:06:31  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
comunque non riesce nessuno a governare roma... è incredibile

colui che sorride quando le cose vanno male ha già trovato qualcuno a cui dare la colpa (Arthur Bloch)
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Fab 1224
Professional Senior(1° Aggiunto di Reparto)

25432 Messaggi

Inviato il 19/06/2023 :  13:21:50  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
È indubbiamente difficilissimo, però..
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Gemini76
Amministratore (Owner)

Lazio
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Inviato il 19/06/2023 :  21:37:54  Guarda il profilo di  Visita il Sito di Gemini76  Rispondi Citando
si, ma gualtieri è peggio dei grillini...un piddino spocchioso e presuntuoso circondato da incapaci...

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Hammill
Dirigente Movimento Operatore

Lazio
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Inviato il 16/10/2023 :  16:47:33  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
https://www.odisseaquotidiana.com/2023/10/intervista-assessore-eugenio-patane.html

Patané: "Per tornare alla normalità bisognerà aspettare il 2025". L' intervista all'Assessore alla Mobilità di Roma
-Ottobre 16, 2023

Nuove infrastrutture su ferro, rete bus periferica e nuova ZTL Fascia Verde: tante le tematiche affrontate dall'Assessore alla Mobilità di Roma, Eugenio Patané, nell'intervista che ci ha rilasciato.
Patané: "Per tornare alla normalità bisognerà aspettare il 2025". L'intervista all'Assessore alla Mobilità di Roma
Ad oltre un anno dall'ultima intervista che ci aveva rilasciato, Odissea Quotidiana ha voluto fare il punto sulla situazione dei trasporti di Roma con l'Assessore alla Mobilità, Eugenio Patané.




Buongiorno Assessore: finisce l’estate, riprende la vita in città. Uno dei temi che ha infiammato negli scorsi mesi il dibattito pubblico a Roma è stato certamente quello della nuova ZTL Fascia Verde, per la quale è stato personalmente attaccato. Tra il Sindaco e il Presidente della Regione sembra esserci stata un’intesa sui rinvii: adesso che succederà?

“Siamo in attesa di risposte dalla Regione perché proprio dalla Regione proviene la norma che ci obbliga a istituire Fascia Verde. Noi avevamo approvato una delibera che mitigava quella norma molto dura, poi abbiamo presentato delle proposte di ulteriore mitigazione del provvedimento, con una serie di modifiche, accorgimenti e deroghe rispetto al primo testo. Su queste stiamo attendendo il nulla osta dalla Regione e la delibera regionale per poi procedere alla modifica della nostra delibera”.


Guardando al trasporto pubblico, l’anno scolastico appena trascorso non si è chiuso sotto i migliori auspici. Le revisioni dei treni sono molto indietro e l’impressione è che si sia in grado di gestire la questione solamente rinviando i controlli di volta in volta. Cosa può dire a riguardo ai romani?

“Non è un tema di rinvio, ma di piani manutentivi che, in base alle vecchie norme, sono stati fatti in maniera secondo me poco consona, considerando che obbligavano a revisionare, a prescindere dallo stato manutentivo, anche parti che erano totalmente nuove. Ora abbiamo raggiunto un importantissimo accordo con Ansfisa grazie al quale sotto la responsabilità dell’esercente, e sotto la supervisione di Ansfisa, si vanno a revisionare soltanto le parti che ne hanno effettivamente bisogno. Cosa dico ai romani? Quello che ripeto dal momento del mio insediamento, ossia che per tornare ad una situazione di normalità e rimettere in sesto gli asset, i mezzi e le infrastrutture della mobilità nella nostra città bisognerà aspettare il 2025. I cittadini devono avere ancora un po’ di pazienza, ma anche la consapevolezza che stiamo lavorando pancia a terra e seriamente per ridare alla città un sistema della mobilità all’altezza del suo prestigio internazionale”.

Sempre rimanendo nel perimetro delle promesse, un anno fa assicurava che l’azienda municipalizzata di progettazione Roma Metropolitane sarebbe stata fusa nell’Agenzia Roma Servizi per la Mobilità. Un anno dopo questa promessa, l’amministrazione non è stata ancora in grado di procedere con gli step operativi.

“Il primo obiettivo, più che la fusione, è sempre stato il salvataggio di Roma Metropolitane ottenuto attraverso un’importante interlocuzione con il Governo, che ha accettato un nostro emendamento, inserito nel DL Asset poi convertito in legge, che consente la continuità dell’operatività di Roma Metropolitane e permette alla Commissaria di poter dare all’azienda la progettazione delle altre metropolitane e di portare a termine la transazione sulle vecchie potenziali passività che avrebbero potuto portare al fallimento di Roma Metropolitane. Questo siamo riusciti ad evitarlo quindi ora Roma Metropolitane è definitivamente salva. Nel frattempo abbiamo acquistato la sede della società, garantito la sua continuità aziendale, modificato lo statuto di Roma Servizi per la Mobilità per poter avviare la fusione e siamo andati avanti con la progettazione tanto è vero che sono stati aperti i cantieri di Piazza Venezia e i cantieri della T2 (Venezia-Clodio della Metro C ndr). Abbiamo poi approvato il bilancio di Roma Metropolitane e siamo in grado di guardare sia allo scenario della rimessa in bonis, sia a quello della fusione per incorporazione con Roma Servizi per la Mobilità così come deliberato dalla Giunta e dall’Assemblea Capitolina. Ma la cosa fondamentale è che ormai Roma Metropolitane è salva”.


Guardando al futuro, sono finalmente partiti i lavori della stazione Venezia e i sondaggi geologici fino a piazzale Clodio. Quali saranno le prossime “tappe” dei cantieri della metro C?

“Il primo step è capire con Anac se si può fare l’affidamento diretto all’attuale Contraente Generale anche della Tratta T1 (Clodio-Farnesina ndr). In caso positivo, la nostra intenzione è far partire le talpe da Farnesina con un notevole risparmio di tempo perché potremmo realizzare tutto il tubolare della Metro C e arrivare sostanzialmente a Piazza Venezia partendo da Farnesina. Nel caso in cui Anac ci dicesse che questo affidamento non può essere realizzato è evidente che dobbiamo bandire una nuova gara per affidare T1 ad un nuovo Contraente Generale e poi capire quale strategia operativa e di cantierizzazione attuare, ma è uno scenario che in questo momento non vogliamo prendere in considerazione”.

Per quanto riguarda ulteriori nuove infrastrutture, di recente ha commentato l’arrivo del DL Omnibus ipotizzando l’istituzione di un “fondo rotativo” per le future metropolitane. Ce ne parli più dettagliatamente.

“Insieme all’Assessore Scozzese abbiamo trovato questa soluzione che può essere utilizzata non solo per le metropolitane ma per tutte le opere che hanno un quadro economico di riferimento: in pratica l’amministrazione con un fondo rotativo può appostare delle risorse per la progettazione su un determinato capitolo che verrà rimpinguato, quando l’opera sarà finanziata, dal quadro economico dell’opera. Quindi è praticamente un fondo che si autoalimenta consentendo con uno stanziamento una tantum sempre nuove progettazioni quando ancora i fondi per l’opera non sarebbero disponibili”.

È stata recentemente aggiudicata la gara per i 121 nuovi tram e prossimamente cominceranno anche i lavori su via Nazionale, ma a che punto è l’iter amministrativo per le altre 3 tramvie finanziate?

“Sì, la gara sui 121 tram è stata aggiudicata nelle scorse settimane all’azienda CAF. Per quanto riguarda le nuove tranvie: per Togliatti (Subaugusta-Ponte Mammolo ndr) siamo ad un passo dalla pubblicazione della gara; sulla TVA (Termini-Vaticano-Aurelio ndr) aggiudicheremo a breve la gara; per quanto riguarda la tratta Verano-Tiburtina è terminata la Conferenza dei Servizi, quindi siamo pronti per la verifica del progetto e l’indizione della gara. Per il tram Termini-Giardinetti-Tor Vergata dobbiamo completare gli studi ambientali e andare in Valutazione di Impatto Ambientale che durerà sei mesi”.

Le Commissioni Capitoline Mobilità e Bilancio hanno dato l’ok all’affidamento in house ad Atac per il triennio 2024-2027, con un aumento della produzione per bus, tram e metro. Come sarà possibile arrivare a questo obiettivo?

“L’aumento della produzione è legato all’aumento dei chilometri su metropolitana, grazie alle due nuove stazioni di Metro C, alle nuove infrastrutture tranviarie di cui abbiamo parlato sopra e ad un aumento della percorrenza dei bus che sarà dato dal recupero di efficienza dell’azienda. Questo porterà gli attuali 94 milioni di km/vettura a 96 milioni nel primo anno di contratto e ad un aumento fino a 99 milioni nell’ultimo anno”.

In ultimo uno sguardo alla rete delle periferie. A maggio Busitalia ha presentato due ricorsi sulla gara, di contro il Dipartimento Mobilità ha confermato la sua aggiudicazione. Cosa succederà? I cittadini chiedono risposte e autobus più moderni.

“La fase giudiziale si è conclusa e ha dato ragione all’amministrazione tanto è vero che Busitalia ha ritirato il ricorso che aveva presentato. Siamo pertanto pronti per l’aggiudicazione della gara e per partire con il nuovo servizio dal 1° gennaio 2024. Avremo nuovi bus e il conseguente miglioramento della quantità e della qualità del servizio di trasporto delle linee periferiche, con un recupero di chilometri e di efficienza”.

Teo Orlando
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iencenelli
Amministratore(Capo Reparto Movimento)

9218 Messaggi

Inviato il 16/10/2023 :  21:12:41  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
un cazzaro patentato...
ha inserito i km bonus nel conteggio
Non hanno eliminato i km non effettuati
mistificatore
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kainash1
Dirigente Movimento Operatore

Lazio
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Inviato il 16/10/2023 :  23:38:20  Guarda il profilo di  Visita il Sito di kainash1  Rispondi Citando
Uhm, quando leggo o sento politici parlare di "pancia a terra" non mi sento molto rassicurato...
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Gemini76
Amministratore (Owner)

Lazio
35960 Messaggi

Inviato il 17/10/2023 :  14:08:48  Guarda il profilo di  Visita il Sito di Gemini76  Rispondi Citando
Più incapace della Meleo. Ma dove lo hanno pescato?

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Hammill
Dirigente Movimento Operatore

Lazio
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Inviato il 20/11/2023 :  16:53:30  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
https://www.romatoday.it/politica/intervista-assessore-eugenio-patane-novembre-2023.html?fbclid=IwAR0yaGgOHkoQiLWAhH69bgZSwH5_CnqBUX8CbnuL4ddugg-71aHYQk5sYDY

POLITICA
Eugenio Patanè: "Così stiamo intervenendo nel profondo sulla mobilità di Roma. Gli effetti si vedranno da fine 2024"
L'assessore ai trasporti di Roma Capitale: "Mi do un voto altissimo per le decisioni strutturali prese e che cambieranno il volto della città. Mi sento scarsissimo per le decisioni capaci di portare consenso immediato"

Matteo Scarlino
Direttore responsabile RomaToday
20 novembre 2023 10:33


Eugenio Patanè: "Così stiamo intervenendo nel profondo sulla mobilità di Roma. Gli effetti si vedranno da fine 2024"
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L'entusiasmo per un ruolo fortemente voluto e cercato e l'orgoglio per quanto fatto in questi due anni. Un mix, quello che emerge dall'intervista con l'assessore ai trasporti di Roma Capitale Eugenio Patanè, che rischia di dipingere un personaggio arrogante, presuntuoso, refrattario alle critiche. In realtà l'assessore ai trasporti ha solo le idee chiare su quel che serve e rivendica le competenze per prendere decisioni strutturali. Al contrario quel che manca è la "capacità di prendere decisioni per raccogliere consensi immediati" cosa che, agli occhi dei cittadini, lascia nell'immediato irrisolti i problemi della mobilità. In realtà i risultati si vedranno "a partire dal 2024". E alla fine del lungo colloquio Patanè fissa gli obiettivi: "Sarò stato un buon assessore se la bigliettazione risulterà aumentata. Se accadrà vorrà dire che saranno accadute una serie di cose su cui stiamo lavorando".

Due anni da assessore alla mobilità, un incarico che lei ha cercato e voluto con forza ed entusiasmo. Si è mai pentito?

Assolutamente no. Per me questo è il mestiere più bello del mondo. Tra tutti gli incarichi che la politica può offrirmi, questo per me è quello più importante e più bello. È l’aspirazione più grande a cui potessi puntare, quella in cui tra l’altro credo di poter dare di più per quelle che sono le mie competenze.

Neanche le difficoltà del compito hanno scalfito questo entusiasmo?

No, affatto. Io ero consapevole di quel che mi aspettava. Qui dentro c’ero stato e sapevo le pene che si potevano incontrare. Ho vissuto al fianco di Mario Di Carlo e sapevo a cosa si andava incontro. Sapevo bene l’importanza dei primi mesi, la necessità di incardinare i provvedimenti durante il periodo di “luna di miele” che la città concede ad ogni nuova amministrazione. Sapevo sarebbero stati mesi fondamentali e sono contento di come sono andati, di quello che abbiamo messo in cantiere, dalle manutenzioni, ai progetti, all’acquisto di nuovi treni per le metro e nuovi tram.

Il suo è però oggettivamente un assessorato scomodo che, un po' come i rifiuti, incide più di altri sui consensi. Sente che le decisioni a cui è chiamato risentono di quest'ansia di consenso?

È senza dubbio vero. Però nella situazione della mobilità che abbiamo trovato, davvero disastrata, era fondamentale prendere decisioni strutturali, scelte che – per loro natura - non incidono sui consensi. Rifare ad esempio la sottostazione elettrica del tram 8, oppure rifare i binari di metro e tram, sono cose che la gente neanche vede, neanche se ne accorge se non nel disagio. Quelle scelte però sono fondamentali per far funzionare meglio l'intero servizio. Decisioni come queste sono per me centrali anche se a beneficiarne magari sarà il prossimo sindaco, la prossima amministrazione. Personalmente però con queste scelte ho la coscienza a posto di potermi guardare allo specchio per aver preso le decisioni giuste per la mobilità della città: scelte strutturali e non romanelle che magari portano consensi nell’immediato, ma lasciano irrisolti i problemi veri.

Se parliamo di consensi e dissensi in città non si può non pensare alla ztl fascia verde. Lì avete deciso di cambiare la decisione presa. Alla fine questa nuova ztl si farà?

CI dobbiamo chiarire. La Ztl fascia verde esiste dal 2015. Esiste dal piano del traffico varato dall’amministrazione Marino. I divieti per euro 1, euro 2 ed euro 3 esistono dal 2018. Ci sono norme per combattere l’inquinamento che prevedevano di tenere fuori gli euro 4 diesel già dal 2022. Noi abbiamo lavorato per mitigare questi provvedimenti già nella prima ordinanza. Con la seconda, quella varata in accordo con la Regione, queste misure sono ulteriormente allentate. Quello che è cambiato è che noi prevediamo i varchi: con noi non si scherza più. È bene che si capisca che qui non stiamo varando questi provvedimenti per incidere sui cambiamenti climatici a livello glovale, ma per intervenire sulla salute delle persone che vivono a Roma e in provincia. Pm10 ed No2 sono, in base a diversi studi, causa di malattie e morti in città . Il 60% di questi inquinanti arriva dalla mobilità ed è per questo che bisogna intervenire. Detto questo, aggiungo una cosa: anche se questo quadro normativo non fosse esistito io avrei spinto per prendere lo stesso questo tipo di decisione perché la ritengo corretta per una città come Roma.

Se interpreto bene, lei dice che siamo di fronte ad una durezza percepita della norma dovuta alla inerzia precedente...

Esatto. Prima quei provvedimenti c’erano, ma erano solo pezzi di carta che davano origine solo a controlli randomici della polizia locale. Una cosa è il controllo controllo casuale, altro è dire che se violi la legge c’è una telecamera a certificarlo e a multarti.

Quindi questi varchi verranno installati? Parte questa Ztl?

Certo, andiamo avanti. Ne sono stati montati 51 sulle strade più importanti e ne saranno montati altri 90 sulle arterie secondarie. Abbiamo solo rinviato di un anno, mitigando ulteriormente il nostro provvedimento iniziale.

Non temete ulteriori proteste?

Siamo gli attuatori finali di un percorso obbligatorio partito nel 2010, che ha portato a sanzioni della corte di giustizia europea. Un percorso imposto dalla regione Lazio. Dico di più: più andiamo avanti, più i limiti imposti si alzeranno come prescritto dal Parlamento Europeo.

Si aspettava proteste così feroci?

Onestamente sì. Nel resto d’Europa vivono gli stessi problemi. A Londra, dove oltre a bloccare le auto hanno previsto anche il congestion charge, il sindaco è costretto a viaggiare sotto scorta. Quello che non mi aspettavo, devo essere onesto, è che a scatenare il tutto sarebbero stati i varchi.

In questi due anni avete puntato forte sulla cura del ferro. Revisione dei convogli, lavori di rifacimento degli armamenti, nuovi treni, nuovi tram. Quando tornerà alla normalità la situazione?

Sin dalla mia prima intervista ho fissato in quattro, cinque anni, l’orizzonte temporale per riportare la situazione alla normalità, per ripristinare il normale funzionamento degli asset fondamentali della mobilità su ferro. Qualche numero aiuta a spiegare quello che intendo: i binari della linea A dal 1979 non sono mai stati rifatti. Per 25 anni non sono stati comprati né treni, né nuovi tram. I binari del tram 8 non venivano toccati dal 1998 e poggiavano su infrastrutture vecchie, risalenti al 1970. C’erano treni sulla linea B che necessitavano la revisione totale. Su una situazione del genere siamo intervenuti con una cura durissima.

Di cui però per ora si vedono gli effetti...

È normale sia così. Penso alla metro B: stiamo facendo la revisione dei treni, dopo aver ottenuto di poter fare delle revisioni scaglionate. Erano attività senza le quali il servizio avrebbe chiuso. Però non abbiamo solo scelto di tenere aperto il servizio, ma di lavorare per migliorarlo.

Come?

Stiamo intervenendo sui binari della linea A e facendo le revisioni dei treni della B. Abbiamo assegnato la gara per 30 nuovi treni di metro B e metro A. I primi arriveranno a dicembre 2024 e poi nei mesi successivi. Stiamo rifacendo l'intero armamento delle linee tram già esistenti. Abbiamo aperto una gara per 121 nuovi tram che andranno a rinnovare l’intero parco viaggiante lungo le linee esistenti e future. Abbiamo messo a gara le linee Tva e della Togliatti e sono in progettazione altre sette linee. Avremo un nuovo deposito tram sulla Gianicolense e uno completamente rimodernato a Porta Maggiore.

Come procedono i lavori per la linea C e le progettazioni per B2, prolungamento A e per la linea D?

Va raccontata una cosa, apparentemente inutile, di quelle che il cittadino che aspetta la metro per un quarto d'ora ritiene superflue. Per riprendere questo tipo di lavoro è stato fondamentale salvare Roma Metropolitane, una struttura fondamentale per far ripartire le progettazioni. L’abbiamo salvata grazie a una norma del governo che abbiamo contribuito a scrivere. Quest’anno metteremo a bilancio un fondo cosiddetto di rotazione per le progettazioni, in particolare per la revisione del prolungamento della B e per la D. Qui i progetti già ci sono, ma vanno aggiornati al 2023. Per la B2, ad esempio, il vecchio progetto si scontra con l’idea di Anas di nuove complanari per il raccordo e dovremo leggermente modificarlo.

Tornate a parlare anche di linea D quindi?

Abbiamo ripreso l’interlocuzione con il promotore, Condotte, che di recente ha ritrovato capacità finanziaria. Al momento siamo davanti ad un bivio: o si rivede il piano finanziario del project financing rendendolo conveniente per l’amministrazione, oppure utilizzeremo parte di quel fondo di rotazione per le progettazione per rivedere il progetto e chiedere poi i soldi al governo per realizzare noi l'opera.

Il prolungamento della linea A, a che punto è?

Abbiamo dato a Roma Metropolitane il documento di fattibilità economica per il tratto Battistini Monte Mario, mentre stiamo finendo la progettazione per il tratto Monte Spaccato Battistini.

E poi c’è sempre la C da finire…

Certamente. Abbiamo aperto il cantiere di piazza Venezia, abbiamo ottenuto 1 miliardo 7 dal governo Draghi e 2 miliardi e 2 da quello Meloni. Abbiamo, già stanziati, 3 miliardi e 900 milioni e vogliamo arrivare fino a Farnesina. Va spiegato che l’attuale contraente generale lo è per la tratta T2, ma non per la T1. Abbiamo fatto una domanda all’Anac per capire se possiamo affidare allo stesso contraente generale anche la tratta T1 oppure se dobbiamo fare un bando di gara. Appena arriverà la risposta le talpe entreranno da Farnesina.

Le nuove linee tramviarie non sono alternative alle nuove linee metro?

No, affatto e chi lo dice o la pensa non ha nozioni di ingegneria trasportistica perché metro e tram rispondono a funzioni di trasporto e utilizzo tra loro diverse.

Nella cura del ferro FS e Rfi non sembra vi stiano aiutando. Penso alle gare non andate a termine e ai ritardi su tanti progetti. Pensa potrebbero fare di più?

Stanno facendo alcune cose meritorie come la riqualificazione della stazione Trastevere o il supporto sul progetto del nuovo deposito dei tram sulla Gianicolense. Su altri sono oggettivamente fermi. Faccio però un ragionamento più ampio che va oltre la nostra amministrazione e il Giubileo. Dal 1993 ad oggi ci sono stati diversi protocolli d’intesa tra le varie istituzioni e Ferrovie. All’interno vari progetti e nessuno di questi è stato realizzato. Sono previste 40 stazioni sul nodo di Roma e noi ne avevamo chieste solo 8, di queste 40, per il Giubileo: non sappiamo se verranno realizzate e per questo abbiamo chiesto un incontro urgente.

Quindi ritiene vi stiano aiutando o potrebbero fare di più?

Potrebbero sicuramente fare di più.

I romani sembrano allergici ai mezzi pubblici, anche in aree come quelle centrali dove funzionano bene. Come si convincono a salire sugli autobus, su una metro o su un tram?

Va detto che il problema c’è un po’ in tutta Europa. Penso che bisogna agire con un dosaggio degli incentivi e disincentivi. Di sicuro è un incentivo far funzionare bene i mezzi pubblici e ci stiamo lavorando. Incentivo è poi rendere la metrebus non solo utile a utilizzare bus e metro, ma anche per l’intera mobilità cittadina: penso al car e scooter sharing. Ancora, incentivi per la rottamazione: se hai una macchina vecchia e la rottami il Comune prevede anche fondi per farti entrare nel circuito della mobilità pubblica. A fronte di tutto questo però non è pensabile che non ci siano provvedimenti che disincentivino l’utilizzo del mezzo privato. Per questo ci sarà il rafforzamento della ztl centro storico. Verrà introdotta, così come previsto nel piano del traffico del 2015, la ztl fascia verde. E ancora ci saranno altri sistemi di complessivo disincentivo.

Finiti i 5 anni di mandato lei reputerà il suo un assessorato di successo se ...?

Il termometro sarà l’aumento della bigliettazione del trasporto pubblico rispetto a quando sarò arrivato. Se aumentano i biglietti significa che saranno successe tutta una serie di cose. Altro termometro importante sarà l’inaugurazione di nuove linee e di infrastrutture ciclabili. Tutto questo dovrà comportare uno “shift modale” ovvero un passaggio dal mezzo privato ad altri mezzi che sono di mobilità pubblica.

Che voto si dà per questi 2 anni?

Mi do un voto molto alto nella capacità di fare delle politiche strutturali che cambieranno il volto alla città. Su questo mi do un volto altissimo, tra l’8 e il 9. Mi do un voto non buono sulla capacità di fare politiche del breve periodo. Sulla politica del consenso, lo posso dire, sono scarsissimo.

Da questa intervista mi sembra evidente che mancano le risposte immediate, quelle a breve termine. Ad una persona che si ritrova ad aspettare la metro B anche per 20 minuti cosa si sente di dire?


Non sono in grado di dire "domani andrà meglio" o di dare la colpa a quelli che c’erano prima. Mi sento di dire che il mio lavoro, nel quale credo fermamente, porterà al fatto che nel 2025, quando si vedranno gli effetti, si avrà una frequenza di treni che passerà dagli attuali 15/20 minuti ai 4/5 minuti. Per arrivare a questo c’è una fatica, una quantità di atti complessi da spiegare e il cui racconto sicuramente non allevia i disagi attualmente percepiti. Atti però fondamentali per la città e per la sua mobilità, atti di cui vado fiero, che mi fanno sentire a posto con la coscienza e dormire la notte consapevole di aver preso le decisioni giuste per il bene comune.

© Riproduzione riservata


Teo Orlando

Modificato da - Hammill il 20/11/2023 16:58:38
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iencenelli
Amministratore(Capo Reparto Movimento)

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Inviato il 20/11/2023 :  17:10:32  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
un megalomane
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Gemini76
Amministratore (Owner)

Lazio
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Inviato il 20/11/2023 :  17:29:19  Guarda il profilo di  Visita il Sito di Gemini76  Rispondi Citando
Il problema è che realmente negli ultimi anni ATAC ha affondato tutto il metroferro. I treni non sono come le macchine, due ore dal meccanico e passi la revisione...

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Solitairwolf
Dirigente Movimento Operatore

3538 Messaggi

Inviato il 02/12/2023 :  12:34:27  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
https://www.romatoday.it/politica/atac-tribunale-fine-concordato-preventivo.html?fbclid=IwAR2GDKPh30O3tOnBnTm-AbluBiQv0qmJWOoNpOZK_xhYp1C5RZfAUBEwqlk
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