Linee Ferroviarie

La Ferrovia Suzzara - Ferrara

Mantova

La ALn 56.136 FSF in sosta sul primo binario della stazione di Mantova, da poco giunta da Sermide nella primavera del 1974. Notare le protezioni invernali poste sul radiatore

Parte 2: gli anni della ricostruzione

Passata la guerra, come già accennato nel capitolo precedente, ci si rimise subito al lavoro per riparare gli ingenti danni. Grazie alla grande abilità degli operai del deposito-officina di Sermide, fu possibile ricostruire l'intero parco delle automotrici. Nel frattempo vennero utilizzati, per colmare le pesanti lacune, anche alcuni carri chiusi di tipo "M", nei quali vennero sistemate panche in legno. Tra il 1948 ed il 1951 rientrarono in servizio sia le ALn 72.01 e 04 che il rimorchio 60.01, mentre con l'orario estivo del 1948 le ALn 72.02 e 03 furono adibite alle relazioni senza trasbordo Ferrara - Suzzara - Parma , in alternanza con le automotrici MAN e rimorchiate Cd 300 della SV; erano anche possibili ibridi di ALn 72 FSF + Cd 300 SV. Le motivazioni di un tale servizio derivavano dal risparmio di tempo ottenuto dall'utenza per raggiungere Milano: la via di Parma, all'epoca era più breve e più veloce dell'itinerario via Bologna e Modena. La convenzione tra FSF e SV venne firmata il 27/04/1948 e ratificata dal Ministero il successivo 13 maggio. Rimasero ancora sospesi i collegamenti su Mantova,a  causa dei lavori di ricostruzione del ponte sul fiume PO. Ma nel 1949 finalmente i mezzi FSF poterono tornare sotto le splendide pensiline in stile Liberty della stazione del capoluogo virgiliano. Terminata la ricostruzione le FSF pensarono di potenziare il parco rotabili, orientandosi verso materiale di tipo automotore, che aveva il pregio di avere costi di manutenzione ridotti e di assicurare un servizio celere. Data la scarsità di soldi a disposizione della società concessionaria, ci si orientò verso materiale rotabile radiato dalle FS. Non si faticò molto a  trovare due (relitti) di automotrici ex FS: si trattava delle ALb 56.119 e 136, che dopo gli opportuni lavori entrarono in servizio nel 1952 seguite pochi anni dopo dalle "gemelline". Si trattava delle ALn 56.01 e 03 proveniente dalle tranvie Bologna - Malalbergo e Bologna - Pieve di Cento, e che furono modificate dal personale del deposito di Sermide, con la messa in opera di un comando multiplo consistente in un accoppiatore pneumatico a 13 tubi e da uno elettrico da 22 cavi. Contestualmente vennero eliminati anche i due posti di guida contrapposti. Queste particolari automotrici, però, non vennero autorizzate al servizio cumulativo e prestarono prevalentemente servizio sulla relazione Sermide - Ferrara, con le "corsette" per gli studenti. L'arrivo di queste  nuove automotrici fece diminuire drasticamente il numero di treni passeggeri svolti con materiale ordinario, tanto che anche il parco di locomotive a vapore diminuì drasticamente: radiate e demolite la 15-Po e la 24 Petrarca, venduta alla SATTI di Torino la 23-Dante (che anche sulle linea del Canavese ebbe vita molto breve). Proprio quando la FSF sembrava tornare alla sue tranquilla vita di ferrovia secondaria, dense nuvole nere si addensano sul suo futuro. Alla vigilia degli anni '50 iniziò la triste saga di potature di diverse ferrovie secondarie, tra cui la Modena - Ferrara della SV, che si diramava dalla FSF nei pressi di Porrotto. Se era stata accettata la soppressione di una importante linea che collegava due capoluoghi di provincia, che cosa impediva di sopprimere anche la Suzzara - Ferrara??Ma per fortuna le cose andarono diversamente e, nelle varie Commissioni Parlamentari (Finanze-Tesoro e Trasporti) venne deciso un piano di finanziamenti per la FSF (e per la vicina Parma - Suzzara) consistente in un congruo aumento della sovvenzione chilometrica annua da parte dello Stato. In questo modo non solo si assicurava alle due concesse un più roseo futuro, ma anche la possibilità di intraprendere lavori di ammodernamento di rotabili ed impianti fissi.  Vennero ordinate alla Fiat-OM di Milano delle nuove automotrici, dello stesso tipo già in servizio sulla rete FS, ovvero le ALn 668 serie 1400. Il primo ordine fu di 5 motrici + 4 rimorchi. I primi esemplari (ALn 668.05+Ln 664.25) giunsero sui binari della FSF nel mese di marzo del 1959. Visti gli ottimi risultati la Direzione iniziò immediatamente trattative con le FS per l'istituzione di una relazione Mantova - Rimini via Ravenna, che risposero subito positivamente. Così il 31 maggio del 1959 venne istituito il primo "treno del mare"

È in sosta nella vecchia stazione di Sermide, lunga la ferrovia Suzzara - Ferrara,  il 9 luglio 1976, il treno diretto Milano Centrale - Codigoro, effettuato dall'accoppiata (FS) Ln 664.3546 + ALn 773.3524 

ALn 556.1236 FSF adibita ad un treno diretto Mantova - Ferrara il 14 agosto 1978, in transito  nei pressi della fermata di Suzzara Vie Nuove.

In realtà furono due le coppie di treni previste tra Mantova e Rimini, la cui distanza era coperta in circa 4 ore. Questo collegamento riscontrò immediatamente il gradimento del pubblico, tanto da essere riproposta anche nei mesi invernali. Ma il 1959 segna anche la scomparsa dei "suzzarini", ovvero dei treni a materiale ordinario e a trazione a vapore. A partire dagli anni '60 prese il via anche un altro importante collegamento, quello tra Ferrara e Milano, segno inequivocabile della volontà delle FSF di non volersi accontentare dei semplici collegamenti locali. Inizialmente ci furono indecisioni su quale materiale utilizzare per questa relazione, se le nuove ALn 668 FSF o se si dovesse impiegare materiale FS, finché la scelta cadde sulle nuove ALn 773 FS (con relative rimorchiate Ln 664.3500). La relazione veniva coperta in circa 4 ore: meno di qualsiasi viaggio automobilistico. Alla fine di dicembre, dopo appena 4 mesi di esercizio, si contarono ben 7722 viaggiatori, destinati ad aumentare, tanto che nel Maggio del 1960 venne istituito un secondo treno. Ma le novità non erano finite: grazie alla consegna di tutte le ALn 668 venne istituito un secondo treno del mare, in partenza da Brescia che a Poggio Rusco si univa con il treno proveniente da Mantova. Da quest'ultima località a Rimini si poteva osservare, nei periodi di massima affluenza, un'insolita composizione di ben 8 pezzi, tra automotrici e rimorchiate, cariche di vacanzieri desiderosi di raggiungere le spiagge della riviera. Sempre in questi anni venne acquistata anche un'altra automotrice con relativo rimorchio. Senza eccezione anche le 668 vennero abilitate ai servizi cumulativi sulla Parma - Suzzara, dove si affiancarono sia alle ALn 72 FSF che alle ADn 601 e 602 SV. Nonostante l'aumento del parco automotrici i servizi su Milano restarono sempre appannaggio delle ALn 773 FS che continuarono a riscuotere talmente successo sull'utenza che, nel 1962, venne istituito un terzo treno. Nel 1967 venne superato il tetto dei 100mila viaggiatori mentre a partire dal 1968 i treni del mare vennero scissi. dal 29 giugno 1969 il diretto Mantova - Rimini divenne il Cremona - Pesaro (332 Km) mentre il Brescia - Verona - Rimini proseguiva la sua corsa fino a Pesaro (326 km). Sono anni di grande splendore per la FSF, e di nuovi arrivi di materiale rotabile. Oltre alle ALn 668 giunsero nuove locomotive che mandarono definitivamente in pensione le ultime locomotive a vapore: si trattava dell' M52 "Ganz" (ex Ferrovia Massalombarda - Imola - Fontanélice), del 121.01 (ex Ferrovia Ferrovia Padova - Piazzola - Carmignano, che a causa di noie meccaniche venne tolto dal servizio già nel 1969) e degli Ld.61 e 62 provenienti dalla mai dimenticata Ferrovia Val Seriana. Soprattutto le LD per moltissimi anni sono stati il simbolo della FSF, sobbarcandosi tutti (o quasi) i treni merci. Il 12 agosto 1959, con la riparazione della 21-Virgilio, le officine di Sermide terminarono l'ultima grande revisione delle locomotive a vapore. L'anno successivo venne radiata la 13-Reno, mentre la 14-Mincio e la 21-Virgilio vennero utilizzate in maniera decrescente fino a tutto il 1964. Ormai era la trazione diesel a farla da padrone. Con tutte queste buone premesse (treni del mare sempre affollati e rinnovo parco rotabili) sembrava proprio che gli anni '70 dovessero trascorrere felici e sereni, ma nel prossimo capitolo vedremo che non fu proprio così.

A Sermide sono accantonate le locomotive 21 "Virgilio" e 14 "Mincio" FSF ancora in discrete condizioni; in prima posizione vediamo l'ex Padova - Piazzola - Carmignano 121.01 temporaneamente fuori servizio

 


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