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Inviato il 21/02/2006 : 11:17:45
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Omar, il binario per il raccordo piazza radio-mulini-pacinotti si distaccava praticamente dove oggi c'è il marciapiede del 6° binario di roma trastevere. E fino al 1985 era rimasto il solo tronco per "via dei prati di quinzio" ossia la ex roma san paolo: mulini biondi e mira lanza erano già scollegati per la mancanza del famoso ponticello sulla via portuense. Era quindi rimasta una sola asta per l'accantonamento dei carri. IL deposito locomotive, che si trova dal lato opposto era invece raccordato (nella notte dei tempi) al "cantiere monteverde di iniezione legnami e traversine" dove facevano le traversine per le ferrovie e che si trovava in via di donna olimpia. Quanto dici sul binario indipendente è vero perchè fino a che non aprirono il ponte sul tevere parallelo a quello più antico, trastevere era collegato ad ostiense da soli 3 binari, i primi 2 (attuali 1 e 2) per i treni passeggeri e merci per pisa/viterbo, il terzo binario era a solo uso merci da ostiense per lo scalo di trastevere e i raccordi. Tra l'altro trastevere, dove oggi c'è il 6 binario mostra un grande spazio vuoto, che ricorda che in quell'are a un tempo era pieno di binari (merci). Anche l'area dove oggi fanno i treni della "Monnezza" fino al 1984 era diversa e con un numero maggiore di binari merci. C'era anche un edificio che credo fungesse da ufficio movimento. Tutto spazzato via con la costruzione dei binari 4 5 e 6........
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Gemini76
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Gemini76
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Inviato il 21/02/2006 : 15:51:19
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Purtroppo dalla foto non si capisce molto della zona...però si vede molto bene Gazometro e dintorni
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Gemini76
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Inviato il 21/02/2006 : 16:06:08
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Sulla mappa che ho indicato si vedono indicate: -l'asta di manovra che passava davanti al casello/Roma san paolo -la diramazione (in regresso) che portava verso mulini biondi/mira lanza -un paio di tronchi in curva nella zona dove oggi dovrebbe esserci via maiorana: altre fabbriche ? Non sembra invece che il binario arrivasse fino al cosiddetto bivio di santa passera, che bivio non era poi perchè i binari della roma pisa (nuova variante) non avevano là scambi. Da una parte ho anche letto che a Trastevere c'era lo scalo bestiame: ma dove era? |
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Gemini76
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Inviato il 21/02/2006 : 19:57:59
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Ho riftatto un giro in zona.Il giardino di P.za Ampere con relativo campo di boccce e centro anziani copre tutta la visuale. L'alternativa sarebbe chiedere a chi abita nel casello se permette difare una foto...Il casello con la progressiva "8" esiste ed è nell'ex DL di Roma Trastevere. Passando a piedi il percorso è chiaro...il binario usciva dal DL, passava sul terrapieno sopra Via Portuense fino ad arrivare al famoso casello di P.za Ampere. A questo punto in regresso un binario sovrappassava Via Portuense per raggiunge P.le della Radio (dove c'è la concessionaria di automobili) Non ho idea proseguendo lungo la Via Portuense dove arrivasse il binario...ci sid ovrebbe tornare con calma una domenica mattina.....
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Inviato il 22/02/2006 : 01:09:53
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Ragazzi salve, davvero complimenti per il modo con cui la passione per i treni si sposa con quella per il territorio!
Ho ritrovato due articoletti scritti un po' di tempo fa riguardo l'industrializzazione in riva sinistra (Ostiense) e in riva destra (Marconi).
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A fine Ottocento ci sono tanti buoni motivi per industrializzare la campagna a sud-ovest di Roma: le strutture pontificie di Ripa Grande, Arsenale e Ferrovia, la posizione sottovento, e non ultimo la lontananza dal cuore cittadino, dove i sommovimenti parigini avevano insegnato che era meglio tenere lontani gli operai. Il Piano Regolatore del 1870 già parla di “magazzini generali, depositi derrate, campo boario e industrie affini”, ma è col successivo PR 1883 che si insediano i primi stabilimenti: materiali edili Ferrebeton, pastificio Pantanella, società Anglo-romana Gas, Cristallerie e vetrerie riunite, cartiera Pitigliani, a fianco di Magazzino dei selci, Mattatoio e Conce. Mancano ancora le “abitazioni per la classe laboriosa”: il PR le prevede, ma la società Marotti che detiene i terreni è intenzionata a cederli a caro prezzo. La situazione si sblocca col nuovo secolo: il capo del governo Giolitti crea la legge per l’esproprio per pubblica utilità, e il giovane sindaco di Roma Ernesto Nathan (1907) lo applica, sostenuto dal Blocco popolare. Il PR 1908 arriva fino all’attuale viale Marconi. Nel 1909 è pronto l’attracco fluviale, e i Magazzini generali di Passarelli ne costituiscono un efficiente terminal. Nel 1911 le nuove stazioni Trastevere e Testaccio portano la ferrovia fin dentro le industrie. Nel 1912, battuto il monopolio della società Anglo-romana gas sulla produzione dell'energia, l’assessore Montemartini tiene a battesimo l’Azienda Elettrica Municipale. Dopo la caduta di Nathan (1913) lo slancio non viene meno: Consorzio agrario, Mercati generali, ferramenta Cantini, società Formaggio pecorino, Magazzini generali specchi, cristalli e vetri sorgono sull’Ostiense, insieme all'imponente Pallone del gas (Gazometro), di cui vediamo oggi lo scheletro metallico. Arrivano finalmente le case popolari, ispirate alle city-garden inglesi, a via del Commercio, Grotta Perfetta e al quartiere Concordia, primo nucleo della Garbatella. Le ondate successive tuttavia perdono di qualità: nel 1923 arrivano le case in economia, e nel 1927 gli alberghi collettivi. Alla vigilia della guerra il processo industriale è praticamente terminato: i piani regolatori si rivolgono ad est, e nel 1941 viene individuata l’area di Tor Sapienza. La guerra interrompe la navigabilità del Tevere, e il resto lo fa l’abbandono del trasporto su rotaia a favore di quello su gomma. Le case popolari di Valco San Paolo, del 1951, sono l’ultima realizzazione pubblica.
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L’industrializzazione di viale Marconi risale al PR 1907, redatto dall’ing. Saint Just de Teulada, durante la giunta Nathan. La prima società ad insediarsi nel 1907 è la Colla e concimi, seguita l’anno successivo dai Molini e Pastifici Biondi di via Pacinotti, di cui vediamo oggi il recupero a civile abitazione e il nuovo centro commerciale. Sull’altro lato della strada è possibile vedere l’edificio della Croce Rossa, e sulla vicina via Raffaelli la serie di villette a schiera destinate agli operai realizzate nel 1909. Da qui possiamo già vedere gli uffici della Direzione della fabbrica Mira Lanza. Proseguiamo su viale Marconi e vediamo il palazzotto operaio color rosso di via di Pietra Papa. Ci dirigiamo verso la Mira Lanza e incontriamo l’edificio ristrutturato dell’UCI Cinema. E su via Blaserna vediamo lo stabilimento Egidio Galbani, dall’insegna monumentale ancora visibile. Da via Blaserna raggiungiamo la Mira Lanza [gli appunti si interrompono qui, sigh!].
Ciao, Antonello |
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Inviato il 22/02/2006 : 09:19:27
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Ciao Omar, il casello con la progressiva 8 che esiste ancora è quello di via del fornetto, ed è posto dirimpetto alla stazione trastevere. Il casello di piazza ampere che è posto sulla vecchia roma pisa (e successivamente binario industriale) aveva la progressiva 8,944 che ebbi la fortuna di leggere nel lontanissimo 1985 e, se hai il libro di a. betti carboncini "La Maremmana" e dai un'occhiata alla foto con lo scambio (triplo) della diramazione in piccolo si legge sul casello almeno il numero 8. Purtroppo il campo di bocce copre la visuale. Nel 1997, quando ero disoccupato mi feci una passeggiata in zona, a distanza di tanti anni e, fortunatamente trovai i cancelli aperti (del campo di bocce). Diedi un'occhiata e secondo me i binari non c'erano proprio più (come già avevo constatato nel 1986). Sul libro di Carboncini c'è una foto del casello con i binari sepolti da erbacce: di che anno è la foto? Come finivano dall'altra parte? Bel mistero!!! Purtroppo nel 1985 il muretto copriva la visuale e non capì che fine facessero i due binari. Dalla foto del libro di carboncini diventavano un unico binario grazie allo scambio triplo che convogliava anche il binario di piazza della radio. La portuense nel suo tratto a ridosso di via maiorana era più stretta di quella attuale. E doveva sottopassare questo tronco di binario, come si deduce dalle mappe, come ad esempio quella del 1925 che ho trovato tra i documenti della mailing list: e quel sottopasso deve essere quello mezzo diroccato che si vede nel film "accattone": si è a ridosso della barriera di via maiorana. Oltre via maiorana c'era un terrapieno oggi purtroppo spianato, che sembrava tanto ferroviario. Da sotto non si è mai visto un binario, e anche quando hanno sbancato, tra i detriti che tiravano fuori non ho mai visto traversine o altro. Alla fine, verso piazza Meucci, ci sono (almeno fino a qualche tempo fa) costruzioni diroccate: erano della ferrovia? Si vedevano bene dalla FR1 prima che iniziasse il curvone della variante. Tornando alla via Portuense, prima della barriera di via Maiorana, abbiamo a destra dei vecchi edifici. Da via Maiorana (sul ponte) su uno di questio edifici (per capirci dove c'è un albero altissimo) vede anche una banchina rialzata: tuttavia robusti cancelli impediscono di capire meglio.
Una ltro mistero: ma hai visto sul film il ferroviere, quando "finisce" questa scena di via pacinotti sullo sfondo, quante ciminiere ? Per regola dovrebbe essere l'altro lato di piazza della radio: è possibile che c'erano tutte quelle industrie ? O è un' altra zona?
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Gemini76
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Inviato il 22/02/2006 : 09:38:10
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I binari ci sono ma sepolti dalla terra,se sbirci dal cancello si intravedono. Toccherebbe salire sul terrapieno da Via Portuense...purtroppo il casello è più in basso rispetto alla strada, e il campo da bocce copre una delle visuali migliori....Potremmo datare l'abbandono dei raccordi di P.le della radio intorno alla fine degli anni '50, con il binario fino a P.za Ampere a questo punto utilizzato esclusivamente per parcheggiare materiale in esubero...poi nel 1985/86, son iniziati i lavori a Trastevere ed hanno scollegato il tutto...dubito che lo abbiano rimosso, non ne valeva la pena.In teoria da qualche parte dovrebbe per forza esistere il vecchio piano schematico di Roma Trastevere con annessi raccordi...
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Inviato il 22/02/2006 : 12:22:09
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Accidenti ci sono i binari? Sai che forse hai ragione: ho un ricordo di quando li vidi nel 1985: avevamo completamente diserbato tutto e quindi erano visibili benissimo; ci devo ricapitare! Secondo me il raccordo per piazza della radio è durato fino a fine anni 60: i mulini biondi sono esistiti fino al 1965 (almeno!).
Un mio amico mi ha mandato una foto: è la foto dell'area mulini/piazza radio ripresa dal famoso libro della mostra del quartiere ostiense del 2004: vorrei mandartela posso mandartela alla mail di poste che hai sul tuo profilo? E' da un mega però: non è un granchè perchè era una foto di un libro ma almeno è qualcosa. |
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Gemini76
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Inviato il 22/02/2006 : 18:23:26
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Manda, manda pure, è ben gradita!Sui raccordi...chissà...forse però nei primi anni '60 la zona era ancora scarsamente edificata...Cmq su di una cartina ho ricostruito a spanne il tracciato binari...dopo scansiono... |
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Inviato il 23/02/2006 : 08:53:52
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Foto inviata. Si vede il binario che, uscito dai mulini biondi taglia per diagonale la via pacinotti. La foto è del 1970. Quello che si vede verso la mira lanza che sarà? Un autocarro o un carro merci abbandonato? |
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Gemini76
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Inviato il 23/02/2006 : 09:06:26
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Direi che il raccordo per la MiraLanza sia già in disuso a giudicare dalle macchine parcheggiate sopra...Interessante questo libro cmq! Stasera quando torno casomai provvedo a sisteamrla e a renderla scaricabile dal sito..o a ritagliare la aprte più interessante...cmq hai notato i carri a Trastevere sul binario x P.za Ippolito Nievo?
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Inviato il 23/02/2006 : 09:35:16
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E ti dirò di più: se ti capita di vedere il film "Marisa la Civetta" con M. Allasio e soci (mi pare Franco Fabrizi,...) è completamente ambientata a Roma Trastevere (anche se loro dicono a Civitavecchia). In pratica girano le scene cittadine a Roma Trastevere e quelle del porto ovviamente a Civitavecchia e si vede benissimo il ponte ancora in essere sopra V. Rolli/V. Volpato fino all'innesto con via Trastevere (dove c'è il giardino abbandonato) con carri accantonati. Chissà in che anno è stato demolito il ponte su v. rolli/v. volpato? Tra l'altro nell'area dove oggi c'è la sottostazione elettrica avevamo almeno due tronchini. Purtroppo non si vede nulla per la nostra area dei raccordi. |
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