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 Sulmona - Carpinone
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Giancarlo Giacobbo
Professional Senior(1° Aggiunto di Reparto)

Lazio
8111 Messaggi

Inviato il 29/11/2011 :  22:14:35  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
Da quanto ho capito, il servizio Pescara-Napoli e ritorno è gestito da ARPA. Allora domando, quanto costa ad ARPA un viaggio su questo percorso e quanto costa a Trenitalia il medesimo tragitto a prescindere dal numero dei passeggeri paganti?
Provo a rispondere senza dare cifre. ARPA ha il costo dell'ammortamento del costo del mezzo, la tassa di circolazione e l'assicurazione dello stesso, lo stipendio di un autista e il costo del carburante consumato. Trenitalia ha l'ammortamento del costo del mezzo, il costo della traccia a RFI, lo stipendio di uno o due macchinisti e di un capotreno, oltre al carburante.
La differenza di costi fra i due vettori vede un aggravio per Trenitalia che deve pagare due o tre persone anzichè una di ARPA, una traccia a RFI mentre ARPA non paga nulla per il consumo della strada perchè questo lo paga la comunità, il maggiore costo per il carburante consumato perchè mentre un bus ha un motore, una automotrice diesel ne ha due e di cilindrata di gran lunga maggiore a quella di un bus.
E allora perchè la regione dovrebbe dare dei soldi a Trenitalia, soldi che andrebbero in un buco nero nazionale mentre dandolo ad ARPA rimarrebbero in casa?
Essere appassionati di ferrovie e voler a tutti i costi battersi per il suo utilizzo lo capisco, sono anch'io un appassionato, ma bisogna essere realisti, fatevi questi due conti, se ne avete la possibilità e vediamo da quale parte pende l'ago della bilancia.

Giancarlo
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n/a
deleted

4036 Messaggi

Inviato il 29/11/2011 :  22:25:20  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
quote:
Messaggio di magnamadonn

ah si? non sapevo che in Abruzzo circolassero Minuetti diesel!!


Non so se siano già arrivati, sapevo solo dell'accordo per il loro acquisto http://www.fsnews.it/cms/v/index.jsp?vgnextoid=5adfe65621593210VgnVCM1000003f16f90aRCRD
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binario
Tecnico Circolazione (Capo Squadra Deviatori)

Umbria
599 Messaggi

Inviato il 29/11/2011 :  23:54:56  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
Stato recentemente sulla L'Aquila - Sulmona, visto sempre e solo 668.
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E 44
Capo Stazione

1067 Messaggi

Inviato il 30/11/2011 :  09:13:04  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
quote:
Messaggio di Giancarlo Giacobbo


La differenza di costi fra i due vettori vede un aggravio per Trenitalia che deve pagare una traccia a RFI mentre ARPA non paga nulla per il consumo della strada perchè questo lo paga la comunità



E' proprio questo è stato lo sbaglio (voluto?) della Comunità europea in materia di ferrovie. Con gli altri mezzi di trasporto l'infrastruttura è retta dagli stati e quindi gratuita per chi ne usufruisce, con le ferrovie no.
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magnamadonn
Ausiliario

Abruzzo
102 Messaggi

Inviato il 30/11/2011 :  09:26:53  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
quote:
Messaggio di Giancarlo Giacobbo

Da quanto ho capito, il servizio Pescara-Napoli e ritorno è gestito da ARPA. Allora domando, quanto costa ad ARPA un viaggio su questo percorso e quanto costa a Trenitalia il medesimo tragitto a prescindere dal numero dei passeggeri paganti?
Provo a rispondere senza dare cifre. ARPA ha il costo dell'ammortamento del costo del mezzo, la tassa di circolazione e l'assicurazione dello stesso, lo stipendio di un autista e il costo del carburante consumato. Trenitalia ha l'ammortamento del costo del mezzo, il costo della traccia a RFI, lo stipendio di uno o due macchinisti e di un capotreno, oltre al carburante.
La differenza di costi fra i due vettori vede un aggravio per Trenitalia che deve pagare due o tre persone anzichè una di ARPA, una traccia a RFI mentre ARPA non paga nulla per il consumo della strada perchè questo lo paga la comunità, il maggiore costo per il carburante consumato perchè mentre un bus ha un motore, una automotrice diesel ne ha due e di cilindrata di gran lunga maggiore a quella di un bus.
E allora perchè la regione dovrebbe dare dei soldi a Trenitalia, soldi che andrebbero in un buco nero nazionale mentre dandolo ad ARPA rimarrebbero in casa?
Essere appassionati di ferrovie e voler a tutti i costi battersi per il suo utilizzo lo capisco, sono anch'io un appassionato, ma bisogna essere realisti, fatevi questi due conti, se ne avete la possibilità e vediamo da quale parte pende l'ago della bilancia.



sappiamo tutti che i costi di gestione dell'uno non sono i costi dell'altro,ma questo,quando si tratta di servizio pubblico (che i soldi finiscano nelle casse della regione o di quelle dello stato a un utente-contribuente non può e non deve interessare) non può rappresentare un motivo (sicuramente pesante) sufficiente per abolire un servizio su una intera linea.
Sono tante le spese "in più" che andrebbero abolite in regione, così come anche quella della gestione di questa tratta,ma solo se si continua a pensarla come si è fatto fino ad oggi e cioè a compartimenti stagni,come se da Sulmona partisse una linea a sè,chiusa,senza doversi collegare con l'aquilano e l'Umbria,la val Pescara e l'Adriatico,la Marsica e Roma,il Molise e Napoli.
Sulmona ha una posizione a dir poco invidiabile e se solo si trovasse in un'altra regione sarebbe uno snodo ferroviario fondamentale,sia a livello di traffico di pendolari,sia a livello di traffico merci,sia a livello di traffico turistico.
La situazione così come è oggi è stata implicitamente voluta,se non proprio esplicitamente perseguita,perchè nella mia regione non si punta sui treni oramai da decenni; anche nell'immaginario collettivo ormai se prendi il treno sei quasi uno sfigato che si vuole male da solo e questo è dovuto alla politica sbagliate che si è fatta qui e solo secondariamente dalla responsabilità di RFI (che comunque c'è e va rimarcata) : lo sapevano anche i cantoni della Majella che la linea funzionava solo se esistevano i collegamenti di media percorrenza,nessuno prende il treno da Sulmona per andare a Roccaraso o a Castel di Sangro,soprattutto se con quegli orari.
Se ora la politica del pullman funziona e costa di meno è perchè ci si è arrivati sulla pelle dei treni e non si è puntato sulle potenzialità che tuttora conservano.
Il fatto stesso che non si sia studiato il benchè minimo piano alternativo per ridare vigore alla linea dimostra come ci si è approcciati al problema : tagliare e basta.
Gli amministratori pubblici devono fare gli amministratori pubblici e questo significa che prima di seppellire un servizio bisogna studiarne le criticità e le possibili soluzioni.
Ma qui non si amministra per il futuro e neanche per il presente,si amministra per ieri,cioè per tappare gli errori commessi da altri. Non si ha coraggio,non si hanno prospettive e nessuno vuole prendersi la responsabilità di lanciare un progetto definito,sia per incompetenza,sia per svogliatezza sia per timore di perdere la poltrona.
Un collegamento competitivo con Napoli,in rete con le linee vicine e una promozione turistica della linea specie per la stagione sciistica,anche se per assurdo dovessero pesare perfino di più sulle casse regionali di quanto non fanno ora,sarebbero sostenibili oltre che ben spese e ampiamente giustificate perchè offrirebbero un servizio pieno,con grande domanda e che sarebbe una notevole spinta all'economia della zona.
Ma se si pensa solo ai 900mila euro del bilancio 2011,allora è meglio che questa gente vada a fare gli amministratori di condominio.
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Giancarlo Giacobbo
Professional Senior(1° Aggiunto di Reparto)

Lazio
8111 Messaggi

Inviato il 30/11/2011 :  10:22:19  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
quote:
Messaggio di magnamadonn
sappiamo tutti che i costi di gestione dell'uno non sono i costi dell'altro,ma questo,quando si tratta di servizio pubblico (che i soldi finiscano nelle casse della regione o di quelle dello stato a un utente-contribuente non può e non deve interessare) non può rappresentare un motivo (sicuramente pesante) sufficiente per abolire un servizio su una intera linea.

Ad un utente-contribuente forse non deve interessare, ma ad un amministratore regionale penso proprio di si. Non scordiamoci che le regioni ora hanno autonomia in tema di finanze.
quote:
...come se da Sulmona partisse una linea a sè,chiusa,senza doversi collegare con l'aquilano e l'Umbria,la val Pescara e l'Adriatico,la Marsica e Roma,il Molise e Napoli.

Ma giornalmente quanti biglietti vengono fatti a Pescara o a Sulmona per Napoli e viceversa?
quote:
Sulmona ha una posizione a dir poco invidiabile e se solo si trovasse in un'altra regione sarebbe uno snodo ferroviario fondamentale,sia a livello di traffico di pendolari,sia a livello di traffico merci,sia a livello di traffico turistico.

Trovare un'altra regione per fare cosa? Pendolarismo? Se c'è, c'è, e se non c'è non lo si può certo creare per giustificare il mantenere aperta una linea ferroviaria. Stessa cosa vale per il turismo. Il turista vuole essere libero di muoversi come vuole, e con il treno non lo può certo fare per ovvie ragioni. L'estate scorsa ho fatto un giro in auto da Castel di Sangro a Sulmona visitando le località intermedie, se lo avessi voluto fare in treno, anche con orari possibili non lo avrei potuto fare.

Giancarlo
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magnamadonn
Ausiliario

Abruzzo
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Inviato il 30/11/2011 :  10:33:21  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
si ma se si guarda alla situazione presente è logico che non si trovano soluzioni.

L'amministratore deve guardare il futuro e lo sviluppo della regione,cosa che se si amministra bebe fa fare più cassa rispetto a un risparmio tagliando un servizio : quello che oggi costa 900mila euro senza utilità,domani magari costa uguale o per assurdo anche di più ma offrendo un servizio pieno,alleggerendo altri servizi e con ritorni economici da altre vie come sul turismo e l'indotto,non si può guardare la gestione di un servizio ferroviario solo come costo di gestione. Se viene studiato correttamente,ci sono tanti altri fattori che una linea ferroviaria muove.
Il turista con il treno non si può muovere,è chiaro,con questi orari!

Comunque mi sa che hai letto male, intendevo dire che se Sulmona si trovasse in un'atra regione sarebbe senza dubbio uno snodo fondamentale e non che andrebbe trovata un'altra regione con cui fare pendolarismo.



non mi sembra che tu abbia letto i miei interventi precedenti : è chiaro che non vengono fatti biglietti se i collegamenti non sono connessi tra loro,hanno orari impossibili e continuano a fare fermate inutili.
Ho già detto che in un ipotetico treno interregionale,magari un minuetto diesel visto che la gente cerca silenzio e confort (e fosse ora che circolino anche qui) che parte in orari studiati e che fa solo 7 o 8 fermate (tipo CHIETI-SULMONA-C.DI SANGRO-ISERNIA-VENAFRO-VAIRANO-CASERTA) e che perciò impiega 4 ore - 4 ore e 15 con prezzo del biglietto che riesce a tenersi sotto gli esosi 24 euro del pullman sarebbe affollatissimo,puoi giurarci.
Conosco la mia zona e le sue esigenze.

Modificato da - magnamadonn il 30/11/2011 10:38:41
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Gemini76
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Lazio
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Inviato il 30/11/2011 :  12:11:50  Guarda il profilo di  Visita il Sito di Gemini76  Rispondi Citando
Parliamoci chiaro e analizziamo le stazioni
Sulmona Introdacqua potrebbe servire all'omonima zona della città...e c'è anche il confettificio
Vallelarga è stata soppressa dopo il 1990 e neanche ho idea dove sia
Pettorano sul Gizio è distante dal paese
Cansano è in mezzo ai lupi
Campo di Giove è in città
Campo di Giove Monte Maiella servirebbe per gli impianti di risalite
Palena è lontanuccia dal centro abitato
Rivisondoli-Pescocostanza è abbastanza lontana, ma è lungo la strada
Roccaraso è praticamente in centro città
S.Ilario Sangro è stata soppressa e mi sembra fosse inutile
Alfedena - Scontrone è vicino Alfedena...potenzialmente vicino la lago di Barrea (quando non è in secca)
Montenero è stata soppressa e non so dove sia
Castel di Sangro è in città.
Non conosco la tratta molisana.

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magnamadonn
Ausiliario

Abruzzo
102 Messaggi

Inviato il 30/11/2011 :  12:20:23  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
tratta molisana :

San Pietro Avellana - Capracotta : su una strada provinciale in campagna distante dal paese di S.Pietro per non parlare da quello di Capracotta che si trova distante su una strada che conduce a più di 1400metri di altitudine.

Villa San Michele : già soppressa a suo tempo,nessuna utilità, centro abitato lontano e piccolissimo.

Vastogirardi : lontanissima dal paese,si trova in una frazione a valle

Carovilli : dentro il paese

Pescolanciano : dentro il paese

Carpinone : dentro il paese

e poi fino a Isernia
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magnamadonn
Ausiliario

Abruzzo
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Inviato il 30/11/2011 :  12:27:35  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
essendo stato un abituale frequentatore della linea e avendo osservato negli anni il traffico ritengo inutili le seguenti stazioni da Sulmona in poi in quanto infrequentate (i pochissimi che dovessero arrivare in quelle stazioni si potrebbero appoggiare nelle stazioni dei comuni limitrofi con i pullman,come già avviene per il trasporto in pullman nei centri prinicipali o in ogni caso privatamente come è sempre stato fatto) :

Introdacqua
Pettorano
Cansano
Palena
Rivisondoli-Pescoc.
Alfedena
S.Pietro Av.
Vastogirardi
Carovilli
Pescolanciano

per quanto riguarda Campo di Giove,Monte Majella e Roccaraso da inserire come fermate solo in periodi festivi e nei fine sett.

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Gemini76
Amministratore (Owner)

Lazio
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Inviato il 30/11/2011 :  12:41:24  Guarda il profilo di  Visita il Sito di Gemini76  Rispondi Citando
Introdacqua invece secondo me servirebbe,anzi, è posizionata meglio di Sulmona...Cansano è stata già soppressa da tempo, Alfedena potrebbe avere un senso per portare la gente al vicino lago....Campo di Giove non puoi abolirla come fermata per motivi prettamente regolamentari.

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geppone
Ausiliario

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Inviato il 30/11/2011 :  14:29:41  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
Chiedo agli esperti: che differenza sostanziale c'è fra i territori attraversati dalla ferrovia svizzera dell'Albula e quelli della tratta Terni-Sulmona-Isernia? Perché là i treni sono frequentati da passeggeri e merci e nell'Appennino centrale no?
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E 44
Capo Stazione

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Inviato il 30/11/2011 :  14:53:15  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
Le differenze sostanziali sono due:

- la prima è di costume culturale, in Svizzera si sa che esiste il treno e che è importante, in Italia il treno è considerato una anticaglia del passato (sono sempre più convinto che il fatto che gli ecologisti avversino i treni e tacciano per le autostrade non sia per partito preso, ma perchè le autostrade le ritengono cosa normale e indispensabile e i treni no).
- gli orari dei treni offerti in Svizzera sono perfettamente calcolati sulla mobilità del territorio e in Italia sono fatti (apposta?) per far passare la voglia di andare in treno.

Ricordo sempre quanto accaduto in Val Venosta:
- con le FS orari sempre più indecenti, pochi clienti, ramo secco, chiusura.
- con la nuova società orari ben fatti e integrazione stazioni-paesi, successone e treni pieni.
La linea (a parte l'armamento rinnovato e il DCO) è sempre quella.

Del resto in qualsiasi esercizio commerciale se il cliente viene preso a pesci in faccia non ci va più, se è trattato bene ritorna e fa in modo che ci vadano anche amici e conoscenti.
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Gemini76
Amministratore (Owner)

Lazio
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Inviato il 30/11/2011 :  14:56:52  Guarda il profilo di  Visita il Sito di Gemini76  Rispondi Citando
In Val Venosta c'è un unico gestore sia per il trasporto su ferro che per quello su gomma. In Italia le regioni fanno concorrenza selvaggia con le autolinee....Pensate solo che la Regione Abruzzo da un lato paga i treni Avezzano - SOra, anzi, s'inkazza pure se Trenitalia ne vuole sopprimere qualcuno, dall'altro lato ci mette in sovrapposizione un magnifico bus ARPA. Non è schizofrenia questa?

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Gemini76
Amministratore (Owner)

Lazio
36063 Messaggi

Inviato il 30/11/2011 :  15:12:47  Guarda il profilo di  Visita il Sito di Gemini76  Rispondi Citando
Sempre parlando di ARPA, c'è questa autolinea Pescocostanzo - Rivisondoli - Roccaraso - Castel Di Sangro ed anche Sulmona - Cansano - Campo Di Giove

ed anche corse dirette Sulmona - Castel di Sangro

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