RomaTram
La storia del trasporto tranviario a Roma
Parte 9: Verso il terzo millennio (dal 2001...ai giorni nostri)
Passate le elezioni del 2001, come già visto, si torna a parlare dei nuovi progetti che dovrebbero finalmente dotare Roma di una rete tranviaria simile a quella di altre capitali europee. La "tranvia del Caravaggio" viene prontamente bocciata dagli abitanti della zona, mentre sembra resistere la TVA - Termini - Vaticano - Aurelio, che dovrebbe riportare definitivamente il tram al centro di Roma ricostituendo anche un vero anello tranviario. La nuova linea infatti viene pensata e progettata per rafforzare l’accesso al centro storico con il mezzo pubblico, favorendo così la pedonalizzazione e la limitazione del traffico privato e per creare collegamenti rapidi al servizio di zone di interesse turistico. Dal punto di vista trasportistico la funzione della nuova linea è quella di creare un asse di trasporto forte da ovest ad est, attraversando il centro della città, e di contribuire al trasporto rapido verso il Vaticano. All’attestamento esterno nel quartiere Aurelio viene previsto un asse attrezzato di scambio intermodale, che comprende il nuovo capolinea del tram, un parcheggio per 700 auto a Circonvallazione Cornelia, la nuova fermata metro della linea A ed infine il capolinea autobus. Dal capolinea la tranvia attraversa Piazza di Villa Carpegna proseguendo per via Zucchi, piazza Pio XI, via Cardinal Galamini, piazza Borgoncini Duca e piazzale Gregorio VII. Si prosegue lungo via di Porta Cavalleggeri sino alla fermata Vaticano. Oltrepassata la galleria PASA la linea raggiunge piazza della Rovere, dove è localizzata la fermata Santo Spirito. Il progetto è in questo caso integrato con la viabilità collegata alla recente esecuzione dell’innesto del sottopasso di Castel Sant’Angelo. Superata la galleria PASA il tracciato realizza il cosiddetto “anello dei ponti” (ponte PASA, via Acciaioli, largo Tassoni, piazza Paoli, ponte Umberto e lungotevere in Sassia) funzionale alla gestione della linea verso Termini e per la diramazione verso piazza Risorgimento. In direzione piazza Risorgimento, superata piazza Paoli, il binario prosegue lungo Ponte Vittorio nel marciapiede lato nord del ponte, opportunamente ampliato, e prosegue attraversando via della Conciliazione e percorrendo via della Traspontina sino a raggiungere piazza Risorgimento, dove è previsto il collegamento in rete con l’attuale tracciato tranviario della linea 19. Il tracciato diretto a Termini si immette, dopo largo Tassoni, in corso Vittorio Emanuele dove i binari sono separati e prossimi ai marciapiedi, rispettando la simmetria dell’assetto fisico e funzionale della sezione stradale. A largo di Torre Argentina la linea avrebbe incontrato l'attuale 8 (prolungato verso Termini) per arrivare, con itinerario in comune alla linea 8 al capolinea di P.zza dei Cinquecento. Progetto ambizioso, sicuramente valido, ma rimasto anche esso sulla carta. Il 1 Marzo del 2001 un grave incidente mette di nuovo sotto accusa la linea 8: per un malore dell'autista la vettura 9102 affronta l'anello del capolinea del Casaletto a velocità troppo elevata deraglia e sfonda le barriere di protezione: fortunatamente solo la parte anteriore della vettura cade nella strada sottostante. Il bilancio finale è di 27 feriti tra cui l'autista del tram. Subito si scatenano le polemiche sulla presunta pericolosità della linea e sono in molti a chiederne la chiusura. Per garantire il servizio l'ATAC, in attesa dei lavori di ripristino e messa in sicurezza del capolinea, sfruttando la bidirezionalità dei mezzi, arretra la linea prima a L.go Ravizza, coprendo il tratto finale con autobus sostitutivi, e, successivamente, dopo l'installazione di nuovi scambi, all'incrocio con Via dei Colli Portuensi, a pochi metri dal Capolinea del Casaletto, sopprimendo così lo scomodo autoservizio sostitutivo. Quando dopo oltre un anno di lavori il capolinea sarà riaperto, per ovvie ragioni di sicurezza verrà imposto il divieto di effettuare l'anello con viaggiatori a bordo che vengono fatti scendere in una nuova fermata, appositamente attrezzata, prima dell'inizio dell'anello. L'estate del 2001 resterà indimenticabile per la città di Roma: l'ambita conquista dello scudetto da parte della squadra calcistica capitolina scatena la festa in piazza che spesso coinvolge anche i mezzi pubblici romani: non è infrequente vedere sciarpe o bandiere fuori dai finestrini di bus e tram, e spesso anche dalle cabine di guida...e questo nonostante i piani di "emergenza" di Comune ed ATAC che, prudentemente fanno rientrare nei depositi il maggior numero possibile di vetture. L'11 settembre del 2001, un incidente, per fortuna non grave, provoca il primo accantonamento di tram Stanga: a L.go Caballini si scontrano le vetture 7073 e 7093. Poche conseguenze per gli occupanti ma gravi d anni per le vetture che vengono successivamente demolite. Per oltre una settimana il trasporto pubblico viene rivoluzionato con deviazioni e soppressioni di linee causate dalla gran folla che scende in strada a festeggiare. A farne le spese è anche la linea 3, che passando nei pressi del quartiere testaccio, cuore del tifo giallorosso, viene spesso limitata a P.le di Porta San Paolo. Il grande concerto al Circo Massimo del popolare cantautore romano (e romanista) Antonello Venditti, chiude una settimana di festeggiamenti ed anche il trasporto pubblico torna lentamente alla normalità. In attesa dei nuovi progetti nulla di nuovo si muove sulla rete romana, almeno fino al 2003, quando arriva l'ora della pensione definitiva per le PCC superstiti. Si prevede, infatti, che al termine dell'orario invernale, che coincide con la chiusura delle scuole, venuta meno la necessità dei sussidi, i mezzi vengano definitivamente accantonati. Per salutare degnamente un modello di tram che ha fatto la storia del trasporto pubblico a Roma, amato dagli appassionati (forse un pò meno dal personale....) e che ha rappresentato un primo timido tentativo di rilancio del trasporto su ferro a Roma negli anni '60 e '70, periodo nero durante il quale sembrava che l'unico futuro per la rete tranviaria romana fosse quello della soppressione, si mobilitano gli appassionati romani, che con la sponsorizzazione del nostro sito, organizzano (con non poche difficoltà) il PCC Day, a bordo della vettura 8015, da L.go Preneste sui binari romani del vecchio 30/, fino a Porta San Paolo, Valle Giulia per finire in P.le dei Gerani.
La 8015, sotto un sole cocente, è in sosta in P.zza Thowaldsen, davanti alla Galleria Nazionale di Arte Moderna |
L'autunno del 2003 porta la novità della Notte Bianca a Roma. Sulla scia di quanto avviene da anni a Parigi, viene organizzata una notte di spettacoli ed eventi nel centro di Roma: per favorire la mobilità dei romani bus, tram e metropolitane fanno gli straordinari per tutta la notte. Ma le cose non vanno come previsto: la grande massa di gente fa saltare un pò tutti i piani del trasporto, e il black out che colpirà l'Italia nella notte getterà Roma nel caos: bloccati tutti i mezzi elettrici, con le strade al buio, la gente vaga sotto la pioggia cercando un bus. Prese alla sprovvista ATAC e Trambus cercano di correre ai ripari come meglio possono, facendo uscire dalla rimesse tutti i bus disponibili. la situazione tornerà alla normalità solo nel pomeriggio con il ritorno dell'energia elettrica. In autunno inoltrato, visto il successo del PCC Day, gli appassionati romani bissano al festa: questa volta si festeggiano i 70 anni di servizio delle MRS: partiti da Porta Maggiore intorno alle ore 11, a bordo della vettura 2035, ex TramScuola, accompagnati da una splendida giornata autunnale di sole e temperatura mite, gli oltre 40 passeggeri hanno potuto prendere parte ad un autentico tour "d'epoca" sui binari romani, della durata di quasi 7 ore (complice anche la limitazione di velocità a 25 Km/h in quanto il tram non è munito di pattini per la frenatura elettrica di emergenza), sul seguente itinerario: Porta Maggiore, Verano, P.zza Risorgimento, P.zza Mancini, P.le Flaminio, Valle Giulia, P.zza Galeno, Porta Maggiore, Colosseo, Porta San Paolo, Porta Maggiore, V.le P. Togliatti, Porta Maggiore. In pratica quasi il 90% della rete romana, ad esclusione del capolinea di Via Amendola (già toccato in occasione del PCC Day) e dell'itinerario della linea 8 verso Casaletto (per il diniego dell'ATAC). Mentre proseguono le consegne delle vetture della serie 9200 (ospitate temporaneamente all'interno della rimessa Tor Sapienza per mancanza di spazio), tutti i vari progetti di potenziamento della rete tranviaria sembrano essere dimenticati, più urgente sembra essere la costruzione di un nuovo deposito: inizialmente si identifica come area adatta quella dell'ex Cinodormo, a Ponte Marconi, poi si opta per un'area nei pressi del Centro Carni, sulla Via P. Togliatti. In attesa della costruzione del nuovo deposito si cerca di utilizzare al meglio possibile gli spazi all'interno delle officine Centrali di Via Prenestina per ricoverarci i tram serie 9100 e 9200 che, per ragioni di spazio, non possono sostare all'interno della rimessa Porta Maggiore. Sempre per potenziare il parco rotabili, l'ATAC, dopo aver acquistato il materiale della fallita SOCIMI, incarica le officine Fiore di Caserta di completare la fornitura dei tram serie 9000,mentre alcune vetture, in fase di revisione, vengono dotate della nuova livrea sociale verde, in progressiva estensione anche alle Stanga. Mentre escono di scena,a metà del 2003, le ultime 5 PCC superstiti, gli appassionati romani sono al lavoro per un nuovo evento da organizzarsi per l'autunno del 2004. Infatti, nell'ambito delle iniziative culturali volte alla sensibilizzazione e diffusione della cultura del trasporto pubblico, il sito internet www.ilmondodeitreni.it, con la collaborazione dello staff e di un gruppo di appassionati, organizza domenica 24 ottobre 2004, lo "StangaDay", uan giornata-evento che attraverso un giro illustrativo lungo la rete tranviaria romana, ripercorrerà la storia e la tecnica delle vetture tranviarie ATAC serie 7000. L'iniziativa, patrocinata dall'assessorato alle Politiche della Mobilità del Comune di Roma, dall' Atac spa, e con la media partnership di RomaRadio The Tube Station by atac e di Ferrovie.it, ha lo scopo di far conoscere e diffondere il valore tecnico, storico ed umano di tali mezzi. L'iniziativa riscuote un grande successo ed un positivo riscontro di pubblico (appassionati e semplici cittadini) che, a bordo della splendida vettura ristorante 7021 trascorre una domenica diversa, riscoprendo Roma lontano dallo stress e dalla fretta quotidiana. Partito alle 11 da Porta Maggiore sotto un tiepido sole autunnale, dopo una breve sosta fotografica sul raddoppio di P.le del Verano, il Ristotram si è diretto verso P.zza Risorgimento, dove ai partecipanti sono stati offerti simpatici gadget. Ripartiti da P.zza Risorgimento si è effettuata una sosta a Valle Giulia, davanti alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e si è raggiunta Via del Parco del Celio, dove con il magnifico sfondo del Colosseo, è stato offerto un piacevole e gradito rinfresco ai partecipanti. Durante la sosta, l’incontro con la “sorellina” MRS 2137 (l’altro tram ristorante in servizio a Roma) è stato l’occasione per un simpatico ed insolito gemellaggio. Dopo aver raggiunto Porta San Paolo, antico capolinea del 30/, il viaggio si è concluso in P.zza dei Gerani, nel quartiere di Centocelle, alla periferia est di Roma, dopo aver percorso la Via Prenestina, regno quotidiano delle Stanga in servizio sulle linee 5,14 e 19.
La Stanga Ristorante 7021 è in sosta sul binario di raddoppio di P.le del Verano durante lo Stanga Day tenutosi il 24/10/2004 |
Il piacevole e positivo riscontro di pubblico avuto dall’iniziativa lascia ben sperare sia per un futuro fatto di sempre maggiore attenzione verso un trasporto pubblico ecologico sia per il ripetersi di simili iniziative che potranno sempre più diffondere una cultura verso il trasporto pubblico ed incentivarne l’uso. Nel mese di Novembre, per agevolare lo spostamento delle persone che, in occasione delle celebrazioni per i defunti, devono recarsi al Cimitero Monumentale del Verano, vengono istituite delle corse limitate della linea 3, da P.le Porta S. Paolo a P.zza Galeno, esercitate con vetture di tipo STANGA. Il 2005 si apre con piccole positive notizie per il trasporto tranviario: mentre inizia un progressivo piano di lavori di rinnovo e sostituzione dei binari, con conseguenti limitazioni di alcune linee, sembra sbloccarsi la situazione del capolinea di Termini con l'imminente avvio dei lavori che permetteranno l'attestazione delle linee tranviarie 5 e 14 in P,.zza dei cinquecento. Il 27 gennaio 2005 un incidente in piazza di Porta Maggiore a Roma che vede coinvolti la vettura tranviaria 9226 in servizio sulla linea 14 dell'Atac diretta a Termini ed un treno (050+429+055) della ferrovia Roma Laziali - Pantano B.se diretto al capolinea di Grotte Celoni. Per cause ancora in corso di accertamento, la prima carrozza del trenino ha urtato contro la coda del tram. Nell'urto il tram ha quindi agganciato il trenino provocandone il deragliamento e facendolo quindi cadere sul lato destro. Il bilancio finale, di 5 feriti non gravi, medicati nei vicini ospedali è molto confortante considerando che in quell'orario entrambi i mezzi erano affollati di passeggeri. Sull'accaduto vengono aperte quattro inchieste, a cura della Magistratura, di ATAC, di Trambus e di Me.TroParte anche la sperimentazione del servizio Telepay, mediante il quale, novità assoluta in Italia, sarà possibile acquistare il biglietto di autobus e tram semplicemente tramite un sms.Il 2 Aprile del 2005, la triste notizia della scomparsa di Sua Santità Giovanni Paolo II proietta Roma al centro del mondo e chiama il trasporto romano ad una impegnativa prova. Scatta il piano d'emergenza previsto per garantire la mobilità sia dei romani che delle migliaia di fedeli che si mettono in viaggio verso Roma. Potenziato anche, da parte di Trambus, il servizio tranviario con un collegamento diretto, Termini - Piazza Risorgimento, nelle ore diurne. Ma, considerato l'enorme afflusso di pellegrini, il servizio viene protratto anche nelle ore notturne sul percorso delle linee 5, 14 e 19, grazie agli autisti che hanno prolungato il loro turno garantendo la circolazione di 18 veicoli. Erano quasi 80 anni che i tram non circolavano per tutta la notte in città. Il Piano di emergenza, coordinato dalla Centrale Operativa Trambus, ha comportato l'impiego ulteriore di circa 550 autobus, 18 tram, 1.500 autisti e 300 tra agenti ispettivi e capolinea. Il cospicuo numero di risorse ha permesso di raggiungere per alcune linee, nella tratta Termini - S.Pietro, anche frequenze di 30 secondi. L'8 aprile, giorno delle esequie del Sommo Pontefice, il trasporto pubblico diventa unico padrone di Roma. Blocco del traffico in tutta la città, Trastevere e Gianicolo “off-limits” dall’alba per il passaggio dei 200 capi di Stato previsti, scuole e uffici pubblici chiusi. Nel giorno dei funerali di Giovanni Paolo II, la città si prepara in un clima “blindato” ed irreale Alle 2 di notte scatta il blocco totale del traffico all’interno del Grande raccordo anulare e sino alle 18, due ruote escluse, nessun veicolo,eccetto i mezzi pubblici, può circolare in città. Anche i viaggiatori delle due linee della metropolitana hanno la possibilità di seguire, in diretta nelle 49 stazioni, grazie ad un accordo tra Roma Radio e Radio Vaticana,a partire dalle 09.30, la cerimonia delle esequie di Giovanni Paolo II
Tram SOCIMI 9018 impegnato in una corsa limitata della linea 3, è in sosta alla fermata di Via Carlo Felice |
Il trasporto pubblico, dopo queste giornate, torna alla normalità: la grande sfida a cui è stato chiamato è stata vinta,ora non resta che attendere le prossime sfide, e sperare in un futuro in cui il tram, ormai riscoperto come mezzo ecologico per eccellenza, sia di nuovo padrone della città. Mentre proseguono i lavori di rinnovo dei binari, con conseguente limitazione a Porta Maggiore della linea 3 e si attende l'inizio dei lavori per il nuovo deposito e le nuove linee, siamo arrivati alla fine del nostro lungo viaggio nella storia, iniziata, lo ricordiamo, il 2 Agosto 1877, quando la Società Anonima delle Tramvie e Ferrovie Economiche, aprì all'esercizio una linea tranviaria (seppur a cavalli)che collegava Porta del Popolo con Ponte Milvio, mentre il 19 Settembre 1895 veniva aperta al pubblico la prima linea tranviaria a trazione elettrica. L'attuale rete tranviaria, esercitata da Trambus SpA, si estende per una lunghezza complessiva di 50 Km, con 6 linee in esercizio ed un parco mezzi di circa 158 vetture, così divise: 53 Stanga (7000 e 7100 solo numeri dispari), 30 Socimi (serie 9000), 27 Citway I (9100) e 48 Cityway II (9200), alle quali vanno aggiunte 8 vetture serie 9000 (dalla 9035 alla 9043) costruite dalle Officine Fiore di Caserta, altre 14 vetture serie 9200 in consegna, le 3 MRS storiche (2035, 2047 e 2137) e la Stanga Ristorante (7021). La distribuzione delle vetture vede le Stanga impegnate sulla linea 2, sul 5 , sul 14 e sul 19, le Socimi impegnate in prevalenza sul 3 e con alcuni turni sul 5,14 e sul 19. Le 9100 e le 9200 si trovano in servizio quasi tutte sulla linea 8, anche se non è raro vederle sul 3 e, specialmente le 91, con qualche servizio sul 19.
Se e quando verrà realizzata la TVA, il cui progetto per ora è stato rimandato, agli esistenti interscambi con la linea A della metropolitana ad Ottaviano, Flaminio, San Giovanni, Termini e con la linea B a Piramide, Circo Massimo, Colosseo, Termini e Policlinico (nonchè con la Roma-Lido a Piramide e con la Roma-Nord a Flaminio), si aggiungeranno, grazie alla nuova TVA, quelli con la linea A a Cornelia ed a Repubblica e con la nuova linea C a Risorgimento, Castel S. Angelo, Corso Vittorio, Argentina e Venezia. La connessione con il sistema delle FM, che oggi avviene alle stazioni Trastevere, Ostiense e Termini, con la TVA, riguarderà anche la stazione San Pietro. Per quanto riguarda la riqualificazione dell'esistente, invece, gli interventi programmati e in corso di sviluppo progettuale riguardano:
· banchine di fermata FAO;
· banchine di fermata piazza Galeno;
· attivazione anello di via Fontana;
· eliminazione barriere via Flaminia da piazzale Belle Arti a piazzale Flaminio;
· riqualificazione via Napoleone III e via P. Eugenio;
· riqualificazione urbana via Prenestina da piazza di Porta Maggiore esclusa a viale P. Togliatti;
· capolinea temporaneo a Termini;
· riqualificazione piazza Vittorio;
· collegamento con il deposito tram "Vittoria";
· nodo di interscambio a piazza Mancini;
· implementazione impianti tranviari tra Viale Rossini ed il Giardino Zoologico (Bioparco).
Sempre ancora allo stato di progetto resta il prolungamento dell'8 lungo Via Nazionale fino alla stazione Termini (propedeutico alla realizzazione della TVA): qui i problemi maggiori sembrano proprio essere i possibili veti all'installazione della catenaria lungo Via Nazionale, problema per il quale in ATAC si sta già studiando una possibile soluzione. Inoltre sembra esserci anche la volontà di realizzare una linea tranviaria lungo Viale Marconi, così come dichiarato nel mese di settembre 2005 dal Presidente del XV Municipio Gianni Paris
La vettura 9230 diretta a Casaletto è in arrivo alla fermata di C.ne Gianicolense, all'altezza di P.le Dunant |