Approfondimenti
I carri merci con marcatura letterale uniforme
La marcatura uniforme è stata introdotta a partire dal 1/10/1964 in sede europea, mentre per le FS il punto di avvio è stato la circolare istitutiva del 25/01/1965. La marcatura uniforme è costituita da una Marcatura Letterale ed una Marcatura Numerica. Le motivazioni di questa marcatura potevano ricercarsi nell’aumentato scambio di carri tra le varie reti europee Europ e non ed ai problemi che le marcature nazionali ponevano agli addetti di una Rete nell’impiego di un carro giunto da una Amministrazione estera, specie se in regime Europ (terminato nel 2002) che consentiva ad una Amministrazione di riutilizzare un carro, giunto carico sul suo territorio, ricaricandolo per un’altra destinazione, nazionale o internazionale. Fino all'avvento della marcatura uniforme le sigle per le varie tipologie di carri erano diverse da un’Amministrazione ad un’altra o, anche se uguali, denotavano tipi diversi di carri:per le DB,ad esempio, i carri a sponde alte erano gli O, per le FS erano gli L, per le DB i carri V definivano carri per trasporto animali, per le FS questi erano i Go, mentre i V per le FS erano i carri di servizio, ecc.. Con la marcatura uniforme si cercava di ovviare a questo: il codice letterale di un carro ne definiva le caratteristiche tecniche, mentre il suo codice numerico ne definiva caratteristiche tecniche, tasso di nolo ed amministrazione proprietaria o immatricolante (per i carri privati) oltre a segnalare la possibilità del carro a viaggiare su reti a scartamento diverso dal normale. In altre parole, consentiva una identificazione facile e precisa delle caratteristiche più importanti di un carro (sia tecniche, sia d’impiego). Infine, l’introduzione avuta in quegli anni dei sistemi meccanizzati per la gestione dei veicoli richiedeva una certa uniformità nella loro marcatura. E’ da segnalare che la sigla letterale era obbligatoria per le sole reti aderenti alla Convenzione Europ (a quell’epoca: FS, SNCF, SNCB, NS, CFL, DSB, DB, SBB, OeBB) mentre quella numerica era obbligatoria per tutte le reti aderenti al RIV.
La Marcatura Letterale si divide in tre parti:
lettera di serie, presente su tutti i carri, preceduta da un cerchio bianco;
lettere indice a valore internazionale;
lettere indice a valore nazionale.
Le lettere indice sono presenti solo se necessarie ad evidenziare le caratteristiche del carro. La lettera di serie è riportata sul carro a caratteri maiuscoli. Per ogni serie di carri sono stabilite i requisiti normali, l’assenza di alcune di queste caratteristiche o la presenza di caratteristiche diverse, è indicata dalle lettere indice. Le lettere indice internazionali
seguono la lettera di serie e indicano che il carro ha alcune caratteristiche diverse da quelle ritenute normali per quella serie. Le lettere indici nazionali seguono sempre le lettere indice internazionali e sono separate da queste ultime da un trattino (-). Il significato delle lettere indice nazionali e internazionali verrà descritto all'interno delle schede relative ai singoli carri. La marcatura numerica è composta di quattro elementi secondo il seguente raggruppamento di codici e cifre:00 | 00 | 000 0 000 | - | 0 |
A |
B | C | D |
B: Contraddistingue la nazione immatricolante (ad es. per l'Italia il numero è 83, per l'Austria il numero è 81, per la Francia il numero è 87, per la Svizzera il numero è 85). Per effetto della liberalizzazione del trasporto ferroviario si è assistito all'ingresso di nuove imprese ferroviarie. Si è reso quindi necessario lo studio e l'adozione di una nuova iscrizione sui carri che verrà progressivamente adottata sui carri circolanti in Europa aggiornando l'attuale marcatura numerica
C: Indica il numero di servizio vero e proprio. Le prime quattro cifre indicano la serie di appartenenza del carro (in ogni serie sono raggruppati i carri aventi analoghe caratteristiche di esercizio), le restanti tre cifre indicano la progressione numerica nell'ambito di ogni serie
D: É una cifra di autocontrollo,che consente il controllo automatico dell'esattezza della marcatura numerica
I carri cisterna/silos non fanno parte del parco commerciale Trenitalia - DGOL ma sono di proprietà delle singole società (ad es. Tamoil, AGIP ecc), pur essendo immatricolati in Italia. I carri di Tipo I non fanno più parte del parco di Trenitalia DGOL, tuttavia, per il trasporto di merci deperibili,che richiedono il trasporto in regime di temperatura controllata,sono a disposizione i carri refrigeranti e frigoriferi della Società Intercontainer-Interfrigo (ICF). Tutti i carri privati portano il nome delle società proprietaria dopo la marcatura letterale (ad es: 8483 657 3 831-1 Fakkl Solvay dove il numero 84 indica che si tratta di un caro privato non atto al traffico internazionale ed il numero 83 che si tratta di un carro immatricolato in Italia presso le FS, come da specifiche dell'Allegato C fiche UIC 438-2)
Nella trattazione dei singoli carri sono stati presi in considerazione alcuni carri particolari di proprietà di altre amministrazioni ferroviarie che sono ammessi al traffico internazionale. Per ogni serie di carri è possibile visualizzare le schede di alcuni tra i carri più rappresentativi.
Tipo di carro | Lettera di serie | 1^ cifra del numero di servizio |
Carri coperti di uso corrente | G | 1 |
Carri coperti di tipo speciale | H | 2 |
Carri refrigeranti Refrigeranti o Isotermici o Frigorifero | I | 8 |
Carri alte sponde di tipo corrente | E | 5 |
Carri alte sponde di tipo speciale | F | 6 |
Carri a tetto apribile | T | 5 |
Carri pianali ad assi di tipo corrente | K | 3 |
Carri pianali a carrelli di tipo corrente | R | 3 |
Carri pianali ad assi di tipo speciale | L | 4 |
Carri pianali a carrelli di tipo speciale | S | 4 |
Carri serbatoio per merci liquide o gassose | Z | 7 |
Carri di altro tipo | U | 9 |
Carri per servizio interno dell’Azienda | V | 9 |