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binario
Tecnico Circolazione (Capo Squadra Deviatori)

Umbria
598 Messaggi

Inviato il 23/01/2018 :  16:18:31  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
Per essere ammessi in DD bisogna andare almeno a 150 km/h. Ragion per la quale gli unici mezzi ammessi sono le ALn776.
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Leonardo da Civitella
Tecnico Circolazione (Capo Squadra Deviatori)

Lazio
460 Messaggi

Inviato il 03/06/2018 :  11:16:08  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
Salve, mi servo di questo articolo per porvi una questione:
https://www.ilmessaggero.it/rieti/rieti_ferrovia_roma_frazioni_sabina_timori-3310355.html

Allora vorrei chiedervi, perchè il presunto percorso della ferrovia, non debba essere parallelo alla via salaria, magari innescando la creazione di sole 4 stazioni(Borgo Quinzio, Osteria Nuova,Ornaro, Poggio san Lorenzo), per rendere il traggitto più scorrevole e veloce. Invece da quel che si vocifera si vorrebbe creare un percorso tra le frazioni di Fara, Toffia e Poggio Nativo, andando così a creare disagi e perdite di tempo a causa di passaggi a livello e cose affini.

PS:le voci che cito, sono voci di paese, infatti molto probabilmente essendo finita la campagna elettorale, la ferrovia non verrà realizzata come il raddoppio della stessa salaria.

Saluti,Leonardo
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alejandro.roma
Professional Senior(1° Aggiunto di Reparto)

Lazio
13094 Messaggi

Inviato il 03/06/2018 :  11:23:26  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
Va realizzata secondo criteri moderni , senza attraversamenti a raso e poche fermate ma utili, altrimenti destinate a essere ridimensionate e non servire le popolazioni,l'impatto sul territorio sarà inferiore a quello di un'arteria stradale.


***************************************
I mezzi su rotaia sono i migliori mezzi di trasporto pubblico

Modificato da - alejandro.roma il 03/06/2018 11:25:10
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Leonardo da Civitella
Tecnico Circolazione (Capo Squadra Deviatori)

Lazio
460 Messaggi

Inviato il 03/06/2018 :  11:37:39  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
quote:
Messaggio di alejandro.roma

Va realizzata secondo criteri moderni , senza attraversamenti a raso e poche fermate ma utili, altrimenti destinate a essere ridimensionate e non servire le popolazioni,l'impatto sul territorio sarà inferiore a quello di un'arteria stradale.



Alejandro hai ragione, infatti non dovrebbe essere la ferrovia a cercare la ferrovia, ma il contrario. Basti pensare alla Roma-Orte, grazie alla quale sono nati numerosi centri abitati: Passo corese, Borghetto,Gavignano,Stimigliano scalo.


Saluti,Leonardo
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Gabbianone94
Ausiliario

Lazio
131 Messaggi

Inviato il 03/06/2018 :  13:48:24  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
quote:
Messaggio di Leonardo da Civitella

Salve, mi servo di questo articolo per porvi una questione:
https://www.ilmessaggero.it/rieti/rieti_ferrovia_roma_frazioni_sabina_timori-3310355.html



Non ascoltare le esagerazioni dei giornali, perché quasi sempre si limitano a riportare acriticamente le affermazioni esagerate di comitati faziosi e cittadini ostruzionisti, che guardano solo al loro interesse particolare.

La polemica che si generò nel 2006 era strumentale e fu cavalcata dai partiti politici di sinistra, che dovevano assolutamente evitare che la destra riuscisse in un risultato così storico, e alla fine ci riuscirono.

Tra l'altro la cosa ironica è che, a suggerire all'ex ministro Delrio di riprendere il progetto, è stato proprio l'ex presidente della provincia Fabio Melilli, lo stesso che nel 2006 lottava contro la ferrovia dicendo che era uno scempio e un danno ambientale, e che è inutile costruirla perché "in sicilia le ferrovie monobinario le stanno buttando via" (sic!); proprio lui contribuì attivamente a impedirne la realizzazione rimuovendola dalla lista delle priorità della regione Lazio nel settembre 2006.

Quando si dice la faccia come il culo: come vedi il problema non era l'impatto ambientale, era solo che la sinistra non poteva permettere a Berlusconi di portare a casa un successo così importante. E doveva per forza assecondare comitati e cittadini ostruzionisti, perché Fara Sabina è una delle poche roccaforti di sinistra in tutta la provincia di Rieti, per cui la sinistra non poteva permettersi di perdere il loro voto.

quote:
Messaggio di Leonardo da Civitella

Allora vorrei chiedervi, perchè il presunto percorso della ferrovia, non debba essere parallelo alla via salaria, magari innescando la creazione di sole 4 stazioni(Borgo Quinzio, Osteria Nuova,Ornaro, Poggio san Lorenzo), per rendere il traggitto più scorrevole e veloce.



Strada e ferrovia sono infrastrutture diverse, e hanno esigenze diverse. Non sempre possono passare affiancate, anzi è raro che succeda. Una strada deve passare il più possibile lontano dal centro abitato, ed essergli tangenziale; al contrario una ferrovia deve passare il più vicino possibile, altrimenti la stazione rimarrà inutilizzata. Una strada può raggiungere pendenze anche del 7 - 8%; al contrario una ferrovia non può superare pendenze del 3 - 3,5% (per una ferrovia il 3% è già una pendenza altissima, da valico alpino).

Nel caso della Sabina quello che suggerisci è impossibile: il territorio è disseminato di colline e una ferrovia, per avere pendenze accettabili, deve sfruttare i passaggi più facili; chiaramente ci sono sempre varie possibilità alternative, ma non può essere spostata tanto facilmente da una parte all'altra senza prima verificare le pendenze. Spostarla lungo la Via Salaria per esempio è impossibile, perché la statale supera spessissimo la pendenza del 3%, e in alcuni punti arriva anche all'8%.

Inoltre c'è il problema delle stazioni: quella già esistente di Passo Corese non sta lungo la Salaria, quindi in qualsiasi caso sarà inevitabile fare un giro attorno all'abitato; Poggio San Lorenzo e Ornaro sono entrambi paesi arroccati molto in alto rispetto alla strada statale, per cui le stazioni sarebbero molto lontane dall'abitato, a meno che la ferrovia non si arrampichi sulla collina (ma questo sarebbe possibile solo distaccandosi dalla Salaria molti km prima, e spendendo molti soldi per viadotti e simili).

quote:
Messaggio di Leonardo da Civitella

Invece da quel che si vocifera si vorrebbe creare un percorso tra le frazioni di Fara, Toffia e Poggio Nativo, andando così a creare disagi e perdite di tempo a causa di passaggi a livello e cose affini.



Ma ti riferisci al progetto del 2006? O sono voci relative al nuovo progetto "rivisto", attualmente allo studio?

Se ti riferisci al nuovo progetto, non credo proprio che inseriranno passaggi a livello, ormai le nuove linee vengono progettate già con i sottopassi stradali.

Se invece parli del progetto del 2006, credo che tu non lo conosca bene, perché il suo problema non erano i passaggi a livello (da quanto ne so non prevedeva nessunissimo passaggio a livello), né il numero eccessivo di stazioni (anzi il progetto prevedeva una sola stazione intermedia tra Rieti e Passo Corese, che sarebbe sorta ad Osteria Nuova). Infatti all'epoca il progetto fu criticato proprio per l'assenza di stazioni intermedie.

Semmai una lamentela dei comitati era che la ferrovia passasse molto vicino ad alcune frazioni o villette isolate, e che fosse necessario tagliare alcuni uliveti e demolire alcune case. Ma questo è normale quando si costruisce un'opera pubblica. Tra l'altro il territorio di Fara in Sabina è costellato di frazioncine piccolissime e di villette isolate: è praticamente impossibile costruire una ferrovia senza beccare nemmeno una villetta, e senza passare vicino a qualche casa. La colpa è di chi ha costruito ovunque e di chi gli ha permesso di farlo, non certo dei progettisti. Il rumore ferroviario purtroppo se lo dovranno tenere, non è accettabile bloccare tutto solo perché qualcuno non vuole che il treno passi vicino al giardino con piscina.

quote:
Messaggio di Leonardo da Civitella


PS:le voci che cito, sono voci di paese, infatti molto probabilmente essendo finita la campagna elettorale, la ferrovia non verrà realizzata come il raddoppio della stessa salaria.



Su, non siamo pessimisti, l'opera è nel contratto di programma 2017-2021 (che vale a prescindere da chi c'è al governo), e l'aggiornamento del progetto da parte di RFI dovrebbe essere già in corso da qualche mese.
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Gabbianone94
Ausiliario

Lazio
131 Messaggi

Inviato il 03/06/2018 :  13:49:57  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
quote:
Messaggio di Leonardo da Civitella


Alejandro hai ragione, infatti non dovrebbe essere la ferrovia a cercare la ferrovia, ma il contrario. Basti pensare alla Roma-Orte, grazie alla quale sono nati numerosi centri abitati: Passo corese, Borghetto,Gavignano,Stimigliano scalo.



I paesi-scalo non sono belli, ma è naturale che questo fenomeno si verifichi. Le vie di comunicazione passano dove l'orografia è più pianeggiante (per evitare curve e pendenze), i paesi medievali invece sorgevano dove l'orografia è più impervia (per renderli più difendibili). Sono due esigenze opposte.

Se si è costruito troppo a valle, la colpa è degli amministratori locali, non certo di chi progetta ferrovie. I sindaci, tramite i piani regolatori, hanno tutti gli strumenti per evitare che si costruisca e che si formino paesi-scalo. E i comuni più lungimiranti hanno (o hanno avuto in passato) infrastrutture secondarie per collegare il paese medievale alla stazione (tramvie, funicolari, ascensori inclinati, ecc) che potrebbero ridurre la necessità di costruire a valle. Ma per fare queste cose bisogna essere capaci di una progettualità, invece firmare licenze edilizie ai palazzinari è sicuramente più facile...

Questo mi dà lo spunto per evidenziare che la vera deturpazione non la porta la ferrovia, ma il consumo di suolo voluto dagli abitanti e avallato dai sindaci. Tutti hanno voluto la villetta in campagna con giardino e piscina. Risultato, Fara Sabina ha una popolazione frammentatissima, con un fottio di frazioni e migliaia di villette isolate, tante che non si riesce più nemmeno a capire dove finisce il paese e inizia la campagna. L'esatto contrario di quello che imporrebbe la tutela del territorio (bisognerebbe consumare poco suolo e solo accanto ai centri abitati preesistenti) e una pianificazione trasportistica "green" (accentrando la popolazione gli spostamenti si potrebbero servire facilmente con il trasporto pubblico, con una popolazione così sparsa invece è del tutto impossibile, e conseguentemente tutti si spostano in "maghina"). Però per la gente lo scempio è la ferrovia...
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Leonardo da Civitella
Tecnico Circolazione (Capo Squadra Deviatori)

Lazio
460 Messaggi

Inviato il 03/06/2018 :  15:26:27  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
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Messaggio di Gabbianone94

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Messaggio di Leonardo da Civitella

Salve, mi servo di questo articolo per porvi una questione:
https://www.ilmessaggero.it/rieti/rieti_ferrovia_roma_frazioni_sabina_timori-3310355.html



Non ascoltare le esagerazioni dei giornali, perché quasi sempre si limitano a riportare acriticamente le affermazioni esagerate di comitati faziosi e cittadini ostruzionisti, che guardano solo al loro interesse particolare.

La polemica che si generò nel 2006 era strumentale e fu cavalcata dai partiti politici di sinistra, che dovevano assolutamente evitare che la destra riuscisse in un risultato così storico, e alla fine ci riuscirono.

Tra l'altro la cosa ironica è che, a suggerire all'ex ministro Delrio di riprendere il progetto, è stato proprio l'ex presidente della provincia Fabio Melilli, lo stesso che nel 2006 lottava contro la ferrovia dicendo che era uno scempio e un danno ambientale, e che è inutile costruirla perché "in sicilia le ferrovie monobinario le stanno buttando via" (sic!); proprio lui contribuì attivamente a impedirne la realizzazione rimuovendola dalla lista delle priorità della regione Lazio nel settembre 2006.

Quando si dice la faccia come il culo: come vedi il problema non era l'impatto ambientale, era solo che la sinistra non poteva permettere a Berlusconi di portare a casa un successo così importante. E doveva per forza assecondare comitati e cittadini ostruzionisti, perché Fara Sabina è una delle poche roccaforti di sinistra in tutta la provincia di Rieti, per cui la sinistra non poteva permettersi di perdere il loro voto.

quote:
Messaggio di Leonardo da Civitella

Allora vorrei chiedervi, perchè il presunto percorso della ferrovia, non debba essere parallelo alla via salaria, magari innescando la creazione di sole 4 stazioni(Borgo Quinzio, Osteria Nuova,Ornaro, Poggio san Lorenzo), per rendere il traggitto più scorrevole e veloce.



Strada e ferrovia sono infrastrutture diverse, e hanno esigenze diverse. Non sempre possono passare affiancate, anzi è raro che succeda. Una strada deve passare il più possibile lontano dal centro abitato, ed essergli tangenziale; al contrario una ferrovia deve passare il più vicino possibile, altrimenti la stazione rimarrà inutilizzata. Una strada può raggiungere pendenze anche del 7 - 8%; al contrario una ferrovia non può superare pendenze del 3 - 3,5% (per una ferrovia il 3% è già una pendenza altissima, da valico alpino).

Nel caso della Sabina quello che suggerisci è impossibile: il territorio è disseminato di colline e una ferrovia, per avere pendenze accettabili, deve sfruttare i passaggi più facili; chiaramente ci sono sempre varie possibilità alternative, ma non può essere spostata tanto facilmente da una parte all'altra senza prima verificare le pendenze. Spostarla lungo la Via Salaria per esempio è impossibile, perché la statale supera spessissimo la pendenza del 3%, e in alcuni punti arriva anche all'8%.

Inoltre c'è il problema delle stazioni: quella già esistente di Passo Corese non sta lungo la Salaria, quindi in qualsiasi caso sarà inevitabile fare un giro attorno all'abitato; Poggio San Lorenzo e Ornaro sono entrambi paesi arroccati molto in alto rispetto alla strada statale, per cui le stazioni sarebbero molto lontane dall'abitato, a meno che la ferrovia non si arrampichi sulla collina (ma questo sarebbe possibile solo distaccandosi dalla Salaria molti km prima, e spendendo molti soldi per viadotti e simili).

quote:
Messaggio di Leonardo da Civitella

Invece da quel che si vocifera si vorrebbe creare un percorso tra le frazioni di Fara, Toffia e Poggio Nativo, andando così a creare disagi e perdite di tempo a causa di passaggi a livello e cose affini.



Ma ti riferisci al progetto del 2006? O sono voci relative al nuovo progetto "rivisto", attualmente allo studio?

Se ti riferisci al nuovo progetto, non credo proprio che inseriranno passaggi a livello, ormai le nuove linee vengono progettate già con i sottopassi stradali.

Se invece parli del progetto del 2006, credo che tu non lo conosca bene, perché il suo problema non erano i passaggi a livello (da quanto ne so non prevedeva nessunissimo passaggio a livello), né il numero eccessivo di stazioni (anzi il progetto prevedeva una sola stazione intermedia tra Rieti e Passo Corese, che sarebbe sorta ad Osteria Nuova). Infatti all'epoca il progetto fu criticato proprio per l'assenza di stazioni intermedie.

Semmai una lamentela dei comitati era che la ferrovia passasse molto vicino ad alcune frazioni o villette isolate, e che fosse necessario tagliare alcuni uliveti e demolire alcune case. Ma questo è normale quando si costruisce un'opera pubblica. Tra l'altro il territorio di Fara in Sabina è costellato di frazioncine piccolissime e di villette isolate: è praticamente impossibile costruire una ferrovia senza beccare nemmeno una villetta, e senza passare vicino a qualche casa. La colpa è di chi ha costruito ovunque e di chi gli ha permesso di farlo, non certo dei progettisti. Il rumore ferroviario purtroppo se lo dovranno tenere, non è accettabile bloccare tutto solo perché qualcuno non vuole che il treno passi vicino al giardino con piscina.

quote:
Messaggio di Leonardo da Civitella


PS:le voci che cito, sono voci di paese, infatti molto probabilmente essendo finita la campagna elettorale, la ferrovia non verrà realizzata come il raddoppio della stessa salaria.



Su, non siamo pessimisti, l'opera è nel contratto di programma 2017-2021 (che vale a prescindere da chi c'è al governo), e l'aggiornamento del progetto da parte di RFI dovrebbe essere già in corso da qualche mese.



Grazie per le precisazioni Alessandro. Però devo dirti che abitando a 9km da Fara Sabina, di voci ne ho sentite molte, infatti ciò che ho riportato proviene soltanto da persone di Passo corese e Canneto.
Comunque ti quoto in pieno sulla questione ambientalisti-ostruzionisti, che talvolta (come in questo caso) bloccano nel vero senso della parola il progresso di un area come la mia sabina.

PS:Se fosse dipenduto da me, avrei anche scavato una galleria in area Prime case, cosi da evitare una pendenza troppo elevata.
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Leonardo da Civitella
Tecnico Circolazione (Capo Squadra Deviatori)

Lazio
460 Messaggi

Inviato il 03/06/2018 :  15:41:22  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
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Messaggio di Gabbianone94

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Messaggio di Leonardo da Civitella


Alejandro hai ragione, infatti non dovrebbe essere la ferrovia a cercare la ferrovia, ma il contrario. Basti pensare alla Roma-Orte, grazie alla quale sono nati numerosi centri abitati: Passo corese, Borghetto,Gavignano,Stimigliano scalo.



I paesi-scalo non sono belli, ma è naturale che questo fenomeno si verifichi. Le vie di comunicazione passano dove l'orografia è più pianeggiante (per evitare curve e pendenze), i paesi medievali invece sorgevano dove l'orografia è più impervia (per renderli più difendibili). Sono due esigenze opposte.

Se si è costruito troppo a valle, la colpa è degli amministratori locali, non certo di chi progetta ferrovie. I sindaci, tramite i piani regolatori, hanno tutti gli strumenti per evitare che si costruisca e che si formino paesi-scalo. E i comuni più lungimiranti hanno (o hanno avuto in passato) infrastrutture secondarie per collegare il paese medievale alla stazione (tramvie, funicolari, ascensori inclinati, ecc) che potrebbero ridurre la necessità di costruire a valle. Ma per fare queste cose bisogna essere capaci di una progettualità, invece firmare licenze edilizie ai palazzinari è sicuramente più facile...

Questo mi dà lo spunto per evidenziare che la vera deturpazione non la porta la ferrovia, ma il consumo di suolo voluto dagli abitanti e avallato dai sindaci. Tutti hanno voluto la villetta in campagna con giardino e piscina. Risultato, Fara Sabina ha una popolazione frammentatissima, con un fottio di frazioni e migliaia di villette isolate, tante che non si riesce più nemmeno a capire dove finisce il paese e inizia la campagna. L'esatto contrario di quello che imporrebbe la tutela del territorio (bisognerebbe consumare poco suolo e solo accanto ai centri abitati preesistenti) e una pianificazione trasportistica "green" (accentrando la popolazione gli spostamenti si potrebbero servire facilmente con il trasporto pubblico, con una popolazione così sparsa invece è del tutto impossibile, e conseguentemente tutti si spostano in "maghina"). Però per la gente lo scempio è la ferrovia...



Beh Alessandro, sulla questione paesi scalo, non mi trovi molto d'accordo.
Infatti il problema principale di questi paesi è il fatto che subiscano, un'immigrazione massiccia sia dai paesi esteri che dai bassi fondi di città come Roma, a causa dei prezzi non altissimi delle abitazioni in aree poco appetibili.
Però Alessandro devo farti una precisazione, Fara Sabina è composta da ben 9 frazioni che superano i 300 abitanti, le quali sono ben distanziate tra loro; ma anche da 22 piccoli agglomerati, i quali si formarono in periodo ottocentesco a causa delle numerose aziende agricole che distanziavano dai centri principali.
La struttura di Fara è sicuramente una salvezza, poichè il paese non si è trasformato in una Fiano 2, ovvero una cittadina compatta, ma senza un filo conduttore.
Infine poi il sindaco di Fara, ovvero Davide Basilicata,(forse il sindaco migliore di zona), è riuscito ad utilizzare un piccolo paese scalo, per far nascere uno dei poli logistici più importanti dell'alto lazio.
Per questo a parer mio i paesi scalo non sono un male, anzi tendono a tener lontano dai centri storici medioevali, l'eccessiva immigrazione.

Saluti,Leonardo
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Leonardo da Civitella
Tecnico Circolazione (Capo Squadra Deviatori)

Lazio
460 Messaggi

Inviato il 03/06/2018 :  15:47:14  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
Scusa Gabbianone, ma il progetto del 2006, prevedeva un distaccamento dalle linea Roma-Orte, all'altezza di Ponticchio?

Saluti,Leonardo
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Gabbianone94
Ausiliario

Lazio
131 Messaggi

Inviato il 03/06/2018 :  18:21:33  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
quote:
Messaggio di Leonardo da Civitella

Beh Alessandro, sulla questione paesi scalo, non mi trovi molto d'accordo.
Infatti il problema principale di questi paesi è il fatto che subiscano, un'immigrazione massiccia sia dai paesi esteri che dai bassi fondi di città come Roma, a causa dei prezzi non altissimi delle abitazioni in aree poco appetibili.


Da quello che scrivi sembra che l'aumento di popolazione e l'espansione urbana siano sempre negative. Non sono d'accordo, esiste un modo sensato e rispettoso di costruire attorno al centro storico senza svilirlo. Quasi tutti i capoluoghi di provincia lo hanno fatto e non tutti per questo si sono abbruttiti.

Oltretutto non è un buon modello quello di "musealizzare" il paese medievale e spostare la vita collettiva da un'altra parte. Non so se sia il caso di Fara in Sabina (forse no), però da Rieti in su ci sono moltissimi borghi medievali che stanno morendo, o peggio cadendo a pezzi, proprio perché la gente si è trasferita nei paesi-scalo e le abitazioni antiche vengono abbandonate e lasciate deperire.

quote:
Messaggio di Leonardo da Civitella

Però Alessandro devo farti una precisazione, Fara Sabina è composta da ben 9 frazioni che superano i 300 abitanti, le quali sono ben distanziate tra loro; ma anche da 22 piccoli agglomerati, i quali si formarono in periodo ottocentesco a causa delle numerose aziende agricole che distanziavano dai centri principali.
La struttura di Fara è sicuramente una salvezza, poichè il paese non si è trasformato in una Fiano 2, ovvero una cittadina compatta, ma senza un filo conduttore.
Infine poi il sindaco di Fara, ovvero Davide Basilicata,(forse il sindaco migliore di zona), è riuscito ad utilizzare un piccolo paese scalo, per far nascere uno dei poli logistici più importanti dell'alto lazio.
Per questo a parer mio i paesi scalo non sono un male, anzi tendono a tener lontano dai centri storici medioevali, l'eccessiva immigrazione.


È vero che molte frazioni di Fara in Sabina hanno origini antiche, ma nell'Ottocento, come dici bene, erano villaggi di poche case dove vivevano solo i contadini che lavoravano la terra circostante. Oggi invece moltissime frazioni addirittura superano il capoluogo comunale, e chi ci abita è per esigenze che non hanno più nulla a che vedere con l'agricoltura.

Inoltre alcune frazioni sono state fondate ex-novo, e lungo le strade sono sorte ovunque villette isolate. Insomma la popolazione si è sparsa molto di più invece di concentrarsi.

Una situazione del genere sarà pure pittoresca ma a livello urbanistico e ambientale è un disastro. Innanzitutto per il consumo di suolo: dovrebbe esistere una distinzione netta tra campagna e città, in modo da lasciare spazio all'agricoltura e al paesaggio, e inoltre per fare in modo che quando si deve costruire una strada o una ferrovia ci sia spazio dove farla passare senza intralciare le case. Ma poi anche per una questione di trasporto: una popolazione accentrata può essere servita facilmente da linee di autobus, invece con una popolazione così piccola costerebbe troppo istituire linee di autobus per ogni frazione, e tutti vanno in macchina.

Se siamo in questa situazione di insufficienza di infrastrutture lo dobbiamo anche allo sviluppo caotico dei comuni della Sabina. Il raddoppio della Salaria è particolarmente costoso e difficile perché accanto ci hanno costruito edifici di ogni tipo, che sarebbe costosissimo abbattere e poi ricostruire. Per colpa di chi lo ha permesso, ora bisognerà raddoppiare la strada in una sede nuova, con un costo dieci volte maggiore. E anche per quanto riguarda la ferrovia, nel 2008 Mauro Moretti (amministratore delegato di FS) disse apertamente che la popolazione tra Rieti e Passo Corese era troppo sparpagliata per rendere conveniente la costruzione di una ferrovia.

Sugli impianti industriali siamo perfettamente d'accordo, devono sorgere lontano dai centri abitati, ma questo sarebbe accaduto a prescindere (nessuno avrebbe mai pensato di mettere Amazon accanto alla rocca medievale di Fara).

Modificato da - Gabbianone94 il 03/06/2018 18:55:12
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Gabbianone94
Ausiliario

Lazio
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Inviato il 03/06/2018 :  18:30:23  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
quote:
Messaggio di Leonardo da Civitella

Scusa Gabbianone, ma il progetto del 2006, prevedeva un distaccamento dalle linea Roma-Orte, all'altezza di Ponticchio?

Saluti,Leonardo



No, la linea si sarebbe staccata dalla Roma-Orte all'altezza del polo della logistica (passando nel suo mezzo).

Qui puoi vedere delle planimetrie del polo logistico dove è segnalata anche la Rieti-Passo Corese:

https://sabinafutura.paolocampanelli.com/wp-content/file/asi-progetto-definitivo-viabilita-di-progetto.pdf

http://www.logisticacentroitalia.it/pdf/planimetria%20per%20sito%20web%20Consorzio.pdf

Il tracciato complessivo della linea doveva essere più o meno questo (attenzione perché la mappa non è precisissima):



Invece questo era il progetto dell'Università Roma Tre, concorrente a quello "ufficiale" delle FS, molto più economico e con meno tunnel e viadotti, e comprensivo di quattro stazioni intermedie (Rocca Sinibalda, Monteleone, Poggio Moiano e Osteria Nuova), però più lungo e più tortuoso:

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Gabbianone94
Ausiliario

Lazio
131 Messaggi

Inviato il 03/06/2018 :  18:45:48  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
Una descrizione più dettagliata la trovi in questa intervista del 2006 al comitato anti-ferrovia, dal minuto 15:30 in poi:

https://ferroviarietipassocorese.paolocampanelli.com/wp-content/uploads/2006/02/intervista-comitato-a-mep-radio-20-febbraio-2006.mp3

Attenzione però perché quello che dicono è fortemente di parte. Fosse per loro non si doveva fare neanche il polo della Logistica (ma per fortuna non ci riuscirono)...
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alejandro.roma
Professional Senior(1° Aggiunto di Reparto)

Lazio
13094 Messaggi

Inviato il 03/06/2018 :  20:19:04  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
Un'opera che richiederà un impegno ingegneristico e tecnologico, per il Lazio sarebbe una grande opportunità per migliorare le infrastrutture ferroviarie, dopo la realizzazione dell'Av Roma Napoli.
Se e quando decideranno.


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Gabbianone94
Ausiliario

Lazio
131 Messaggi

Inviato il 04/06/2018 :  12:03:18  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
E anche per l'Abruzzo. Ricordiamoci che uno degli obiettivi per i quali la linea è stata ripresa in considerazione, è quello di istituire treni diretti L'Aquila-Roma in 2 ore e 15.

Modificato da - Gabbianone94 il 04/06/2018 12:03:47
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emipaco
Amministratore(Capo Reparto Movimento)

Lazio
15704 Messaggi

Inviato il 04/06/2018 :  14:02:46  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
certo sarebbero utili ma in concorrenza aperta con i bus TUA... che vengono pagati dalla regione abruzzo.
quindi si dovrebbero decidere, o si punta sul ferro investendo o si foraggiano le autolinee

colui che sorride quando le cose vanno male ha già trovato qualcuno a cui dare la colpa (Arthur Bloch)
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