RomaTram

La Storia del trasporto tranviario a Roma

Le tramvie dei castelli romani


Parte 7: Gli Ultimi anni del servizio urbano (1965 - 1978)


 

405
La vettura 405 è in transito in Via Appia Nuova (altezza Ponte Lungo) negli anni '70

Dopo la chiusura dell'ultima tratta interurbana, nel gennaio 1965, restano in funzione le linee sole urbane per Cinecittà e Capannelle Se quest'ultima resterà sempre interessata da un traffico scarso, altrettanto non si può dire della prima che, con il rapido sviluppo dei quartieri della zona sud, diventerà ben presto un importante mezzo di comunicazione, tanto da mostrarsi spesso, insufficiente. Allo scopo di ottimizzare al meglio il servizio la Stefer impiegherà su questa linea principalmente le vetture articolate serie 400 e 500 nonchè le Mater ex ATAC. Intanto l'avanzamento dei cantieri per i lavori della costruenda metropolitana (dopo anni di stallo) inizia a dare i "primi problemi" alle linee tranviarie: il primo spostamento lo subisce il capolinea esterno della linea che viene arretrato, dal piazzale antistante gli stabilimenti cinematografici, alla piazza di Cinecittà, all'incrocio della circonvallazione Subaugusta (poi detta Via P. Togliatti) con la Tuscolana; qui i tram provenienti dalla Tuscolana seguono il perimetro della piazza, fermandosi all'incirca dove oggi vi sono i capolinea degli autobus. Per limitare il più possibile i disagi all'utenza la linea bus Stefer T4 (P.zza di Cinecittà - Stazione Termini) venne prolungata nei pressi degli studi di Cinecittà. Ma questo è solo il primo spostamento. Pochi mesi dopo s'inizia a lavorare in Via Appia Nuova, ed i tram vengono "sfrattati" dal loro percorso originario sulla tratta Viale Manzoni - Via Emanuele Filiberto - San Giovanni - Via Appia Nuova (altezza P.zza Re di Roma). Per la variazione di percorso si riutilizzano gli impianti tranviari ATAC della linea 9, da poco soppressa, e così il tram arrivato in P.zza Re di Roma gira intorno alla piazza (anche essa chiusa per i lavori della metropolitana) e prosegue per via Nola fino a piazza di Santa Croce in Gerusalemme. Da qui, dopo la svolta in via di Santa Croce, , si reimmette in viale Manzoni. Contestualmente, sempre a causa dei lavori, si assiste anche a variazioni di percorso delle linee autobus Stefer. Intanto lungo la Via Appia i binari convivono a fatica con i cantieri della metropolitana, specie in corrispondenza dei luoghi dove sorgeranno le future stazioni. Si assistono a "scene curiose" con i binari che sembrano sospesi nel vuoto, circondati dagli scavi. Ma non si lavora solo in Via Appia Nuova. Vengono aperti anche i cantieri in Via Tuscolana, che di fatto, per anni chiuderanno del tutto la strada, provocando, tra l'altro, non poche proteste. E quindi i binari vengono sfrattati anche da Via Tuscolana.

Le fitte nevicata dell'inverno del 1965 crea non poche difficoltà anche ai tram: nella foto vediamo dei tram Stefer in P.le Appio bloccati sotto la neve

Senza perdersi minimamente d'animo la STEFER, vista l'importanza del collegamento realizza (in tutta fretta) un nuovo percorso: i tram arrivati in Via Tuscolana girano a sinistra per Via Santa Maria del Buon Consiglio e, per largo dei Quintili, raggiungono Viale dei Consoli e di seguito per Viale San Giovanni Bosco, viale dei Salesiani e via Orazio Pulvillo fino ad un nuovo capolinea in piazza di Cinecittà, questa volta posto dal lato opposto del precedente, con un nuovo anello. E questa sarà la sistemazione definitiva fino alla chiusura della rete. C'è da segnalare come nel quartiere di Don Bosco, vista l'urgenza, si utilizza armamento riciclato, tanto che nel corso degli anni, la sempre più scarsa manutenzione e l'eccessivo stato d'usura del binario, provocheranno l'istituzione di rallentamenti. Sempre in questi anni iniziano le prime demolizioni del materiale superstite extraubrano concentrato in gran parte a Capannelle. Nei primi anni '70 i lavori per la realizzazione della linea A della metropolitana, che nel corso degli anni avevano subito numerosi rallentamenti, riprendono velocità, grazie anche alle forti pressioni da parte del Comune di Roma, e quella che sembrava un'opera ancora lontana dal venire prende sempre più consistenza. E si è già deciso che con l'apertura della metropolitana, che sarà affidata in gestione alla Stefer, le due linee tranviarie urbane verranno soppresse. Nel 1972 intanto, per raggiunti limiti di usura, vengono definitivamente ritirate dal servizio le articolate MATER ex ATAC, che vengono accantonate presso il capolinea di Capannelle e successivamente demolite in loco.

MRS diretta a Cinecittà in transito in Via Appia altezza P.zza Re di Roma dopo aver impegnato l'anello intorno alla piazza. Notare il centro della piazza chiuso a causa del cantiere per la metropolitana.
Re di Roma

La fine degli anni '70 vede un servizio ormai sempre più "precario": in vista dell'imminente chiusura anche la manutenzione dei mezzi si limita allo stretto indispensabile, mentre si inizia a pensare subito al futuro della linea per Capannelle, interessata da un traffico sempre più scarso. C'è che ne ipotizza una futura integrazione con la Linea A della Metropolitana, magari con un prolungamento fino a Ciampino, e chi ne chiede l'immediata soppressione per manifesta inutilità. Intanto, il 4 Aprile del 1976, scompare dopo quasi 100 anni, la STEFER. Con la legge di riforma del Trasporto Pubblico, che riordina il grande caos presente in Italia nei collegamenti extraurbani, nasce l'ACoTraL , un consorzio su base regionale e provinciale che avrà il compito di gestire tutto il trasporto su gomma e su ferro extraurbano. L'ACoTraL subentra alla Stefer nella gestione delle 2 ferrovie concesse Roma - Fiuggi - Alatri, Roma Porta S. Paolo - Lido di Ostia e nella "Ferrovia Metropolitana Termini - Esposizione - Laurentina" (l'attuale linea B). Inoltre viene confermata anche la gestione della futura e costruenda linea A della metropolitana, delle autolinee extraurbane gestite dalla STEFER e del servizio urbano del Comune di Fiuggi. Anche le 2 linee tranviarie (considerate a tutti gli effetti linee extraurbane, sebbene ormai non svolgano più servizio urbano) passano all'ACoTraL così come la Ferrovia Roma - Civitacastellana - Viterbo, allora gestita dalla SFRN di cui l'ACoTraL acquista l'intero pacchetto azionario. Contestualmente l'ACoTraL cede all'ATAC tutte le linee urbane di autobus ex STEFER e le linee urbane di autobus ex SRFN, ricevendo dall'ATAC sia la gestione dell'autolinea Roma - Tivoli, erede dell'antica tranvia che gli autobus extraurbani della serie 1800. In totale passano all'ATAC circa 150 autobus (che vengono inseriti nel parco aziendale aggiungendo la cifra "9" alla vecchia matricola) e 20 linee (14 ex STEFER e 6 ex SRFN) Si trattava di autobus che seguivano in tutto o in parte il percorso o delle linee tranviarie, o della ferrovia Roma - Fiuggi o della ferrovia Roma - Civitacastellana - Viterbo. Di seguito, nella tabella, sono indicati cambi di numerazione delle linee autobus. Per gli autobus Stefer la lettera indicava la direttrice di percorrenza (A=Appia, C= Casilina, T=Tuscolana), mentre le linee SRFN non avevano numero.

Autolinea STEFER
Autolinea SRFN
Autolinea ATAC
Percorso
A1
 
161
Stazione Termini - Via Menofilo
A2
 
162
Stazione Termini - P.zza Rosarno
C1
 
151
Stazione Termini - P.zza dei Mirti
C1
 
152
Stazione Termini - V.le Alessandrino
C2
 
153
Stazione Termini - Torre Angela
C3
 
154
Stazione Termini - Villaggio Breda (Grotte Celoni)
C4
 
155
Stazione Termini - P.zza Serrule
C5
 
156
Stazione Termini - V.le dei Romanisti
C6
 
157
Stazione Termini - Via Siculiana
T1
 
511
Stazione Termini - Via dei Pisoni
T2
 
512
Stazione Termini - Via Tito Labieno
T3
 
513
Stazione Termini - P.zza Cavalieri del Lavoro
T3
 
514
Stazione Termini - V.le dei Romanisti
T4
 
515
Stazione Termini - P.zza di Cinecittà
 
*
202
P.le Flaminio - Via G. Frascheri
 
*
203
P.le Flaminio - La Giustiniana
 
*
204
P.le Flaminio - Cimitero Prima Porta
 
*
302
Stazione Labaro SRFN - Via G. Frascheri
 
*
303
Stazione Labaro SRFN - Via di Grottazzolina
 
*
304
P.zza Saxa Rubra - Cimitero Prima Porta

Scompare così sui mezzi il logo STEFER sostituito dal nuovo logo AcoTraL. In attesa del completamento dei lavori della metropolitana, la neonata azienda si trova subito a dover decidere del futuro della linea Termini - Cinecittà. Rimasto sulla carta qualsiasi progetto di integrazione con la Linea A, la linea, così com'è, è del tutto fine a se stessa. Per meglio ottimizzare le risorse, e concentrare tutti gli sforzi sulla linea Termini - Cinecittà, ormai prossima alla saturazione, si decide la soppressione della linea per Capannelle. Alle ore 24 del 30/06/1978, con l'ultima partenza dal capolinea, chiude la linea Termini - Capannelle (in realtà la tratta realmente soppressa fu da Via delle Cave a Capannelle). Si avvicina ormai anche la fine per la linea Termini - Cinecittà: i lavori di costruzione della linea A della metropolitana sono quasi giunti al termine e i primi mezzi sono già arrivati da Pistoia e stanno effettuando i collaudi lungo la Roma - Lido e la ferrovia Metropolitana. Con la soppressione della linea per Capannelle cessano il servizio sia i 4 mezzi ex ACT (201, 210, 218, 228) che i 6 mezzi ex ACEGAT (443 - 448). In realtà i mezzi rimasero di riserva, effettuando sporadicamente, delle corse di rinforzo, soprattutto negli orari scolastici. Siamo alla fine del 1978: la fine, anche per la linea Termini - Cinecittà, è sempre più vicina.

Una Urbinati della serie 400 è in transito in Via dei Salesiani, nel quartiere Don Bosco, diretta a Termini

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