Dopo giorni di rinvii, di date annunciate e successivamente smentite, di ritardi burocratici dovuti all'espletamento di tutti i collaudi previsti dalle vigenti normative, mercoledì 13 giugno alle 5,30 avverrà finalmente l'apertura della linea B1 della metropolitana, la nuova diramazione che collegherà piazza Bologna a Conca d’Oro, mettendo in collegamento i quartieri a nord-est di Roma – Nomentano, Trieste, Montesacro, il quartiere Africano – con l’Eur, la Magliana, il Centro, Pietralata e la Tiburtina. Dopo 12 anni dal prolungamento della Linea A, in attesa del completamento dei lavori della nuova Linea C e dello sblocco della gara per la realizzazione della Linea D, la rete metropolitana di Roma aumenta di quattro chilometri. Ci sono voluti però sette anni di lavori, iniziati nel 2005, e che hanno impiegato circa 1.100 persone tra tecnici e operai, per arrivare ad aggiungere questo piccolo ma importante tassello nel critico scenario della mobilità romana, con un investimento a carico di ministero dei Trasporti e Roma Capitale di circa 523 milioni di euro. La capacità di trasporto della nuova linea è stimata in 24mila persone l’ora per senso di marcia. L'intera opera è stata progettata e realizzata utilizzando le più avanzate soluzioni costruttive al fine di ridurre al minimo i disagi per la cittadinanza durante le fasi di realizzazione, cercando anche di contenere, attraverso un'adeguata pianificazione della viabilità nelle zone interessate dai cantieri, i disagi alla circolazione stradale. La totalità delle gallerie della nuova linea, scavate a circa 30 metri di profondità, è stata realizzata utilizzando un macchinario T.B.M. (Tunnel Boring Machine) con tecnologia E.P.B. (Earth Pressure Balance) che ha consentito di avanzare esercitando una contropressione al fronte utilizzando la stessa terra scavata. La stessa macchina ha poi messo in opera simultaneamente il rivestimento definitivo della galleria in conci prefabbricati di cemento armato disposti ad anello. La sequenza delle lavorazioni è stata quindi tale da evitare ogni disturbo agli edifici preesistenti. Non sono però mancate le difficoltà nel corso dei lavori,in particolare le indagini svolte sui terreni dove doveva sorgere la stazione Nomentana hanno fatto emergere che l’opera sarebbe stata tecnicamente realizzabile solo con tempi e costi maggiori di quelli contrattualmente previsti, soprattutto a causa dell’implementazione delle lavorazioni relative ai consolidamenti. Inoltre, lo studio di fattibilità volto a valutare la possibilità di realizzare la stazione con modalità alternative di costruzione ha chiaramente mostrato che la soluzione progettata era l’unica tecnicamente consona allo stato dei luoghi. Nel dicembre 2006 Roma Metropolitane ha pertanto avanzato al Comune di Roma una articolata proposta di modifica e, allo stesso tempo, integrazione del progetto della Linea B1, prevedendo in primo luogo di eliminare la prevista Stazione Nomentana e, allo stesso tempo, di anticipare il prolungamento già ipotizzato della Linea oltre Conca d’Oro, così da aggiungere all’opera in corso di realizzazione un nuovo tratto di 850 metri circa ed una nuova stazione a viale Jonio. Tale soluzione, permetteva sia di non allungare ulteriormente i tempi di costruzione, sia di ampliare il bacino d’utenza della metropolitana di oltre 40.000 residenti, ponendo le condizioni per la realizzazione di un nodo di scambio tra la Linea B1 e la futura e progettata Linea D nella stazione Jonio. Al posto soppressa stazione Nomentana, Roma Metropolitane aveva proposto di sostituire la stazione con un collegamento sotterraneo attrezzato con tapis roulant e tale da permettere agli utenti di raggiungere, dai medesimi accessi della stazione eliminata, la Stazione S,Agnese/Annibaliano. Per migliorare la vivibilità del percorso sotterraneo si prevedeva che sotto piazza di S. Costanza venisse realizzato un nodo dotato di alcuni servizi commerciali. Tali proposte sono state successivamente accantonate a seguito dei pareri dei Municipi competenti, che non le hanno condivise anche in vista dell’impatto dei relativi cantieri. L’apertura della nuova infrastruttura lascia un segno nel paesaggio dei quartieri che attraversa, con l’intervento architettonico delle stazioni “Sant’Agnese /Annibaliano”, “Libia” e “Conca d’Oro”. Le stazioni si sviluppano in profondità, su più livelli tra loro collegati con 15 ascensori e 67 scale mobili (oltre alle normali scale non meccanizzate). Caratteristica di ogni struttura è la presenza di una piazza ipogea, stuidata anche per alleviare l’eventuale sensazione di disagio provocata dalla discesa in profondità per accedere ai treni. Nelle fermate di Sant’Agnese / Annibaliano e Libia, le banchine dei treni sono sovrapposte; la profondità maggiore è raggiunta dalla stazione Libia, con i 36 metri dal livello dalla strada di una delle due banchine. Vediamo ora nel dettaglio le singole stazioni Stazione Sant’Agnese/Annibaliano La stazione Sant’Agnese/Annibaliano è la prima fermata in arrivo da piazza Bologna e prende il nome dal vicino complesso monumentale di Sant’Agnese fuori Le Mura. La stazione è costruita su tre livelli. Il primo, a una profondità di dieci metri, è uno spazio concepito come una piazza ipogea, elemento che accomuna le tre nuove stazioni. Allo stesso livello si trova l’atrio della stazione. Ascensori e scale, anche meccanizzate, collegano l’atrio con le banchine dei treni, sovrapposte su due diversi livelli, rispettivamente a 19 e 30 metri dal livello della strada. Stazione Libia E’ l’uso della luce naturale come elemento architettonico la peculiarità della stazione Libia, lungo la nuova tratta B1 della metropolitana. La tecnica del day-lighting shaft, il pozzo di luce, consente di illuminare il blocco delle scale sino al livello più profondo. Anche nella stazione Libia, una piccola piazza ipogea, a sei metri dal livello stradale, immette nell’atrio e da qui si scende alle banchine, poste su due diversi livelli. Atrio e banchine sono collegati al piano stradale da scale mobili e ascensori. Stazione Conca d’Oro Tre livelli e una grande piazza ipogea che vuole essere punto di incontro e snodo per il flusso dei viaggiatori: sono le caratteristiche della stazione Conca d’Oro sulla nuova tratta B1. Il primo livello si trova ad otto metri dal piano stradale: da qui si scende all’atrio della stazione, per poi raggiungere le banchine dei treni, poste sullo stesso livello, a 20 metri sotto il piano stradale. Atrio e banchine sono collegati alla superficie da scale mobili e ascensori. Con l'apertura della diramazione per Conca d'Oro, vengono rimodulati gli orari di prime e ultime corse della linea B della metropolitana. Nei giorni feriali dal lunedì al giovedì, le prime corse del mattino saranno da Laurentina per Conca d'Oro alle ore 5.32; da Laurentina per Rebibbia alle ore 5.30; da Rebibbia per Laurentina alle ore 5.30; da Conca d'Oro per Laurentina alle ore 5.30. Per quanto riguarda le ultime corse della sera, da Laurentina per Conca d'Oro alle ore 23.26; da Laurentina per Rebibbia alle ore 23.30; da Rebibbia per Laurentina alle ore 23.30; da Conca d'Oro per Laurentina alle ore 23.28. Al venerdì e al sabato, prime corse del mattino: da Laurentina per Conca d'Oro alle ore 5.32; da Laurentina per Rebibbia: alle ore 5.30; da Rebibbia per Laurentina: alle ore 5.35; da Conca d'Oro per Laurentina: alle ore 5.30. Ultime corse della sera: Da Laurentina per Conca d'Oro alle ore 1.21; Da Laurentina per Rebibbia: alle ore 1.30; da Rebibbia per Laurentina: alle ore 1.30; da Conca d'Oro per Laurentina: alle ore 1.28. Nei giorni festivi, prime corse del mattino: da Laurentina per Conca d'Oro alle ore 5.33; da Laurentina per Rebibbia: alle ore 5.30; da Rebibbia per Laurentina: alle ore 5.35; da Conca d'Oro per Laurentina: alle ore 5.30. Ultime corse della sera: Da Laurentina per Conca d'Oro alle ore 23.27; Da Laurentina per Rebibbia: alle ore 23.30; da Rebibbia per Laurentina: alle ore 23.30; da Conca d'Oro per Laurentina: alle ore 23.28. Modifiche inoltre verranno attuate per la rete di TPL di superficie che sarà adeguata al fine di favorire l'interscambio con la nuova linea di metropolitana Per il futuro, oltre alla costruenda tratta Conca d'Oro - Jonio, è prevista la realizzazione di un ulteriore prolungamento di 3,8 Km dalla stazione di Jonio fino alla Bufalotta, in prossimità del GRA, con la realizzazione di 3 nuove stazioni: Vigne Nuove, Mosca e Bufalotta. Per questa tratta i tempi di realizzazione sono stimati in circa 5 anni Positivo, per il CeSMoT - Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti che "con l'apertura della B1 finalmente, dopo sette anni di lavori, si da la possibilità ai cittadini di usufruire di una nuova infrastruttura e di rivedere il proprio concetto di mobilità urbana. Una buona notizia nel poco roseo panorama del trasporto pubblico romano"