PRECISAZIONE TRENITALIA, OCCUPAZIONE BINARI A LADISPOLI
PRECISAZIONE TRENITALIA, OCCUPAZIONE BINARI A LADISPOLI: “PER ANNI I CORRISPETTIVI REGIONALI SOLO PER SPESE CORRENTI. CONSEGUENZA: ETA’ MEDIA DEI TRENI 30 ANNI”
• nuovo contratto con la Regione Lazio: durata sei anni, investimenti 266 milioni di euro, 26 nuovi treni
Roma, 2 giugno 2011
In merito alle proteste dei pendolari della linea FR5 (Roma –Civitavecchia) che hanno occupato i binari martedì scorso a Ladispoli Trenitalia precisa quanto segue. Come noto a fronte di una forte crescita della domanda di trasporto ferroviario regionale nel Lazio, gli ultimi investimenti significativi in nuovi treni risalgono a oltre dieci anni fa. Questa mancanza di investimenti è stata la conseguenza del fatto che i corrispettivi del servizio erano definiti in modo da coprire esclusivamente le spese correnti ed inoltre non erano possibili contratti pluriennali per consentire l’eventuale ammortamento di nuovi treni. Le conseguenze di questa situazione sono che l’età media dei treni circolanti sulla rete della Regione Lazio è oggi di circa 30 anni, con evidenti criticità in termini di affidabilità e confort, ma soprattutto che in mancanza di nuovi treni non è possibile adeguare istantaneamente l’offerta alle richieste della Regione. Questa situazione critica è stata affrontata dalla Regione Lazio, grazie anche al mutato contesto normativo, con la stipula di un nuovo Contratto di Servizio della durata di sei anni rinnovabile di altri sei anni che prevede regole e corrispettivi tali da attivare un piano di investimenti pari a 266 milioni di euro corrispondenti a 26 nuovi treni e diversi convogli ristrutturati. Grazie al rispetto di questo piano già nelle prossime settimane inizieranno a circolare 2 ulteriori treni, il primo già a partire dalla metà di giugno, con nuove carrozze ristrutturate ed un primo nuovo convoglio sarà operativo già entro quest’anno. L’episodio che ha scatenato la protesta a Ladispoli è legato a problemi esclusivamente tecnici quindi non riconducibili a questioni di programmazione/ sviluppo del servizio di pertinenza della Regione Lazio. In ogni caso, per quanto riguarda l’occupazione dei binari, il Gruppo FS fa presente che questa forma di protesta, oltre a procurare disagi ai viaggiatori, costituisce reato per interruzione di pubblico servizio per il quale l’azienda sta procedendo a sporgere querela oltre che a richiedere il ristoro dei danni patiti.
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