La sostenibilità nell’impresa ferroviaria: l’approccio di Ferrovie dello Stato Italiane
Assisi, 15 settembre 2011
Il treno è da sempre un amico dei luoghi che attraversa. Persone e merci in viaggio sui binari arricchiscono i loro spostamenti con il valore aggiunto della sostenibilità ambientale, quasi una forma di civismo ecologico, che chi sceglie il treno contribuisce ad alimentare. Questo, in sintesi, il messaggio che Mauro Moretti, Amministratore Delegato di Ferrovie dello Stato Italiane, ha lanciato oggi da Assisi, al Convegno Rispettare l’ambiente, tra infrastrutture, innovazione, sviluppo e cura dell’uomo. Un messaggio suffragato da ampi riscontri scientifici e che proprio oggi, nel pieno della crisi finanziaria in atto, rende evidente come solo le scelte che abbiano la sostenibilità come requisito essenziale, siano le uniche in grado di soddisfare i bisogni della società di oggi senza compromettere il futuro della società di domani. Non deve quindi passare inosservato il fatto che il sistema industriale dei trasporti sia oggi responsabile del 25% dell’inquinamento ambientale globale, con stime di crescita esponenziale da qui al 2050. Valori preoccupanti valori per i quali il trasporto ferroviario è responsabile solo di un 2 per cento. Questo perché, a parità di percorso, l’energia necessaria al treno per trasportare persone o merci è un terzo e un undicesimo, rispettivamente, di quella necessaria alla gomma e all’aereo. Non solo, ogni passeggero che viaggia sui binari produce in media il 76% di gas serra in meno rispetto a chi usa l’aereo e il 66 per cento in meno di chi usa l’auto. Numeri che rendono evidente come, nell’intero scenario della mobilità, il treno rappresenti la scelta migliore per proteggere l’ambiente ed innalzare la qualità della vita e dell’aria. In questa ottica, i 1.000 chilometri di binari veloci della “metropolitana d’Italia” che unisce Torino a Salerno - una rete che avvicina città e territori dove vive e lavora più del 65% della popolazione italiana - oltre a rivoluzionare abitudini e costumi, sta comportando enormi vantaggi per l’Ambiente Italia. Più di un milione e 700 mila di passeggeri al mese scelgono oggi l’Alta Velocità: una crescita costante che può valere trentamila tonnellate di CO2 in meno all’anno. Scegliere le Frecce al posto dell’auto o dell’aereo, come ad esempio già fa, fra Roma e Milano, più della metà delle persone che si sposta tra il Colosseo e la Madonnina, significa quindi contribuire alla riduzione dell’inquinamento ambientale e dei consumi energetici. In una parola rendere più sostenibile la mobilità. Ma il treno fa bene all’ambiente anche nell’ambito dal trasporto locale: sono quasi 2 milioni i pendolari che ogni giorno utilizzano il treno per recarsi al lavoro. La loro scelta virtuosa sottrae più 1.400.000 tonnellate di emissioni nocive all’anno dall’atmosfera. La naturale vocazione ecologica del treno conosce un ulteriore consolidamento grazie alle scelte strategiche, industriali e commerciali del Gruppo FS, come testimonia ad esempio il “Patto per l’Ambiente”, firmato il 7 luglio 2009 con il Governo e altre dieci grandi imprese. Se l’intero Gruppo FS Italiane è quindi impegnato ad esaltare le caratteristiche ecosostenibili del treno, studiando e adottando tutti gli accorgimenti utili a ridurre i già bassi livelli di consumo energetico e di emissioni, Trenitalia ha messo in campo una serie di iniziative indirizzate a razionalizzare la propria offerta e a captare sempre più clienti, orientandoli verso scelte di mobilità responsabile. Ne sono un esempio le numerose promozioni estive, a breve sostituite da quelle autunnali, così favorevoli da consentire viaggi di lunga percorrenza a prezzi altamente concorrenziali. Anche dal biglietto ecologico è arrivato un aiuto. Dal giugno dello scorso anno sono infatti evidenziate sui biglietti ferroviari le minori emissioni di CO2 prodotte per ogni viaggio in treno rispetto all’auto e all’aereo, così da far acquisire ai passeggeri la concreta consapevolezza di quanto virtuosa sia la loro scelta per l’ambiente.
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