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 Immagini dal passato:incrocio a Castel di Sangro tra la ALn 56.2070 e la ALn 56.2051, un tempo padro... di Redazione Ilmondodeitreni.it
 
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La donna il Manzoni la vede religosa che ci crede ancora a Dio e magari pure 'ao scudetto della Lazzio

Corrado Guzzanti
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Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Omar Cugini (del 28/11/2011 @ 22:00:31, in Inaugurazione Stazione Tiburtina AV, visualizzato 1361 volte)
L'intervento del Presidente del Comitato per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia Giuliano Amato
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Di Francesco Maria (del 28/11/2011 @ 22:12:11, in Approfondimenti&Curiosità, visualizzato 1188 volte)

Roma, 28 novembre 2011

Il complesso ferroviario di Roma Tiburtina nasce negli anni ’40 al posto dell’esistente stazione di Portonaccio, costruita agli inizi del ‘900. Il progetto redatto dall’architetto Angiolo Mazzoni - approvato dal Ministero delle Comunicazioni il 30 giugno 1939 - prevedeva un’articolazione in più edifici, collegati tra loro da pensiline. A Tiburtina, per la prima volta, veniva adottata per il Fabbricato Stazione la tipologia “a piastra”, cioè lo sviluppo del fabbricato è a un solo livello. Il progetto Alta Velocità ha modificato il ruolo degli hub ferroviari. Non più solo luoghi di passaggio per chi arriva o parte, ma vere e proprie porte di accesso alle città. Infrastrutture chiave per riorganizzare e razionalizzare i flussi di traffico e snodi di scambio modale (treni, metropolitana, autobus e taxi). La stazione AV di Roma è stata individuata a Tiburtina perché passante sull’asse Nord–Sud e porta di accesso a Termini. Le nuove infrastrutture, pianificate e programmate, richiedevano anche un intervento di riqualificazione urbana di ambiti più estesi della semplice stazione. Per questo motivo FS e Città di Roma, nel 2000, hanno sottoscritto un Accordo di Programma per un nuovo Piano di Assetto urbanistico delle aree Tiburtina – Pietralata. Un Piano che includeva sia la nuova stazione da realizzare, sia aree ferroviarie, dismesse, e comunali. Un occasione per Ferrovie dello Stato per ridisegnare un intero ambito urbano, riprendendo la tradizione di inizio secolo. FS ritorna così a promuovere, con i concorsi internazionali di idee, la grande architettura di qualità. E il primo concorso ad essere bandito, nel 2011, è quello per Roma Tiburtina. A presiedere la giuria internazionale, chiamata a valutare i progetti presentati, è il professor Giuseppe Campos Venuti. Alla fase finale del concorso internazionale vengono ammessi i progetti degli architetti Francesco Purini, Otto Steidle, Aldo Aymonino e Paolo Desideri. Vincitore risulta lo studio ABDR di Paolo Desideri. Il progetto di Paolo Desideri prevede per la nuova stazione Tiburtina, sopra la “piastra-ponte”, una grande galleria che assolva contemporaneamente la funzione di stazione ferroviaria e quella di boulevard urbano. Il risultato è la creazione di una nuova centralità urbana capace di riconnettere due quartieri, Nomentano e Pietralata, storicamente separati dalla ferrovia.

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Di Teodoro Beccia (del 29/11/2011 @ 15:56:56, in News, visualizzato 1211 volte)

Per il secondo anno consecutivo i soci FrecciaClub di Trenitalia potranno scoprire il Franciacorta con il Berlucchi wine tasting. L’appuntamento è al rinnovato FrecciaClub di Roma Termini. Iniziato ieri, proseguirà oggi e domani, dalle 17 alle 20. Proprio qui, dopo il successo dell’edizione 2010, è possibile degustare il Franciacorta ’61 Saten e il celebre Cellarius Brut 2007 millesimato, della prestigiosa casa vinicola fondata 50 anni fa da Guido Berlucchi e Franco Ziliani, che ha recentemente ottenuto il prestigioso riconoscimento dei tre bicchieri del Gambero Rosso. Ma non è tutto. I clienti dell’Alta Velocità che partecipano alla degustazione potranno ricevere una bottiglia di Berlucchi a scelta tra il Franciacorta ‘61 Satèn e il Cellarius Brut. L’omaggio sarà recapitato direttamente a casa dei soci tra dicembre e gennaio, basta ritirare la speciale card Berlucchi e seguire le istruzioni. Il mese di dicembre infine, poco prima delle feste natalizie, Berlucchi salirà a bordo del Frecciarossa. Sullo speciale vagone ristorante del treno Alta Velocità di Trenitalia si potranno degustare le pregiate etichette dello spumante italiano per eccellenza.

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Di Gabriele Palmieri (del 29/11/2011 @ 16:08:43, in News, visualizzato 1554 volte)

A partire da giovedì 24 novembre, gli orari delle linee Fer subiranno le seguenti variazioni:

Linea Reggio-Ciano

La partenza del treno 833 da Ciano verrà anticipata di otto minuti (dalle 6,32 alle 6,24). Ciò permetterà di giungere a Reggio alle 7,19, consentendo un più agevole spostamento su bus e navette verso altre destinazioni. I treni della fascia centrale verranno invece posticipati di cinque minuti, mentre non cambieranno gli orari dei treni del tardo pomeriggio e della sera. Nella direzione contraria, da Reggio a Ciano, il treno 832 sarà anticipato di cinque minuti con partenza alle 6,24 (anziché 6,29). I treni della sera non subiranno modifiche.

Linea Reggio-Sassuolo

Viene anticipata di dodici minuti (dalle 6,45 alle 6,33) la partenza del treno 877 diretto da Sassuolo a Reggio (nuovo arrivo alle 7,14): anche in questo caso, come per la linea Reggio-Ciano, l’anticipo faciliterà l’interscambio con i bus a Reggio. Anche il treno 879 delle 7,18 verrà anticipato alle 7,08. Viceversa i treni della fascia intermedia partiranno dopo: in particolare il 273 alle 14,01 (anziché 13,44); l'885 alle 15,11 (anziché 14,28) mentre il 275 verrà sostituito da un bus che partirà alle 16,10. In direzione Reggio Emilia-Sassuolo verranno anticipati tutti i primi treni della mattina: l'872 partirà alle 5,45 (invece che alle 6,00), l'874 alle 6,16 (anziché alle 6,28) e l'878 alle 6,48 (anziché alle 7,02). Nella fascia intermedia cambiano le partenze dei treni 270 (alle 13,15 e non più alle 13,00), 881 (14,15 anziché 13,40). Il 272 verrà infine sostituito da un bus con partenza alle ore 15,10.

Linea Reggio – Guastalla

Vengono anticipati i treni 805 e 809 in partenza da Guastalla ( rispettivamente alle ore 6.07 e 6.50 giungeranno a Reggio alle 6,57 e alle 7,33). I treni della metà giornata e del primo pomeriggio verranno posticipati di circa 10 minuti . Simmetricamente lo stesso cambiamento subiranno i servizi del collegamento Reggio-Guastalla.

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Le Ferrovie Udine-Cividale hanno ottenuto nelle scorse settimane - da TÜV Italia, filiale nazionale del Gruppo TÜV SÜD - il rinnovo del certificato di qualità ISO 9001:2008, rilasciato per l'erogazione del servizio di trasporto passeggeri sulla linea ferroviaria Udine-Cividale, per la gestione delle manutenzioni delle infrastrutture e del materiale rotabile, nonché per l'erogazione del servizio di trasporto merci sulla propria linea e su quelle di RFI-Rete Ferroviaria Italiana. "Un apprezzamento da parte dell'ente di certificazione - ha osservato oggi l'assessore regionale alla Viabilità e ai Trasporti Riccardo Riccardi, nel corso di un incontro nella sede di FUC con l'amministratore unico Corrado Leonarduzzi - anche in considerazione dei notevoli cambiamenti organizzativi e degli sviluppi strategici che la società, a capitale interamente regionale, sta implementando, sia in chiave locale che internazionale". FUC nel 2010 ha percorso oltre 234.000 chilometri trasportando 432.000 viaggiatori, "e soprattutto negli ultimi anni ha centrato gli obiettivi della qualità di servizio, di un buon rapporto con la clientela servita, di ottime performance nella sicurezza e nella puntualità di viaggio", hanno confermato Riccardi e Leonarduzzi. Lo scorso anno infatti, secondo i "livelli di soddisfazione della clientela" diffusi dalla società, l'83 per cento del campione intervistato si è positivamente espresso sul comfort dei mezzi, l'88 per cento sulla puntualità di servizio, l'87 per cento sulla pulizia interna ed esterna delle carrozze e l'89 per cento rispetto alla diffusione e alla chiarezza delle informazioni all'utenza. "Obiettivi che puntiamo a confermare o incrementare, come nel caso della puntualità di servizio che vorremmo raggiungesse almeno il 90 per cento nel corso del 2011", hanno sottolineato Riccardi e Leonarduzzi.

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Di Teodoro Beccia (del 30/11/2011 @ 12:13:57, in News, visualizzato 1130 volte)

Roma, 30 novembre 2011

Viaggiare in treno il sabato potrà ancora costare la metà, fino a fine febbraio. Dopo il successo di Sabato Italiano e CartaFreccia Day, che negli ultimi tre mesi hanno venduto, a metà prezzo, rispettivamente 235mila e 121mila biglietti (complessivamente quasi 900mila da Aprile 2011), Trenitalia (Gruppo FS Italiane) proroga di oltre due mesi le sue promozioni, che restano quindi valide per partenze fino al 25 febbraio 2012. Sarà così ancora possibile raggiungere tutti i maggiori capoluoghi italiani, con il 50% di risparmio, anche durante le prossime festività natalizie. Sabato Italiano permette, infatti, di viaggiare in due al prezzo di uno, pagando un solo biglietto “base” intero. CartaFreccia Day consente ai titolari della Fidelity Card di Trenitalia di viaggiare il sabato a metà prezzo, accumulando allo stesso tempo punti per vincere omaggi e premi. Entrambe le promozioni sono valide, fino ad esaurimento dei posti disponibili, su tutti i treni nazionali, in 1^ ed in 2^ classe, e sui livelli di servizio Business, Premium e Standard dei nuovi treni AV Frecciarossa. Sono esclusi dalla promozione i servizi cuccette, le Vetture Letto e le Vetture Excelsior. Grazie a Sabato Italiano e CartaFreccia Day il sabato si può viaggiare in Alta Velocità tra Roma e Milano a 45,50 euro, tra Roma e Venezia a 38 euro, tra Venezia e Bologna a 14,50 euro, tra Milano e Torino a 16 euro. E si potrà andare da Roma a Lecce con soli 31,50 euro e da Salerno a Firenze con 36,50 euro. I biglietti possono essere acquistati cliccando su Trenitalia.com, rivolgendosi alle biglietterie di stazione, alle agenzie di viaggio, al Call Center di Trenitalia (892021) oppure utilizzando le biglietterie self service.

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Nei primi sei mesi dell’anno le FFS hanno portato a destinazione i loro clienti con la massima puntualità e sicurezza. Il 91,6% (+2,9% rispetto al 2010) dei treni ha fatto registrare meno di tre minuti di ritardo, garantendo così il rispetto della coincidenza nel 97,8% dei casi (+0,3%). Inoltre si è verificato un numero inferiore di incidenti di treno, di manovra e infortuni professionali. Ogni giorno circa 960000 persone hanno viaggiato con le FFS (+3,5%). Incrementi dell’efficienza ed effetti straordinari unici hanno fatto sì che il risultato si attestasse ai livelli dell’anno precedente, con 166,5 mio di CHF. Grazie a una serie di programmi per un valore pari a circa 550 mio di CHF, le FFS puntano nei prossimi anni ad aumentare ulteriormente l’efficienza e la produttività. Con l’aiuto di altri introiti supplementari le FFS saranno così in grado di compensare i maggiori prezzi delle tracce, di provvedere autonomamente agli investimenti nel nuovo materiale rotabile necessario per gestire l’incremento di mobilità e allo stesso tempo di stabilizzare il loro indebitamento. Le FFS sono riuscite a migliorare del 2,9% la puntualità dei clienti rispetto all’anno precedente. Il 91,6% dei treni è infatti arrivato a destinazione con meno di tre minuti di ritardo. In questo modo le FFS sono riuscite a garantire il rispetto delle coincidenze nel 97,8% dei casi (+0,3%), superando così per la prima volta l’obiettivo del 97,5% che si erano prefisse. Fortunatamente anche il livello della sicurezza è cresciuto: sia il numero degli incidenti di treno e di manovra che quello degli infortuni di lavoro si è ridotto rispetto al 2010. Nel primo semestre del 2011 le FFS hanno trasportato complessivamente quasi 175 milioni di passeggeri, cioè circa 960000 al giorno. Ciò significa che il loro numero è aumentato ancora una volta del 3,5%, o di 5,9 milioni, rispetto al primo semestre del 2010. Nello stesso periodo di riferimento il numero di titolari di AG è aumentato di 18600 (+4,6%) attestandosi a 423600, mentre quello dei titolari di metà-prezzo ha visto un incremento di 53000 unità (+2,3%) passando a quota 2,34 milioni. Incremento delle prestazioni nel traffico a lunga percorrenza come in quello regionale Le FFS hanno ulteriormente incrementato le loro prestazioni sia nel traffico a lunga percorrenza (ad esempio maggior numero di collegamenti per Vienna e Parigi, più treni tra Zurigo e Coira) che nel traffico regionale (ampliando tra l’altro l’offerta nella regione di Zurigo e istituendo nuovi treni nella Svizzera romanda). Di conseguenza il numero dei viaggiatori-chilometro transitati è passato a 8,7 miliardi (+2,6%). Nel traffico merci il numero di tonnellate-chilometro nette si è ridotto del 3,6%, passando così a 6,4 miliardi. Anche in termini di sostenibilità sul piano ecologico, uno dei nove obiettivi del Gruppo, le FFS sono sulla strada giusta. Le misure di efficienza energetica introdotte hanno permesso sino ad oggi di ridurre il consumo di corrente di 133 GWh l’anno, l’equivalente dei consumi energetici di 33250 famiglie nell’arco di dodici mesi. Il risultato consolidato si attesta al livello dello scorso anno Con 166,5 mio di CHF, nei primi sei mesi del 2011 le FFS hanno ottenuto un risultato consolidato paragonabile a quello dello scorso anno (2010: 165,9 mio). Oltre ai proventi delle attività operative, pari a 121,5 mio di CHF, a questo risultato hanno contribuito effetti straordinari nell’ordine di 45 mio (tra l’altro le vendite anticipate di immobili per il valore di 16 mio di CHF). Nel traffico viaggiatori il risultato è peggiorato di circa 60 mio di CHF rispetto al 2010, scendendo così a 94,4 mio di CHF. Gli introiti supplementari ottenuti dall’aumento delle tariffe e dall’incremento del traffico (+60 mio rispetto al 2010) sono stati vanificati in primo luogo da oneri aggiuntivi dovuti a maggiori prezzi di traccia ( –44 mio), maggiori costi del personale, ammortamenti ed effetti finanziari. Il risultato di Infrastruttura si è attestato a 31,5 mio di CHF (2010: –11,2 mio), quello di Immobili a 32 mio di CHF (2010: 64,4 mio) e quello del traffico merci a –7,2 mio di CHF (2010: –49,5 mio). Rispetto al primo semestre del 2010 FFS Cargo, grazie a importanti effetti straordinari e una produttività incrementata, ha migliorato il proprio risultato di 42,3 mio di CHF. FFS Cargo ha ridotto i costi operativi grazie a incrementi d’efficienza, riuscendo così a compensare eccessivamente il minore ricavo d’esercizio (–25 mio). Questa diminuzione del ricavo è riconducibile alla debolezza dell’euro, alla cessazione di attività non redditizie e ai fallimenti di importanti clienti. Le FFS incrementeranno ulteriormente la produttività e l’efficienza Per far fronte all’aumento della domanda, nei prossimi anni le FFS dovranno investire circa un miliardo di franchi l’anno in nuovo materiale rotabile. A ciò si aggiungeranno ulteriori aumenti dei prezzi di traccia di circa 170 mio di CHF l’anno a partire dal 2013 e altri circa 85 mio di CHF a partire dal 2017. Per essere in grado di affrontare queste sfide le FFS dovranno potenziare la loro capacità di reddito – se ciò non accadesse, l’attuale indebitamento soggetto a interessi di 8 mia di CHF circa potrebbe aumentare ulteriormente. Per scongiurare questo rischio è necessario incrementare gli introiti, ma anche potenziare ulteriormente l’efficienza e la produttività. Le FFS intendono tenere conto di questo obiettivo con misure pari a circa 550 mio di CHF. Entro il 2017 le FFS ridurranno di circa 220 mio di CHF o di un quinto le loro spese strutturali e amministrative. Questo programma è stato concordato in linea di principio con la Commissione del personale e i partner sociali e viene attualmente discusso con loro nell’ambito di uno stretto dialogo. Nel settore del traffico merci verranno inoltre attuate misure di risanamento del valore di 80 mio di CHF. Entro il 2016 le FFS contano inoltre di ottenere incrementi di efficienza tali da migliorare di 250 mio di CHF la prestazione del settore Infrastruttura, così da gravare meno sui poteri pubblici. Ampliamento dell’offerta nel traffico regionale e a lunga percorrenza La Confederazione prevede che entro il 2030 la mobilità aumenterà del 50%, e addirittura del 100% negli agglomerati urbani. Per questo, anche in vista di un numero sempre crescente di passeggeri, le FFS intendono ampliare ulteriormente la loro offerta e le loro capacità nei prossimi anni. A partire dal 2012 nel traffico regionale verranno impiegati nuovi treni a due piani, mentre in quello a lunga percorrenza verranno introdotti nuovi treni bipiano di 400 metri di lunghezza. Nei grandi agglomerati circolerà un numero maggiore di veicoli della rete celere e nel traffico a lunga percorrenza verrà introdotto un orario più denso, in modo da garantire ad esempio corse a cadenza semioraria tra Zurigo e Sciaffusa. Con la messa in servizio del passante di Zurigo, della galleria di base del San Gottardo, delle nuove linee Cornavin–Eaux-Vives–Annemasse e Mendrisio–Varese, tra il 2013 e il 2016 sarà possibile ampliare ulteriormente e in misura sostanziale l’offerta negli agglomerati di Zurigo, Ginevra e Lugano, sull’intero asse est–ovest ma anche nel traffico nord–sud, riducendo anche di molto i tempi di percorrenza. I treni saranno inoltre dotati di maggiori comfort, quali prese elettriche in tutte le carrozze di 1a classe, migliore ricezione dei cellulari, prenotazioni elettroniche dei posti a sedere, informazioni visive per i viaggiatori e carrozze per famiglie in ogni Intercity. Oltre a ciò le FFS si stanno adoperando per modernizzare e sviluppare ulteriormente le stazioni e le aree ferroviarie nell’intero Paese. Le FFS a favore del Fondo per l’infrastruttura ferroviaria della Confederazione Nell’ambito del modello «Finanziamento e ampliamento dell’infrastruttura ferroviaria» (FAIF), il Consiglio federale propone che in futuro l’esercizio, la manutenzione e l’ampliamento del sistema ferroviario vengano finanziati attingendo a un unico fondo per l’infrastruttura ferroviaria. Le FFS si schierano apertamente a favore di questa iniziativa e si impegnano quindi a eliminare le impasse più urgenti sulla rete ferroviaria e a incrementare sensibilmente l’offerta di posti a sedere. Le FFS ritengono che per la prima fase di ampliamento da attuare entro il 2025 saranno necessari 5,7 mia di CHF. Assolutamente fondamentale in questo contesto è la costruzione della galleria del Chestenberg, che eliminerà il grave problema tra Olten e Zurigo e apporterà notevoli benefici all’intera rete ferroviaria. Un finanziamento solido e sostenibile dei trasporti pubblici richiede uno sforzo congiunto delle imprese ferroviarie, ma anche della clientela, della Confederazione e dei Cantoni, che trarranno grandi benefici da un sistema efficiente.

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