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 In una calda serata estiva la vettura 2513 (MAN NL263 Autodromo Bussotto) è in sosta al capol... di Omar Cugini
 
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Per chi aspira al primo posto non è indecoroso fermarsi al secondo o al terzo

Cicerone
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Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
 
 

Lunedì 23 giugno 2014 alle ore 5.00 la linea ferroviaria FMV – da Mendrisio al confine di Stato – sarà messa sotto tensione e gestita direttamente dai collaboratori della Centrale d’esercizio Sud di Pollegio. Dall’autunno la linea sarà percorsa dai treni della TILO che vi effettueranno i test di collaudo. La messa in esercizio commerciale della linea S40, esclusivamente nelle ore di punta fino alla nuova Fermata di Stabio, è prevista dal prossimo cambio d’orario del 14 dicembre 2014. Terminate le principali opere di genio civile e tecnica ferroviaria Le FFS hanno terminato le principali opere nei tempi e costi preventivati mettendola così a disposizione per la circolazione dei treni. Le opere di tecnica ferroviaria sono state ultimate a inizio giugno mentre la fermata di Stabio sarà dotata dell’arredo definitivo nel corso dell’autunno 2014. Anche le principali opere di genio civile si sono concluse nei tempi e costi preventivati. Il passaggio a livello di «Stabio-Via Mulino» sarà attivato in concomitanza con la messa in esercizio tecnica il 23 giugno 2014. A tal proposito le FFS invitano la cittadinanza a prestare la massima attenzione alla segnaletica stradale e ferroviaria presente. Nei prossimi mesi si procederà con i lavori di finitura presso i diversi manufatti nonché i rilevati ferroviari e l’ultimazione della rotonda in corrispondenza della Via Puntasei di Stabio

 

Stadler si è aggiudicata un contratto, della durata di 15 anni, per la locazione di 25 nuovi treni EMU con l’operatore ferroviario lettone Pasazieru Vilciens (PV). Artis Birkmanis, presidente di PV ha dichiarato che si tratta di uno dei più ambiziosi contratti mai fatti dalla sua azienda, con un impatto significativo sullo sviluppo a lungo termine in accordo con gli interessi statali e aziendali. Lo scopo della gara era, infatti, di garantire treni nuovi e moderni per i residenti lettoni, aumentando la mobilità a Riga e nella sua periferia. In termini di benefici economici, PV prevede di ridurre il consumo energetico e i costi di manutenzione del 30 per cento, e di aumentare il volume di traffico passeggeri e i ricavi del 20 per cento. Il valore del contratto è di circa 273.9 milioni di euro.

 

Entro il 2020, le FFS investiranno oltre 1,5 miliardi di franchi in Ticino per il rinnovo delle stazioni, l’acquisto di nuovo materiale rotabile per il traffico nord-sud e l’ammodernamento dell’infrastruttura ferroviaria. All’evento mediatico di Lugano il CEO delle FFS, Andreas Meyer, ha presentato il futuro della ferrovia in Ticino. In tale contesto è stato inaugurato il rinnovato fabbricato viaggiatori di Lugano e si è tenuta l’inaugurazione del primo ETR 610 di seconda generazione. Questi treni collegheranno Zurigo e Milano a partire da dicembre 2014. In mattinata a Bellinzona vi è stato invece l’annuale incontro tra una delegazione del Consiglio di Stato e una delegazione della Direzione generale delle FFS, per fare il punto sui progetti di sviluppo ferroviari sull’importante asse nord-sud. Il Ticino è di centrale importanza per le FFS: entro il 2020 investiranno complessivamente oltre un miliardo e mezzo di franchi per i loro clienti. Gli investimenti interesseranno in particolare l’infrastruttura ferroviaria e le stazioni ticinesi: all’incontro annuale, tenutosi in mattinata a Bellinzona tra rappresentanti della Direzione del Gruppo FFS e il Governo Ticinese, i due partner hanno rimarcato la buona collaborazione. Durante l’incontro è stato fatto anche il punto sul progetto della nuova centrale idroelettrica del Ritom e l’offerta della S40, che da dicembre collegherà la stazione di Albate-Camerlata (I) a Stabio, via Mendrisio, percorrendo la parte svizzera della futura linea transfrontaliera Mendrisio–Varese. Le due delegazioni si sono inoltre soffermate sui preparativi dell’inaugurazione della Galleria di base del San Gottardo, nell’estate 2016. Inaugurazione in cui anche il Canton Ticino avrà un ruolo attivo. Per l’evento mediatico, il Consigliere di Stato, Claudio Zali, e il CEO FFS, Andreas Meyer, insieme ad altri ospiti hanno dapprima effettuato un viaggio di prova con un treno ETR 610 di seconda generazione ad assetto variabile di ultima generazione tra Bellinzona e Lugano, dove lo hanno battezzato con il nome «Ticino». In precedenza, a Bellinzona, sono stati ufficializzati i lavori di rinnovo della stazione, che diverrà la «porta del Ticino»: mediante un atto simbolico il Consigliere di Stato Claudio Zali, il sindaco di Bellinzona Mario Branda e il CEO FFS Andreas Meyer hanno infatti annunciato l’inizio dell’opera di ristrutturazione che interesserà la stazione della Capitale e che si concluderà in tempo per l’apertura della galleria di base del San Gottardo, l’11 dicembre 2016. In seguito, a Lugano insieme al sindaco della città, Marco Borradori, Andreas Meyer ha inaugurato il rinnovato fabbricato viaggiatori di Lugano. La completa ristrutturazione dell’edificio di fine Ottocento, monumento storico di carattere nazionale, è iniziata nel corso del 2012. Lo stabile è stato sottoposto ad un risanamento conservativo completo, sia nelle strutture che negli impianti tecnici per un investimento complessivo di 18,9 milioni di franchi. Nel rinnovato stabile, oltre al centro servizi di consulenza e vendita FFS, trovano posto gli sportelli di Lugano Turismo, il centro misto di polizia (Polizia Comunale, Ferroviaria e Dogana Svizzera) e un nuovo centro medico, composto da studi medici e laboratori. Inoltre a febbraio di quest’anno, sempre alla stazione di Lugano, sono iniziati i lavori per il nuovo atrio principale che si concluderanno nel 2016. Un’offerta migliorata e più confort grazie agli ETR 610 Con il treno ETR 610 di seconda generazione presto l’asse nord-sud sarà dotato di materiale rotabile estremamente accogliente per i clienti. Questo primo treno è uscito dalla fabbrica Alstom di Savigliano solo poche settimane fa ed è ora sottoposto ad ampi test. Le FFS hanno in totale ordinato otto treni ETR 610, che completano l’attuale flotta di sette veicoli. I treni Eurocity ETR 610 offrono alla clientela un elevato confort: dispongono infatti di comodi posti a sedere con presa elettrica personale, un sistema di informazione ai clienti e spazi per i bagagli. Oggi gli ETR 610 sono in servizio sull’asse del Sempione, tra Basilea–Briga–Milano e Ginevra–Briga–Milano. Dal cambio orario di dicembre 2014 viaggeranno anche sull’asse del San Gottardo, da Zurigo verso Milano. Sul Gottardo questi treni sostituiranno i quattro treni ad assetto variabile ETR 470 delle FFS. Inoltre, grazie ai nuovi ETR 610, i nuovi collegamenti Zurigo-Milano attivi già dal cambio orario di dicembre 2013, in futuro saranno eseguiti con gli ETR 610. Da settembre 2014, il collegamento Zurigo–Milano che oggi prevede un cambio a Lugano sarà diretto visto il ritorno di un Eurocity di Trenitalia (ETR 470 dopo la «Grande Revisione»), da dicembre 2014 anche questo collegamento sarà poi effettuato con un ETR 610 delle FFS.

 

A seguito di una gara d’appalto europea, la Lower Saxony Transport Authority (LNVG) – operatore ferroviario della Bassa Sassonia – ha assegnato a DB Regio un contratto per la gestione della sua rete ferroviaria diesel per 15 anni a partire da dicembre. La rete, già gestita da DB Regio, si estende su sei percorsi: Braunschweig – Salzgitter – Lebenstadt, Braunschweig – Wolfenbüttel – Schoeppenstedt, Braunschweig – Seesen – Herberg, Gottinga-Northeim – Nordhausen, Bodenfelde – Northeim – Nordhausen, e Gottinga – Kreiensen – Bad Harzburg. La flotta dei treni DMU classe 648 di Alstom, utilizzati in questi servizi, sarà rinnovata entro la fine del 2015 con miglioramenti, tra cui illuminazione a LED, prese di corrente e nuovi sistemi di informazione dei passeggeri. Saranno inoltre migliorate le strutture per i passeggeri con disabilità

 
Di Teodoro Beccia (del 08/09/2014 @ 10:00:00, in News Ferrovie Estero, visualizzato 1159 volte)

Sarà operativo entro la fine di ottobre la ferrovia, gestita dalla società Caminho-de-Ferro de Moçâmedes (CFM), che collega la città di Namibe sull’oceano Atlantico, capoluogo della provincia meridionale di Huila, a Menongue, capoluogo del provincia di Cuando Cubango. Secondo quanto si apprende da Infoafrica, i lavori di ristrutturazione della linea lunga circa 870 km erano iniziati nel 2006 e prevedevano anche la modernizzazione, o in alcuni casi la costruzione, di 56 stazioni lungo il percorso. I lavori, realizzati dalla China Hyway,consentiranno di aumentare la frequenza dei treni: dagli attuali tre convogli settimanali a uno ogni giorno. L’intenzione della società ferroviaria CFM è quella di realizzare dalla città di Menongue due ulteriori tronconi che coprano i circa 400 chilometri fino al confine con la Namibia a sud e i circa 500 chilometri fino a quello con lo Zambia a est.

 

L’11 dicembre 2016 sarà una data storica. Il primo treno passeggeri attraverserà la Galleria di base del San Gottardo e darà avvio ad una nuova era del trasporto ferroviario. Le FFS, il Canton Ticino e la Città di Bellinzona vi si stanno preparando: la Capitale sarà infatti la «porta del Ticino» per la clientela che giungerà dal nord delle Alpi. Oggi è stato dato il primo colpo di pala per la realizzazione della futura stazione, che da semplice scalo ferroviario diventerà un moderno centro multiservizi. Il 2016 sarà l’anno spartiacque del trasporto ferroviario per il canton Ticino e la sua capitale: la clientela raggiungerà i centri del nord delle Alpi attraverso la più lunga galleria ferroviaria al mondo, la Galleria di base del San Gottardo. Il massiccio del Gottardo da linea di montagna diventerà una linea di pianura con importanti riduzioni dei tempi di viaggio, maggiori collegamenti e un comfort più elevato per la clientela. In questo nuovo scenario la Città di Bellinzona rivestirà un ruolo rilevante: essa sarà infatti la prima fermata per i viaggiatori diretti a sud e, simbolicamente, sarà «la porta del Ticino». Un cambiamento epocale per il comparto della stazione. Per essere pronti a questo appuntamento epocale nei prossimi anni sono previsti importanti lavori di ristrutturazione della stazione di fine Ottocento e per il rinnovo di tutto il comparto. L’edificio viaggiatori, un monumento storico di carattere nazionale, è sottoposto a un risanamento conservativo completo, sia nelle strutture che negli impianti tecnici. I lavori, iniziati simbolicamente oggi alla presenza del Consigliere di Stato Claudio Zali, del Sindaco di Bellinzona Mario Branda e del Coordinatore regionale sud delle FFS Flavio Crivelli, si protrarranno fino alla fine del 2015. L’investimento complessivo ammonta a circa 18 milioni di franchi. A novembre saranno inoltre avviati i lavori per la realizzazione del nuovo atrio e dello stabile di servizio posto sud dell’edificio principale. Il nuovo atrio d’accesso sarà più ampio e luminoso dell’attuale e offrirà una maggiore superficie destinata ad uso commerciale e per uffici, in una posizione privilegiata. Questi lavori si concluderanno nell’autunno del 2016. L’investimento è di circa 18 milioni di franchi. Nella primavera del 2015 prenderanno infine avvio i lavori di rinnovo dell’infrastruttura ferroviaria. Gli interventi contemplano il rifacimento e innalzamento completo dei marciapiedi per un accesso ai treni privo di ostacoli, nuovi sistemi informativi, un nuovo ascensore per l’accesso al marciapiede dei binari 4 e 6, e nuove pensiline con arredi. L’investimento complessivo per questa fase dei lavori all’infrastruttura della stazione di Bellinzona ammonta a 55 milioni di franchi. Il nodo intermodale per la clientela del Bellinzonese. Come contemplato nel Programma d’agglomerato del Bellinzonese (PAB) – sviluppato dalla Commissione regionale dei trasporti del Bellinzonese (CRTB), dai Comuni e dal Cantone – il comparto della stazione diventerà inoltre il centro nevralgico per il trasporto pubblico regionale. La progettazione di massima del nodo intermodale (terminal bus, stalli park and rail, nuova piazza della stazione e riassetto della viabilità) è in fase di ultimazione. Il costo previsto è di 20 milioni di franchi, cofinanziati da Cantone, Comuni della regione nell’ambito del PAB e Confederazione. L’inizio dei lavori è pianificato tra il 2017 e la messa in servizio per l’apertura della galleria di base del Monte Ceneri. La Città si prepara all’”evento del secolo”. Per la Città di Bellinzona l’apertura di Alptransit rappresenta un evento epocale, paragonabile all’apertura della Gotthardbahn nel 1882. La Città vuole essere pronta all’appuntamento. Per questo motivo il Municipio, in collaborazione con Bellinzona Turismo e l’Ente regionale per lo sviluppo del Bellizonese e Valli, sta allestendo un programma di avvicinamento strutturato con un duplice obiettivo: rendere cosciente la popolazione dell’importanza storica dell’avvenimento e creare le giuste premesse e condizioni quadro. Bellinzona e il Bellinzonese non dovranno essere semplici spettatori della riduzione delle distanze con il Nord della Svizzera, ma interpreti attivi in grado di cogliere le opportunità nel lungo termine. Il progetto “Bellinzona – Porta del Ticino”, che prevede, oltre all’organizzazione dei festeggiamenti per l’apertura della galleria di base, interventi infrastrutturali di diverso tipo, verrà illustrato dalla Città di Bellinzona nel dettaglio l’11 dicembre 2014, esattamente due anni prima del passaggio del primo treno sotto la galleria di base del San Gottardo con il nuovo orario. Nord e sud della Svizzera più vicini. Grazie alle due gallerie di base del San Gottardo e del Monte Ceneri i collegamenti tra il nord e il sud della Svizzera saranno progressivamente più veloci e più confortevoli. Dall’apertura della galleria di base del San Gottardo (GBG) all’apertura di quella del Monte Ceneri (GBC) sarà in servizio un orario intermedio. Dal 2017 al 2018 la linea lungo il lago di Zugo sarà chiusa e i treni viaggeranno via Rotkreuz, allo stesso tempo la linea lungo l’Axen sarà risanata. Dai lavori lungo la linea del lago di Zugo saranno interessate unicamente le relazioni da Zurigo e non da Basilea e Lucerna. Questi lavori termineranno nel 2018. Quando, infine, nel 2020, entrerà in servizio anche la galleria di base del Monte Ceneri la clientela potrà approfittare pienamente della diminuzione del tempo di viaggio.

 

L’azienda italiana DR Ferroviaria è stata incaricata dal Governo dello Zambia di rinnovare l’obsoleta linea ferroviaria che porta dalla capitale Lusaka a Ndola. Mario Maggiolo, responsabile dell’ufficio legale della società specializzata in opere ferroviarie, lo ha confermato ad InfoAfrica al suo ritorno dallo Zambia dove si era recato insieme al direttore esecutivo dei progetti della DR Ferroviaria, Mario Del Rio, per un primo sopralluogo tecnico in vista della presentazione del progetto di riabilitazione della linea. “Ci è stato chiesto di riabilitare la linea che attraversa il Paese da nord a sud – ha spiegato Maggiolo ad InfoAfrica – E’ una ferrovia a scartamento ridotto costruita a inizio del secolo scorso e ristrutturata per l’ultima volta negli anni quaranta, necessita perciò di un profondo lavoro di ristrutturazione: ci occuperemo della predisposizione di nuove piattaforme per favorire il collegamento con le strade di collegamento alle zone minerarie nel nord, ma anche delle necessarie opere civili accessorie come per esempio le stazioni e anche dell’installazioni dei sistemi elettrici e d’identificazione”. La ristrutturazione della linea tra Ndola e Lusaka consentirà di riattivare il collegamento ferroviario tra Zambia e Repubblica democratica del Congo, attivato all’inizio del secolo scorso attraverso una ferrovia che da Ndola arrivava fino a Lubumbashi, seconda città congolese per abitanti dopo Kinshasa. “Questa sarà soltanto la prima fase del progetto – ha aggiunto a InfoAfrica il responsabile legale di DR Ferroviaria – In una seconda fase, l’intenzione è quella di prolungare la linea ferroviaria a sud di Lusaka fino a Livingstone, da dove sarà possibile poi realizzare un collegamento con le reti esistenti o in via di realizzazione in Namibia e Angola”.

 

Da venerdì 26 a domenica 28 settembre 2014 i chiostri e i piazzali dell’Antico Borgo si vestiranno a festa per la 58a edizione della Sagra dell’Uva del Mendrisiotto. In collaborazione con il comitato d’organizzazione, la società di trasporto ferroviario TILO offre treni regionali ogni trenta minuti sulle linee S10 Chiasso–Mendrisio–Lugano–Bellinzona e S20 Locarno–Bellinzona e collegamenti speciali dalla stazione di Mendrisio in direzione nord alle ore 1:18, 1:58 (solo sabato 27 settembre) e 2:18 del mattino con coincidenze a Giubiasco in direzione di Locarno (ad eccezione del treno delle ore 1:58). Da quest’anno il prezzo di entrata alla Sagra, che ammonta a franchi 8.-, comprende il viaggio di andata e ritorno (in 2a classe) da qualsiasi località del Ticino verso Mendrisio (raggio di validità Arcobaleno) con tutti i mezzi di trasporto pubblici. Sarà quindi ancora più comodo e semplice recarsi alla Sagra, visto che una volta giunti a Mendrisio non si dovrà più fare la coda per acquistare il biglietto d’entrata, ma si potrà entrare direttamente. Inoltre, grazie all’offerta di trasporto TILO, si potrà raggiungere il Borgo senza preoccuparsi del traffico, del posteggio e anche dei severi limiti della legge sulla circolazione stradale. Il biglietto entrata (incluso viaggio con i mezzi di trasporto pubblici in Ticino) è acquistabile presso i distributori di biglietti delle stazioni FFS in Ticino, nelle biglietterie delle stazioni FFS in Ticino e online attraverso il shop del tempo libero di RailAway.

 

Sono al vaglio della Dubai Roads & Transport Authority le proposte di estensione delle due linee metropolitane della città in vista dell’Expo 2020. In dettaglio il piano prevede per la linea rossa un’estensione di 18,5 km dalla linea rossa da Jebel Ali al sito dell’Expo 2020 e un ampliamento di a 3, 5 km dalla stazione di Rashidiya a Mirdif City Centre. La linea verde dovrebbe essere ampliata di 20,6 km (12 sopraelevati e 8,6 sotterranei ) da Al Jaddaf a Academic City, con 11 nuove stazioni. Inoltre è prevista, tra il 2015 e il 2030, la costruzione di quattro nuove linee. La linea Viola sulla direttrice nord-sud dovrebbe collegare i due aeroporti della città; la linea Oro dovrebbe connettere la zona di Dubai Marina, Arabian Ranches e Deira. Entrambi sono dovute ad aprire entro il 2025. La linea Blu dovrebbe correre parallela alla Dubai Bypass Road e la linea Rosa dovrebbe collegare la città di Arabia a Al Sufouh lungo la direttrice est-ovest.

 

Il sindaco di Londra, Boris Johnson, e i rappresentanti di Transport for London hanno presentato lo scorso 9 ottobre i nuovi progetti che cambieranno il volto del “tubo” più famoso al mondo. La metropolitana di Londra sarà caratterizzata da 250 nuovi treni, ipertecnologici, che entreranno in funzione a partire dalla metà del 2020. I nuovi treni saranno introdotti prima sulla linea Piccadilly, seguita da quella di Bakerloo, Central e da Waterloo & City. Il suo design innovativo permetterà anche il raffreddamento ad aria per la prima volta su sezioni a livello profondo della metro. I treni disporrano anche di una migliore accessibilità, con libero accesso dalla piattaforma e carrozze walk-through e porte più ampie. L’introduzione di nuovi treni e un servizio migliore aiuteranno la metropolitana a tenere il passo con il rapido aumento della popolazione di Londra e sostenere l’economia della città. Inoltre, la costruzione di 250 nuovi treni, che sarà caratterizzato da uno stile interno attraente che riecheggia patrimonio della metropolitana, aiuterà a sostenere nuovi posti di lavoro e la crescita nel Regno Unito. “Questi innovativi, accattivanti ed eleganti nuovi treni saranno di vitale importanza per il continuo ammodernamento della metropolitana di Londra – ha commentato il sindaco di Londra, Boris Johnson – Il nuovo “tubo” segna un significativo passo avanti nel dare ai londinesi e ai visitatori un servizio di trasporto più accessibile e moderno che si aspettano e meritano”. All’inizio dell’anno, London Underground ha pubblicato un avviso nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea (GUUE) in cerca di manifestazioni di interesse per il cosiddetto “New Tube for London”, con contratti che vanno da 1 miliardo di sterline a 2,5 miliardi per 250 treni. Sono stati selezionati cinque produttori: Alstom, Bombardiere, CAF, Hitachi e Siemens. Un invito formale a presentare le offerte sarà rilasciato all’inizio del prossimo anno e il contratto sarà assegnato nel 2016. I treni avranno una vita di progetto di 40 anni e saranno configurati per la futura conversione al funzionamento driverless. I disegni per la nuova metropolitana di Londra saranno esposti in una mostra pubblica presso la stazione della metropolitana di King Cross St Pancras, fino al 16 novembre

 
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