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 ANM 1105 (AnsaldoBreda Sirio) in sosta all'ingresso del deposito "San Giovanni", capolinea della Lin... di Omar Cugini
 
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Agapito Malteni era ferroviere, viveva a Manfredonia, giù nel tavoliere, buona educazione di spirito cristiano ed un locomotore sotto mano

Rino Gaetano
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Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 

Per i lavori di costruzione del nodo San Giovanni tra la linea C e la linea A della metropolitana, nel mese di agosto il servizio sarà interrotto su parziali tratte della linea A. Le sospensioni sono programmate dal 30 luglio al 29 agosto in due fasi successive con l’obiettivo di creare il minore disagio possibile: la prima sospensione riguarderà Termini-Anagnina, successivamente il solo tratto Termini-Arco di Travertino. Ecco il programma degli interventi e delle sospensioni del servizio: dal 30 luglio al 3 agosto 2011 - chiusura della tratta da Termini ad Anagnina - linea in esercizio: da Termini a Battistini dal 4 al 29 agosto 2011 - chiusura della tratta da Termini ad Arco di Travertino - linea in esercizio: da Termini a Battistini e da Arco di Travertino ad Anagnina dal 30 agosto 2011 - riapertura all’esercizio della Linea A Lungo le tratte interrotte Atac ha predisposto un piano di bus sostitutivi in grado di garantire fluidità e sicurezza dell’esercizio. Il servizio navetta sarà operativo prima tra Termini e Anagnina e, dal 4 agosto, tra Termini e Arco di Travertino. Nel dettaglio, quindi, il servizio di trasporto pubblico lungo la linea A si svolgerà con le seguenti modalità: sino al 29 luglio - valido l'attuale programma di esercizio. Dalla domenica al venerdì metro A attiva sino alle 21 poi bus sostitutivi MA1 Battistini - Arco di Travertino e MA2 Flaminio - Anagnina. Al sabato, metro A aperta sino all'1.30. dal 30 luglio al 3 agosto, periodo di sospensione del servizio tra Termini e Anagnina - il 30 luglio metro A attiva sino all'1.30 tra Battistini e Termini /servizio bus sostitutivo tra Termini e Anagnina attivo sino all'1.30/non attive linee MA1 e MA2 - nei giorni 1, 2 e 3 agosto servizio metro A attivo sino alle 21 tra Battistini e Termini e sospeso tra Termini e Anagnina/sino alle 21 attivo servizio navetta Termini-Anagnina; dalle 21 bus sostitutivi MA1 Battistini - Arco di Travertino e MA2 Flaminio - Anagnina dal 4 agosto al 29 agosto, periodo di sospensione del servizio tra Termini e Arco di Travertino - dal 4 al 29 agosto (ad eccezione dei giorni 6, 13, 20 e 27) servizio metro A attivo sino alle 21 tra Battistini e Termini e tra Arco di Travertino e Anagnina. Servizio sospeso nel tratto Termini - Arco di Travertino. Sino alle 21 attivo servizio bus sostitutivo Termini-Travertino- Dalle 21 bus sostitutivi MA1 Battistini - Arco di Travertino e MA2 Flaminio – Anagnina - nei giorni di sabato 6, 13, 20 e 27 metro A attiva sino all’1.30 tra Battistini e Termini e tra Arco di Travertino e Anagnina. Nel tratto Termini - Arco di Travertino dove il servizio metro è comunque sospeso saranno attivi fino all’1,30 i bus sostitutivi.

 

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Di Francesco Maria (del 08/07/2011 @ 06:25:00, in News, visualizzato 1235 volte)

Udine, 7 luglio 2011

Interventi di potenziamento infrastrutturale nella stazione di Carnia, dove Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) ha programmato la sostituzione degli scambi. Per consentire l’operatività dei cantieri, nelle domeniche 10 e 17 luglio sarà sospesa la circolazione ferroviaria fra le stazioni di Tarvisio e Gemona, sulla linea Tarvisio - Udine. Il programma: • Treni RV 20896 Trieste - Tarvisio Boscoverde e RV 20908 Udine - Tarvisio Boscoverde, cancellati da Gemona a Tarvisio Boscoverde e sostituiti con autobus; • Treni RV 20941 e RV 20897 Tarvisio Boscoverde - Udine, cancellati da Tarvisio Boscoverde a Gemona e sostituiti con autobus. Gli autobus, che arriveranno e partiranno dai piazzali antistanti le stazioni, non effettueranno servizio per viaggiatori disabili con sedia a rotelle e per passeggeri con bicicletta al seguito. Gli orari e i tempi di viaggio potranno variare in relazione al traffico stradale.

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Di Omar Cugini (del 07/07/2011 @ 22:29:23, in Autobus di Roma, visualizzato 2526 volte)

La 1828 impiegata in servizio di linea sullo 079 in Via delle Baleniere,ad Ostia LidoNella storia dell’ATAC è esistito un gruppo di vetture che si distingueva da tutti gli altri per essere un vero e proprio gruppo “jolly” dove , nel corso degli anni, sono confluite vetture di diverso tipo la cui unica caratteristica comune era quella di essere vetture di tipo extraurbano. Il gruppo in realtà nasce negli anni ’30, più precisamente nel 1935 quando entrano in servizio i Lancia Omicron C, 25 vetture urbane(1801 - 1849 solo numeri dispari)con carrozzeria Carminati&Toselli e predisposte, secondo le necessità dell’epoca, per l’alimentazione a “Gassogeno” . Tali vetture, trasformate nel dopoguerra per la normale alimentazione a gasolio, restarono in servizio fino alla fine degli anni ’50, quando, con la loro definitiva radiazione, cessò di esistere il gruppo 18xx.  Negli anni ’60 l’ ATAC si trovò nella necessità di sostituire gli ormai anziani autobus articolati OM Superorione e gli altrettanti anziani Lancia Esatau in servizio sull’autolinea extraurbana Roma – Tivoli, erede della vecchia tranvia a vapore e gestita dall’ATAC sin dagli anni ‘30. A tale scopo acquistò 16 vetture con motore e telaio Alfa Romeo e carrozzeria Menarini,e 33 vetture,con motore e telaio FIAT e carrozzeria Pistoiesi. Invece di immatricolare,come da prassi, le vetture in due gruppi differenti, ATAC,per la prima volta, decise di immatricolare le vetture in un unico gruppo, “riesumando” il gruppo 18xx: come 1801 – 1816 vennero immatricolati gli Alfa Romeo 1000/Menarini mentre come 1817 – 1849 i Fiat 306 / Pistoiesi. Le motivazioni di questa insolita scelta vanno ricercate probabilmente nella volontà e nella necessità di identificare in un unico gruppo (da 1800 a 1899) tutti i veicoli con allestimento interurbano e turistico per distinguerli dalle vetture normalmente impiegate per il servizio urbano. Nel 1975 assistiamo ad un’espansione del gruppo delle “18” con l’arrivo di ulteriori 12 vetture extraurbane, realizzate sempre con motore Fiat e telaio Fiat 306, uno dei più diffusi ed affidabili all’epoca per i mezzi extraurbani. Queste vetture vennero carrozzate dalla Macchi che le verniciò in due toni di azzurro,colore già all’epoca non più in vigore come livrea per i mezzi extraurbani, per i quali era stato stabilito l'azzurro a tinta unica. Altra caratteristica di queste vetture fu l’avere un’ arredamento interno piuttosto spartano anche per l’epoca, tanto da renderle sin da subito poco gradite all’utenza. Immatricolate come 1850 – 1861 verranno immesse in servizio sulla Roma – Tivoli,linea che però, l’anno successivo, nell’ambito del processo di riorganizzazione del trasporto pubblico regionale,verrà ceduta alla neonata ACoTraL che in cambio cedette ad ATAC tutte le linee urbane un tempo gestite dalla STEFER. Oltre all’autolinea Roma – Tivoli l’ACoTraL ricevette anche 49 vetture extraurbane, ovvero i 16 Alfa Romeo 1000 e i 33 Fiat 306 cedendo ad ATAC 165 vetture urbane ex STEFER. Il gruppo delle 18 restò così composto dai soli 12 Fiat 306 Macchi, che, non più utilizzati per servizio extraurbano, verranno utilizzati saltuariamente su linee ultraperiferiche, come lo 077 (V.le America - Trigoria), lo 079 (Stazione Lido Centro – Cimitero Flaminio), il 218 (San Giovanni - Divino Amore) , servizi turistici (il 110) o per servizi da noleggio.  Il gruppo tornò ad espandersi nel 1997, con un nuovo scambio di vetture tra ATAC e CoTraL che, in cambio di 2 Inbus U210 Siccar (1261 e 1262),utilizzati per il servizio urbano di Fiuggi,  cedette 3 Iveco 370, di cui uno con carrozzeria Portesi, e 3 Iveco 315, di cui uno carrozzato Menarini. Si trattava sempre di vetture interurbane, relativamente nuove, rispettivamente da 12 metri, 10,5 e 7,5 metri, che, ovviamente, vennero incluse nel gruppo delle 18, con numerazione progressiva, andando ad occupare gli spazi rimasti vuoti dopo le cessioni di veicoli avvenute nel 1976: 1801 e 1802 divennero gli Iveco 370, come 1805 venne immatricolato l’Iveco 370.10.24 Portesi, gli 315 vennnero immatricolati come 1811 – 1812, ed infine l’Iveco 315 Menarini venne immatricolato come 1818.  Ad esse si aggiunsero poco tempo dopo altri 6 bus extraurbani, sempre Iveco 370 provenienti dall’APM di Perugia ed immatricolati come 1830 – 1835. Queste vetture vennero impiegate principalmente come sussidi e come linee scolastiche, trovando anche saltuario utilizzo su linee ordinarie come il 218, il 650 o l’80N.

Uno dei 2 Neoplan Skyliner acquistati da ATAC per il servizio turistico della linea 110Nel 1997 il gruppo si espanse ancora: sempre allo scopo di potenziare il servizio scuolabus l’ATAC acquistò, tramite la ditta Basco di Olgiate Comasco, 14 vetture interurbane da 9 metri: si trattava dei MAN NM 152 provenienti dalla Germania ed immatricolati come 1871 – 1884 . Sempre nello stesso anno si decise di migliorare il servizio turistico della linea 110, pensionando i Fiat 306 Macchi e sostituendoli con autobus Gran Turismo, certamente più adatti ad un servizio dedicato di turisti. La scelta cadde dapprima sui Neoplan Skyliner e successivamente su uno dei modelli più diffusi e collaudati dell’epoca, l’Iveco 380.12.38 Euroclass HD carrozzato Orlandi. Le 8 vetture giunte a Roma verranno immatricolate come 1863 – 1870 e subito decorate con un’apposita ed inconfondibile livrea ad hoc che pubblicizzava il servizio turistico a cui erano destinate. Con queste vetture la linea 110 potette uscire dal limbo in cui era stata fino a quel momento ed iniziò a diventare uno dei servizi d’eccellenza di ATAC, sempre più apprezzata dai turisti che, comodamente a bordo di bus GT, possono ammirare Roma.

Gloria cinematografica per la vettura 1882, protagonista del film "Notturno Bus"L’anno successivo il gruppo si espande: sempre allo scopo di migliorare e potenziare il servizio scuolabus l’ATAC acquistò,tramite la Basco di Olgiate Comasco, ulteriori 14 vetture interurbane da 12 metri modello SETRA S 215 provenienti dalla Francia ed immatricolati come 1886 – 1899. L’arrivo di queste vetture rese possibile il definitivo accantonamento e la successiva demolizione dei Fiat 306 Macchi, rimpianti dagli appassionati ma sicuramente non dall’utenza. A questo punto il gruppo delle 18 è composto da 48 vetture di 7 modelli differenti: un vero record di eterogeneità, destinato ad aumentare l’anno successivo, quando ATAC proseguì con l’acquisto di nuove vetture extraurbane, di varie lunghezze. Arrivarono così a Roma gli Iveco A 59 E12 Cacciamali Thesi, vetture da 6 metri immatricolate come 1815 – 1820, gli Autodromo MAN SITCAR da 10,5 metri (1803 – 1810), i CAM MAN Regional 2000 (1821 – 1838) da 12 metri e, sul fronte del Gran Turismo, visto il successo della linea 110, 2 Neoplan N.122 (1840 – 1841) , che segnarono il ritorno a Roma dei bus a 2 piani. Con l’arrivo di tutte queste vetture furono restituiti al CoTraL l’Iveco 370 Portesi (1805), i 3 Iveco 315 (1811 -1812 e 1818) ed all’APM di Perugia i 6 Iveco 370 (1830 – 1835), mentre la 1801 e la 1802 verranno cedute alla ditta SAIS che aveva vinto l’appalto per la gestione della rete notturna romana. Alle soglie del 2000 il gruppo fu composto di ben 80 vetture, di 8 modelli differenti, che troveranno impiego,oltre che per il servizio scuolabus anche per servizi di linea, in particolare su percorsi periferici come 022,032,038, 077,079, 218, 235, con risultati non sempre soddisfacenti,viste anche le caratteristiche delle vetture. In particolare i SETRA vennero relegati quasi esclusivamente alla linea C (l’attuale C2) ed al servizio notturno sulla linea 80N Piramide – Lido di Ostia ,dove ben presto sostituirono i 2 Iveco 370 ex CoTraL. Poco soddisfacenti anche gli sporadici servizi di linea dei MAN NM152, provati, con alterne fortune, sullo 051, sul 774 ed anche sull’892
Appena arrivati, i SETRA vennero impiegati su alcune linee periferiche come la "C" (attuale C2)L’esternalizzazione di molte linee periferiche e i non soddisfacenti risultati ottenuti durante il normale servizio di linee rese sempre più sporadico l’impiego delle varie 18 per servizi di linea, mentre s’intensificarono, oltre che i servizi scolastici, anche servizi navetta ad hoc, come le due linee “Unibus” per l’Università di Roma 3. Per gestire questi servizi gran parte delle vetture (SETRA esclusi) furono concentrate nella rimessa Tuscolana, che, sporadicamente, utilizzò i MAN Regional in servizio sul 650. Le ultime espansioni del gruppo avvennero nel 2003, con l’arrivo dei Volvo B7TL Ayats Bravocity,sempre per l’esercizio della linea turistica 110. Si trattò di una vera novità a Roma in quanto, per la prima volta, furono utilizzati bus scoperti. Le 8 vetture, immatricolate 1842 – 1849 resteranno però ben poco in ambito ATAC/Trambus: con la costituzione della società Trambus Open, nata da una partnership tra Trambus SpA e Les Cars Rouges, leader a Parigi nella gestione dei servizi turistici con vetture scoperte la linea 110 diventò 110 Open ed insieme con i nuovi Volvo venne gestita dalla nuova società che successivamente,visto il grande successo avuto dalle nuove vetture, immetterà ulteriori bus a due piani scoperti. Il successo del 110 Open portò alla creazione di una seconda linea turistica, denominata Archeobus, in collaborazione con il Parco dell’Appia Antica. Per i primi tempi si alterneranno su questa linea, oltre ai 2 Mercedes Sprinter NewCar GT (4081 e 4082) anche la vettura 1815, ridipinta per l’occasione in una nuova ed appariscente livrea verde e la 1883, resa anche essa verde mediante pellicolatura. Il 2004 portò l’ultimo arrivo nella grande famiglia delle 18: Trambus decise di far allestire un bus GT per trasporto disabili. Si trattava della 1851 DAF Sb4000 Dallavia Palladio TH, unico nel suo genere in Italia. Sempre nel 2004 si registrò la definitiva radiazione dei 2 Iveco 370 ex CoTraL, già ceduti alla SAIS per lo svolgimento del servizio notturno. Il gruppo si stabilizzò così con una consistenza di 79 vetture. Gli ultimi impieghi regolari in servizio di linea per questi gruppi di vetture risalgono al 2006, quando oltre che sull’80N era possibile vedere i SETRA, ceduti al consorzio Tevere TPL, prestare servizio, nei giorni festivi, sulle linee MA1 ed MA2 sostitutive della metropolitana,mentre i MAN UL 313 erano impiegati sulle navette dell'Università di Roma 3. Trasferta bolognese invece per tre Euroclass HD che vennero noleggiati alla locale azienda di trasporto per realizzare un collegamento turistico come già avveniva a Roma per la linea 110 Ribalta cinematografica  nel 2007 per i MAN NM 152 impiegati nel film “Notturno Bus” di Davide Marengo con Valerio Mastrandrea e Giovanna Mezzogiorno. Per le riprese del film vennero utilizzati ben 7 autobus MAN NM 152 ceduti dalla Trambus alla produzione. Alcune vetture verranno poi,al termine delle riprese, regalate definitivamente alla produzione. Per la prima volta nella storia del cinema si assiste ad un inseguimento tra autobus,e forse, si può ben dire, che i MAN NM 152 abbiano trovato più utilizzo per esigenze cinematografiche che per esigenze di trasporto
Attualmente nessuna vettura del variegato gruppo delle 18 svolge regolare servizio di linea restando relegate ai servizi di scuolabus, dove vengono usati in prevalenza i CAM MAN Regional 2000 o di noleggio,come per la 1838 che fino ai primi mesi del 2008 ha effettuato un servizio navetta per il mercato di Cinecittà Est, mentre sia i STERA che i MAN NM 152 sono di fatto accantonati e radiati, salvo una vettura ceduta alla società RossiBus che la utilizza per il servizio urbano di Fiumicino. Sempre per il servizio di noleggio sono disponibili le seguenti vetture, oltre alla 1838, 1803, 1836, 1851, 1863, 1864, 1865, 1866, 1870
Tutte le vetture del gruppo sono attualmente divise tra le rimesse di Grottarossa e Collatina, ed è facile incontrale in giro per la città negli orari di entrata ed uscita dalle scuole. Sebbene possa apparire uno spreco distogliere delle vetture dai normali servizi di linea per utilizzarle solo due/quattro volte al giorno come scuolabus c’è da notare che, essendo vetture extraurbane, sono ben poche le linee dove potrebbero trovare un regolare impiego, senza dimenticare la scarsa capienza di alcune vetture corte.  Così, il gruppo delle 18 resta un gruppo sconosciuto ai più, relegato a servizi di nicchia ma non per questo secondari. Attualmente Trambus SpA gestisce il servizio scolastico degli alunni della scuola materna e dell’obbligo per conto del Comune di Roma e dei Municipi. Dei 315 collegamenti scolastici ,28 sono gestiti in forma diretta da Trambus utilizzando 12 vetture proprio del gruppo delle 18. A far uscire il gruppo dal "limbo" in cui era confinato ci pensa nell'estate del 2008 il nuovo Centro Commerciale Euroma 2 aperto sulla Via Cristoforo Colombo. Per favorire gli spostamenti della clientela la direzione del Centro Commerciale affitta dalla Trambus quasi tutto il lotto delle 18 per istituire una linea da P.le dell'Agricoltura al Centro Commerciale. Pellicolate quasi tutte le vetture in livrea pubblicitaria hanno trovato un quotidiano impiego gli Euroclass HD,i MAN Regional ed i CAM SITCar. Il  servizio ha avuto sin da subito un buon riscontro di pubblico, anche se dopo pochi mesi è stato dapprima ridotto, infine definitivamente soppresso anche in seguito al compeltamento delle opere viarie nella zona del centro commerciale con realizzazione di una fermata per i mezzi pubblici. 

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Di Omar Cugini (del 07/07/2011 @ 21:36:35, in News, visualizzato 2454 volte)

Roma 7 luglio 2011

Quattro carrozze completamente ristrutturate e quattro nuovi locomotori E464 - Bombardier per i pendolari di Trenitalia del Lazio. Li ha consegnati oggi il direttore regionale di Trenitalia Aniello Semplice alla presenza dell’assessore regionale ai trasporti Francesco Lollobrigida. Entro la fine del 2011 la flotta laziale di Trenitalia si arricchirà di due nuovi treni a doppio piano (tipo Vivalto), 5 locomotori di ultima generazione e 20 vetture caratterizzate da interni ristrutturati con sedili più confortevoli, finestrini e bagni rinnovati, arredi più gradevoli. Sono questi i primi frutti del Contratto di Servizio, recentemente rinnovato fra Trenitalia e Regione Lazio, che ha posto le condizioni per attivare un piano di investimenti pari a 266 milioni di euro di cui 231 milioni messi a disposizione dalla società di trasporto del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane e 35 dalla Regione. Il piano prevede complessivamente l’arrivo di 26 nuovi treni e il restyling 97 vetture “media distanza”. Le consegne delle vetture ristrutturate procederanno fino alla fine del 2012, mentre quelle dei convogli di nuova costruzione saranno avviate nell'ultimo trimestre 2011 e interesseranno il triennio 2012-14. Inoltre, nell’autunno di quest’anno, sarà completato, sull’intera flotta, il programma di decoro avviato nel 2010 con la sostituzione dei rivestimenti dei sedili con materiale lavabile ed eco-compatibile. Positivi i primi bilanci dei nuovi contratti di pulizie, dopo un avvio lento, legato anche a questioni legali (ricorsi delle ditte risultate non aggiudicatarie), i miglioramenti sono tangibili: 21 cantieri di pulizia, il 97% in più di interventi, 420 al giorno a fronte dei 260 degli anni passati, e un aumento del 27% degli operai al lavoro. Continua l’impegno per la rimozione dei graffiti: nel 2010 ne sono stati rimossi 57 mila mq., mentre nel primo semestre 2011 ben 38 mila mq. Nuovi macchinari, attrezzature e nuovi prodotti per la smacchiatura e profumazione degli ambienti, consentono di operare efficacemente anche negli impianti periferici (Cassino, Formia, Civitavecchia, Nettuno , Ciampino, Velletri, Tivoli e tanti altri) dove precedentemente era difficoltoso intervenire in maniera efficace. Oltre all’ammodernamento e al potenziamento della flotta regionale, sono allo studio di Trenitalia e della Regione nuovi modelli di offerta che, già dal prossimo cambio orario di dicembre, potranno arrecare benefici alla mobilità pendolare da e per Roma.

 Vedi il video su La freccia.tv

Locomotore E464.588 in sosta nella stazione di Roma Termini

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Di Omar Cugini (del 06/07/2011 @ 10:15:37, in News, visualizzato 1631 volte)

Firenze, 6 luglio 2011

Le segreterie regionali dei sindacati di settore hanno indetto uno sciopero del personale di Trenitalia della Direzione Regionale Toscana, dalle 9 alle 17 di venerdì 8 luglio. Non sono previste modifiche alla circolazione dei treni a media e lunga percorrenza ad eccezione dei treni IC 651 Milano – Livorno (sarà limitato a La Spezia) e IC 670 Livorno – Milano (partirà da La Spezia). Nell’arco dello sciopero alcuni treni Regionali potranno tuttavia essere soggetti a cancellazioni o a limitazioni di percorso. Modifiche alla circolazione saranno possibili anche prima e dopo la fine dello sciopero e potranno interessare anche corse dirette o provenienti da regioni limitrofe.

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Di Omar Cugini (del 05/07/2011 @ 15:18:01, in News, visualizzato 1053 volte)

A partire dal giorno 7 Luglio,le news del sito si rinnovano con la migrazione all'interno del blog. Grazie alla nuova piattaforma sarà più semplice la ricerca delle notizie di interesse, e troveranno spazio anche dirette ed approfondimenti, oltre alle principali news delle aziende di trasporto pubblico italiano

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Di Redazione Ilmondodeitreni.it (del 30/06/2011 @ 16:41:12, in News, visualizzato 1354 volte)

Roma, 30 giugno 2011

Sta tornando alla normalità la circolazione ferroviaria sulla linea FR3, Roma Ostiense - Viterbo, sospesa dalle 5.20 alle 13.30 per un furto di trecce di rame fra le stazioni di Cesano e la Storta. Durante i lavori di ripristino Trenitalia ha garantito la mobilità fra le due stazioni con servizi sostitutivi su strada realizzati anche in collaborazione con la Protezione Civile e la Scuola Fanteria di Cesano. Circa 70 i convogli regionali che hanno avuto limitazioni di percorso e ritardi. Sono stati trafugati oltre 1200 metri di rame, pari a circa 1500 chilogrammi di “oro rosso”. Ad una prima stima il danno economico diretto è di oltre 10 mila euro. Il danno complessivo è enormemente più elevato, dovendo includere i disagi per i viaggiatori, il reintegro del materiale rubato, il lavoro per il ripristino del regolare funzionamento della linea, i danni di immagine La sottrazione del materiale in rame, comunque, non comporta – nel modo più assoluto – problemi di sicurezza alla circolazione ferroviaria in quanto si attivano immediatamente i sistemi di protezione delle tecnologie che controllano e gestiscono la circolazione dei treni.

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Di Omar Cugini (del 30/06/2011 @ 11:35:09, in News, visualizzato 1461 volte)

Roma, 30 giugno 2011

Cavi di rame inguainato, circa 1200 metri, sono stati trafugati, nelle prime ore della mattina, sulla linea fr3 Roma Ostiense –Viterbo, nella tratta fra Cesano e La Storta.. Il furto è stato rilevato dalle squadre tecniche di pronto intervento del Gruppo FS inviate sul posto dalla Sala Operativa di controllo, in seguito alla segnalazione di anomalia evidenziata dagli apparati tecnici di sicurezza che hanno bloccato in linea due treni regionali. I cavi in rame, le cosiddette trecce, alimentano, infatti, i sistemi di controllo della circolazione. Mentre i tecnici di Rete Ferroviaria Italiana sono sul posto per riparare i danni, Trenitalia sta garantendo la mobilità, fra Cesano e La Storta, con servizi sostitutivi bus . Le corse dei treni sono limitate alle stazioni di Cesano e La storta. Un locomotore diesel ha raggiunto uno dei due regionali fermi, quello diretto a Roma, e lo ha condotto fino la stazione di La Storta. Il secondo è retrocesso, fino la Storta,con i propri mezzi, grazie alle squadre FS che, come primo intervento hanno sostituito i cavi nel tratto di linea impegnato dal treno fermo. La sottrazione del materiale in rame, comunque, non comporta – nel modo più assoluto – problemi di sicurezza alla circolazione ferroviaria in quanto si attivano immediatamente i sistemi di protezione delle tecnologie che controllano e gestiscono la circolazione dei treni. Le Ferrovie dello Stato hanno sporto denuncia contro ignoti.

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Di Omar Cugini (del 22/06/2011 @ 11:43:13, in News, visualizzato 1439 volte)

Roma, 22 giugno 2011

Le Ferrovie dello Stato diventano Italiane. Con il nuovo logo le Ferrovie dello Stato, nell’anno del 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia, tracciano un significativo cambiamento nel segno dell’italianità e della forte identità nazionale in un mercato ormai sempre più europeo e internazionale. Il cambio di denominazione sociale è stata approvato dall’Assemblea straordinaria di Ferrovie dello Stato martedì 24 maggio 2011. Rimangono invece immutate il tipo sociale (SpA), le attività che costituiscono l’oggetto sociale e le regole fondamentali dell’organizzazione. Il nuovo marchio testimonia il rafforzamento delle caratteristiche distintive del Gruppo Ferrovie dello Stato. Innanzitutto l’italianità, rimarcata dai colori della Bandiera nazionale inseriti nel pittogramma che viene mantenuto e rafforzato dal nuovo nome, a testimonianza dell’eccellenza nazionale delle tecnologie adottate. Quindi l’esperienza, qualità essenziale per il ruolo e contributo fondamentale che l’Impresa ha svolto da sempre per la crescita del Paese. Il nuovo logo FS segna anche il consolidamento della leadership nel mercato trasportistico ferroviario, nazionale e europeo, nel momento dell’espansione sui mercati internazionali in particolare in Germania (acquisizione Netinera e Tx Logistik) e in Francia, con la creazione della joint venture con Veolia Transport. Non ultima poi l’attenzione che il Gruppo FS ha per l’ambiente e per le tematiche di sostenibilità che, nel marchio, sono caratterizzate dalla forte presenza del colore verde. La nuova denominazione sociale caratterizzerà anche i loghi di tutte le Società del Gruppo.

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Di Redazione Ilmondodeitreni.it (del 22/06/2011 @ 11:28:20, in News, visualizzato 1125 volte)

Roma, 22 giugno 2011

Investimenti per 27 miliardi di euro in 5 anni, di cui 6 in nuovi treni, e un fatturato di Gruppo che nel 2015, con le attività estere, punta a superare i 10 miliardi di euro. Abbattimento dei costi operativi di ulteriori 300 milioni con un’incidenza sul fatturato contenuta al 74% e con l’obiettivo di far crescere tutti i principali indicatori di redditività (ROI servizi trasporto 7,3% - EBITDA margin 26% - EBIT margin 10%). E poi, un’offerta ad hoc per le esigenze di mobilità delle grandi aree metropolitane, il rilancio del trasporto merci, l’espansione sui mercati internazionali, la possibile apertura per alcuni business ai capitali privati e istituzionali, la messa a reddito del patrimonio no core. Dopo l’imponente opera di risanamento, che ha permesso di recuperare in meno di cinque anni un disavanzo di oltre 2,2 miliardi di euro, il Piano industriale 2011- 2015 delle Ferrovie dello Stato, presentato oggi agli operatori finanziari e ai media nazionali e internazionali, punta al consolidamento economico del Gruppo e ad una sua progressiva espansione sui mercati internazionali, in uno scenario di crescente competitività. Le FS affronteranno queste sfide, d’ora in poi, fregiandosi, nella loro nuova denominazione, dell’aggettivo “Italiane” che, nella proiezione internazionale del Gruppo e nella sua volontà di consolidare la propria presenza in Europa e nel mondo, ne evidenzia, già nel marchio, le radici di provenienza. Comunicato Stampa pag. 2 Il Piano industriale 2011–2015 del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane prende quindi le mosse dai risultati conseguiti nel quadriennio 2007–2010. Un percorso che ha permesso di trasformare la vecchia azienda di Stato in una vera impresa, eliminando inefficienze e sprechi, riducendo strutture ridondanti, ridisegnando i processi produttivi e i propri core business, facendo crescere i ricavi e delineando nettamente i confini tra servizi a mercato e servizi universali. Negli ultimi anni, completato l’asse AV Torino – Salerno, sono stati avviati nuovi servizi di successo, come le Frecce AV, sono stati siglati con le Regioni nuovi contratti di servizio finalmente esigibili e di durata sufficiente ad intraprendere consistenti investimenti, sono stati ampliati i confini del portafoglio di business trasporto, acquisendo il controllo del Gruppo Arriva Deutschland, oggi Netinera Deutschland e la piena proprietà di TX Logistik in Germania, oltre ad aver siglato una nuova partnership con la francese Veolia Transport. Sempre sul fronte della presenza oltre confine, non si può non citare la costante e progressiva conquista da parte della società di ingegneria Italferr di spazi di mercato praticamente in tutti i continenti. Per quanto riguarda i servizi a mercato, l’affidabilità, l’impegno sulla qualità, il continuo upgrading e una costante flessibilità dell’offerta sono le parole “chiave” per fronteggiare la concorrenza dei nuovi operatori. Prevista per il 2014 la consegna dei primi sei ETR 1000, i treni ad altissima velocità in costruzione presso AnsaldoBreda–Bombardier, che segneranno un ulteriore deciso cambio di marcia nell’offerta AV. Per i Servizi Universali di lunga percorrenza, ancora oggi non in equilibrio economico/finanziario, il Gruppo FS si pone l’obiettivo di rivedere, insieme ai ministeri competenti, l’offerta a contratto razionalizzando il network, le frequenze e le fermate, proponendo nuovi modelli dedicati al Sud. Nell’ambito dei servizi universali regionali e locali, insieme ad una maggiore integrazione modale, da realizzare attraverso nuove partnership con Imprese locali, sulla scorta di esperienze già sviluppate (Trenord), il Piano industriale prevede uno sviluppo dei servizi metropolitani e una coerente specializzazione della flotta dedicata. L’obiettivo, da negoziare con le Regioni interessate, è velocizzare e razionalizzare l’offerta dei treni provenienti/destinati a aree esterne ai grandi bacini urbani, aumentando al contempo le corse e le fermate dei convogli operanti all’interno delle aree metropolitane. Il Piano industriale evidenzia il perdurante e consistente gap tra i ricavi unitari del trasporto regionale in Italia (12,9 cent. euro a passeggero/km) rispetto, ad esempio, a Germania (19,5) e Francia (22,4). Ogni centesimo di euro di incremento medio dei ricavi unitari permetterebbe l’acquisto, ogni anno, di 20 nuovi treni metropolitani. Deciso rilancio anche per i servizi alle merci (Trazione e Logistica) che il Gruppo intende sviluppare attraverso tutte le sue società, da Trenitalia a TX Logistik a FS Logistica, puntando al raggiungimento del break even già nel 2013. La strategia di “turnaround” prevede: un nuovo modello di governance, per eliminare le residue diseconomie, recuperare efficienza e produttività, focalizzare le attività sugli assi forti, ampliando il business all’estero, con un occhio di attenzione al Centro e Est Europa, migliorare i processi con un forte investimento in tecnologia, attivare le necessarie sinergie e partnership per presidiare i punti chiave di accesso al servizio, come porti ed interporti, opportunamente selezionati. Tutto questo auspicando, e pag. 3 operando affinché si uniformi il più possibile, in tutta Europa, il quadro di oneri, incentivi e norme che regolano il settore merci, contribuendo a determinare il peso delle diverse modalità. Per Trenitalia il nuovo Piano industriale prefigura una ricapitalizzazione con un aumento in cash per circa 900 milioni, finalizzato a riequilibrare ulteriormente la sua situazione patrimoniale e ad affrontare con maggior stabilità i rilevanti impegni sul fronte investimenti. Rete Ferroviaria Italiana continuerà a concentrare la sua attività nel perimetro di stretta pertinenza, definito dalla Concessione con lo Stato, quale Gestore dell’infrastruttura nazionale. In tale ambito RFI proseguirà nella sua missione di potenziamento, anche tecnologico, della rete, con un impegno di spesa di oltre 17 miliardi su quella convenzionale e di 3,5 su quella AV/AC, quest’ultima in autofinanziamento. Saranno consegnate da qui al 2015 tutte le nuove stazioni AV, da Roma Tiburtina a Torino Porta Susa, da Napoli Afragola a Firenze Belfiore e Bologna Centrale e proseguirà l’impegno delle Società controllate, Grandi Stazioni e Centostazioni, per la valorizzazione dei relativi asset.

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