Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Poche, pochissime novità nel trasporto regionale e alcuni discutibili tagli di linee secondarie. Vediamo la situazione regione per regione:
Piemonte: Resta praticamente invariata l’offerta commerciale sulle linee piemontesi con l’eccezione delle linee Torino – Milano, Biella - Milano, Torino -Bardonecchia e Torino – Susa. Sulla linea Torino – Milano, aspettando il ritorno della concorrenza di Arenaways, viene aggiunta di una coppia di Regionali Veloci Torino – Milano che porterà la frequenza nelle ore di punta ad un treno ogni 20-25 minuti. Due coppie di treni regionali diretti collegheranno Biella a Milano Porta Garibaldi e viceversa. Infine da Torino, poi, al minuto 20 di ogni ora partirà un treno per Bardonecchia. Altrettanto al minuto 45 per Susa. Restano i disagi per i viaggiatori diretti ad Aosta a causa del divieto di transito di mezzi diesel nella nuova stazione di Torino Porta Susa che costringe a cambiare treno a Chivasso od Aosta. Sempre a rischio chiusura con un’offerta ferroviaria a dir poco asmatica la Ceva – Ormea,mentre restano sospese,ufficialmente a cusa di gallerie pericolanti, le linee Mortara - Casale Monferrato - Asti ed Asti - Chivasso
Lombardia: una delle poche regioni virtuose che non ha effettuato tagli al servizio ferroviario, affidando, tra l'altro, il trasporto regionale al consorzio “Trenord” formato da Trenitalia e Ferrovie Nord Milano
Trentino Alto-Adige: nessuna variazione di rilievo per i servizi gestiti da Trenitalia. Da segnalare l'ottimo servizio svolto dalla SAD in Val Pusteria e sulla Merano - Malles, ex ramo secco FS risorto a nuova vita grazie agli investimenti della Provincia Autonoma di Bolzano
Veneto: il servizio viene “razionalizzato “ con la soppressione dei treni R 5754, R 5757, R 11122 e R 11129 nel tratto Belluno - Ponte nelle Alpi; R 6254 e R 6261 nel tratto Poggio Rusco - Verona; R 20651 e R 2694 nel tratto Legnago – Rovigo. Soppressione richiesta, a detta di Trenitalia, dal “Committente del Contratto di Servizio Regione Veneto”
Friuli Venezia Giulia: l’unica novità è l’introduzione di una coppia di treni pomeridiani sulla linea Casarsa – Portogruaro, a beneficio dell’utenza scolastica
Liguria: nessuna novità, se si eccettua la modifica del R11295 a cui sono state assegnate le fermate di Rapallo e Chiavari ed eliminate quelle di Sturla, Quarto, Quinto, Nervi e Recco. Emilia Romagna: poche le novità con l'offerta che rimane sostanzialmente invariata. Diventano più veloci i collegamenti tra Bologna e Venezia con i treni che, pur mantenendo lo stesso numero di fermate, vedono diminuire i tempi di percorrenza da un minimo di 10 ad un massimo di 16 minuti
Emilia Romagna: poche novità e drastica riduzione del servizio sulla linea Cremona - Piacenza (dove restano in servizio due sole coppie di treni) e soppressioni di treni sulla linea Cremona - Fidenza
Toscana: una delle poche regioni virtuose, da sempre attenta alle problematiche del trasporto su ferro grazie all'interessamento della giunta regionale, la Toscana vede l'istituzione di nuove coppie di collegamenti veloci sulle linee Firenze – Siena, Siena – Chiusi, Firenze - Prato – Pistoia ed nuovo collegamento veloce Sulla linea Chiusi – Arezzo – Firenze. Siena sarà collegata a Firenze da due Regionali Veloci in un’ora e otto minuti, quasi un terzo del tempo in meno rispetto alla media attuale. Il primo, originario da Grosseto, partirà da Siena alle 6.29 con arrivo a Firenze S.M.N. alle 7.37e fermata a Firenze Rifredi. Il secondo partirà da Firenze S.M.N. alle 18.40, fermerà a Firenze Rifredi e arriverà a Siena alle 19.48, da dove proseguirà fino a Grosseto. I nuovi treni non avranno impatto negativo sui pendolari della Valdelsa e dell’empolese. Sarà infatti inserito un nuovo treno, un vero e proprio "Treno della Valdelsa" che partirà da Poggibonsi alle 6.54 e arriverà a Firenze alle 7.52 con fermate nelle stazioni di Certaldo, Castelfiorentino, Empoli e Firenze Rifredi ad orari pressoché analoghi all’attuale 3030. Sulla linea Siena – Chiusi viene istituiti un Regionale Veloce in partenza da Chiusi alle 6.45 con arrivo a Siena alle 7.50, mentre da Siena il rientro è previsto alle 17.43 con arrivo a Chiusi alle 18.48. Novità anche sulla Firenze – Prato – Pistoia, dove si potrà viaggiare da Pistoia a Firenze in 30 minuti, con una sola fermata intermedia a Prato. Il primo servizio parte da Pistoia alle 7.03 del mattino (arrivo a Firenze alle 7.33), mentre il rientro da Firenze è alle 17.56 (arrivo a Pistoia alle 18.26). Infine nuovo collegamento regionale veloce da Chiusi per Firenze in partenza da Chiusi alle 7.53, con fermata ad Arezzo 8.35 e arrivo a Firenze alle 9.32. Al rientro i pendolari con carta Tutto Treno Toscana potranno utilizzare l’IC 589, che modifica l’orario fermando a Firenze Rifredi alle 17.47 e a Firenze Campo Marte alle 18.06, con arrivo ad Arezzo alle 18.35 e a Chiusi alle 19.11. Resta fuori dalle modifiche la Cecina - Saline di Volterra, che sembra ormai essere dimenticata continuando a vedere confermata l'asmatica offerta di treni nelle ore mattutine, rimpiazzati da bus nel pomeriggio e sulla quale aleggia ormai da anni lo spettro della chiusura.
Marche: in questa regione,in maniera piuttosto "criptica", Trenitalia informa che sono stati "razionalizzati alcuni servizi secondo le richieste del Committente del Contratto di Servizio Regione Marche" senza però specificare quali essi siano. Unici dati certi è sono la chiusura della Fabriano - Pergola, già sospesa prima del cambio d'orario, ed una riduzione dell'offerta ferroviaria sulla linea Civitanova - Macerata
Umbria: altra regione dove si registrano diverse novità, a partire dalla conferma dei 2 Intercity che collegano Terni direttamente con Milano (IC 580 in partenza da Terni alle 5,08 con arrivo a Milano alle 12,10 e IC 599 in partenza dalla città meneghina alle 17,45 ed arrivo a Terni alle 00,35) e la rimodulazione dell’offerta dei collegamenti verso Roma ed Ancona con la riclassificazione di 2 coppie di treni della Roma- Ancona e di 1 coppia della Perugia-Roma da Eurostar in Intercity. Scelta praticamente obbligata vista la passività dei servizi che vengono così inseriti nel servizio universale, sovvenzionato dallo stato. Segno evidente che non sempre "spennare" i viaggiatori con servizi Eurostar sia una scelta vincente. Per quanto riguarda il trasporto regionale il nuovo orario riconferma tutti i volumi di traffico verso Roma, Terontola-Firenze ed Ancona. Tutti i collegamenti diretti tra l’Umbria e la Capitale continueranno a percorrere la Linea Direttissima tra Orte e Roma e avranno come stazione di arrivo e di partenza quella di Roma Termini. Viene riprogrammata l’offerta tra le ore 12 e le 14 per 3 treni che da Roma raggiungono l’Umbria, che sono stati posticipati per facilitare il rientro della clientela pendolare.
Si tratta dei treni
• Reg 2482 in partenza da Roma Termini alle 12,13 con arrivo a Foligno alle 14,03: fermate intermedie in Umbria a Nera Montoro (13,04), Narni-Amelia (13,09), Terni (13,18), Spoleto (13,41) e Trevi alle 13,53
• Reg 2322 in partenza da Roma Termini alle 13,28 per Ancona (17,36) con fermate a Nera Montoro (14,18), Narni-Amelia (14,23), Terni (14,33), Baiano di Spoleto (14,51), Spoleto (14,58), Trevi (15,09), Foligno (15,21), Nocera Umbra (15,44), Gualdo Tadino (15,58) e Fossato di Vico alle 16,05
• Reg 21626 in partenza da Termini alle 14,18 con arrivo a Foligno alle 16,05: fermate intermedie a Narni-Amelia (15,12), Terni (15,22), Baiano di Spoleto (15,40) e Spoleto (15,47).
Riprogrammati, sempre da Roma, anche 3 treni tra le ore 16 e le 19:
• Reg 2324 in partenza da Roma Termini alle 16,18 per Ancona (20,13), con fermate intermedie a Nera Montoro (17,13), Narni-Amelia (17,17), Terni (17,26), Baiano di Spoleto (17,44), Spoleto (17,51), Trevi (18,01), Foligno (18,13), Nocera Umbra (18,29), Gualdo Tadino (18,43) e Fossato di Vico alle 18,49
• Reg 12122 in partenza da Roma alle 16,48 per Foligno (18,30), con fermate intermedie a Narni-Amelia (17,36), Terni (17,44), Baiano di Spoleto (18,01), Spoleto (18,08) e Trevi alle 18,20
• Reg 2484 in partenza dalla Capitale alle 17,35 e diretto a Perugia (20,17), con fermate a Nera Montoro (18,25), Narni-Amelia (18,30), Terni (18,39), Spoleto (19,10), Trevi (19,21), Foligno (19,31), Spello (19,38), Assisi (19,47), Bastia (19,54) e Perugia Ponte San Giovanni alle 20,07. Sulla Terontola-Foligno è stato infine modificato l’orario del Reg 12103 in partenza da Terontola alle 8,26 per Foligno (9,56) per venire incontro alle esigenze degli studenti della facoltà di Ingegneria dell’Ateneo perugino, che potranno utilizzare questo treno (fermata a Perugia Università alle 9,05) per arrivare in tempo con l’inizio delle lezioni.
Lazio: sostanzialmente invariata l’offerta del trasporto regionale con la conferma dei treni già presenti nello scorso orario. L’unica novità, inutile per i pendolari, è il ritorno del Leonardo Express al binario 24 di Roma Termini,con l’introduzione, su questo collegamento, di nuovi convogli di tipo “Minuetto” (cfr http://www.ilmondodeitreni.it/dblog/articolo.asp?articolo=149 ) . Restano insoluti i disagi quotidiani dei pendolari che quotidianamente utilizzano i servizi delle FR, come emerso anche dal recente rapporto “Pendolaria” di Legambiente che assegna il poco ambito “Trofeo Caronte” alla linea FR3 Roma – Viterbo distintasi nel corso del 2010 per le peggiori “performance di viaggio”, seguita dalla linea FR2 Roma – Tivoli e dalla FR8 Nettuno – Roma. Ai pendolari non resta che sperare in un futuro migliore, quando, come comunicato da Trenitalia “l’ attuale offerta sarà oggetto di verifica nei prossimi mesi in relazione all’effettiva congruenza con le risorse disponibili da parte del committente Regione alla luce dell'ultima manovra finanziaria” anche se gli annunciati tagli annunciati dal governo potrebbero portare spiacevoli sorprese.
Abruzzo: da sempre una delle regioni meno attente al trasporto ferroviario, distintasi in passato più per scelte quantomeno discutibili (vedi gli eterni lavori sulla rete della Ferrovia Sangritana) che per aver puntato sul trasporto ferroviario. E,anche con il nuovo orario la Regione continua a dare il peggio di se tagliando servizi ferroviari. Quella che Trenitalia dichiara essere stata una “razionalizzazione dei servizi regionali” altro non è che incapacità di studiare orari migliori per l’utenza ed una concreta integrazione tra vettori,ad ulteriore dimostrazione del totale disinteresse anche di Trenitalia nei confronti del trasporto locale. Ad aggravare il tutto c’è la consueta ed assurda sospensione estiva sulla linea Sulmona - L’Aquila dal 23 luglio al 26 agosto 2012, mentre sulla linea Avezzano - Roccasecca la circolazione sarà sospesa dal 15 luglio al 9 settembre 2012
Campania: il nuovo orario non porta alcuna novità per i pendolari campani
Molise: La nuova offerta regionale nel Molise porta pochissime novità per i pendolari,confermando nella quasi totalità i precedenti treni, compresa l’assurda eliminazione delle corse ferroviarie Sulmona – Carpinone – Isernia. D’intesa con l’assessorato Regionale ai Trasporti sono state però apportate alcune modifiche su richiesta dalla clientela tramite le Associazioni dei Consumatori:
•sulla relazione Campobasso - Roma, nei giorni festivi, è stata anticipata l’ora di partenza del treno 22217 dalle 17.00 alle 16.30, in modo da consentire, un più agevole rientro dei pendolari molisani nella Capitale, oltre che per favorire le coincidenze con treni diretti verso nord;
•sulla relazione Roma – Campobasso, è stato anticipato, l’arrivo a Isernia dalle 8.27 alle 8.17 ed a Campobasso dalle 9.23 alle 9.15, con una riduzione, del tempo di percorrenza complessivo di 10 minuti a Isernia e 8 minuti a Campobasso;
•sulla relazione Isernia - Vairano, è stata prolungata da Venafro fino a Vairano la corsa bus CB 107 in partenza da Isernia alla 16.30, con arrivo a Vairano alle 17.30 in coincidenza con collegamento per Caserta/Napoli;
•sulla relazione Campobasso – Termoli, è stato modificato l’orario del treno 8122 per agevolare la coincidenza con il treno in arrivo da Roma e a Termoli, consente il proseguimento per Milano con il nuovo treno IC in partenza alle ore 11.26;
•sulla relazione Termoli – Campobasso, è stata ritardata la partenza del treno 8129 dalle 14.38 alle ore 15.00 per consentire le coincidenze con i treni IC in arrivo alle 14.26 da Milano e alle 14.40 da Lecce; l’arrivo alle 16.39 a Campobasso permette il proseguimento col treno 2379 delle ore 17.00 per Roma
Puglia: i drastici tagli dei treni a lunga percorrenza, molto utilizzati dai pendolari pugliesi, e le minacciate soppressioni di treni regionali hanno provocato il deciso intervento della Regione,con l’Assessore Regionale ai Trasporti, Minervini, accorso subito a Roma per discutere con Trenitalia le modifiche urgenti del servizio. Incontro molto fruttuoso che ha portato Trenitalia a potenzierà l’offerta nella fascia pendolare del mattino sulla linea Lecce-Bari e a modifiche degli orari e delle fermate di alcuni treni regionali sulla linea Bari – Taranto per andare incontro alle esigenze dei pendolari. Sulla linea Lecce – Bari da viene istituito un nuovo treno regionale (R12618) con partenza da Lecce alle 7.08 ed arrivo a Bari Centrale alle 8.45 effettuando fermate intermedie a Trepuzzi, Squinzano, San Pietro Vernotico, Brindisi, Fasano e Monopoli. Da Bari Centrale partirà un nuovo treno regionale (R12619) alle 12.00 che fermerà a Monopoli, Fasano, Brindisi e arriverà a Lecce alle 13.28. Il treno regionale veloce in partenza da Lecce alle 7.57 sarà posticipato di cinque minuti: partirà alle 8.02 per arrivare a Bari Centrale alle 9.31. Sulla linea Bari – Taranto le novità più significative riguardano quattro treni regionali in partenza da Bari nella fascia pendolare del pomeriggio. Nel dettaglio:
• il treno R12633 partirà da Bari Centrale alle 14.20 ed effettuerà fermate a Modugno Città, Bitetto, Grumo Appula, Acquaviva con arrivo a Gioia del Colle alle 15.03;
• il treno R12635 partirà da Bari Centrale alle 14.43 e fermerà a Gioia del Colle, Castellaneta, Palagianello, Palagiano Mottola, Massafra con arrivo a Taranto alle 15.58:
• il treno R22455 partirà alle 17.20 da Bari Centrale e fermerà a Modugno Città, Bitetto, Grumo Appula, Acquaviva con arrivo a Gioia del Colle alle 18.02;
• il treno R12645 partirà da Bari Centrale alle 17.40 e fermerà a Gioia del Colle, Castellaneta, Palagianello, Palagiano Mottola, Massafra con arrivo a Taranto alle 18.55.
Inoltre, sempre l’impegno della Regione, ha portato Trenitalia, dal 23 di dicembre, a lanciare una nuova tariffa per i treni notte tra la Puglia e il Nord del Paese. Questa nuova tariffa sarà data dalla combinazione del prezzo del treno notte (che come noto, col nuovo orario coprirà la tratta Puglia-Bologna Centrale), e il nuovo prezzo scontato dei treni ad Alta Velocità (che completeranno l’intero percorso coprendo il tragitto tra Bologna e Milano/Torino/Venezia). In questo modo le nuove tariffe saranno pressoché in linea con il vecchio sistema di prezzi in vigore fino al 10 dicembre scorso, quando cioè i treni notte percorrevano l’intera tratta Puglia-Torino/Milano/Venezia. Resta però confermata la riduzione del servizio sulla linea Spinazzola - Gioia del Colle
Calabria: Il comunicato di Trenitalia fa sapere che “la Direzione Regionale Calabria, in considerazione dei buoni risultati ottenuti anche grazie alle novità introdotte nell’orario in corso, riproporrà per l’orario 2011-2012 la stessa offerta ferroviaria (con i necessari aggiustamenti), come concordato con la Regione, in attesa di conoscere le determinazioni della Regione stessa sugli eventuali tagli di produzione che potrebbero essere richiesti” . E quest’ultima frase potrebbe togliere il sonno a molti pendolari che potrebbero vedersi sopprimere all’improvviso il loro treno…
Sicilia:nessuna novità per i collegamenti regionali
Sardegna: l'unica novità del nuovo orario è l'istituzione di due nuovi Regionali Veloci tra Cagliari ed Olbia
Dall'analisi appare sempre più evidente la necessità sia di maggiori investimenti da parte delle regioni verso il trasporto su ferro, sia la necessità,per le regioni, di attuare le gare per l'affidamento del servizio a soggetti diversi da Ferrovie dello Stato/Trenitalia, ormai sempre più palesemente interessate solo ai c.d. "servizi a mercato"